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Autore: mic98rosso    12/01/2016    0 recensioni
Questa storia narra di un mondo fantastico, se così si può definire, e di una storia d'amore, un amore scoraggiato, ostacolato e rifiutato da tutti, a leggerla così vi potrà sembrare la solita solfa che non ha ne capo ne coda... ma vi assicuro che non sarà così.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Verità



<< tu brutta piccola puttanella come hai osato >>detto questo l'uomo caricò il pugno e fece per scagliarlo contro Demetra ma una mano, una persona, quella persona lo fermò.

Zero era differente da come se lo ricordava era più sobrio, non aveva più i pirsing e indossava uno smoking nero con una camicia nera è una cravatta rossa che si intonava perfettamente hai suoi occhi di color rosso, rosso rubino, un colore che rappresentava sin dagli antichi la nobiltà, il sole essi sono come una fiamma inestinguibile. Demetra rimase affascinata da quegli occhi e si dimenticò quasi di quello che stava succedendo nel frattempo.

Zero nel frattempo aveva spaventato e fatto allontanare l'uomo che stava importunato Demetra e ora la teneva stretta tra le sue braccia, Demetra tremava ma non se ne accorse tanto era impegnata a fissare gli occhi di Zero.

<< Demetra tutto bene ? >> chiede Zero con lo sguardo un po' confuso e preoccupato, non riusciva spiegarsi il perché lei lo stesse fissando così intensamente e insistentemente negli occhi.

<< S... Si sto bene, ma sto tremando >> rispose Demetra alquanto sorpresa e imbarazzata, e solo dopo alcuni minuti si accorse di essere tra le braccia di Zero.

<< emm Zero... Ora mi puoi lasciare >> dice Demetra visibilmente in imbarazzo.

Zero senza dire nulla la lascia e si sistema la giacca dopo di che si passa una mano tra i suoi capelli e al contempo si morde il labbro inferiore e sbuffa.

<< per colpa tua mi sono dovuto rivelare prima uff, potevi evitare di metterti nei guai ancora per una settimana... Io non lo so non mi ascolti quando ti appaio in sogno? >> dice Zero alquanto scocciato mentre Demetra era alquanto scoccata lui le aveva appena detto che lui, Zero era entrato nei suoi sogni, allora non era un caso se lo sognava ogni mese. Questa cosa la rassicurava ma al contempo la preoccupava, cosa significava tutto questo e che legami aveva lui con lei.

<< scusami tanto, sai l'ho fatto a posta a farmi quasi dare un pugno da un maniaco, è il mio hobby >> rispose Demetra un po' alterata e con un tono sarcastico.

<< sai Demetra il sarcasmo non è accettato da dove vieni tu, ora che lo sapranno gli anziani sarò costretto a punirti >> dice Zero con aria solette

<< di cosa stai parlando?? >>

<< scusa Demetra non ti hanno spiegato niente i tuoi genitori? >> dice zero alquanto confuso.

<< di cosa dovevano parlarmi? >> dice Demetra più confusa che mai.

Zero prese per il polso Demetra e iniziò a trascinarla verso casa, era furioso come potevano non averle detto delle sue origini, dovevano parlarle del ritorno nella sua terra natia.

<< che fai per che mi trascini via... aiah mi fai male >> si lamenta Demetra << io ho un appuntamento con le mie amiche >>

<< non mi interessa ora tu vieni con me dai tuoi genitori è una cosa importante >> dice autoritariamente Zero.

<< e se io non volessi? >> rispose Demetra impuntando i piedi staccandosi da Zero.

<< forse tu non hai capito, se non vieni con le buone ti porto io con le cattive, anche se non le chiamerei così >> risponde Zero.

<< dai su vediamo che sai fare, anche se sono una ragazza sono forteee e scattante >> dice Demetra saltellando sul posto con le mani in guardia, Zero non perse tempo e la carico sulle spalle come un sacco d patate è inutile dire che Demetra si dimeno fino a quando non arrivarono a casa sua.

<< eccoci arrivati, che fatica ma non potevi stare almeno un po ferma >> dice Zero alquanto stremato dallo sforzo appena compiuto.

<< a chi lo dici lo sai quanta energia ci vuole per dimenarsi in quel modo uou >> dice Demetra

<< Dove sono i tuoi? >> chiede Zero

<< non lo so >> risponde Demetra con una naturalezza paurosa

<< cosa come fai... Va be entriamo dentro e aspettiamoli >> dice Zero rassegnato alla dura realtà

Entrarono in casa e nessuno dei due sapeva come comportarsi, d'altronde era del tutto naturale comportarsi in tal modo quei due di persona si sono visti solo un paio di volte , Zero era arrabbiato e ora dopo un anno si penti di aver tolto i suoi orecchini di controllo, riuscivano a calmarlo.

Dopo un ora tornarono i genitori di Demetra e appena videro Zero impallidirono

<< salve Zero >> dissero in coro i genitori di Demetra.

<< pensavate di non rivedermi vero? Be vi siete sbagliati ... Avete fatto un grande errore a non informare Demetra delle sue origini>> dice Zero con un tono inquisitorio , i suoi occhi erano diventati di un rosso più acceso, incutevano timore.

<< Zero capiscici volevamo che Demetra avesse un infanzia il piú normale possibile >> dicono i genitori di Demetra cercando di scusarsi.

<< ma così ora lei avrà grossi problemi, come riuscirà a controllare i suoi poteri e a farsi rispettare dalle due frazioni senza un'educazione adatta? Vi rispondo io non potrà, facendo questo mi avete obbligato a portarvela via subito >> dice zero severo.

<< io non ci sto capendo niente regnare? Frazioni? Poteri? >> dice Demetra confusa e spaesata

<< Demetra tu sei l'erede di colei che bilancia la luce e l'oscurità, colei che stabilisce l'ordine nell'universo; una personalità fondamentale per l'ordine e la sopravvivenza di voi umani, anche se gli atteggiamenti maligni o benefici dal mondo in cui vengo o meglio da cui veniamo non hanno effetti sullo stesso, lo hanno su quello degli esseri umani, ogni cattiva azione da parte della frazione dell'oscurità crea distruzioni nel mondo umano per citarne uno l'onda anomala che colpì il giappone è stata provocata da Naru uno dei più potenti abitanti dell'ombra una sotto frazione dell'oscurità >> dice Zero con aria solenne.

<< quindi per capirci io sarei colei che mantiene l ordine nel mondo? Ma che sciocchezze sono queste tu pensi che io ci creda e che venga con te >> dice Demetra un po' stranita.

<< si esatto hai capito bene >> dice Zero con un tono fermo e deciso.

<< e se io non volessi?? >> dice Demetra
<< ti costringerei >> dice Zero
<< dai su fallo sono pronta >> dice Demetra e dopo un paio di secondi non vide piú niente solo il buio. Si sveglio qualche ora dopo ma non capiva dove era.

Spazio autrice
Grazie per aver letto questo capitolo, spero che vi sia piaciuto e che continuerete a leggere questa storia.
Ciao ^^

  
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