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Autore: winter falls    13/01/2016    3 recensioni
[Bagginshield, Post-The Battle of the Five Armies, Everyone Lives/Nobody Dies, Jealous!Bilbo]
“È quella che prima stava quasi per inciampare e che arrossiva sempre! Uh, allora allo zio piacciono le timide…”
Disse Kili malizioso, sghignazzando ancora.
Bilbo restava in silenzio, osservando ancora senza apparenti emozioni Thorin e la dama ballare. D’un tratto parve come risvegliarsi, afferrando nel giro di un istante il boccale di birra che Kili stava per bere, sentendo il nano protestare. Non se ne curò, mandando giù la bevanda nel giro di pochi secondi, tutta d’un fiato.
[...]
Bilbo si fermò a un passo da loro, arricciando il naso, guardandoli male.
“Siete indecenti. Ah, vi vedesse Lobelia Sackville-Baggins la finirebbe di sparlare di me! Siete molto peggio voi due!”
Biascicò, puntando il dito contro entrambi, la mente ormai annebbiata dall’alcool.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Re Thorin, i miei ossequi. Permettetemi di presentarvi mia figlia.”

Il Re sotto la montagna fece un piccolo inchino alle due dame, lasciando che un sorriso di cortesia delineasse le proprie labbra. Sapeva benissimo che quel momento sarebbe arrivato. Erebor riconquistata, una patria ritrovata, l’incoronazione già avvenuta da poche settimane, e di conseguenza le visite da parte di nani residenti altrove. Buona parte dei parenti e della famiglie avevano fatto ritorno alla montagna, ed Erebor stava recuperando l’antico splendore. Thorin era visto come un Re e un eroe da parte di ogni nano e le persone arrivate a porgere le proprie congratulazioni erano ormai fuori portata di numerazione. Tutto procedeva bene, nessuno avrebbe potuto chiedere di meglio.

“Oh, guarda quella! Manca poco inciampa nel vestito mentre s’inchina davanti allo zio!”

Kili scoppiò a ridere, biascicando quelle parole, osservando seduto a un tavolo quella che era stata almeno la ventesima dama della serata che si presentava a Thorin.

“Kili, contegno. Ti stanno guardando tutti…”

“Dai, fratello! Vuoi negare che sia uno spasso? Balin ci aveva avvertito  che sicuramente sarebbero arrivate chissà quante nane mandate dalle proprie famiglie per cercare di fare colpo su Thorin! Ma alcune sono indecenti!”

Fili sospirò, cercando di nascondere un sorriso divertito, bevendo ancora un po’ di birra, leccandosi appena le labbra bagnate.

“Dico, l’hai vista quella di prima? Avrà avuto la nostra età! Ma come si può? Ah, nulla togliere allo zio, ma andiamo…”

Continuò imperterrito, non preoccupandosi di darsi alcun contegno, vedendo qualche dama guardarlo con aria stizzita, replicando con un largo sorriso innocente.

Thorin aveva ben visto l’atteggiamento del nipote minore, non potendo fare altro che sospirare divertito quando non aveva nessuno nelle vicinanze. Rare occasioni dato che era sempre attorniato da qualcuno. Avrebbe dovuto assolutamente discutere con Balin per la faccenda delle nane. Aveva fatto male a non prendere sul serio la questione, e non poteva dare torto a Kili per ridere in quel modo… meno male che c’era il maggiore a tenerlo a freno. Si riscosse dai propri pensieri appena vide un’altra dama approcciarlo, eseguendo l’ennesimo inchino della serata, iniziando per dovere di cortesia una conversazione anche con lei.

“Uh, a che numero siamo, Fili? Scommettiamo che…”

“Siete proprio dei ragazzi.”

Interruppe Dwalin, prendendo posto a sedere accanto a loro.

“Da dove sei sbucato? Pensavo fossi la guardia del corpo dello zio! Ne ha estremamente bisogno, non te ne sei accorto?”

Sghignazzò Kili, guardando divertito il nano, vedendolo scuotere la testa con fare annoiato.

“In effetti lo zio penso sarebbe contento di essere salvato.”

Disse Fili, inclinando il viso, indicando Thorin che era stato preso a braccetto dalla dama di turno.

Kili volse immediatamente il viso, illuminandosi a quella scena.

“Compagni miei, che le scommesse abbiano inizio!”

Dwalin lo guardò con aria di scherno, incrociando le braccia al petto.

“Cosa c’è? Perche quella faccia? Ah, ho capito. Hai paura di perdere contro il sottoscritto… Beh, non ti posso biasimare…”

Dwalin sbatté le palpebre, guardandolo torvo.

“Scommettiamo.”

Sibilò senza ammettere repliche, facendo gongolare Kili, che già sentiva la vittoria in tasca.

Fili alzò gli occhi al cielo, sapendo che sarebbe stata una lunga serata. Decise di lasciare perdere i due, girandosi dalla parte opposta, vedendo Bilbo lì a fianco, taciturno e con un’espressione neutra in viso.

“Credevo quasi te ne fossi andato visto che non abbiamo mai sentito la tua voce.”

Disse con una risata, allontanando il boccale ormai vuoto.

Lo hobbit gli concesse un’occhiata, limitandosi ad alzare appena le spalle.

“Non sono tagliato per questo genere di feste.”

“Non siete voi hobbit amanti del buon cibo, della compagnia?”

“Esatto. Non di uno scenario come quello.”

Affermò con tono un po’ secco, facendo un cenno verso Thorin e la dama del momento, la quale si era guadagnata il titolo di più insistente visto che non gli aveva ancora lasciato il braccio.

“Concordo. Povero zio. È sempre stato troppo gentile per certe cose.”

“Magari gli piace.”

Fili sbatté le palpebre, guardando Bilbo sorpreso a quelle parole, per poi ridere, scuotendo la testa.

“No, impossibile. Lo zio non è per tipe come quelle.”

Disse convinto, facendo un sorriso. Bilbo ponderò la sua affermazione, parendo come rincuorarsi, per poi avvertire la voce di Balin che chiedeva attenzione. Prestò ascolto, sentendolo ringraziare tutti per essere venuti, dichiarando che apriva ufficialmente il momento delle danze, e che la prima spettava solo a Thorin e a una dama di sua scelta. L’avesse mai detto. Le nane cominciarono a chiacchierare fittamente tra loro, cercando di farsi notare dal Re, che nel frattempo si era avvicinato a Balin.

“Allora lo zio è riuscito a liberarsi da quella nana, mi chiedo come abbia fatto.”

Disse Fili divertito, non badando allo scalpore generale che precedeva il momento dell’annuncio della scelta da parte di Thorin.

“Ma perché deve per forza aprire le danze? Voglio dire, Balin ha visto la situazione, è un putiferio.”

Affermò convinto Bilbo, adocchiando due nane che sembravano aver cominciato a battibeccare.

“È la tradizione, non possiamo ignorarla. Ma tranquillo, Thorin non è obbligato a ballare. Alla fine finisce sempre che il regnante dice qualcosa tipo “Vogliate perdonarmi, ma non ballo. Lo farà mio figlio, erede al trono.”… quindi, mi preparo. Vedo già la delusione sul volto di tutte.”

Rise, alzandosi, aspettando il proprio nome prima di farsi avanti. Bilbo assunse un’espressione stupita, per poi fare il primo sorriso della serata. Allora anche Balin sapeva che sarebbe andata a finire così.

Improvvisamente Thorin si schiarì la voce, prendendo parola.

“Sono onorato di poter essere chiamato Re da parte di tutti voi. Siete i benvenuti a Erebor nel caso voleste fermarvi. Detto ciò, ho deciso la mia compagna di ballo. Sempre che ella voglia accettare.”

Sorrise, allungando poi la mano in direzione di una dama che si era presentata non molto tempo prima. La nana arrossì furiosamente, guardandolo incredula, avanzando verso di lui sotto le occhiatacce generali di tutte le altre.

Balin cercò di mascherare la sorpresa come meglio poteva, ritirandosi da parte. Dwalin e Kili smisero immediatamente di fare a botta e risposta, stupiti, e il più giovane fu presto affetto da ridarella. Fili era senza parole, ancora in piedi e immobile. Bilbo perse ogni traccia di sorriso, osservando come in trance le persone farsi da parte e lasciare lo spazio per il ballo, sentendo la musica iniziare, vedendo Thorin fare un inchino per poi prenderle la mano e iniziare le danze.

“Fili! Vedi anche tu quello che vedo io?”

Il maggiore si riscosse, sbattendo le palpebre, annuendo ancora con fare sgomento.

“È quella che prima stava quasi per inciampare e che arrossiva sempre! Uh, allora allo zio piacciono le timide…”

Disse Kili malizioso, sghignazzando ancora.

Bilbo restava in silenzio, osservando ancora senza apparenti emozioni Thorin e la dama ballare. D’un tratto parve come risvegliarsi, afferrando nel giro di un istante il boccale di birra che Kili stava per bere, sentendo il nano protestare. Non se ne curò, mandando giù la bevanda nel giro di pochi secondi, tutta d’un fiato. Kili smise di lamentarsi, prendendo a fischiare ammirato. Lo hobbit per tutta risposta allungò il boccale verso di lui, come a chiedergli altra birra, che il nano fu ben felice di offrirgli.

“Bilbo…”

Lo chiamò Fili, sbattendo più volte le palpebre nel vederlo letteralmente trangugiare altri boccali pieni.

“Basta così.”

Dichiarò, prendendo il  boccale, allontanandolo da lui.

“E tu perché continui a dargliela?”

“Dai Fili, è divertente! Lo sapevo che Bilbo internamente è un nano come noi! Dico bene?”

Chiese con una risata, guardando lo hobbit.  Fili sospirò, facendo per parlare, vedendo improvvisamente Bilbo alzarsi in piedi e marciare verso il centro della grande sala. Sgranò gli occhi, maledicendosi per non essere stato pronto ad afferrarlo in tempo, osservandolo andare dritto verso Thorin.

“Uh, cosa sta facendo?”

Esclamò Kili, ancora più divertito.

“Ha bevuto troppo. Che non me ne voglia se dovrò usare la forza per potarlo a letto.”

Disse Dwalin, pregustandosi un divertente spettacolino.

Fili li guardò sbalordito, evitando di commentare che in quello stato Bilbo poteva anche prendere Thorin a pugni, sperando di evitare il peggio.

Thorin aveva adocchiato lo hobbit avvicinarsi, fermandosi d’istinto, facendo le sue scuse alla dama, la quale girando il busto vide a sua volta quello che stava succedendo.

Bilbo si fermò a un passo da loro, arricciando il naso, guardandoli male.

 “Siete indecenti. Ah, vi vedesse Lobelia Sackville-Baggins la finirebbe di sparlare di me! Siete molto peggio voi due!”

Biascicò, puntando il dito contro entrambi, la mente ormai annebbiata dall’alcool.

Thorin sbatté le palpebre, volgendo subito lo sguardo verso il tavolo dei nipoti, vedendo Fili alzare un boccale come a dirgli che era ubriaco. Capì, sospirando, guardando comprensivo lo hobbit.

“Bilbo, è meglio che vai a riposare. Non stai bene, hai…”

“Ho bevuto, sì! E con questo? Sono perfettamente lucido da vedere questa nana civettare con te! E tu ci stai pure! Ma come fa a piacerti? Voglio dire… ha la barba!”

Thorin lo guardò stupito, sentendo fin troppo bene le risate di Kili riecheggiare nel silenzio assoluto della sala, finché non si levarono mormorii indignati per quelle parole.

“Bilbo… credimi, vai a riposare. Ti faccio accompagnare, dopo verrò io stesso a…”

“Dopo? E come farai se sarai sicuramente a letto con questa… questa sgualdrina!”

Balin si mise le mani in volto, Fili e Dwalin sbiancarono e Kili si massaggiava la pancia per le risate.

La dama rischiò di svenire dalla vergogna, e Thorin sgranò gli occhi, non sapendo cosa dire.

“Oh, l’ho detto! Ebbene sì, non sono più un Baggins! Sono un Took! Alla faccia tua, Lobelia!”

Continuò imperterrito, facendo qualche passo, barcollando un poco. Thorin d’istinto lasciò il fianco della dama, avvicinandosi per sorreggerlo in caso di caduta, venendo però respinto bruscamente.

“Ah, no! Cosa credi, che mi faccia incantare così? Pensi che sia come questa qua che fa la finta timida? O come tutte che si fanno raggirare dai tuoi occhi azzurri? Ma come fanno a essere così azzurri poi? Non è giusto.”

Si lamentò, guardandolo, sporgendo il viso verso il suo per osservarlo meglio, avvertendo la visuale appannarsi.

“Ti odio. Tu e quegli occhi, quel sorriso e quella maledetta vostra lingua incomprensibile che ti sento pronunciare a volte! Perché non me la insegni? Mi hai chiesto di restare qui, ma mi trascuri… ero solo uno scassinatore per te, vero? Perché non hai invitato me a ballare? Io…”

Non riuscì a finire la frase, sentendo le forze mancare, svenendo.

Thorin lo afferrò prontamente, lo sguardo totalmente stupito per ciò che gli aveva sentito pronunciare.

Balin intervenne, scusandosi con tutti, cercando di placare i toni indignati dei presenti, affermando che il povero hobbit aveva partecipato con loro alla pericolosa riconquista di Erebor e che era stato un trauma per una creatura così pacifica ritrovarsi nella battaglia che avevano affrontato.

Thorin sospirò, prendendo Bilbo in braccio, riuscendo perfettamente a sostenerlo.

“Porgo le mie personali scuse a tutti. Vi do la mia parola che è una bravissima persona, la più buona che io conosca. Spero vogliate graziargli i boccali di troppo che ha bevuto. Perdonate se vi lascio così presto. Continuare a festeggiare.”

Disse, chinando il capo. Porse poi le scuse anche alla dama, la quale nel frattempo era stata affiancata dalla madre che cercava di farle aria per non far svenire anche lei, per poi lasciare il resto a Balin, dirigendosi fuori dalla sala.

Uscì, concedendosi un gentile sorriso nel vedere lo hobbit rannicchiato contro il proprio petto. Sembrava dormisse un sonno sereno e non che fosse appena svenuto dopo essersi ubriacato.

Si diresse verso le stanze reali, pensando che lo avrebbe lasciato nel proprio letto a dormire, restando con lui nel caso si svegliasse.

...

P.S. Volevo ringraziare tutti voi che leggete le Bagginshield che sto pubblicando, chi recensisce e chi lascia un segno di gradimento. Grazie mille, spero vi piacciano :)
   
 
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