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Autore: Freya Crystal    12/03/2009    1 recensioni
Due anni dopo la morte di Artemisia il Garden viene attaccato da nuovi temibili nemici. Durante lo scontro Quistis sembra essere caduta in mare,poiché il Garden era in volo.Seifer,persa la donna che credeva di amare,non si da pace perché si sente responsabile della sua morte.Ma un giorno una donna bionda con l'aspetto da naufraga viene trovata sulla riva della spiaggia...la perdita della memoria le sarà di ostacolo per tornare a vivere e avere a che fare con la vera se stessa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo dormendo nel mio letto.
Il suono dell'allarme mi ridestò immediatamente. Scattai in piedi,spaventata e confusa,la mente attraversata da miriadi di pensieri.
-Emergenza! Emergenza! Qualcuno ci sta attaccando! Mantenere la calma e prepararsi ad affrontare i nemici,dirigersi nella Hall e combattere!-rimbombava dal microfono la voce di Nida. La tremenda esplosione che udii mi fece scoppiare i timpani . Caddi a terra per la potenza devastante generata. Mi rialzai di scatto,sfoderai la mia frusta e sfrecciai fuori dal dormitorio.

Urla,paura e panico.

Ovunque andassi,ovunque guardassi:urla,paura e panico,sangue e feriti. Vidi un esile figura distesa a terra,immobile,col volto contratto in una smorfia di dolore:non respirava più.Conoscevo quella bambina, era una matricola e aveva solo dodici anni. Uno spettacolo devastante per  i miei occhi.

"Maledetti nemici. Maledetti bastardi,chiunque voi siate."

In fondo al corridoio c'erano dei soldati in uniforme verde armati di mitra, che correvano via,lasciandosi alle spalle dei cadaveri dissanguati.Passai oltre senza osar guardare i  volti di quei corpi privi di vita,per capire se appartenessero ai nostri alleati o ai soldati in uniforme verde.

-Thundaga!-
Mi buttai contro la parete per schivare la magia scagliatami contro,che incenerì il pavimento a un centimetro di distanza dalle mie gambe. Era una scarica elettrica di una forza incredibile,non avevo mai visto un lancio simile. Un'altra esplosione e le file di vetri nel corridoio andarono in pezzi,si frantumarono in miliardi di schegge d'argento che mi piovvero addosso. Mi riparai rannicchiandomi sul pavimento. Il mio aggressore era in piedi davanti a me,pronto a sferrarmi un calcio,non sarei riuscita a fermarlo in quella circostanza,lui era stato troppo veloce. Chiusi gli occhi aspettandomi di venire colpita,invece sentii un gemito soffocato e qualcuno che cadde con un tonfo sordo al mio fianco. Riaprii gli occhi,tremante e sorpresa,il cuore in gola. Seifer,l’espressione indecifrabile,comparso dinanzi a me all'improvviso,aveva infilzato il soldato col suo Gunblade.

-Stai bene?-urlò per sovrastare il rumore degli spari e della lotta furiosa. Mi aiutò a rialzarmi e mi tolse i vetri che mi erano caduti sulla testa.

-Cosa sta succedendo!?-domandai sconvolta. Ero completamente smarrita e disorientata e formulavo miriadi di pensieri senza alcuna logica.

-Non c'è tempo per le spiegazioni,dobbiamo combattere! Stammi vicino!-mi intimò.

Anche in quel momento non potei fare a meno di sentire il cuore leggero,quando mi ordinava di non allontanarmi da lui perché mi voleva proteggere;Seifer mi dava sicurezza con ogni suo piccolo gesto.

Corremmo verso la Hall,sbaragliando i nemici e i mostri liberati dal Centro d'Addestramento che incontrammo lungo il nostro percorso. Non avevo avuto il tempo di rendermi conto di ciò che stava capitando,avrei voluto risvegliarmi nella mia stanza e scoprire che stavo vivendo un incubo.

-Ragazzi!-accorse Shu nel panico. Solo allora il mi cervello parve ricollegarsi con quello che mi circondava:Seifer e io eravamo arrivati a destinazione. I Seed e i cadetti combattevano,lanciavano magie,sudati,sanguinati e smarriti:il rumore delle spade che cozzavano,lo scoppio dei Firaga,la polvere delle granate,le urla: tutto ciò era di fronte a noi.
-Quistis,devi andare al secondo piano!  Il Preside ti sta aspettando,fai in fretta!-mi implorò Shu.

Non me lo feci ripetere due volte,sentivo lo spirito di Shiva dimenarsi dentro di me,furiosa,desiderosa di essere richiamata. Guardai Seifer negli occhi per assicurargli che ce l'avrei fatta da sola;lui mi fissò con intensità,dritto nell'anima, coi suoi occhi meravigliosamente tormentati così belli che ferivano in modo struggente quando li guardavi,un mare  blu in cui amavo perdermi:quegli occhi mi parlavano,li leggevo meglio di come leggevo me stessa e adesso mi comunicavano emozioni di un'energia straordinaria.

"Quanto ti amo Seifer..."

Mi voltai verso le scale e ripresi la mia corsa,ero una Seed io,avevo un obbiettivo:combattere da soldato e difendere il Garden. Shu e Seifer si erano gettati nella mischia contro i nemici e pregai che non capitasse loro niente di male.

-Stop!-urlai contro il soldato comparso sulle scale che stava per spararmi;il suo corpo si irrigidì all’istante e divenne una statua di marmo. Mentre prendevo l’ascensore il pavimento tremò sotto i miei piedi come se stesse venendo il terremoto. “Dannazione! Vogliono far saltare in aria il Garden!?”pensai quando sentii quel rumore spaventoso,uguale a quello provocato dal lancio di una bomba.

Fu allora che sopra la mia testa lo vidi:un essere dal pelo dorato,immenso quanto un G.F,che volava sopra la mia testa,i muscoli e il torace da umano,la criniera leonina,la coda lunga e sottile,due occhi verde smeraldo trafiggenti come due lame di vetro;sovrastava in volo le teste di noi umani come un Dio,a braccia conserte,fantastico e terrificante,le ali simili a quelle di una Fenice. Stava osservando il combattimento.

Ma io non avevo tempo da perdere,seppure ero rimasta incantata alla vista,e così salii in ascensore mentre in cuor mio pregavo Shiva che quella creatura non scatenasse la sua potenza.Lungo il corridoio del secondo piano con sorpresa vidi il Preside Cid:era in difficoltà,un soldato lo stava trascinando fuori dall’uscita d’emergenza e gli puntava un fucile alla gola. Cauta e silenziosa li seguii senza farmi vedere;oltre a noi pareva che nel secondo piano non ci fosse nessuno e la cosa era molto strana…

Quando fui certa di sorprendere il nemico sbucai fuori all’improvviso e mi ci avventai contro riuscendo a imprigionarlo in una morsa ferrea grazie alla mia frusta ;il fucile gli cadde di mano e il Preside ne approfittò per divincolarsi e mettersi a distanza di sicurezza.
-Mia cara Quistis,al momento giusto!Abbiamo preso il loro capo!-esclamò con tono trionfante quando mi vide,il fucile in mano e pronto ad essere usato contro il suo serial killer . Sentivo assalirmi ondate d’aria gelida vorticanti come trombe d’aria, ora che non ero più all’interno dell’edificio. Capii perché il Garden aveva tremato poco fa:eravamo decollati,stavamo volando e anche piuttosto in alto. “Addio terraferma…”pensai.

-Lurido vecchio ignorante,è la vostra fine! Mi uccida,tanto non vi salverete!-ringhiò il soldato contro il Preside,un espressione compiaciuta e derisoria. Strinsi più forte la frusta che avevo arrotolato sul suo ventre ma lui non ci fece caso e digrignò i denti per il dolore.

-Chi diavolo siete? Cosa volete da noi?-domandai minacciosa.

Ma in quell’istante cinque figure atterrarono di fronte a noi dal cielo con dei paracaduti:capii che si erano imboscati sopra il tetto. Ancora non riuscivo a credere a ciò che stava succedendo e a come  dieci minuti prima potevo essere tranquilla nel mio letto.

-GIU’!!!-strillai quando i cinque in uniforme iniziarono a sparare contemporaneamente con dei mitragliatori. A quel punto Shiva non ce la fece più e comparve senza che la invocassi per soccorrermi;ruppe la stalattite di ghiaccio che la proteggeva  e sferrò iraconda  il suo” Polvere di Diamante” contro gli aggressori,ma nonostante ciò sembrò che  essi fossero sopravvissuti:erano ammaccati,ma non ancora sconfitti. Assurdo. Aiutai il Preside Cid a rialzarsi,il soldato di prima era riuscito a evitare gli spari e si era schierato dalla nostra parte. Cinque contro tre. Shiva era rientrata.

Ci fu un rumore di passi affrettati e Seifer spuntò dall’uscita davanti a noi,il Gunblade stretto nella mano destra e puntato contro la gola di un uomo mascherato,che cercava di liberarsi dalla sua presa. Ero sempre più confusa.

-Abbiamo ospiti. Possiamo fare i giochi tutti insieme:iniziamo da”Togli la maschera all’amico”.-ringhiò lui quando vide la scena,uno sguardo violento e furente che non vedevo da molto tempo apparire sul suo bel viso.

Dieci persone si fissavano in silenzio sudando freddo. Non capivo più nulla;cosa ci faceva lì Seifer?Potevo morire da un momento all’altro se qualcuno fosse passato all’azione,eppure i cinque soldati stavano immobili.  

Fu allora che accadde l’inspiegabile.

Un attimo dopo quella preoccupante constatazione sentii un botto enorme,disumano,come non avevo mai sentito in vita mia;sembrò che qualcuno mi avesse messo una bomba dentro le orecchie. Vidi una luce rossa e abbagliante e la vista si offuscò,udivo i rumori come da una radio  mal sintonizzata e non avevo più il  controllo del mio corpo:stavo scivolando via,anzi,stavo volando,sbalzata  all’indietro dall’esplosione. Non seppi perché,non ebbi il tempo di gridare o di sentire il dolore perforante,acuto,tagliente,alla testa. Non ebbi il tempo di rabbrividire dalla paura per la sorpresa di essere stata lanciata nel vuoto,come una ridicola bambola di pezza…Non ebbi il tempo di fare nulla e vidi solo del rosso prima di cadere nell’oscurità totale: e questa fu l’ultima cosa che ricordai…
…Seifer…


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Era tutto finito,tutto taceva. Sembrava di trovarsi in un limbo di cristallo nelle profondità degli abissi,dove regna quel silenzio opprimente che alimenta il cuore d’ira e angoscia in ogni essere vivente,dove il silenzio perpetuo spaventa e smarrisce. Quello era il silenzio del tempo che si era fermato.

-Quistis!-chiamò Seifer con voce roca,appena riaprì gli occhi;si rimise in piedi,cercando di non scivolare sul fiume di sangue fresco colato a terra e si guardò attorno,lo sguardo che guizzava da una parte all’altra.

-Quistis!!- ripeté allarmato;avvertiva che qualcosa non andava e sentiva l’ansia salirgli alla gola come bile. Cercò con lo sguardo la donna che amava,ma non la trovò:non si rese neppure conto dello scempio intorno a lui,di quello che era successo.

-Quistis!! Quistis!!-il Gunblader scandì forte il suo nome,il panico crescente. Il Garden stava volando nel cielo aperto e sotto di esso il mare era una distesa uniforme.

-Quistis!!!!!!!!! QUISTIS!!!!!!!!!!!!!!!- gridò collerico Seifer quasi squarciando l’aria quando capì quello che era successo…quando capì quello che era potuto succedere…

Non poteva essere…

Non voleva crederci…

“No dannazione,NO!”






Cosa ne pensate? Come inizio è pietosa la forma…me ne rendo conto! Ma se vi interessasse la storia(coraggiosi eh????XD) lasciate un commento,che non vedo l’ora di leggere le vostre critiche!!! Mi venne tre giorni fa l’ispirazione per questa nuova storia,sono curiosa di sentire il vostro parere^^ Recensite  numerosi!
  
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