Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Lady Lara    24/01/2016    3 recensioni
4 Giorni d'Arte targati Captai Swan.
Aderisco con piacere all'iniziativa ideata dal CSgroup. Grazie ragazze per questa iniziativa, siete in gamba!
La mia I è ispirata alla canzone degli Imagine Dragons - Demons- Parlata in prima persona da Emma. Riguarda cosa lei pensa in contemporanea all' altra mia OS I am here, my love in cui parla Killian. La II è ispirata al film Titanic. La III è la canzone Resurrection, come avevo immaginato l'operazione Underworld. La IV e ultima è ispirata alla scultura di Rodin, Il Bacio. Un dolce e sensuale missing moment dei nostri CaptainSwan, della loro ... prima volta! L'antefatto prima della mia O.S. "l'amore avrà sempre gli occhi tuoi" Buona lettura!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

4 Giorni d’arte con i Captain Swan

Titanic

Film di James Cameron

 

 

 

Io e te sul divano a guardare “TITANIC”

 

È una fredda domenica di gennaio ma splende il sole. L’ora di pranzo è appena passata. Mi annoio a tirar freccette nel locale di Granny, mentre Ruby prepara per l’apertura delle 16,00.

Ho voglia di te Emma, ma non voglio disturbarti, l’unico giorno della settimana che passi interamente con la tua famiglia, non voglio interferire. Forse andrò a passeggiare al molo se mi andrà …

Non ci posso credere suona il parlofono e sei tu! Allora mi stavi pensando come io ti pensavo? Ti rispondo, sei leggermente esitante! Che succede? Non farmi preoccupare Swan! Bene … bene … I tuoi vogliono approfittare del bel pomeriggio e andranno al parco con il piccolo Neal, Hanry è andato allo stadio con Regina … mmmh! Mi hai invitato a casa tua?! Soli soletti io e te Swan? Questa si che è musica per le mie orecchie, preparati Love arrivo di corsa! Ho fatto la doccia da poco e i capelli sono ancora umidi, non me ne importa nulla se fuori è freddo! Ho un fuoco dentro, all’idea di stare da solo con te per qualche ora, che se arriva una bufera di neve o la regina delle nevi in persona, sciolgo tutto. Questa volta scioglierò anche te Emma, te lo prometto.

Volo per le tue scale, mi hai sentito o visto dalla finestra e mi apri che ancora non ho bussato alla porta.  È istintivo, siamo l’uno nelle braccia dell’altro e le nostre labbra affamate si cercano. Sento ancora più caldo di prima Swan e non sono io, sei anche tu che stai bruciando allo stesso modo. Ti voglio! Voglio far volare via quel tuo maglioncino bianco e quei pantaloni attillati, tu mi hai già tolto il giubbotto di pelle. Ti chiedi come faccio ad andare in giro così con quel freddo, mi proponi di portarmi a far compere al centro commerciale domani, sciarpa cappuccio cappotto. Che altro Emma? Una coperta imbottita per andare in giro per Storybrook? Come te lo devo dire che sono bollente a causa tua? Avrò la febbre? Sicuro, è febbre d’amore, si, sicuro, ho sete di te, una sete insaziabile! Ti bacio ancora e ancora, giriamo in tondo come in una danza e inciampiamo sul divano. Bene amore mio, il pomeriggio promette bene! Che?! Co-cooosa? Hai preparato un bel film da vedere insieme sul divano del loft dei tuoi? Mi hai cercato veramente per questo?! Non te lo dico, hai lo sguardo da cucciola spaurita, così tenera e innocente! Come fai Emma ad essere così? Un momento sensuale, eccitata ed eccitante, che non ti posso resistere e un secondo dopo una bambina! Mi farai impazzire prima o poi o diventare cieco, se è vero quello che dicono! Per la pazzia sono già cotto a puntino! Non avrei accettato di vedere il film e ti avrei strappato i vestiti di dosso altrimenti, quindi che sono pazzo è sicuro!

- Come tu desideri My Lady!

Sei appoggiata sul mio petto, io ti cingo con il braccio uncinato e ti tengo stretta a me. Finirà prima o poi questo film. Certo, come immaginavo, un film d’amore, speriamo che almeno come al solito dovrò riconsolarti per i pianti! Te li cerchi sempre così! Ma non lo farai appositamente per darmi una “inconsapevole” possibilità di coccolarti un po’?

Caspita che nave ragazzi!! Si chiama Titanic? Lo credo bene! A confronto il mio splendido veliero è zero! Ti tempesto di domande su questa meravigliosa città galleggiante. Mi dici che è una storia vera.

- Devi portarmi a vederla Swan!

 Non rispondi e mi fai segno di tacere, con il dito indice sulle labbra. Ho voglia di baciarle ancora quelle labbra! Va bè! Sospiro, aspettiamo che il film finisca.

Finalmente è finito! Cavolo che storia! Sono scandalizzato!

– Swan non ci posso credere! Quella meraviglia è affondata?! Ti giuro che un capitano più idiota di quello, io non l’ho mai visto Swan! Ha una nave così e a motore, tutti quei passeggeri e così poche scialuppe? E poi, dico! Stai navigando in inverno, in un mare a quella latitudine e non ti viene in mente che puoi incontrare un pezzo di ghiaccio di quella portata?

– Iceberg, Killian!

Tiri su col naso, lo so che stai piangendo, mi hai inzuppato la camicia! Ma faccio finta di nulla e continuo a polemizzare sul comandante per sdrammatizzare, se non basta passerò al piano B.

 – Lo so come accidenti si chiama! Ti giuro che avrei fatto molto di meglio con il mio veliero e senza tutti i motori del Titanic. Un capitano in quelle circostanze non deve fidarsi di nessuno, se non di sé stesso. Deve essere al timone, non a far da cicisbeo tra le dame a cena! Menomale che almeno è affondato con la nave! Un po’ di dignità alla fine l’ha tirata fuori!

– Ma solo questo ti ha colpito di tutta la storia? Di Rose e Jack e della loro storia d’amore, tragicamente spezzata, non ti ha fatto nessun effetto?

Amore certo che mi ha fatto effetto, anche brutto se vogliamo! E devo dire che nei panni di Jack avrei fatto la stessa cosa. Se fossimo io e te in quelle condizioni, preferirei morire pur di darti la possibilità di vivere a lungo e cercare la tua felicità. È quello che ha fatto Jack con la sua Rose, l’amava profondamente, come io so di amare te mio tenero Cigno. No! Lo penso soltanto e non te lo dico, anzi dico tutt’altro. Ti guardo e quasi mi viene da ridere! Occhi e naso arrossati, guance bagnate e capelli scompigliati. Sei un disastro! E solo per uno stupido film! Beh tanto stupido non lo è, ha commosso anche me, ma non posso dirlo, non voglio passare per rammollito, sono pur sempre un pirata, che diavolo! Non posso ridere nemmeno, l’ultima volta che l’ho fatto mi hai preso a cuscinate e rincorso per tutta la casa. Mi sono rifugiato “molto inconsapevolmente” al piano di sopra, dove c’è il tuo letto e tu “inconsapevolmente” mi hai inseguito e mi ci hai fatto cadere sopra, “molto inconsapevolmente” era quello che volevamo entrambe. In pratica mi sei saltata addosso e hai cominciato a baciarmi e mi hai quasi strappato di dosso la camicia. Ho ribaltato la situazione, sono passato io sopra, ti ho baciato con tutta la passione che mi fai sentire e tu hai risposto,  poi ho iniziato ad aprire il bottone dei tuoi Jeans. Peccato che è arrivata tua madre a rompere l’incantesimo, bel tempismo! In un secondo ci siamo risistemati, siamo scesi e lei non ha fatto storie. Fortuna che non era con tuo padre … e chi lo sentiva quello!

– Rose e chi?

 - Non ci posso credere Hook, possibile hai guardato solo la nave? Sei un insensibile! Anche l’Oscar ha vinto questo film! E tu non hai capito niente?! Sei proprio vecchio di duecento anni Killian Jones!

– Ha vinto un premio? E per quale motivo “Lo spacca cuore dell’anno”? E poi chi è vecchio? Mi pare che Neverland abbia conservato tutto il mio giovanile vigore, o no? Ne vuoi una piccola dimostrazione?

– Minaccia o promessa Killian?

Ancora tiri su con il naso mentre ti asciughi le guance con il dorso della mano. Mia dolce sceriffa. Tanta corazza di fuori e tenera e dolce dentro. Mi viene un’idea.

– Swan! Domani tu a lavoro non ci vai!

– Il lunedì vado sempre a lavoro Killian, che stai dicendo?

– No, no! Tu domani vieni con me a costo di rapirti! Sarà una giornata di sole, voglio portarti in gita con la Jolly Roger, voglio farti volare con la brezza dell’abbrivio, sulla prora della mia nave come Jack ha fatto con Rose!

 – Ah! Allora qualcosa hai capito della storia!

 – Certo amore, è un film romantico e struggente, ho pensato che Jack abbia fatto la cosa migliore pur di salvare Rose.

– Io sono stata male all’idea se fossi stato tu al posto di Jack, credo che mi sarei buttata in acqua per venire con te.

– Ne saresti capace Tesoro mio, ma saresti una pazza e io non te lo permetterei, ti ci legherei su quella zattera!

Ti bacio dolcemente, la mia lingua scorre sulle tue labbra che sanno di lacrime. Mi distacco, ti guardo in viso, sei bella anche così, sei sempre bellissima per me amore, con il pollice tolgo l’ultima lacrima che scivolava dal tuo zigomo. Mi alzo, ti afferro le gambe sotto le ginocchia, ti distendo sul divano, te le schiudo, la destra sulla spalliera del divano e la sinistra verso il pavimento. Mi posiziono su di te, tra di esse, il mio bacino contro il tuo. Questi pantaloni cominciano ad essere stretti. Tirandoti sul divano il tuo maglioncino ha scoperto la pelle del tuo stomaco. Dio mio! Ho visto tante donne nude in vita mia, ma bastano pochi centimetri della tua pelle per farmi questo effetto?! Sei bianca come il latte, dolce. Sarà fame? Dovevo prendere due cioccolate calde quando sono uscito dal Granny! Ti penso come una cheesecake, bianca, morbida, dolce. Da assaporare piano. Panna e fragola. Le mie labbra sfiorano quello spazio di pelle, esigenti ti pretendono e salgono su, precedute dalla mia mano. Non porti il corsetto, pardon, il reggiseno dell’ultima volta. Era comodo! Aveva il gancio sul davanti, si apriva in un attimo e il tuo seno esplodeva in splendore. Non fa nulla. Ti cerco con le dita, sposto le coppe che ti racchiudono, e queste dolci meringhe si innalzano apparendo più rigonfie, amo quelle due piccole fragole di bosco, ti mordicchio delicatamente e ti assaporo piano, hai i brividi, non è freddo lo so, è desiderio, mi vuoi quanto io voglio te. Scivolo giù nuovamente, verso i tuoi Jeans. Le tue dita tra i miei capelli, mi accarezzi e mi guidi. Apro il bottone dei tuoi Jeans e la lampo, si chiama così, lampo. In effetti si apre velocemente. Pizzo rosa Swan? Vado matto per i tuoi completino in pizzo. Mi confermi quello che pensavo, una corazza fuori e la tenerezza dolce e sensuale dentro. Con l’indice sfioro il bordo, sposto un po’ l’elastico e sento il tuo soffice biondo monticello. Passo la mano sotto i tuoi fianchi, ti alzo verso di me e con i denti tiro giù quel pizzo elegante.

 - Voglio farti sentire bene Swan, smetti di piangere, ora sentirai solo piacere …

Un rumore alla porta, chiavi che girano nella serratura e la voce di Mary Margaret che rimprovera David che ha dimenticato la copertina per Neal. Ora veramente serve un lampo per riordinarci. David si precipita dentro per cercare la copertina. Ti vede sconvolta, gli occhi ancora arrossati per le lacrime, i capelli scompigliati e i Jeans con il bottone che non sei riuscita a chiudere per la fretta, io con i capelli sparati a causa delle tue carezze e la camicia mezza fuori dai pantaloni di pelle. Il lampo è lui ora, mi prende per il collo e mi attacca alla parete, non posso reagire, come potrei, è tuo padre!

 – Che diavolo hai fatto a mia figlia?! Stavi approfittando di lei?! Ti spacco la faccia Pirata, è sconvolta!

 – Non le ho fatto anc.. niente, smettila Principe! Ti ho già detto che qualsiasi cosa che sarebbe capitata tra me e lei d’ora in poi sarebbe stato solo perché lo voleva anche lei!

 – Che vi siete detti voi due?! Insomma Papà! Sono una donna adulta! Killian non mi ha fatto proprio niente, mi ha baciato per riconsolarmi del fatto che ho pianto vedendo il Titanic!

 David mi molla finalmente, ma mi lascia con uno sguardo torvo.

 – Ancora niente eh? Azzardati pirata a farle del male e non arriverai a domani per raccontarlo!

– E basta ora Principe Azzurro! Non ho intenzione di mangiarla tua figlia!

Beh di mordicchiarla e assaporarla come la mia cake preferita francamente si, ma non è il caso di dirglielo. In fin dei conti lo capisco, se io avessi una figlia così la terrei chiusa in casa, col cavolo che le permetterei di uscire con un pirata, ma visto che il pirata qui sono io, si potrebbe anche fidare! Amo sua figlia più di me stesso!

- Comunque David ti avverto! Domani scordati di vedere Emma in centrale. Si prende un giorno di ferie! Vedi di cavartela da solo e soprattutto non la chiamate al parlofono!

 – Cellulare!

Mi dicono in coro genitori e figlia.

 – Come vi pare! Se lo sentirò squillare vi giuro che lo butto in mare! Ce ne andiamo al largo con la Jolly Roger, volente o nolente. Sei d’accordo Emma? Ti aspetto alle nove da Granny, al pranzo penso io, vieni a prendermi col tuo maggiolino e andiamo al molo!

Un po’ di arroganza e autorità ogni tanto servono. Sono un Capitano pirata no?

Emma annuisce e un sorriso smagliante le si stampa sul viso. La bacio nuovamente prima di andar via, lei mi prende il viso tra le mani e prolunga il bacio. Sicuramente David ribolle, ma sua figlia gli ha fatto capire cosa vuole. Vuole me!

Puntuale alle nove di lunedì mattina è davanti al Granny’s. Buon segno, anche lei non vede l’ora di partire.

Siamo al molo in un batter di ciglia, in fin dei conti non è molto distante. La precedo sulla passerella tenendola per mano, non posso non sentire un costante contatto con lei quando mi è vicina, so che anche per Emma è così. La abbraccio e le faccio saltare l’ultimo pezzetto per scendere il gradino dentro la nave.

Il vento è perfetto, mi aiuta a cazzare le rande, ha imparato molto e in poco tempo, il mio cigno pirata. Esegue i miei ordini e mi prende in giro con quel “Signorsì Capitano!”. Il veliero prende il giusto abbrivio, si parte! Sono al timone e lei si infila tra le mie braccia e guida con me. Sento il suo profumo inconfondibile, affondo il viso nei suoi capelli biondi, non porta il cappuccio, il sole è caldo, ma forse siamo noi due ad esserlo. Il suo immancabile giubbino rosso di pelle, Jeans e stivali. Ti preferisco con una gonna Swan, il vestito del nostro primo appuntamento era perfetto, se non fosse stato che “non depredi e saccheggi al primo appuntamento” ti avrei portata sulla Jolly Roger quella sera e quel vestito, con la chiusura lampo, velocemente sarebbe caduto a terra.

Siamo al largo, un punto tranquillo, ammainiamo le vele, mentre butto giù l’ancora sei sparita sottocoperta. Vengo a cercarti. Sei in cambusa e guardi nelle buste di cibo cosa ho portato. C’è tutto ciò che preferisci Swan, dagli anelli di cipolla fritti ai crostini con formaggio fuso e una tovaglia a quadri rossi e bianchi che Ruby mi ha prestato, strizzando l’occhio e dicendomi “Buona Giornata a te ed a Emma, Killian!” La sa lunga la ragazza!

Sembri soddisfatta.

– Non mangi Swan? Pensavo avessi fame! Dove vai?

Ti dirigi verso la mia cabina, si mette bene la cosa! Ti trovo distesa sulla mia cuccetta, la posizione di Rose quando Jack le fa il ritratto, mi viene un’idea.

– Swan ti posso fare un ritratto mentre sei così?

– Killian ti stai identificando in Jack veramente? Quello era un artista tu non mi pare!

– Stai sbagliando e di grosso Love! Sono molto bravo a disegnare, ero il primo del corso tra gli allievi della Royal Navy. Un Capitano deve saper disegnare mappe non lo sai? Io me la cavo bene anche nel disegno ornato, non solo in quello tecnico.

 – Rose era nuda Killian …

- Beh per me non è un problema se ti spogli Swan, non ti guardo dai! Mi giro!

Ti sento ridere

 – Certo non mi guardi ora, mi guardi dopo!

 – Ti guarderò come Jack ha guardato Rose, da artista con la sua musa ispiratrice. Tutto qui! Voglio veramente farti un ritratto, voglio rendere immortale questo momento Emma, non è necessario che tu ti tolga i vestiti …

Sei come Bastian contrario, non mi importa veramente che tu ti denudi, non è necessario, ma lo stai facendo e lo fai senza il pudore che sembrava avessi, non mi sono neppure voltato, sono incantato dai tuoi movimenti, semplici, spontanei e terribilmente sensuali.

- Ooh! Emma! Sei perfetta!

 Ti sistemi sul letto nella stessa posizione di prima.

– Manca qualcosa Emma!

– Cosa? Una coperta? Inizio a sentir freddo!

– Copriti se vuoi, posso immaginare!

– No! Voglio che il disegno mostri quello che i tuoi occhi vedono veramente!

Mi dirigo al cassetto della mia scrivania, lo apro e trovo quello che cercavo, una collana di perle d’ostrica del Pacifico, bianca, rara e preziosa … come Emma.

 – Questa è per te Emma! Volevo dartela a San Valentino! Tutto sommato mancano pochi giorni e ora va benissimo per rimpiazzare “Il cuore dell’oceano”

 – Ti ricordi anche il nome del gioiello Killian …

Sei commossa, i tuoi occhi sono lucidi, ti alzi, mi vieni incontro con il tuo splendido corpo candido. Mi devo ricordare che in questo momento sono un artista e che la mia modella non mi fa nessun effetto. Bugia! Bugia!

Mi dai un tenero bacio sulle labbra, ti faccio voltare e ti metto la collana di perle facendola passare sul tuo capo. Sfioro la tua schiena con la punta delle dita e non resisto a darti un bacio sulla spalla destra. Basta! Ora a lavoro. Il mio vecchio album è ancora custodito con i carboncini nella mia vecchia scrivania della cabina adiacente a quella del capitano, era la mia cabina quando ero il tenete del Gioiello del Reame e mio fratello Liam il Capitano. Non ho perso la mano, il tuo ritratto sta venendo benissimo Emma, sarai soddisfatta.

– Killian non è possibile io non sono così bella! Mi hai migliorato!

Ti sei rivestita velocemente, stavi gelando. Ti friziono la schiena, voglio scaldarti.

– No Emma sono stato piuttosto preciso è come ti vedo, sei così … tu sei veramente bella!

Uniamo teneramente le nostre labbra, sono i nostri baci più veri.

Torniamo sopracoperta, mangeremo al sole. Apparecchiamo sul tavolato ponendo la tovaglia a quadri e poi le buste con il cibo.

– Che c’è Emma?

Mi guardi in modo strano, direi languido …

- Veramente non ho fame …

- Non ci posso credere, di solito mangi come un lupo!

– Ho fame ma … non di cibo …

 Per poco non mi strozzo con un boccone di crostino, tossisco e mi do dei pugni sul petto. Tu ridi.

– Visto che tu mi hai fatto un ritratto .. pensavo che posso fartene uno io a te …

Decisamente ora soffoco, devo buttare giù un sorso di rum!

– Sai che ti dico, mentre tu sparecchi io vado a preparare l’album e i carboncini … ti aspetto nella tua cabina Capitano.

 Lo dici con uno sguardo ammiccante degno di me, mi stai imitando?

So benissimo che non sai tenere una matita in mano Emma, se disegni un fiorellino sembra quello disegnato da una bambina di tre anni! Raccolgo la tovaglia e ci butto tutto dentro velocemente, spero di non aver versato il rum, sarebbe un peccato sprecarlo, ma tutto sommato non ci servirà per scaldarci, credo che faremo diversamente!

Punto con lo sguardo la scaletta per scendere da te, mi passo il pollice sul labbro inferiore, sto arrivando Emma!

Si sono ormai pazzo di lei, ma so che non diventerò cieco.

Ne oggi, ne mai, perché Emma mi appartiene e io appartengo a lei!

 

 

 

Angolo dell’autrice

Buona domenica a tutti. Se non lo è stata spero che la serata vi sia allietata da questa nuova O.S. creata per i 4 giorni d’arte Captain Swan.

Un saluto a chi la vorrà leggere e un grazie anticipato a chi vorrà lasciare un commento.

A presto.

Lady Lara

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Lady Lara