Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: mic98rosso    07/01/2016    0 recensioni
Questa storia narra di un mondo fantastico, se così si può definire, e di una storia d'amore, un amore scoraggiato, ostacolato e rifiutato da tutti, a leggerla così vi potrà sembrare la solita solfa che non ha ne capo ne coda... ma vi assicuro che non sarà così.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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IL PRIMO INCONTRO  

 

La vedete quella ragazza mora con gli occhi viola li sulla finestra? lei  è la nostra protagonista si chiama Demetra. 

Demetra sta osservando il cielo non sa come mai le sembra diverso, le sembra misterioso e pieno di novità'; lei si fermava spesso a osservarlo, le sembrava che fosse una delle poche cose che aveva un senso e questo la tranquillizzava, e  le faceva pensare a un avvenimento accaduto l'anno prima. 

 

-------------------------------------------------------L'ANNO PRIMA ------------------------------------------------------- 

 

Demetra non riusciva a dormire e se ne andò in giardino a guardare le stelle, il suo posto preferito per guardarle era il loro dondolo, le  metteva tranquillità, persa in quel dondolio si stava per addormentare quando un fascio di luce viola  apparve nel suo giardino e da li cadde uno strano ragazzo con i capelli neri,occhi rossi e delle spalle molto larghe; aveva un abbigliamento particolare era vestito tutto di pelle e le maniche composte da tanti fori lasciavano intravedere le sue braccia muscolose, era alto e aveva un piercing sul labbro inferiore e sul sopracciglio destro, le sue orecchie erano ricoperte di orecchini; e appena vide Demetra sbiancò e le chiese: 

 

<< voi umani a quest’ora non dovreste dormire? >> 

 

Demetra non sapeva cosa dire era pietrificata ma non dalla paura, e dallo stupore. 

 

<< Hai paura dovevo immaginarlo eppure ho un aspetto rassicurante, ci sono persone sul mio mondo che sono vestite peggio >>  

 

Demetra prese coraggio e parlò 

 

<< io non ho paura sono solo alquanto sorpresa, insomma un ragazzo è appena caduto nel mio giardino >> 

 

Il ragazzo era alquanto sorpreso dalla risposta di quella ragazza e doveva immaginarlo che l'avrebbe sorpresa in somma era un gran figo. 

 

<< non hai tutti i torti comunque piacere io mi chiamo Zero e tu devi  essere Demetra presumo, ci rincontreremo l'anno prossimo aspettami, ora vado è stato un piacere conoscerti>> Demetra si chiedeva come mai conosceva il suo nome e perché lo doveva aspettare ma prima che glielo potesse chiedere lui scompari nel buio della notte, da quel giorno Demetra lo sognò una volata al mese e ogni volta che succedeva lei andava in giardino per vedere se lui era li. 

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

 

Era passato un anno esatto da quel giorno e Demetra ormai aveva perso ogni speranza di rivedere quel ragazzo. 

Quel pomeriggio lei aveva un appuntamento con le sue amiche per andare a fare un giro al mare, era in anticipo di un buon quarto d'ora e mentre aspettava si avvicino' un ragazzo. 

 

<< hei che ci fa una ragazza tutta sola in stazione? il tuo ragazzo ti ha dato buca? se vuoi ci sono io che ti posso consolare >> 

 

Demetra era un po' intimidita da quel uomo ma gli rispose a tono 

 

<< senti ci conosciamo? >> 

 

<< no ma se vuoi ci possiamo conoscere >> 

 

<< emm... no grazie, e per l'appunto se non mi conosci perché mi stai palando >> 

 

<< per conoscerci è ovvio >>  

 

Lo sconosciuto si avvicino sempre di più a Demetra circondandole le spalle con un braccio 

 

<< lasciami! non mi toccare! >> 

  

<< calmati >> l' uomo non le tolse il braccio di dosso anzi lo sposto sulla vita appena sopra il sedere 

 

<< ho detto che non mi devi toccare >> detto questo Demetra lo allontanò  e gli tiro uno schiaffo sulla guancia destra, innescando l'ira di quel uomo. 

 

<< tu brutta piccola puttanella come hai osato >> 

 

detto questo l'uomo caricò il pugno e fece per scagliarlo contro Demetra ma una mano, una persona, quella persona lo fermò. 

 

  
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