Nel mezzo del cammin di nostra vita,
vagando per un buio e stretto vicolo
durante una piacevole mia gita,

sentii uno strano suono di pericolo,
tre volte si sentė, poi dopo tacque.
Restai senza dir nome, verbo o articolo

per quanto quella scena non mi piacque!
Una cabina blu adamantino
mi stava avanti, e in me terrore nacque.

Un tipo strano con un cravattino
scese dalla cabina baldanzoso,
felice come un piccolo bambino

che ha ricevuto un dono strepitoso;
al ch'io stupito lo aggredii cosė:
"Dimmi chi sei o divento minaccioso!"

"Sono il dottore!" Disse quello lė,
sul volto aveva un evidente scherno
poi ch'io gli chiesi "Ma il dottore... Chi?"

"Solo il dottore! Or penso e discerno
che tu mi segui in codesta cabina
chiamata Tardis, pių grande all'interno!

Abbandonala, questa cittadina,
dove la noia alberga ed č uno strazio, 
dove non trovi gioia nč vagina!

Vaga con me nel tempo e nello spazio, 
vivendo un'avventura assai avvincente
senza pagar trasporto od altro dazio!

Fisserai pių di un angelo piangente,
Sycorax, droidi, incontrerai il Silenzio
il quale, ahimč, ricorderai per niente.

Imparerai, se pria non ti licenzio,
chi sono i Dalek, esseri cattivi
la condanna dei quali ora sentenzio:

Quegli esseri di cuore buono privi
uccisero i miei amici prediletti,
la mia gente, e solo io tra i fuggitivi!

Sono l'ultimo, vivo tra i reietti,
senza una casa, senza compagnia,
piangendo solo i miei perduti affetti".

Io stupito cercai di andare via
da quell'essere folle e certo alieno,
ma la sua angoscia rispecchiō la mia...

Io solo, non fui mai compreso appieno,
soffrendo sulla tomba di Beatrice,
destinato ad un esilio non sereno...

"Un viaggio forse mi farā felice"
risposi risoluto e offrendo mano
alla mia guida eterna e salvatrice.

"Dottor, ti prego, portami lontano,
affida un po' di gioia alla memoria
di un uomo che si spegne piano piano!"

Entrai nel TARDIS... Poi facemmo storia.