Film > The Big Four
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Autore: Evil Ulquiorra    22/01/2016    7 recensioni
In tempi recenti, alcuni individui apparentemente non collegati tra loro hanno sviluppato dei poteri speciali. Sebbene ancora inconsapevoli, queste persone saranno chiamate non solo a salvare il mondo, ma a cambiarlo per sempre, quando l'esper noto come Pitch Black metterà in atto un piano capace di ribaltare completamente l'ordine mondiale così come lo conosciamo. Ogni storia ha il suo principio. Il primo volume della loro epopea inizia qui...
-Coppie sicure ( potrebbero esserci anche dei triangoli amorosi): Jack Frost x Elsa,Hiccup x Merida.
note : Superhero AU . Se vi piacciono la Marvel e la Dc,questa storia fa per voi. Personaggi da :
- Le 5 leggende
- Dragon Trainer
- Frozen
- Ribelle the brave
- Big hero 6
- Rapunzel
- Gli incredibili
- Ralph Spaccatutto
- Kung fu panda e molti altri...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
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Dopo un mese senza computer,sono tornato a scrivere e ho deciso di riprendere pubblicando un mio vecchio lavoro che sono riuscito a trovare all'interno di una chiavetta che pensavo di aver perso. Ho già scritto ben tre storie sui Big four e tutte loro hanno ricevuto un buon successo di critica e di pubblico. Questa fic trasformerà l'intero universo dei big four,rendendolo simile all'universo Marvel. Ci saranno un sacco di citazioni proveniente di film,fumetti,anime,libri ecc ecc…

La continuazione di questa fic dipenderà dal numero di recensioni ricevute,per cui,se vi piace,scrivete un commento. Per ogni personaggio che comparirà ,sarà indicata l'identità e il film a cui appartiene alla fine del capitolo.


 

Terminologia

Esper : Anche conosciuti come utilizzatori di poteri o psichici, gli esper sono persone che possono utilizzare poteri psichici o poteri soprannaturali. Una piccola parte degli utilizzatori sono nati con poteri soprannaturali, mentre la maggior parte sono persone comuni che hanno il potenziale per ottenerli. Il Power Curriculum Program di San Fransokyo, che fa uso dei test, studi, conferenze, medicinali, simulazioni corporee e ipnosi utilizzati per sbloccare i poteri di una persona, è uno dei mezzi per sviluppare poteri psichici nella gente comune con potenziale .Ogni esper del mondo possiede un livello. Determinato da un test eseguito da un gruppo di scienziati ,alla fine di ogni anno scolastico, classifica gli esper secondo lo sviluppo e la potenza delle loro abilità. Esistono 5 livelli e del livello 5, il più forte, ci sono solo sette persone .

Evo: persone considerate incapaci di rilasciare poteri paranormali

Spiriti : creature mitologiche e immortali non riconosciute come esseri umani


 

Genesi
 

San Fransokyo - 1 Luglio 2020 

<< Merda! Merda! Perché diavolo sto rischiando la mia copertura per un branco di idioti ?!!!>>

Pur avendo capito che le sue urla fossero piuttosto fuori dal comune, Jack Frost non aveva intenzione di fermare la sua folle corsa.

Mentre scappava per il vialetto, lanciò un'occhiata dietro alle proprie spalle.

Ce n'erano otto.

Aveva corso per quasi due chilometri, ma ce n'erano ancora otto. Di sicuro,l'adolescente non poteva vincere contro così tante persone, sempre che in realtà non fosse il cuoco di un ex-unità militare straniera o un cyber-ninja sopravvissuto sino ai giorni nostri . Nelle risse tra studenti delle superiori fare un 1 contro 3 era semplicemente assurdo. Non aveva possibilità di vittoria.

Jack continuò a correre e calciò una lattina di plastica sporca, facendo scappare un gatto per la paura.

1 Luglio.

La colpa era di quella data. Siccome era euforico all'idea che le vacanze estive iniziassero il giorno dopo, in libreria aveva preso un fumetto, era entrato in un ristorante per famiglie per offrirsi una volta tanto uno snack fuori orario, aveva visto una ragazza delle medie circondata da delinquenti evidentemente ubriachi e aveva deciso di dover fare qualcosa.

Non si era aspettato che gli amici di quei mascalzoni uscissero in gruppo dal bagno.

Aveva sempre pensato che andarci assieme fosse una cosa fatta solo dalle ragazze.

<< Sono dovuto scappare via prima che potessi avere il bitter melon e le lasagne piccanti con escargot che avevo finalmente ordinato. Ora mi trattano come uno che mangia a sbafo senza nemmeno aver mangiato! Ma che sfiga ho!? >>

Il giovane si grattò la testa mentre si spostava dal vialetto alla strada principale illuminata dalla luna.

Nonostante San Fransokyo fosse grande quattro volte New York, in giro riusciva vedere solo coppiette. Anche quello era dovuto al 1 Luglio. È tutta colpa del 1 Luglio!, ruggì Jack, dentro di sé. Le tre pale dei generatori eolici, situate lungo tutta la zona, brillavano grazie alla pallida luna e alle luci della città notturna, simili a lacrime di ricchi scapoli.

L'adolescente tagliò gettandosi tra le coppiette.

Se fosse riuscito a seminare il gruppo dei suoi inseguitori, avrebbero potuto usare i loro cellulari per chiamare dei rinforzi con delle moto. Per stancarli , Jack aveva permesso che gli si avvicinassero un po', così che continuassero a correre sino a stremarsi. Come nel pugilato: lasci che i tuoi avversari ti colpiscano in modo da sfiancarli.

Il suo vero scopo era salvare tutte le possibili vittime.

Se li avesse seminati e li avesse fatti lasciar perdere senza risse, avrebbe avuto successo.

E Jack era sicuro di poter correre a lungo. D'altra parte, i teppisti indossavano degli stivali, calzature con zero funzionalità, e avevano una pessima salute per via di una vita spesa a bere e a fumare. Inoltre, correre al massimo per lunghe distanze e senza fermarsi era impossibile per natura.

Mentre si infilava alternativamente tra strade e vicoli, dando l'impressione di star correndo un po' a caso per la paura, vide uno e ancora un altro delinquente smettere di inseguirlo e piegarsi con le mani sulle ginocchia. Pensò che il suo piano fosse l'ideale per risolvere la situazione senza che nessuno si facesse male.

<< Cavolo... Perché devo giocarmi la mia giovinezza così?>>

Bhe,tecnicamente aveva già 300 anni,ma avete capito il nocciolo della questione. Non poteva sopportarlo. Ovunque guardasse, vi erano coppiette piene di sogni e felicità. Jack Frost si sentì proprio uno sfigato. Non appena fosse trascorsa la giornata, sarebbero iniziate le vacanze estive, e ciononostante, non aveva né amore né qualcosa per cui farsi due risate. Questo lo fece sentire un vero fallito.

A quel punto udì uno dei delinquenti urlare alle sue spalle.

<< Hey!! Idiota del cazzo, fermati! Sai solo scappare! >>

Un richiamo così pieno d'amore non fece altro che far arrabbiare il giovane ancora di più.

<< Stai zitto! Mi dovresti ringraziare, dato che non sto andando a pestare né te né il tuo IQ da scimmia!>> urlò Jack, conscio di perdere fiato mentre lo faceva.

“ Dovrebbe davvero ringraziarmi per aver fatto così tanto per loro ”

Dopo altri due chilometri di sudata e lacrimata corsa, uscì dall'area urbana e arrivò presso un grande fiume. Vi era un largo ponte di metallo. Era lungo circa 150 metri. Non c'erano macchine. Non era nemmeno illuminato, perciò era avvolto da una tenebrosa oscurità simile al mare notturno.

Jack si girò, mentre ci si precipitava.

E poi si fermò. Ad un certo punto, aveva seminato tutti i suoi inseguitori.

<< Merda. Ci sono riuscito? >>si domandò.

Il giovane soppresse disperatamente il bisogno di sedersi e sospirò guardando il cielo buio...

<< Seriamente, ma che stai facendo? Credi che proteggere quei delinquenti ti renda una brava persona? Sei per caso uno di quegli eroi in calzamaglia ?»

In un istante, il corpo di Jack si bloccò.

Dato che non c'erano luci sul ponte, non si era accorto della ragazza che si trovava circa 5 metri più avanti, nella direzione da dove era arrivato. Era una delle medie assolutamente ordinaria, che indossava una gonna grigia con delle pieghe, una camicetta a maniche corte e un maglioncino estivo. Aveva i capelli dorati raccolti in una treccia e penetranti occhi color zaffiro.

L'adolescente guardò il cielo e pensò seriamente di collassare sul posto.

La ragazza davanti a lui era la stessa del ristorante per famiglie.

<< Aspetta, quindi è per questo che hanno smesso di inseguirmi?>>

<< Già. Mi davano fastidio, quindi li ho arrostiti>> ribattè l'altra.

Riecheggiò il suono di una scintilla bianco-bluastra.

La ragazza non teneva in mano una stun gun. Ogni volta che i suoi capelli ondeggiavano, ne fuoriuscivano scintille come se si trattasse di un elettrodo.

Non appena una busta della spesa, mossa dal vento, le passò vicino alla testa, questa fu spazzata via da un rieccheggiare di scintille .

<< Ugh >> sospirò Jack con fatica.

Era il 1 Luglio. Questo spiegava perché dalla libreria avesse preso un fumetto che si capiva fosse una schifezza solo dando uno sguardo alla copertina, fosse entrato in un ristorante per famiglie pur non avendo fame, avesse visto una delle medie circondata da delinquenti evidentemente ubriachi e avesse deciso di dover fare qualcosa.

Comunque, il giovane non aveva mai pensato di dover salvare la ragazza.

Ciò che aveva fatto era provare a salvare quelli che l'avevano incautamente approcciata.

Sospirò di nuovo. Lei si comportava sempre così. L'aveva vista di tanto in tanto per quasi un mese, ma nessuno dei due conosceva il nome dell'altro. In altre parole, di certo non erano amici.

Questa volta sarebbe stata la ragazza ad attaccarlo sprezzante per poterlo fare a pezzetti, e sarebbe stato lui a dover sopportare la cosa. Era sempre andata così. Jack aveva vinto ogni loro scontro.

Sarebbe stata soddisfatta se l'adolescente avesse perso davvero, ma purtroppo era un pessimo attore. Una volta aveva provato a fingere la propria sconfitta e lei lo aveva inseguito come un demonio per tutta la notte.

<< ...Ma che ho fatto di male? >>

<< Non posso permettere che esistano persone più forti di me. Questo mi basta e avanza>>

Era così che la pensava.

Jack immaginò che persino un personaggio dei picchiaduro avrebbe avuto una ragione più sofisticata.

<< Ma tu mi tratti pure come una stupida. Sono un Level 5. Pensi davvero che darei il massimo contro un esper che non è nemmeno registrato? So bene come gestire le persone come voi>>

In quella città, la solita regola secondo cui il delinquente da vicolo era il più forte in una rissa non era valida. I malviventi con super poteri che non volevano passare il programma di sviluppo erano considerati criminali.

In quella città, quelli veramente rispettati erano gli studenti esper d'alto livello.

<< Beh, capisco che tu abbia un talento che si trova una volta su 328.571. Dico sul serio. Ma se vuoi vivere a lungo, dovresti smettere di parlare alle persone con un atteggiamento così da superiore>>

<< Stai zitto! Se non riesci a piegare un cucchiaio dopo aver fatto tutte le possibili pazzie, come farsi iniettare delle droghe in vena, o infilare degli elettrodi nell'orecchio e nel cervello, di cosa si potrebbe parlare se non di una mancanza di spina dorsale? >>

<< … >>

San Fransokyo era fatta proprio così.

L'altro lato della città poteva essere esemplificato da come le metodologie di sviluppo del cervello erano state tranquillamente aggiunte al programma, sotto al nome di "metodi di documentazione" o "metodi di memorizzazione".

Ma non tutti i 2.3 milioni di studenti che ci abitavano avevano smesso di essere umani ed erano diventati simili ai protagonisti dei fumetti. Quasi il 60% del totale erano persone normali completamente inutili, che al massimo potevano piegare un cucchiaio, concentrandosi così tanto da farsi esplodere un vaso sanguigno del cervello.

<< Se devo piegare un cucchiaio, uso delle pinze. Se ho bisogno del fuoco, compro un accendino da due soldi. E poi, a che mi serve la telepatia quando ho un cellulare? Sono davvero così fighi i poteri psichici? >>

Queste parole erano di Jack Frost , uno spirito d'inverno centenaio che aveva continuato a fingersi umano al fine di poter vivere nella società.

<< E le priorità delle persone sono un vero casino. Sono tutti contenti per quelle stupidaggini che chiamiamo poteri psichici, ma il nostro obbiettivo non va ben oltre? >>

In risposta la ragazza, che era una dei soli sette Level 5 della città, inclinò i bordi delle proprie labbra.

<< Huh? ...Ah, quella cosa. Com'era? Tipo "Gli umani non possono eseguire i calcoli divini, quindi dobbiamo acquisire un corpo che ecceda l'umanità prima di poter arrivare alla risposta di Dio", vero?>> La ragazza rise sprezzante. << Hah. Non farmi ridere. Che significa "la mente di Dio"? Sapevi che la mappa del mio DNA è stata analizzata e che basandosi su di essa sono state create delle armi militari? A me sembra che il lucro sia più importante dell'obbiettivo di cui parli.»

Subito dopo averlo detto ,smise improvvisamente di parlare.

Nel silenzio, sembrò che la qualità dell'aria stesse cambiando.

<< ...Seriamente, quelle sono le parole di una persona forte.>>

<< Hah? >>

<< Una persona forte. Quelle sono le avventate e crudeli parole di un protagonista dei fumetti, nato con le proprie abilità e che non capisce la fatica di arrivare dove si è tutto da soli>>

Il fiume sotto al ponte iniziò a fare una serie di inquietanti rumori.

Una fiamma oscura era visibile nell'estremo delle parole della ragazza, che suggeriva quanto della sua umanità avesse abbandonato per arrivare ad essere una dei sette Level 5 della città.

Jack aveva rifiutato tutto ciò.

Lo aveva fatto con poche parole e senza cambiare mai idea. Rifiutandosi di registrare i suoi poteri. Diventando un EVO.

Lo aveva fatto non perdendo mai uno scontro contro di lei.

<< Aspetta, aspetta, aspetta! Dai un'occhiata ai risultati degli esami fisici annuali. Io sono un EVO e tu sei un Level 5. Prova a chiedere a un tizio qualsiasi, vedrai che ti dirà chi è il più forte!>>

Lo sviluppo dei poteri di San Fransokyo faceva ampio uso di cose come la farmaceutica, la neuroscienza e la fisiologia celebrale. Era una cosa completamente scientifica. Dopo aver partecipato al programma per un certo periodo, uno poteva piegare un cucchiaio anche senza avere alcun talento.

Eppure, Jack non poteva fare nemmeno quello. Almeno secondo i dati affidati al sistema informatico della città. Perché non era umano e,di conseguenza, le macchine non lo percepivano come tale.

Secondo le strumentazioni della città era davvero senza poteri.

<< EVO, dici...>> ripetè la ragazza, come se stesse rigirando quella parola nella propria bocca. Infilò una mano nella tasca della sua gonna e tirò fuori una moneta da sala giochi.

<< Hai mai sentito il termine "Railgun"?>>

<< Cosa ?>>

<< L'idea è la stessa su cui si basa il motore lineare di un treno. E' un'arma da nave da guerra che usa potenti elettromagneti per sparare un proiettile di metallo.>>

Lanciò la moneta in aria con il pollice, e ,roteando, questa ne ritornò nuovamente in cima.

<< Insomma, una cosa del genere.>>

Non appena finì di pronunciare quelle parole, improvvisamente e silenziosamente una lancia di luce arancione perforò orizzontalmente l'aria vicino alla testa di Jack. Era più un laser che una lancia. Fu solo grazie all'immagine residua che capì che era partito dal pollice della ragazza.

Quasi come un fulmine, un boato riecheggiò poco dopo. Un'onda d'urto, diffondendosi nell'aria, arrivò vicino alle orecchie dell'adolescente e gli fece perdere il senso dell'equilibrio. Sconcertato, guardò dietro di sé.

L'istante in cui la luce aveva colpito la superficie della strada del ponte, era stato come se un aereoplano avesse fatto un atterraggio d'emergenza devastandone l'asfalto. Anche dopo aver percorso 30 metri distruggendo ogni cosa ed anche dopo essersi fermato, ancora bruciava l'aria con il residuo della sua immagine.

<< Persino una moneta come questa può essere potente quando è lanciata ad una velocità pari a tre volte quella del suono. Ovviamente si scioglie dopo circa 50 metri ,per via dell'attrito dell'aria.>>

Quel ponte di ferro e cemento ondeggiò avanti e indietro come se fosse sospeso in modo poco affidabile.

Si udì il suono dei bulloni metallici che schizzavano da una parte all'altra.

<< ...!!>>

Il giovane provò un brivido, come se gli fosse stato messo del ghiaccio secco nelle vene.

Si sentì come se tutta l'umidità del suo corpo fosse diventata sudore e fosse evaporata.

<< Tu... Non mi dirai mica che hai usato quella cosa contro quelli che mi inseguivano, vero?>>

<< Non essere stupido. Guarda che io scelgo contro chi usarla. Non voglio mica diventare un'assassina per sbaglio.>>

Pronunciando queste parole, delle scintille volarono dai suoi capelli dorati ,alla stregua di un elettrodo.

<< Questo è stato più che sufficiente per sbarazzarmi di quegli idioti!>>

Come un fulmine, delle scintille bianco-bluastre le fuoriuscirono dal ciuffo ,e una saetta simile ad una lancia volò verso Jack.

Non poteva evitare una cosa del genere. Dopo tutto, si trovava davanti una lancia elettrica bianco-bluastra sparata dai capelli di un Level 5. Per farla breve, sarebbe stato come vedere un fulmine che cadeva da una nuvola alla velocità della luce per poi provare a schivarlo.

Poco dopo si sentì un'esplosione.

Subito, Jack aveva alzato la sua mano destra per proteggersi la faccia, e la lancia elettrica si era schiantata contro un muro di ghiaccio alto circa una decina di metri. L'urto era imperversato attraverso il suo corpo e delle scintille si erano sparpagliate in tutto il ponte.

...O almeno così era sembrato.

<< E tu saresti un EVO?>>

Le parole della ragazza sembravano tranquille, ma lo stava fissando con i canini scoperti.

La corrente ad alta tensione che si era diffusa lì attorno era tanto potente da bruciare l'acciaio del ponte. Nonostante ciò, il muro di ghiaccio, che aveva preso in pieno l'attacco, non era esploso. Non aveva neanche una scottatura.

<< Seriamente, che storia è questa? Un potere simile non c'è nemmeno nella banca dati della città. Se io sono un genio che si trova una volta su 328.571, allora tu sei un disastro che si trova una volta su 2.300.000>> disse infastidita, ma Jack rimase in silenzio. << Se mi mettessi a combattere con un'eccezione come te potrei anche salire di livello, non credi?>>

<< ...Però tu perdi ogni volta.>>

Ricevette la sua risposta sotto forma di una lancia elettrica, partita dalla fronte della ragazza e direzionata verso di lui ad una velocità ben superiore a quella del suono.

Tuttavia, l'attacco si sparpagliò in tutte le direzioni non appena colpì un bastone di legno scaturito dal nulla nella mano del giovane.

Proprio come l'esplosione di un palloncino pieno d'acqua.

E poi,lo scontro continuò per tutta la notte,in un rieccheggiare di lampi e saette.


                                                                                                      * * *


La sera in cui la peggiore ondata di calore della storia della California finalmente si allentò, l'intera regione di Los Angeles fu battuta dai più violenti temporali che gli agricoltori della zona avessero mai visto. Gran parte di loro vivevano nelle zone presso i laghi della contea e videro il primo dei temporali farsi strada verso Jefferson Drive attraverso la superficie dell'acqua ,poco prima che facesse buio.
I serpeverdi sull'altra costa avevano un aspetto polveroso e abbattuto.
Verso occidente ,grandi nubi purpuree si andavano ammassando lentamente come un esercito. Dentro di loro saettavano lampi.
L'aria prese ad agitarsi a raffiche prima sollevando le chiome come fruscelli, per poi farle ricadere. Un cestino inciampò sul terreno fangoso, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù verso il sentiero che conduceva al sobborgo.
La pioggia era tutt'altro che cessata ma la sua violenza si andava lentamente allentando .
All'interno dei sistemi di irrigazione costruiti lungo le campagne, il diluvio era traboccato dai canali di scolo ostruiti da rami, massi e grossi giacimenti di melma appiccicosa.
L'acqua aveva dapprima scavato frammenti nella pavimentazione per poi strappare ingenti zolle di terreno che iniziarono a traghettare fino ai bacini come zattere in miniatura . Quando il maltempo cominciò ad allentarsi,la figura di un giovane dai capelli neri e gli occhi dorati iniziò a farsi strada in direzione di una piccola baita posta nella periferia della città .
Entrò all'interno del market,dirigendosi verso il punto più interno del negozio. Si trattava di un reparto piuttosto poco illuminato,le cui ombre celavano una lunga fila di scaffali ordinatamente disposti lungo le pareti di un singolo corridoio celato nelle penombra .
Dopo circa una decina di minuti,cominciò a incamminarsi in direzione della cassa,prendendo un rapido sguardo al proprietario. Era un uomo vecchio e rinsecchito,probabilmente sessantenne.
Posò la barretta di cioccolato sul piano del casello
<< Quant'è?>>domandò,attirando l'attenzione dell'uomo
<< Sessanta centesimi>>rispose questi.
Quando Pitch Black cominciò a estrarre i soldi dalle tasche,il venditore riprese a parlare
<< Ha trovato tanta pioggia sulla strada?>>
L'esper si bloccò di colpo
<< Quale sarebbe la strada?>>
<< Bhe,ho visto la giacca che indossa. È bagnata,per cui lei viene da fuori città>>ribattè l'altro,suscitando un inclinazione della testa da parte dell'adolescente.
<< E a te che cosa imposta da dove vengo?>>
Il negoziante drizzò la testa di scatto,incontrando gli occhi gialli del giovane. Dopo circa una decina di secondi,prese un respiro profondo
<< Io non volevo offenderla. Era solo per ingannare il tempo>>mormorò.
Pitch mantenne uno sguardo impassibile.
<< Se non vuole accettare le mie scuse non so che altro dirle ,signore>>
Per nulla interessato dalle parole del vecchio,il secondo esper più forte di San Fransokyo rimase fermo e immobile. Dio,quegli occhi,pensò l'uomo. Davano i brividi.
<< C'è qualcos'altro?>>
<< Non so,c'è altro?>>ripetè il giovane. 
Il negoziante trasalì leggermente
<< C'è qualcosa che non va ?>>
<< In che senso ?>>
<< Così,in generale>>
<< è questo che mi stai chiedendo? Se c'è qualcosa che non va in generale?>>domandò l'esper,il tono di voce leggermente beffardo.
Il proprietario passò la testa da parte a parte del market.
<< C'è qualcos'altro,signore?>>
<< Me l'hai già chiesto>>ribattè l'altro ,in tono freddo.
L'uomo deglutì .
<< Bhe,adesso dovrei cominciare a chiudere>>
<< A che ora chiudete?>>domandò Pitch,suscitando un 'imprecazione da parte del negoziante
<< Adesso>>
<< Adesso non è un ora. A che ora chiudete?>>
<< Quando fa buio,dopo il tramonto>>continuò questi.
L'adolescente inclinò leggermente la testa,scrutandolo da capo a piedi.
<< Non sai di che cosa stai parlando,vero?>>
<< Prego?>>
L'esper emise un sospiro irritato
<< Ho detto,che non sai di cosa stai parlando>>ripetè,prima di volgere la propria attenzione nei confronti del venditore.
<< A che ora te ne vai a letto?>>
<< Scusi?>>
<< Sei un po' sordo,per caso? Ho detto,a che ora te ne vai a letto?>>
L'uomo sembrò pensarci su
<< Verso le nove emmezza>>
<< Potrei tornare a quell'ora>>commentò Pitch,ricevendo un sopracciglio inarcato da parte dell'interlocutore
<< Perché dovrebbe farlo? Troverebbe chiuso>>
<< Tu abiti nella casa accanto?>>domandò il giovane,ignorando le parole dell'uomo. 
Questi annuì esitante
<< Sì,abito lì>>
<< Ci abiti da quando sei nato ? >>
<< è la casa del padre di mia moglie>>
<< Sposandoti l'hai presa tu>>>osservò Pitch.
Il negoziante annuì nuovamente
<< Bhe,se la vuole mettere in questo modo...>>
L'esper si strinse nelle spalle
<< Non è un mio modo di metterla. È così e basta>>sussurrò.
Il silenzio calò inesorabile ,nelle profondità della libreria. Dopo circa un minuto buono,l'adolescente prese un respiro profondo
<< Qual è la cosa più grossa che hai perso a testa o croce?>>
<< Scusi?>>
<< La cosa più grossa che hai perso a testa o croce>>ripetè,ricevendo uno sguardo visibilmente confuso da parte del vecchio.
Questi non potè fare a meno di stringersi nelle spalle
<< Non lo so... non saprei dire...>>
Con un rapido movimento della mano,Pitch lanciò uno dei centesimi in aria,prima di coprirlo con la mano destra.
<< Scegli>>ordinò.
L'uomo inarcò un sopracciglio
<< Scelgo? >>
<< Sì>>
<< Per cosa?>>
<< Scegli e basta>>continuò l'altro.
Il negoziante deglutì una seconda volta
<< Be'... dovrei almeno sapere che cosa c'è in ballo...>>
<< Devi scegliere tu. Non posso scegliere io per te. Non sarebbe onesto>>sussurrò l'esper,ottenendo un 'espressione scioccata da parte del proprietario
<< M-ma ... non mi sono giocato niente>>
<< Sì, invece. Te lo stai giocando da quando sei nato, solo che non lo sapevi. Sai che data c'è su questa moneta? 1958. Ha viaggiato molti anni prima di arrivare qui. E adesso è qui, ed è o testa o croce. E devi dirlo tu. Scegli>>ordinò.
L'uomo compì un passo all'indietro
<<Senta... devo sapere che cosa posso vincere...>>
<< Tutto>>ribattè l'adolescente.
Il vecchio trasalì
<< Come scusi?>>
<< Puoi vincere tutto. Scegli>>ordinò Pitch,stringendo ambe le palpebre degli occhi.
Il negoziante annuì esitante
<< D'accordo... testa, allora>>
L'esper chiuse il volto in un leggero cipiglio,prima di rimuovere la mano.
Di fronte all'uomo,aveva appena preso forma la figura di una testa a immagine e somiglianza di Jhon Kennedy.
<< Ben fatto>>commentò il giovane,prima di porgere il pezzo di rame nei confronti dell'interlocutore. Questi lo afferrò rapidamente.
Poco prima che potesse infilarlo nella veste ,tuttavia,la voce di Pitch lo interruppe.
<< Non la mettere in tasca ,amico. Non la mettere in tasca, è il tuo portafortuna>>
Visibilmente sorpreso dalle parole dell'esper, il proprietario inarcò un sopracciglio
<< Dove vuole che la metto?>>
<< Dove ti pare ,ma non in tasca. Si mescolerebbe con le altre e diventerebbe una moneta qualunque>>
Cominciò a incamminarsi in direzione dell'uscita,prima di volgere la propria attenzione nei confronti dell'uomo
<< E di fatto lo è>> sussurrò.
E,detto questo,fuoriuscì dalla porta. Aveva molto lavoro da fare.

Com'era? Spero bello! Mi raccomando,recensite in molti !!!


 

Jack Frost e Pitch Black provengono dal film Le 5 Leggende. Questa storia sarà molto per gli amanti del secondo,perchè ,essendo uno dei miei personaggi preferiti,farà un bel figurone.

Il terzo personaggio è Astrid ,del film Dragon Trainer. Visto che è nell'opera in questione è un vichingo,mi sembrava doveroso dargli i poteri del mitico Thor ;)

Alla prossima !!!

  
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