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Giorni d’arte con i Captain Swan
Titanic
Film
di James Cameron
Io
e te sul divano a guardare “TITANIC”
È una
fredda domenica di gennaio ma
splende il sole. L’ora di pranzo è appena passata.
Mi annoio a tirar freccette
nel locale di Granny, mentre Ruby prepara per l’apertura
delle 16,00.
Ho voglia di te
Emma, ma non voglio
disturbarti, l’unico giorno della settimana che passi
interamente con la tua
famiglia, non voglio interferire. Forse andrò a passeggiare
al molo se mi andrà
…
Non
ci posso credere suona il parlofono e sei
tu! Allora mi stavi pensando come io ti pensavo? Ti rispondo, sei
leggermente
esitante! Che succede? Non farmi preoccupare Swan! Bene …
bene … I tuoi
vogliono approfittare del bel pomeriggio e andranno al parco con il
piccolo Neal,
Hanry è andato allo stadio con Regina … mmmh! Mi
hai invitato a casa tua?! Soli
soletti io e te Swan? Questa si che è musica per le mie
orecchie, preparati
Love arrivo di corsa! Ho fatto la doccia da poco e i capelli sono
ancora umidi,
non me ne importa nulla se fuori è freddo! Ho un fuoco
dentro, all’idea di
stare da solo con te per qualche ora, che se arriva una bufera di neve
o la
regina delle nevi in persona, sciolgo tutto. Questa volta
scioglierò anche te
Emma, te lo prometto.
Volo per le tue
scale, mi hai sentito
o visto dalla finestra e mi apri che ancora non ho bussato alla porta. È istintivo,
siamo l’uno nelle braccia
dell’altro e le nostre labbra affamate si cercano. Sento
ancora più caldo di
prima Swan e non sono io, sei anche tu che stai bruciando allo stesso
modo. Ti
voglio! Voglio far volare via quel tuo maglioncino bianco e quei
pantaloni
attillati, tu mi hai già tolto il giubbotto di pelle. Ti
chiedi come faccio ad
andare in giro così con quel freddo, mi proponi di portarmi
a far compere al
centro commerciale domani, sciarpa cappuccio cappotto. Che altro Emma?
Una
coperta imbottita per andare in giro per Storybrook? Come te lo devo
dire che
sono bollente a causa tua? Avrò la febbre? Sicuro,
è febbre d’amore, si, sicuro,
ho sete di te, una sete insaziabile! Ti bacio ancora e ancora, giriamo
in tondo
come in una danza e inciampiamo sul divano. Bene amore mio, il
pomeriggio
promette bene! Che?! Co-cooosa? Hai preparato un bel film da vedere
insieme sul
divano del loft dei tuoi? Mi hai cercato veramente per questo?! Non te
lo dico,
hai lo sguardo da cucciola spaurita, così tenera e
innocente! Come fai Emma ad
essere così? Un momento sensuale, eccitata ed eccitante, che
non ti posso
resistere e un secondo dopo una bambina! Mi farai impazzire prima o poi
o
diventare cieco, se è vero quello che dicono! Per la pazzia
sono già cotto a
puntino! Non avrei accettato di vedere il film e ti avrei strappato i
vestiti
di dosso altrimenti, quindi che sono pazzo è sicuro!
- Come tu
desideri My Lady!
Sei appoggiata
sul mio petto, io ti
cingo con il braccio uncinato e ti tengo stretta a me.
Finirà prima o poi
questo film. Certo, come immaginavo, un film d’amore,
speriamo che almeno come
al solito dovrò riconsolarti per i pianti! Te li cerchi
sempre così! Ma non lo farai
appositamente per darmi una “inconsapevole”
possibilità di coccolarti un po’?
Caspita che nave
ragazzi!! Si chiama
Titanic? Lo credo bene! A confronto il mio splendido veliero
è zero! Ti
tempesto di domande su questa meravigliosa città
galleggiante. Mi dici che è
una storia vera.
- Devi portarmi
a vederla Swan!
Non
rispondi e mi fai segno di tacere, con il
dito indice sulle labbra. Ho voglia di baciarle ancora quelle labbra!
Va bè!
Sospiro, aspettiamo che il film finisca.
Finalmente
è finito! Cavolo che
storia! Sono scandalizzato!
– Swan
non ci posso credere! Quella
meraviglia è affondata?! Ti giuro che un capitano
più idiota di quello, io non
l’ho mai visto Swan! Ha una nave così e a motore,
tutti quei passeggeri e così
poche scialuppe? E poi, dico! Stai navigando in inverno, in un mare a
quella
latitudine e non ti viene in mente che puoi incontrare un pezzo di
ghiaccio di
quella portata?
–
Iceberg, Killian!
Tiri su col
naso, lo so che stai
piangendo, mi hai inzuppato la camicia! Ma faccio finta di nulla e
continuo a
polemizzare sul comandante per sdrammatizzare, se non basta
passerò al piano B.
–
Lo so come accidenti si chiama! Ti giuro che
avrei fatto molto di meglio con il mio veliero e senza tutti i motori
del
Titanic. Un capitano in quelle circostanze non deve fidarsi di nessuno,
se non
di sé stesso. Deve essere al timone, non a far da cicisbeo
tra le dame a cena!
Menomale che almeno è affondato con la nave! Un
po’ di dignità alla fine l’ha
tirata fuori!
– Ma
solo questo ti ha colpito di
tutta la storia? Di Rose e Jack e della loro storia d’amore,
tragicamente
spezzata, non ti ha fatto nessun effetto?
Amore certo che
mi ha fatto effetto,
anche brutto se vogliamo! E devo dire che nei panni di Jack avrei fatto
la
stessa cosa. Se fossimo io e te in quelle condizioni, preferirei morire
pur di
darti la possibilità di vivere a lungo e cercare la tua
felicità. È quello che
ha fatto Jack con la sua Rose, l’amava profondamente, come io
so di amare te
mio tenero Cigno. No! Lo penso soltanto e non te lo dico, anzi dico
tutt’altro.
Ti guardo e quasi mi viene da ridere! Occhi e naso arrossati, guance
bagnate e
capelli scompigliati. Sei un disastro! E solo per uno stupido film! Beh
tanto
stupido non lo è, ha commosso anche me, ma non posso dirlo,
non voglio passare
per rammollito, sono pur sempre un pirata, che diavolo! Non posso
ridere
nemmeno, l’ultima volta che l’ho fatto mi hai preso
a cuscinate e rincorso per
tutta la casa. Mi sono rifugiato “molto
inconsapevolmente” al piano di sopra,
dove c’è il tuo letto e tu
“inconsapevolmente” mi hai inseguito e mi ci hai
fatto cadere sopra, “molto inconsapevolmente” era
quello che volevamo entrambe.
In pratica mi sei saltata addosso e hai cominciato a baciarmi e mi hai
quasi
strappato di dosso la camicia. Ho ribaltato la situazione, sono passato
io
sopra, ti ho baciato con tutta la passione che mi fai sentire e tu hai
risposto, poi ho
iniziato ad aprire il
bottone dei tuoi Jeans. Peccato che è arrivata tua madre a
rompere
l’incantesimo, bel tempismo! In un secondo ci siamo
risistemati, siamo scesi e
lei non ha fatto storie. Fortuna che non era con tuo padre …
e chi lo sentiva
quello!
– Rose e chi?
-
Non ci posso credere Hook, possibile hai
guardato solo la nave? Sei un insensibile! Anche l’Oscar ha
vinto questo film!
E tu non hai capito niente?! Sei proprio vecchio di duecento anni
Killian
Jones!
– Ha
vinto un premio? E per quale
motivo “Lo spacca cuore dell’anno”? E poi
chi è vecchio? Mi pare che Neverland
abbia conservato tutto il mio giovanile vigore, o no? Ne vuoi una
piccola
dimostrazione?
–
Minaccia o promessa Killian?
Ancora tiri su
con il naso mentre ti
asciughi le guance con il dorso della mano. Mia dolce sceriffa. Tanta
corazza
di fuori e tenera e dolce dentro. Mi viene un’idea.
–
Swan! Domani tu a lavoro non ci
vai!
– Il
lunedì vado sempre a lavoro
Killian, che stai dicendo?
– No,
no! Tu domani vieni con me a
costo di rapirti! Sarà una giornata di sole, voglio portarti
in gita con la
Jolly Roger, voglio farti volare con la brezza dell’abbrivio,
sulla prora della
mia nave come Jack ha fatto con Rose!
–
Ah! Allora qualcosa hai capito della storia!
–
Certo amore, è un film romantico e
struggente, ho pensato che Jack abbia fatto la cosa migliore pur di
salvare
Rose.
– Io
sono stata male all’idea se
fossi stato tu al posto di Jack, credo che mi sarei buttata in acqua
per venire
con te.
– Ne
saresti capace Tesoro mio, ma
saresti una pazza e io non te lo permetterei, ti ci legherei su quella
zattera!
Ti bacio
dolcemente, la mia lingua
scorre sulle tue labbra che sanno di lacrime. Mi distacco, ti guardo in
viso,
sei bella anche così, sei sempre bellissima per me amore,
con il pollice tolgo
l’ultima lacrima che scivolava dal tuo zigomo. Mi alzo, ti
afferro le gambe
sotto le ginocchia, ti distendo sul divano, te le schiudo, la destra
sulla
spalliera del divano e la sinistra verso il pavimento. Mi posiziono su
di te,
tra di esse, il mio bacino contro il tuo. Questi pantaloni cominciano
ad essere
stretti. Tirandoti sul divano il tuo maglioncino ha scoperto la pelle
del tuo
stomaco. Dio mio! Ho visto tante donne nude in vita mia, ma bastano
pochi
centimetri della tua pelle per farmi questo effetto?! Sei bianca come
il latte,
dolce. Sarà fame? Dovevo prendere due cioccolate calde
quando sono uscito dal
Granny! Ti penso come una cheesecake, bianca, morbida, dolce. Da
assaporare
piano. Panna e fragola. Le mie labbra sfiorano quello spazio di pelle,
esigenti
ti pretendono e salgono su, precedute dalla mia mano. Non porti il
corsetto,
pardon, il reggiseno dell’ultima volta. Era comodo! Aveva il
gancio sul
davanti, si apriva in un attimo e il tuo seno esplodeva in splendore.
Non fa
nulla. Ti cerco con le dita, sposto le coppe che ti racchiudono, e
queste dolci
meringhe si innalzano apparendo più rigonfie, amo quelle due
piccole fragole di
bosco, ti mordicchio delicatamente e ti assaporo piano, hai i brividi,
non è
freddo lo so, è desiderio, mi vuoi quanto io voglio te.
Scivolo giù nuovamente,
verso i tuoi Jeans. Le tue dita tra i miei capelli, mi accarezzi e mi
guidi.
Apro il bottone dei tuoi Jeans e la lampo, si chiama così,
lampo. In effetti si
apre velocemente. Pizzo rosa Swan? Vado matto per i tuoi completino in
pizzo.
Mi confermi quello che pensavo, una corazza fuori e la tenerezza dolce
e
sensuale dentro. Con l’indice sfioro il bordo, sposto un
po’ l’elastico e sento
il tuo soffice biondo monticello. Passo la mano sotto i tuoi fianchi,
ti alzo
verso di me e con i denti tiro giù quel pizzo elegante.
-
Voglio farti sentire bene Swan, smetti di
piangere, ora sentirai solo piacere …
Un rumore alla
porta, chiavi che
girano nella serratura e la voce di Mary Margaret che rimprovera David
che ha
dimenticato la copertina per Neal. Ora veramente serve un lampo per
riordinarci. David si precipita dentro per cercare la copertina. Ti
vede
sconvolta, gli occhi ancora arrossati per le lacrime, i capelli
scompigliati e
i Jeans con il bottone che non sei riuscita a chiudere per la fretta,
io con i
capelli sparati a causa delle tue carezze e la camicia mezza fuori dai
pantaloni di pelle. Il lampo è lui ora, mi prende per il
collo e mi attacca
alla parete, non posso reagire, come potrei, è tuo padre!
–
Che diavolo hai fatto a mia figlia?! Stavi approfittando
di lei?! Ti spacco la faccia Pirata, è sconvolta!
–
Non le ho fatto anc.. niente, smettila
Principe! Ti ho già detto che qualsiasi cosa che sarebbe
capitata tra me e lei
d’ora in poi sarebbe stato solo perché lo voleva
anche lei!
–
Che vi siete detti voi due?! Insomma Papà!
Sono una donna adulta! Killian non mi ha fatto proprio niente, mi ha
baciato
per riconsolarmi del fatto che ho pianto vedendo il Titanic!
David
mi molla finalmente, ma mi lascia con uno
sguardo torvo.
–
Ancora niente eh? Azzardati pirata a farle
del male e non arriverai a domani per raccontarlo!
– E
basta ora Principe Azzurro! Non
ho intenzione di mangiarla tua figlia!
Beh di
mordicchiarla e assaporarla
come la mia cake preferita francamente si, ma non è il caso
di dirglielo. In
fin dei conti lo capisco, se io avessi una figlia così la
terrei chiusa in
casa, col cavolo che le permetterei di uscire con un pirata, ma visto
che il
pirata qui sono io, si potrebbe anche fidare! Amo sua figlia
più di me stesso!
- Comunque David
ti avverto! Domani
scordati di vedere Emma in centrale. Si prende un giorno di ferie! Vedi
di
cavartela da solo e soprattutto non la chiamate al parlofono!
–
Cellulare!
Mi dicono in
coro genitori e figlia.
–
Come vi pare! Se lo sentirò squillare vi giuro
che lo butto in mare! Ce ne andiamo al largo con la Jolly Roger,
volente o
nolente. Sei d’accordo Emma? Ti aspetto alle nove da Granny,
al pranzo penso
io, vieni a prendermi col tuo maggiolino e andiamo al molo!
Un po’
di arroganza e autorità ogni
tanto servono. Sono un Capitano pirata no?
Emma annuisce e
un sorriso smagliante
le si stampa sul viso. La bacio nuovamente prima di andar via, lei mi
prende il
viso tra le mani e prolunga il bacio. Sicuramente David ribolle, ma sua
figlia
gli ha fatto capire cosa vuole. Vuole me!
Puntuale alle
nove di lunedì mattina
è davanti al Granny’s. Buon segno, anche lei non
vede l’ora di partire.
Siamo al molo in
un batter di ciglia,
in fin dei conti non è molto distante. La precedo sulla
passerella tenendola
per mano, non posso non sentire un costante contatto con lei quando mi
è
vicina, so che anche per Emma è così. La
abbraccio e le faccio saltare l’ultimo
pezzetto per scendere il gradino dentro la nave.
Il vento
è perfetto, mi aiuta a
cazzare le rande, ha imparato molto e in poco tempo, il mio cigno
pirata.
Esegue i miei ordini e mi prende in giro con quel
“Signorsì Capitano!”. Il
veliero prende il giusto abbrivio, si parte! Sono al timone e lei si
infila tra
le mie braccia e guida con me. Sento il suo profumo inconfondibile,
affondo il viso
nei suoi capelli biondi, non porta il cappuccio, il sole è
caldo, ma forse
siamo noi due ad esserlo. Il suo immancabile giubbino rosso di pelle,
Jeans e
stivali. Ti preferisco con una gonna Swan, il vestito del nostro primo
appuntamento era perfetto, se non fosse stato che “non
depredi e saccheggi al
primo appuntamento” ti avrei portata sulla Jolly Roger quella
sera e quel
vestito, con la chiusura lampo, velocemente sarebbe caduto a terra.
Siamo al largo,
un punto tranquillo,
ammainiamo le vele, mentre butto giù l’ancora sei
sparita sottocoperta. Vengo a
cercarti. Sei in cambusa e guardi nelle buste di cibo cosa ho portato.
C’è
tutto ciò che preferisci Swan, dagli anelli di cipolla
fritti ai crostini con
formaggio fuso e una tovaglia a quadri rossi e bianchi che Ruby mi ha
prestato,
strizzando l’occhio e dicendomi “Buona Giornata a
te ed a Emma, Killian!” La sa
lunga la ragazza!
Sembri
soddisfatta.
– Non
mangi Swan? Pensavo avessi
fame! Dove vai?
Ti dirigi verso
la mia cabina, si
mette bene la cosa! Ti trovo distesa sulla mia cuccetta, la posizione
di Rose
quando Jack le fa il ritratto, mi viene un’idea.
– Swan
ti posso fare un ritratto
mentre sei così?
–
Killian ti stai identificando in
Jack veramente? Quello era un artista tu non mi pare!
– Stai
sbagliando e di grosso Love!
Sono molto bravo a disegnare, ero il primo del corso tra gli allievi
della
Royal Navy. Un Capitano deve saper disegnare mappe non lo sai? Io me la
cavo
bene anche nel disegno ornato, non solo in quello tecnico.
–
Rose era nuda Killian …
- Beh per me non
è un problema se ti
spogli Swan, non ti guardo dai! Mi giro!
Ti sento ridere
–
Certo non mi guardi ora, mi guardi dopo!
–
Ti guarderò come Jack ha guardato Rose, da
artista con la sua musa ispiratrice. Tutto qui! Voglio veramente farti
un
ritratto, voglio rendere immortale questo momento Emma, non
è necessario che tu
ti tolga i vestiti …
Sei come Bastian
contrario, non mi
importa veramente che tu ti denudi, non è necessario, ma lo
stai facendo e lo
fai senza il pudore che sembrava avessi, non mi sono neppure voltato,
sono
incantato dai tuoi movimenti, semplici, spontanei e terribilmente
sensuali.
- Ooh! Emma! Sei
perfetta!
Ti
sistemi sul letto nella stessa posizione di
prima.
–
Manca qualcosa Emma!
–
Cosa? Una coperta? Inizio a sentir
freddo!
–
Copriti se vuoi, posso immaginare!
– No!
Voglio che il disegno mostri
quello che i tuoi occhi vedono veramente!
Mi dirigo al
cassetto della mia
scrivania, lo apro e trovo quello che cercavo, una collana di perle
d’ostrica
del Pacifico, bianca, rara e preziosa … come Emma.
–
Questa è per te Emma! Volevo dartela a San
Valentino! Tutto sommato mancano pochi giorni e ora va benissimo per
rimpiazzare “Il cuore dell’oceano”
–
Ti ricordi anche il nome del gioiello
Killian …
Sei commossa, i
tuoi occhi sono
lucidi, ti alzi, mi vieni incontro con il tuo splendido corpo candido.
Mi devo
ricordare che in questo momento sono un artista e che la mia modella
non mi fa
nessun effetto. Bugia! Bugia!
Mi dai un tenero
bacio sulle labbra,
ti faccio voltare e ti metto la collana di perle facendola passare sul
tuo
capo. Sfioro la tua schiena con la punta delle dita e non resisto a
darti un
bacio sulla spalla destra. Basta! Ora a lavoro. Il mio vecchio album
è ancora
custodito con i carboncini nella mia vecchia scrivania della cabina
adiacente a
quella del capitano, era la mia cabina quando ero il tenete del
Gioiello del
Reame e mio fratello Liam il Capitano. Non ho perso la mano, il tuo
ritratto
sta venendo benissimo Emma, sarai soddisfatta.
–
Killian non è possibile io non sono
così bella! Mi hai migliorato!
Ti sei rivestita
velocemente, stavi
gelando. Ti friziono la schiena, voglio scaldarti.
– No
Emma sono stato piuttosto
preciso è come ti vedo, sei così … tu
sei veramente bella!
Uniamo
teneramente le nostre labbra,
sono i nostri baci più veri.
Torniamo
sopracoperta, mangeremo al
sole. Apparecchiamo sul tavolato ponendo la tovaglia a quadri e poi le
buste
con il cibo.
– Che
c’è Emma?
Mi guardi in
modo strano, direi
languido …
- Veramente non
ho fame …
- Non ci posso
credere, di solito
mangi come un lupo!
– Ho
fame ma … non di cibo …
Per
poco non mi strozzo con un boccone di
crostino, tossisco e mi do dei pugni sul petto. Tu ridi.
–
Visto che tu mi hai fatto un
ritratto .. pensavo che posso fartene uno io a te …
Decisamente ora
soffoco, devo buttare
giù un sorso di rum!
– Sai
che ti dico, mentre tu
sparecchi io vado a preparare l’album e i carboncini
… ti aspetto nella tua
cabina Capitano.
Lo
dici con uno sguardo ammiccante degno di
me, mi stai imitando?
So benissimo che
non sai tenere una
matita in mano Emma, se disegni un fiorellino sembra quello disegnato
da una
bambina di tre anni! Raccolgo la tovaglia e ci butto tutto dentro
velocemente,
spero di non aver versato il rum, sarebbe un peccato sprecarlo, ma
tutto
sommato non ci servirà per scaldarci, credo che faremo
diversamente!
Punto con lo
sguardo la scaletta per
scendere da te, mi passo il pollice sul labbro inferiore, sto arrivando
Emma!
Si sono ormai
pazzo di lei, ma so che
non diventerò cieco.
Ne oggi, ne mai,
perché Emma mi
appartiene e io appartengo a lei!
Angolo
dell’autrice
Buona
domenica a tutti. Se non lo è stata spero che la serata vi
sia
allietata da questa nuova O.S. creata per i 4 giorni d’arte
Captain Swan.
Un
saluto a chi la vorrà leggere e un grazie anticipato a chi
vorrà
lasciare un commento.
A
presto.
Lady
Lara