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Autore: Thresh    05/01/2016    6 recensioni
STORIA INTERATTIVA | ISCRIZIONI CHIUSE
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LA STORIA PUÒ ESSERE SEGUITA ANCHE DA CHI NON PARTECIPA!
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Guardava l'enorme schermo che proiettava l'immagine dei corpi stesi, senza vita ai piedi della cornucopia. Dieci se n'erano andati, ora sarebbe toccato ad altri tredici.
-Lo stratega ha fatto un lavoro eccellente- mormorò - è una delle migliori arene degli ultimi anni.-
Continuando a sorseggiare il drink, che lentamente stava cambiando tonalità diventando sempre più rosso, ricapitolava la situazione dei giochi, i ragazzi ancora vivi e quelli che non ce l'hanno fatta. I 66esimi Hunger Games si preannunciavano estremamente emozionanti.
Riguardando il tabellone delle scommesse si accorse che il suo tributo preferito era ancora in vita.
- Ecco, deve vincere.-
Ma tanto, anche quell'anno, sarebbe stato lui il vincitore, Snow.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovi Tributi, Tributi di Fanfiction Interattive, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Red Carpet

~A volte, anche la più innocente delle situazioni, si può tingere di rosso. ~

 

_______Capitol City

Snow scese sul terreno umido dell’arena, calciando i ciottoli accanto alla cornucopia.

-Interessante… - sospirò con la sua voce calda e profonda, battendo la mano sul corno di legno –E dimmi, Seneca, è infiammabile? –

-No, - rispose prontamente l’uomo dai capelli viola, -è indistruttibile. –

Il presidente girò su se stesso, valutando quanto fosse interessante la location dei 66esimi giochi. Alzò il cappuccio della giacca, per poi coprirsi il volto con la pesante sciarpa di lana.

-Davvero interessante… E dimmi, qual è l’altra particolarità di questa Arena? –

Seneca sorrise nel sentire la domanda, sedendosi su una delle piattaforme di partenza dei tributi.

-Lo scoprirà presto, presidente, ne può stare certo. -

 

_______Distretto 8

Zoey Charlotte Baston scese dal treno giocherellando con i lunghi ricci color cioccolato, per poi fare un sospiro quasi liberatorio. Il viaggio era andato bene, anche se aveva cercato di evitare a tutti i costi il gemello Alex. Non riusciva ad accettare il fatto che si fosse offerto volontario, condannando almeno uno dei due a morte certa.

-Cara, sorridi amorevolmente. –

La ragazza accennò ad un sorriso, guardando con aria sprezzante le decine di capitolini che la stavano salutando gridando il suo nome, vogliosi di ricevere qualche tipo di consenso dal tributo. Zoey si girò verso il fratello, che guardava con aria provocante la folla, continuando a fare occhiolini e salutandola con cenni della mano.

Il solito sbruffone, pensò tra se e se la ragazza.

Non ci aveva ancora parlato dopo la mietitura e, perciò, durante la cena si era seduta all’estremità del tavolo opposta. Lui, invece, aveva cercato più volte a iniziare un dialogo, però senza successo. Per il resto del tempo aveva parlato con i mentori di strategie e alleanze e, naturalmente, curato il suo aspetto. Di certo da quel punto di vista non aveva problemi, in quanto era decisamente un bel ragazzo, dal fisico alto e atletico. Probabilmente avrebbe avuto numerosi sponsor.

-Zoey, tu vieni con me. – squittì l’eccentrica mietitrice, -dobbiamo andare al centro immagine e bellezza! Lì ti farò conoscere lo stilista, sono sicura che ti piacerà fin da subito! –

Il tributo annuì obbedientemente, abbandonando per un momento il suo portamento fiero e sicuro.

-Ho delle richieste per l’abito, non lo vorrei troppo strano. Sono abituata a vestiti non troppo appariscenti, come felpe… -

La capitolina fece una risata acuta alquanto irritante, per poi continuare.

-Tesoro, non so se non l’hai ancora capito, ma tu, qui, sei solo una marionetta, e non hai nessuna voce a capitolo. –

 

_______Distretto 7

-Piacere, sono Corbia, la tua stilista! –

Angus Winston scrutò la donna, valutando accuratamente se volesse fidarsi di lei. Non era mai stato uno molto confidente, e non aveva l’intenzione di diventarlo a Capitol con una donna che non aveva mai visto prima.

-Hai dei bei occhi, ragazzone. Dovremo certamente valorizzarli col mascara, magari per renderli un po’più grandi… -

-A me piacciono così… -

-Oh, per tutti i cavoletti! Ma quanto sei scontroso! Guarda che ne metteremo solo un po’, giusto per renderti più attraente, anche se sarà difficile visto i tuoi bicipiti e i tuoi addominali… -

Angus sorrise quasi imbarazzato, assumendo la sua solita espressione infantile. Si era fatto tutti quei muscoli col duro lavoro nei boschi, e le ruvide e callose mani ne erano la testimonianza. Aveva iniziato a trasportare grossi tronchi e a tagliar la legna fin da quando era piccolo, dato che doveva aiutare i genitori a sfamare una famiglia alquanto numerosa.

-Non preoccuparti. – continuò Corbia, - Il tuo abito non è per niente ridicolo o imbarazzante, ne puoi star certo. Poi hai una compagna di distretto tanto graziosa… abbiamo in mente qualcosa di speciale per voi due. Si chiama Charlotte, giusto? –

Angus annuì alla stilista, che stava accumulando punti a favore. Si sedette su un lettino, intorno al quale numerose persone vestite con un camice bianco si erano riunite a guardarlo. Il tributo arrossì alla vista di tutta quella folla, coprendosi le orecchie color bordò.

- Prima ti sistemiamo i capelli, poi il resto, e infine il trucco. –

Corbia tolse la maglietta al ragazzo, osservandolo attentamente.

-Non ti sei mai fatto una ceretta, vero? Che disastro… Ti avverto, potrebbe farti un po’ male. Dimmi quando sei pronto. –

Angus annuì, mordendosi la guancia fino a sentire il sapore del sangue. Fece un respiro profondo, per poi sussurrare con voce fioca.

-Pronto. –

E fu allora che, per la prima volta nella sua vita, urlò di dolore.

 

_______Distretto 10

-Senti, ti devi assolutamente togliere tutta quella stoffa di dosso e anche quella maschera, senno non possiamo lavorare in nessun modo. –

V lanciò alla stilista una delle sue solite occhiate incenerenti che, però, non sembravano funzionare come al solito. Trovava inutile mostrarsi bella per attirare sponsor, in quanto non le servivano affatto. Se fosse stato per lei avrebbe fatto solo l’intervista, per poi entrare direttamente nell’arena, dove avrebbe finalmente colmato la sua sete di Vendetta. Il piano era pronto e studiato minuziosamente, e lei non vedeva l’ora di effettuarlo. Per ironia della sorte, però, prima doveva cavarsela con quel gruppo di stupide oche che cercavano di modificare il suo aspetto fisico, che il tributo reputava perfetto.

-Guarda che se non lo fai tu dovremmo farlo noi con la forza. –

V socchiuse gli occhi, togliendosi il lungo mantello di tela nera, scoprendo così la camicia bianca, che cadde a sua volta per terra. La stilista fece una smorfia di disgusto nel vedere il busto avvolto in bende intinte in qualche pomata di erbe.

-Oddio, tesoro, cosa ti è successo? –

-Sono bruciature, - fece il tributo con voce profonda e grave. –Ce le ho da quando ero piccola, ormai ci sono abituata… -

V odiava scoprirsi dal punto di vista emotivo, e altrettanto da quello fisico. Era per questo che, nel vestirsi, cercava di coprire tutta la pelle possibile.

-È questo il motivo della maschera? – la donna bevve un bicchier d’acqua, per poi sedersi su uno sgabello.

La ragazza annuì con un cenno della testa, per poi rimettersi la camicia. Per la prima volta nella sua vita si era sentita” nuda”, e in territorio nemico. Dopotutto la sua pelle sarebbe stata per sempre segnata de profonde ferite per colpa loro, era stata Capitol ad uccidere i suoi genitori e a bruciare la sua casa quando era ancora piccola.

-Fammi uscire su quel carro con qualcosa di decente, perché senno ti ridurrò ancora peggio di come sono io. –

 

_______Distretto 9

Oscar Ogden si alzò dal lettino, sedendosi sulla sua estremità. Appena sceso dal treno, era stato portato in quell’enorme freddo corridoio, dove un team di acconciatori l’avevano lavato e truccato. La stilista era decisamente preoccupata per il suo vestito, in quanto avrebbe dovuto modificarlo e adattarlo al fisico magro ed esile del ragazzo.

La sala era tinta di grigio, e la scarsa illuminazione la facevano sembrare una stazione ferroviaria abbandonata, o qualcosa del genere. Era divisa in 24 parti, ognuna dedicata ad un tributo, separate da delle tende color oro ricamate. Davanti a se vedeva la ragazza del 2, Olivia, che lo guardava con sguardo quasi pietoso e un sorriso decisamente inquietante. Era sicuramente una bella ragazza, dai lunghi capelli dorati e dei grandi occhi azzurri. Il tutto, però, era rovinato da un abito nero e da delle scarpe dello stesso colore. Al tributo ricordava vagamente una suora, anche se di valori, in quella ragazza, sembrava che non ce ne fossero. Alla sua destra, invece, era sdraiata Ariadne, la sua compagna di distretto, con la quale in realtà non aveva legato particolarmente. Ci aveva parlato solo una volta, ma gli era bastata solo quella per capire che la giovane volesse essere una favorita. Sicuramente, essendo una ragazza attraente e ben allenata, sarebbe entrata nel gruppo, sempre se la suore del 2 non l’avrebbe fatta fuori prima. Oscar si girò alla sua sinistra, dove una diciottenne lo stava guardando con aria provocante leccandosi con movimenti lenti e continui le labbra. Si chiamava Bonheur, o qualcosa del genere, distretto 12. La ragazza si sistemò il reggiseno, passando poi la mano sul ventre per poi arrivare ai fianchi e alle cosce. Oscar non poté fare a meno di sorridere, non capendo a cosa mirasse le ragazza, che continuava a toccarsi in modo provocante.

Il ragazzo decise di girarsi dall’altra parte, vedendo che la suora del 2 continuava a fissarlo in modo macabro, e Ariadne come se fosse un qualcosa bisognevole di cura. Oscar si tuffò nel morbido cuscino imbottito di piume e, non sapendo come reagire, decise che fosse momento giusto per un sonnellino.

 

_______Distretto 11

Green Rose fece una giravolta, ammirando riflessa nello specchio tutta la sua bellezza ed eleganza. Sembrava una classica mondina, vestita con una larga gonna e una camicia a maniche lunghe arrotolate, e sul capo un elegante, e country allo stesso tempo, cappello a larghe tese pieno di fiori colorati.

-Devi saper che l’ha disegnato tuo nonno. Tuo padre ce l’ha portato di persona, sperando di consegnarti il progetto, però non era concesso dal regolamento… -

Green sorrise nel sentire nominare due delle persone a cui voleva più bene. Le parole della stilista risuonarono più volte nella sua mente, diventando sempre più fioche, per poi estinguersi totalmente. La donna si avvicinò alla bambina, prendendo dalla tasca un fazzoletto, tirandolo sul viso del tributo.

-Ecco, così sei perfetta, tesoro. –

Green si girò verso la sfarzosa porta dorata, saltellando entusiasta verso l’uscita, dove la aspettava il suo compagno di distretto, nonché alleato. Richard aveva addosso un costume da apicoltore, decorato con disegni di fiori e insetti colorati.

-Ho saputo che saresti dovuta essere vestita così anche tu, ma i soldi della tua famiglia hanno cambiato tutto. – il ragazzo fece una pausa duratura, per poi continuare. –Forse è meglio così, sarai più facile da notare, avrai più sponsor, quindi più doni. –

Green annuì senza dir nulla, prendendo per mano il suo amico. I due si diressero in silenzio verso il cancello, dove vennero circondati da un gruppo di pacificatori.

-Cosa pensi di comportarti? –

-Io proporrei di sorridere, magari salutare il pubblico con la mano… Ricordi cosa ha detto il mentore? Carini e coccolosi. – sospirò il giovane con voce tranquilla.

Il gruppo attraversò un complicato labirinto di corridoi, per poi entrare in un’enorme atrio pieno di persone e animali.

-Ecco, quelli sono i vostri cavalli. –

 

_______Distretto 3

Ivory Campbell raggiunse cavalli che avrebbero dovuto trainare la carrozza del distretto 3, accarezzando delicatamente la loro criniera. I due animali erano certamente sedati, probabilmente con qualche medicinale economico di scarsa qualità.

-Un estratto del benzenono, o qualcosa del genere… -

Ormai tutti i tributi si erano riuniti nella sala di partenza, ognuno con un abito diverso e, agli occhi di Ivory, tutti alquanto bizzarri. I più strani erano decisamente quelli del 2 e del 10, che erano rispettivamente delle tute da pacificatori e delle pellicce, accompagnate da due paia di corna da ariete.

Con lei gli stilisti avevano fatto decisamente un ottimo lavoro, evidenziando la sua bellezza esteriore e, allo stesso tempo, rispecchiando anche le sue capacità intellettuali. Era vestita in puro stile steampunk, con un piccolo cappello a cilindro, degli occhiali dorati e un corsetto strettissimo, seguito da una ampia gonna che ruotava. Il tutto valeva anche per Aris, il suo compagno di distretto, solo che al posto della gonna il ragazzo aveva un paio di pantaloni, e un cannocchiale al posto degli occhiali. Si sarebbero certamente fatti notare, anche perché al contrario di tutti gli altri tributi, loro vestivano colori scuri, come il blu elettrico.

Ivory salì sulla carrozza, notando con piacere che Aris non fosse ancora lì. Si girò alla sua destra, controllando se il compagno di distretto fosse a socializzare con altri tributi, ma al suo posto c’era una grande folla di persone radunate intorno ad un corpo steso a terra.

La ragazza scese con un balzo e, dopo pochi passi, raggiunse il gruppo di tributi sotto shock. Si fece strada tra la folla, raggiungendo in pochi secondi la causa di tutta quella confusione. Al centro del cerchio c’era un tributo disteso in una pozza di sangue, ancora ansimante e tremante. Aveva il volto sfigurato, quindi per Ivory risultò impossibile riconoscerlo. La ragazza si rannicchio accanto alla sagoma, posizionandole due dita al collo, per controllare le funzioni vitali. Alzò gli occhi verso i tributi, notando che Olivia, distretto 2, stava sorridendo sadicamente, cercando di nascondere due macchie di sangue sul lungo abito bianco candido.

-Ha smesso di battere. -

 

Angolo dell autore:)

Ed eccomi qua con l’ottavo aggiornamento! Devo dire che il capitolo si è scritto da solo, e sono piuttosto soddisfatto di come sia uscito :)

E quindi c’è già la prima vittima dei giochi… Chi sarà? Estrarrò a sorte il nome del/la povero/a ragazzo/a, però vi prometto che lo scoprirete presto ;)

Ringrazio tutti coloro che leggono e commentano la storia, e vi invito a recensire questo capitolo ^-^

Alla prossima,

Thresh

 

   
 
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