Introduzione

Kagome appoggiò il mento sulla sua mano, guardando fuori dalla finestra.

Il cielo, quel giorno, era proprio come piaceva a lei: nuvole scremate nel cielo azzurro, si potevano intravedere solo alcuni raggi di sole.
Le ricordava quando da piccola, correndo e saltando nel giardino del nonno, provava invano ad afferrare un pezzo di nuvola; che sciocca.
Scacciò via quell'immagine dalla sua mente, non voleva rivivere altro del suo passato.
L'altra mano, chiusa a pugno, picchiettava nervosamente sul banco di scuola.
La voce dell'insegnante pareva come una sorta di ronzio, un rumore offuscato e lontano per le orecchie della ragazza.
Non aveva la minima idea di cosa quell'ometto di mezza età avesse parlato per circa un'ora.
Spostò il suo sguardo sull'orologio al di sopra della lavagna; "Solo un altro minuto" si disse mentalmente.
Appena suonata la campanella, sarebbe corsa immediatamente via, aveva molto lavoro da svolgere.
- ... Ragazzi, prima che l'ora finisca vorrei avvisarvi a proposito delle attività pomeridiane: in vista del festival studentesco, ci terrei che ognuno di voi facesse parte di un club, e che ogni club porti a termine un progetto da portare all'evento. - Spiegò il docente, gesticolando con le mani.
Kagome alzò la testa di scatto.
Cosa? Non aveva tempo per attività extra, ne tanto meno voglia di lavorare in gruppo.
E poi, anche se avesse voluto, a quale club si sarebbe unita? Il suo radicale cambiamento di personalità aveva allontanato tutte le sue amicizie, negli ultimi tempi aveva sempre cercato di evitare le persone in generale.
La mano smise di picchiettare il banco, e la ragazza si mise a braccia conserte.
- Ormai il tempo sta finendo, per cui per oggi termineremo qui. I compiti sono segnati alla lavagna, ricordatevi di ripassare pagina.. -
Kagome aveva già perso l'attenzione, si guardò intorno vedendo i vari compagni di classe lanciandosi già sguardi di intesa, eccitati all'idea del festival studentesco.
Sbuffò: non le importava ne dei club, ne del festival, li trovava solo una perdita di tempo.
Purtroppo però, si ritrovava costretta a darsi una mossa, e trovare un club a cui fare domanda in fretta.
Diede uno sguardo veloce alla schermata del telefono.

2 chiamate perse da: Rin

- Dannazione!- Sussurrò.
Sul momento si era totalmente scordata che subito dopo scuola doveva correre via; il festival poteva aspettare.
Afferrò freneticamente la propria borsa e si affrettò all'uscita.

///

Come se fosse stato fatto di proposito, quel giorno, il treno era in ritardo.
Eppure i mezzi di trasporto erano davvero eccellenti in Giappone, i ritardi erano più unici che rari.
Per ammazzare il tempo, Inuyasha uscì dalla stazione per prendere un po' d'aria.
Appoggiò la propria valigia contro il muro e si sedette sopra di essa.
Forse un po' di attesa in più non gli avrebbe fatto male, era abbastanza stanco e una piccola pausa avrebbe migliorato un poco la sua giornata.
Infondo, trasferirsi non è affatto rilassante, soprattutto se si è da soli... e se si hanno parecchie domande le quali necessitano risposte.
Rilassò i muscoli e rivolse il suo sguardo al cielo.
Allungò il braccio e aprì la mano, come se volesse rubare una nuvola dal cielo.
Accennò un lieve sorriso a quel gesto, in seguito socchiuse gli occhi godendosi il lieve venticello che accarezzava il suo viso e i suoi lunghi capelli, chiarissimi.

Buonasera, questa era una breve introduzione della mia nuova e prima long-fic su questo fandom.
Per ora nulla è chiaro, ne sono consapevole, ma cercate di avere pazienza, continuando la storia si capirà meglio cosa sta succedendo ^^
Sono ancora alle prime armi, dunque ogni consiglio per me è oro!
Un bacio al cioccolato al latte,
Ririchiyo