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Autore: hilal    24/01/2016    0 recensioni
Ispirato dal suggerimento:
“Non ho mai parlato con te prima ma l'insegnate ci ha appena usato come esempio per uno scenario in cui ci sposiamo”
Aka: Liam è il ragazzo timido che viene preso di mira e Zayn ha sempre voluto una scusa per parlare con lui.
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[Ziam] [Alternative Universe - High School] [3.8K] Traduzione.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I wanna lock in your love



Zayn non è mai stato uno a cui piace molto la scuola. Non è che non vada d'accordo con i suoi compagni, o che non gli piaccia imparare - è solo che gli sembra come se ci siano almeno 30 posti diversi in cui preferirebbe stare.

Ma per quanto Zayn si lamenti della scuola e ne abbia timore, sa che non è niente confronto a come deve sentirsi Liam Payne.

È la quinta ora, psicologia. Zayn ha già dovuto affrontare matematica, diritto civile e due ore d'Inglese, quindi, come sempre, la sua testa è completamente altrove. Sta distrattamente disegnando sul suo quaderno, la penna che si muove pigramente mentre la sua mano sembra avere mente propria. Tutte le linee e le ombre pare stiano prendendo le sembianze di un drago.

Non c'è niente fuori dall'ordinario oggi - Louis Tomlinson tira pezzi di carta alla gente quando la professoressa non sta guardando, Niall Horan ha un pacco di patatine nascosto tra le gambe e Harry Styles è completamente ignaro delle tre ragazze e due ragazzi che lo stanno fissando in adorazione.

E poi c'è Liam. Il suo banco è nella seconda fila della stanza, le sue gambe sono piegate quasi del tutto sotto il tavolo e le mani sono giunte insieme sulla superficie del tavolo. Sembra concentrato su quel che sta dicendo l'insegnante, ma Zayn sa bene che non è così. Liam non sta ascoltando l'insegnante - sta fingendo di non sentire i ragazzi dietro di lui che lo prendono in giro.

Zayn non è nemmeno sicuro di quel che dicano la metà delle volte, ma qualunque cosa sia sembra davvero infastidire Liam. Non è il ragazzo più brillante della classe, ma è davvero intelligente, quindi era solito alzare sempre la mano quando la professoressa faceva una domanda. Non ultimamente, però. Durante gli ultimi mesi, ogni volta che Liam alza la mano per rispondere ad una domanda c'è un coro di risatine da un gruppo ristretto di ragazzi in classe. E senza sconto di colpi, ogni volta che Liam risponde a una domanda, loro ridono a voce alta e fragorosamente o applaudono. Fa sentire male Zayn. Non hanno letteralmente niente di meglio da fare che prendersela con questo povero ragazzo che non ha, per quanto ne sappia Zayn, mai e poi mai interagito con loro al di fuori della classe. Questo ragazzo che se ne sta sulle sue, che passa la ricreazione in libreria a fare i compiti e a occuparsi dei propri affari.

Zayn libera un sospiro mentre fissa il profilo di Liam, i suoi capelli stanno crescendo così tanto che iniziano ad arricciarsi, e si domanda come il ragazzo riesca ad alzarsi dal letto ogni mattina. Se fosse stato Zayn, avrebbe abbandonato tutto o si sarebbe trasferito mesi fa.

Ma Liam continua a farsi vedere. Ogni giorno, Liam è a scuola, libri in mano, a fronteggiare tutto ciò che gli viene gettato addosso.

Zayn pensa che Liam sia la persona più coraggiosa che abbia mai incontrato.

Non che lui e Liam abbiano mai parlato, seriamente. Nel senso, Zayn pensa di ricordarsi di aver chiesto a Liam la data un giorno, ma questo è quanto. Non che Zayn non vorrebbe parlargli di più - davvero, vuole. Perché Liam sembra genuino e simpatico e dolce ed è veramente di bell'aspetto, ma, sembrano non avere molto in comune.

Così Zayn è preso totalmente alla sprovvista quando viene interrotto dalla sua vagonata di pensieri dalla professoressa dire “Liam e Zayn.”

La testa di Zayn scatta in alto, guardando la professoressa con grandi, occhi scossi  mentre aspetta per maggiori informazioni. Non arrivano.

“Liam e Zayn cosa?” Ripete pacatamente. Liam gira la testa, così leggermente, quanto basta per sbirciare Zayn con la coda dell'occhio. Zayn non se lo fa sfuggire però.

“Perché non mi sorprende che non stavi ascoltando, Zayn?” La professoressa sospira, ma sta comunque sorridendo. Zayn sembra fare quest'effetto alle persone. “Stavo solo dicendo che nel caso tu e Liam vogliate sposarvi, per esempio, ora potreste grazie alle recenti modifiche di legge.”

Gli stronzi dietro Liam scoppiano a ridere, apparentemente incapaci di contenersi.

“Smettetela.” Harry li rimprovera, scuotendo la testa. Non è abbastanza per Zayn, però. Se la professoressa non ha intenzione di dire niente, lo farà lui.

“C'è qualcosa di divertente, ragazzi?” Zayn solleva la testa per guardare oltre gli altri compagni, per avere una miglior visuale dei ragazzi (ergo: provare ad avere una miglior angolazione per lanciargli sguardi omicidi).

“Tutto di questo è divertente, Malik.” Uno dei ragazzi ripete. Il suo nome dovrebbe essere Alex, o qualcosa di simile - a Zayn non è mai importato abbastanza da curarsi d'imparare il suo nome.

“Vedi, io non credo lo sia. Credo che non ci sia niente di divertente riguardo te e il tuo odioso, ripugnante gruppo di amici del cazzo che sembrano gettare merda su Liam per ogni cosa che dice.” Zayn sente il calore formicolargli sulla pelle, avverte una  lieve sfumatura rossa colorargli le guance mentre la rabbia gli ribolle dentro. È sempre stato uno che preferisce farsi gli affari propri, ma quando è troppo è troppo.

“Zayn, calmati.” La professoressa avvisa, anche se non sembra gli importi molto intervenire.

“Scommetto che vi sentite fighi, non è vero?” Zayn continua, stringendo gli occhi ai ragazzi. “Non eravate così fighi quando avete fallito l'ultimo test, vero? Non sarete così fighi quando Liam vi spaccherà il culo all'esame finale, o sì? Perché invece di sprecare il suo tempo a dare spettacolo di se stesso in classe come voi altri, lui sta effettivamente studiando. E quando voi starete servendo patatine fritte dietro uno sportello al mc drive tra dieci anni, poi vedremo chi riderà.”

“Va bene ragazzi, è abbastanza.” La professoressa li richiama, finalmente alzando la voce ad un livello semi-autoritaro. “Sedetevi tutti.”

Senza distogliere gli occhi da Zayn, i quattro ragazzi si rimettono di nuovo giù, tornando lentamente a fronteggiare il davanti della classe.

Liam, tuttavia, sta ancora guardando Zayn. Non ha proprio girato tutto il corpo per far fronte all'altro ragazzo, ma i suoi occhi sono definitivamente su di lui. Grandi e confusi e allarmati, gli occhi di Liam stanno guardando direttamente in quelli di Zayn. Zayn mantiene lo sguardo più a lungo, finché un batuffolo di carta lo colpisce al lato della testa, e il suono delle risatine di Louis riempie la stanza. Ha sempre avuto un cattivo tempismo, il ragazzo.


 —


L'armadietto di Liam è a soli pochi altri dopo quello di Zayn, quindi è quasi impossibile non notare come Liam stia fissando intensamente Zayn al momento. Zayn sta semplicemente provando a posare i libri nell'armadietto e chiudere la borsa, pronto ad andare a casa per la giornata, ma sta diventando davvero difficile concentrarsi con Liam che lo fissa in quel modo.

Zayn, incapace di far finta di non accorgersene ancora a lungo, si volta verso Liam, proprio mentre l'altro ragazzo chiude l'armadietto e si fa strada verso di lui.

“Ciao.” Liam dice silenziosamente. Molto più silenzioso di quanto Zayn ricordi essere la sua voce a quest'ora l'anno scorso. Gli stringe un po' il cuore.

“Hey, Liam.” Zayn risponde caldamente, chiudendo anche lui il suo armadietto ora.

“Io volevo, um...” Liam sostiene lo sguardo di Zayn per un totale di 0.5 secondi prima di guardare in basso alle proprie scarpe. “Volevo solo ringraziarti. Per oggi. Non c'era davvero bisogno che dicessi quelle cose, o qualunque altra cosa, davvero. Quei ragazzi, loro non ascoltano e basta. Loro non...” Liam sospira tristemente. “Loro non smettono. Per niente al mondo, davvero.”

Zayn avverte la propria espressione smontarsi ad ogni secondo, e si ritrova incapace di trattenersi dal protendersi e sfiorare la punta delle dita sul mento di Liam.

“Hey, è apposto.” Zayn sussurra. Sente sghignazzi, risatine, e alza lo sguardo per vedere pochi ragazzi guardare verso di loro mentre passano. “Um, andiamo al parcheggio. Ti accompagno a casa. Non guidi ancora, vero?”

Liam solleva lo sguardo di nuovo e scuote la testa, piccole ciocche di riccioli gli ricadono sugli occhi mentre lo fa.

“Va bene, andiamo. Parliamo in macchina.”

La macchina di Zayn non è molto - in fatti, è piuttosto un catorcio. Ma sua mamma gliel'ha comprata per il suo diciassettesimo compleanno, e questo è tutto quel che basta per renderla la miglior macchina di sempre.

Liam sembra rigido e timido quando monta nel posto del passeggero, quasi come se non volesse muoversi pauroso di rompere qualcosa.

“Non c'è bisogno di ringraziarmi, Liam.” Zayn dice alla fine mentre mette in moto la macchina. “Era ora che qualcuno dicesse qualcosa.”

“Ma non c'era bisogno fossi tu.” Liam risponde, la sua voce solo una frazione più alta di quanto fosse nel corridoio, anche se non c'è nessun altro intorno.

“Credi? Io penso di sì.” Zayn tiene gli occhi sulla strada per la maggior parte, occasionalmente azzardando veloci occhiate a Liam, i cui occhi sono fissi in grembo. Zayn si prende un momento per domandarsi se è o meno un istinto per lui ora - non guardare nessuno negli occhi.

Le mani di Zayn si serrano sul volante.

“Dove vivi?” Zayn chiede dopo una lunga pausa, realizzando improvvisamente che non ha idea di dove stia andando.

“Forest Road.” Liam mormora in risposta, così silenziosamente che Zayn quasi non lo sente. Conosce Forest Road - è una strada davvero bella dall'altra parte della città rispetto a casa sua. La famiglia di Liam dev'esser piuttosto benestante per vivere lì. Zayn ci riflette per un momento, pensando a quanto davvero non conosca niente di Liam. Nessuno lo conosce. Forse è questo il problema.

“Perché l'hai fatto?” Liam dice duramente, quasi aggressivamente. Zayn si corruccia, soprattutto a quanto improvviso ed inaspettato sia.

“Sei serio, Liam?”

“Sì, sono serio.” L'improvvisa confidenza di Liam sciocca Zayn al silenzio. “Noi non parliamo nemmeno. Non abbiamo mai parlato. Perché t'importa di quel che mi succede?”

“Sei arrabbiato con me perché ho preso le tue difese?” Zayn non può fare a meno che essere incredulo - l'intera situazione sembra ridicola.

“No. Non lo capisco e basta. Non ha…” Liam sospira, frustrato. “Non ha alcun senso.”

“Stavano facendo gli stronzi, ho preso le tue difese.” Zayn scrolla le spalle. “E se lo faranno di nuovo, dirò qualcos altro. È piuttosto semplice.”

Siedono in silenzio per il resto del viaggio (non che a Zayn dia fastidio). La radio sta mandando una qualche canzone di Ed Sheeran, e Liam mormora a tempo qua e là, ma sembra troppo turbato perché Zayn possa provare ed instaurare una conversazione. Zayn sa che non bisogna premere qualcuno quando in queste condizioni, anche se è Liam, che lui conosce a malapena.

Alla fine si ferma davanti la casa che Liam dice essere sua (e wow è impressionante), ma Liam esita, la mano bloccata sulla maniglia della portiera.

“Tutto okay, amico?” Zayn chiede, posando la mano sul poggiatesta del sedile di Liam. Liam si morde il labbro per un momento, dando un occhiata a Zayn così velocemente che Zayn non è sicuro sia davvero successo, prima di aprire la portiera e dondolare fuori le gambe.

“Grazie.” Liam mormora da sopra la spalla mentre scende velocemente dalla macchina, praticamente correndo per tutto il tragitto fino alla porta di casa.

Zayn aspetta fuori finché non è sicuro che Liam sia entrato tutto intero, poi ancora qualche istante.




Non è che Zayn stia cercando Liam il giorno seguente a pranzo - tranne che, beh, okay, lo sta facendo. Ma sembra non riuscire a trovare il ragazzo da nessuna parte, e sta davvero iniziando ad infastidirlo.

Ha controllato nella libreria, controllato l'area intorno agli armadietti, controllato la classe in cui Liam ha seguito la lezione più recente - niente. È quasi come se Liam fosse svanito nel nulla.

Zayn non è completamente sicuro del perché voglia trovare Liam, ad esser onesti. Vuole solo vederlo, sapere se sta bene. Il Liam che ha lasciato davanti casa ieri non stava decisamente bene, del resto come il Liam che ha visto a scuola ogni giorno per gli ultimi sei mesi. Zayn vuole cambiarlo. E sì, forse è perché ha una sorta di fascinazione per Liam (fascinazione suona molto meglio di ‘cotta’).

Zayn si è quasi dato per vinto quando entra nel bagno dei maschi, sospirando profondamente mentre s'infila in uno dei tre cubicoli. Chi usa gli orinatoi a scuola comunque? Zayn sicuramente non vuole che nessuno di quei somari gli guardi il cazzo. È strano.

Mentre sta lì in piedi, di fronte alla tazza in procinto di tirar fuori il cazzo, le vede. Sneakers rosso lucide, brillanti, piantate sul pavimento del cubicolo accanto a quello di Zayn.

Per un ragazzo a cui piace starsene sulle sue, Liam di sicuro attira un sacco di attenzioni su se stesso qualche volta.

Zayn pondera la situazione per un momento. Voglio dire, con ogni probabilità Liam potrebbe semplicemente star seduto lì a fare i suoi bisogni. Ma questa sensazione fastidiosa in fondo alla sua mente gli dice altro. Comincia a passare in rassegna tutti i ricordi nella sua testa, di tutti i pranzi in cui ha notato l'assenza di Liam in cortile, tutte le volte che Liam sembra guizzare fuori dalla mensa non appena ne ha la possibilità. Ora che Zayn ci pensa, non riesce davvero a ricordarsi l'ultima volta che ha visto Liam seduto da qualche parte durante la ricreazione.

Zayn lascia che la realizzazione lo investa mentre si risistema nei pantaloni, chiude il coperchio del water e si siede.

“Liam?” Zayn sussurra. Le sneakers rosse nella cabina a fianco si spostano un po' sul pavimento, ma non arriva nessuna risposta. “Liam, lo so che sei tu. Riconoscerei quelle scarpe ovunque.”

“Che vuoi, Zayn?”

Zayn sente un piccolo sorriso farsi spazio nella propria voce al suono di quella di Liam, più di qualsiasi altra cosa sollevato che non abbia intenzione di ignorarlo. Quello poteva rendere le cose imbarazzanti.

“Beh, volevo passare del tempo con te.” Zayn comincia, piegando una gamba sotto il sedere. “Ma apparentemente questo comporta lo star seduti in un cubicolo wc. Quindi eccomi qui.”

“È esilarante, non è vero.” La voce di Liam è secca e per niente divertita, e Zayn si sente immediatamente in colpa per aver provato ad alleggerire la situazione. Avrebbe dovuto saperlo. “Povero, stupido Liam seduto nei bagni tutto il giorno perché non ha amici. Patetico.”

“Liam, non intendevo questo.” Zayn poggia la mano sul distributore di carta igienica, le dita che grattano delicatamente contro la parete blu del cubicolo. “Vuoi andare da qualche altra parte a parlare? Magari in libreria o?”

“No, Zayn, non voglio parlare. E non capisco nemmeno perché tu ne abbia voglia.” Liam risponde tagliente.

“Non dobbiamo parlare per forza. Sono felice anche solo seduto qui.” Zayn dice con un piccolo sorriso. Sa che Liam non può vederlo, ma non riesce a trattenerlo. Anche quando si comporta come una ragazzina viziata, Liam riesce a far sorridere Zayn.

Zayn sente la porta del bagno aprirsi, e un paio di passi entrare strascicati. Zayn e Liam siedono in completo silenzio e immobilità mentre l'altro ragazzo fa pipi, decisamente non si lava le mani, e esce.

Zayn si ritrova a chiedersi per quanti giorni Liam ha fatto questo. Quante ore ha passato seduto qui, all'angolo del cubicolo, aspettando solamente che il tempo passasse.

“Ti dispiace se rimango?” Zayn chiede pacatamente dopo che la porta del bagno viene chiusa di nuovo. Sa che nessun altro è nella stanza, ma sente comunque il bisogno di sussurrare. “Posso andarmene se vuoi, lo sai.”

Per un lungo periodo, nessuna risposta arriva. Zayn sa che questo non significa che Liam voglia che se ne vada, però. Guarda come le sneakers rosse si muovono sul pavimento di nuovo, trovandosi a sorridere di come persino i piedi di Liam siano espressivi.

“No.” Liam dice alla fine. “Rimani.”

E lui lo fa.



 

Zayn manca la lezione di psicologia il lunedì perché ha un appuntamento dal dentista (per il quale vuole totalmente esser arrabbiato con sua madre), ma fortunatamente, l'ora di studio per Zayn significa sedersi in libreria e far finta di studiare con nient'altro che Liam.

Liam e Zayn non si sono mai seduti insieme nell'ora libera prima - infatti, Zayn non sapeva nemmeno che avessero la stessa ora di studio fino a pochi giorni fa. Ma ora, mentre afferra un breve soffio della colonia di Liam e sente il suo braccio sfregarsi contro quello di Liam sul tavolo, è decisamente la sua parte preferita della settimana.

“Iron man, carino.” Zayn commenta, indicando la copertina del quaderno di Liam. Liam sorride; un adorabile, genuino sorrisetto che riscalda ogni centimetro all'interno di Zayn. Vedere Liam sorridere a scuola è come vedere un eclissi di Luna - raro e totalmente, completamente meraviglioso. “Quanto è figo quello nuovo?”

“Non l'ho visto.” Liam risponde, ritornando con lo sguardo sul libro. Zayn boccheggia.

“Non l'hai visto?” Da un colpetto al gomito di Liam col proprio quando Liam non risponde. “Beh, possiamo vederlo insieme. Mia sorella Donyia mi ha regalato il DVD per il mio compleanno. È piuttosto figo.”

“Smettila.” Liam risponde, il suo tono ancora una volta tagliente. “Non farlo.”

“Non fare cosa?” Zayn corruga le sopracciglia, genuinamente confuso. Liam fa sempre così - alza un muro ogni volta che Zayn cerca di fare uno sforzo per connettersi con lui.

“Non capisco perché continui a parlare di uscire ed essere amici.” Liam mormora, ancora senza incontrare gli occhi di Zayn.

“Perché tu continui a dire così?” Zayn preme.

“Perché è così! Non ha senso, Zayn.” Liam ha lasciato cadere la penna ora, i suoi occhi fermamente incatenati a quelli di Zayn. Sembra ferito, confuso e frustrato tutto insieme, e Zayn sa che è totalmente inappropriato ma vuole solamente baciarlo dappertutto. “Tu sei Zayn. Sei attraente e figo e questa specie di ragazzo cazzuto che se ne frega di quel che pensano gli altri. E io... io sono il ragazzo a cui scrivono stati derisori su Facebook per prendermi in giro, e mangia il pranzo da solo in cubicolo wc ogni giorno.”

Il cuore di Zayn gli cade nello stomaco, il suo respiro si spezza in gola. Odia quando Liam parla così, ma sentirlo aprirsi è quasi piacevole.

“Ci sono state abbastanza persone a prendersi gioco di me per sapere come finiranno le cose, Zayn. E non è con noi due che ci teniamo per mano e camminiamo nel tramonto, è con te che te la ridi di tutte le cose stupide che ho detto insieme ai tuoi amici.”

E con questo, Liam chiude con forza il quaderno, ammucchiando frettolosamente le sue cose e correndo fuori dalla libreria.

Zayn vuole inseguirlo, vuole fermarlo e farlo ascoltare, ma sa che sarebbe inutile. Liam è stato ferito così malamente - non da una persona, ma dal tutti. Ha avuto più dolore e solitudine nella sua vita di quanto una persona meriti, e per questo, non reagirà mai alle attenzioni come gli altri.

Fa spezzare il cuore a Zayn pensarci. Vorrebbe solo che ci fosse qualcosa che possa fare.

Ma forse c'è.





Le assemblee scolastiche non sono mai state qualcosa d'importante nella vita di Zayn, ma l'assemblea di oggi è completamente diversa dalle altre. L'assemblea di oggi potrebbe essere uno degli eventi più importanti della sua vita.

Si svolge come al solito per la maggior parte, ma poi, la sua professoressa di scienze lo chiama al microfono, tutti gli occhi nella stanza sono su di lui mentre si avvicina.

Si schiarisce la gola una volta che raggiunge il microfono, scansionando la folla per una faccia in particolare.

“Quindi, uh, dovrei parlare dei nuovi cestini per la raccolta differenziata che il consiglio degli studenti ha messo fuori.” Zayn inizia, guardando intorno ai centinaia di occhi incollati su di lui. “Ma… non penso che lo farò.”

Un mormorio silenzioso attraversa la stanza, un paio di ragazzi che guardano i loro amici confusi, ma Zayn prende un respiro profondo e continua, il bisogno di esprimersi maggiore rispetto le opinioni dei suoi compagni.

“Alcune persone in questa scuola hanno dato un bel po' di fastidio ad un mio amico durante gli ultimi mesi.” Zayn sa che gli insegnanti non saranno felici con lui, ma davvero non gli importa. “E il mio amico, ha incassato tutto, ogni cosa, e non ha risposto. È disgustoso, quello che alcune persone gli stanno facendo. Come un gruppo di persone possa davvero divertirsi a far sentire qualcuno così piccolo...” Zayn si schiarisce la gola. Sta uscendo fuori traccia. “Ma non è di questo che volevo parlare. Non davvero. Volevo solamente dire che... Liam...”

Zayn ha visione periferica ora, i suoi occhi fissi esclusivamente su Liam e solo Liam, senza notare nemmeno come gli altri studenti si stanno guardando tra di loro, a Liam, alcuni di loro sghignazzando e sussurrando. Più importante è il fatto che anche Liam lo sta guardando, e sembra completamente colto alla sprovvista.

“Sei così importante, Liam. E sei davvero una persona speciale. E lo so che non credi che io sia sincero o altro, quindi, ho pensato che imbarazzarmi di fronte a tutta la scuola potesse aiutare a convincerti.” Zayn si sente arrossire all'ammissione, alla realtà della situazione. “Mi piaci davvero, e sarò sempre qui per te.”

La sala è ancora silenziosa, molte persone sembrano confuse e gli insegnanti sembrano esasperati e infastiditi, ma a Zayn ancora non importa.

“Comunque. I nuovi cestini sono fuori in cortile, per favore non buttateci i vostri rifiuti indifferenziati dentro.”

L'assemblea finisce abbastanza presto dopo ciò, con molti ragazzi che si affrettano verso Zayn per provare e chiedere cosa sta succedendo o per prendersi gioco di lui per essersi esposto in quel modo. Ma Zayn si fa strada tra di loro, facendo del suo meglio per trovare la testa di riccioli castani a cui si è affezionato così tanto.

“Zayn!”

La testa di Zayn si gira, guardando da un lato all'altro finché non vede Liam agitare la mano da vicino le scale. Aspetta fino a quando la maggior parte degli studenti siano passati per uscire, poi cammina verso Liam con un tremolante, sorriso sincero. Non è mai stato così nervoso in tutta la sua vita, ma si sente comunque così rinvigorito e vivo.

“Non posso credere che tu l'abbia fatto.” Liam sta sorridendo come un fascio di luce, i suoi occhi stanno brillando e sono strizzati e le sue guance hanno una leggera sfumatura rosa. Zayn pensa che non sia mai stato più bello. “Sei un tale idiota.”

“Tutto per te, Liam.” Zayn dice, prendendo una delle mani di Liam nella propria. “Dicevo sul serio, lo sai.”

Liam guarda Zayn per molto tempo, quasi come se non fosse in grado di elaborare una vera e propria frase.

Sembra rinunciarci dopo un po', optando invece per piantare un gran, bacio a schiocco sulle labbra di Zayn. Prova a tirarsi indietro dopo un secondo, ma le braccia di Zayn lo avvolgono intorno alla vita istintivamente, avvicinandolo e intrappolandolo nel bacio. Le sue labbra chiuse intorno al labbro inferiore di Liam, succhiandolo delicatamente mentre la sua presa si stringe sulla sua vita.

Il suono di un fischio a due dita li interrompe, e anche se non si può riconoscere una persona dal fischio Zayn è al 99% sicuro fosse Niall. Zayn sposta una ciocca di capelli dal viso di Liam, lasciando che la sua mano indugi per un momento sulla guancia. Liam si fa avanti di nuovo, questa volta premendo un bacio veloce sul naso di Zayn.

“Potrei abituarmici, credo.” Liam ridacchia.




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Autrice:cptniall
Storia originale: qui.

Volevo solamente un po' di Fluff oggi pomeriggio. Spero di avere più tempo dopo l'esame d'inglese a marzo per tradurre cose più sostanziose, ma per ora spero vi sia paciuta questa 3K di fluff Zayn.

Fatimi sipere.
  
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