Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: FalbaLove    25/01/2016    2 recensioni
Il Dottore e i suoi compagni:è stato così e per sempre lo sarà.
Ma dietro a queste fantastiche avventure che stravolgono le vite normali dei suoi amici Il Dottore sa che prima o poi ci sarà una fine,per loro,ma non per lui.
Il per sempre non esiste nella vita del Dottore,solo nella sua mente,nei suoi ricordi.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 1, Doctor - 12, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Dottore?- il richiamo del mio nome mi fece alzare gli occhi dalla chiave del TARDIS che stavo minuziosamente pulendo.
Il mio sguardo subito si scontrò con due occhi che,pieni di curiosità,voglia di vivere e di scoprire l’intero universo, mi stavano fissando senza far trapelare neanche un piccolo indizio su quel che stava scuotendo la sua piccola testolina umana. Alzai un sopracciglio cercando di capire a cosa stesse pensando,ma la sua bocca rimase serrata e il suo volto impassibile: quegli occhi mi ricordavano così tanto,troppo, me. Dopo alcuni secondi lei abbassò lo sguardo quasi imbarazzata fissando nervosamente le sue mani che si muovevano nervosamente: cosa mi stai nascondendo piccola Clara?
-Ehi, tutto bene?- le dissi io ritornando a lucidare con soddisfazione la mia bambina. Lei a quel mio gesto si toccò nervosamente i capelli per poi sbuffare.
-Potresti smetterla almeno per un secondo di lucidare quella stupida chiave?-mi disse quasi irritata mentre il fuoco che da sempre la caratterizzava ritornò a infiammare i suoi occhi
-Ecco finalmente la cinica,lunatica e saccente Clara che conosco!-dissi io con un sorrisino di sfida allontanando dalle sue grinfie la chiave. Un sorriso incontrollabile si dipinse sul suo volto mentre mi guardava con un’aria da possibile omicidio.
-Dai su… dimmi cosa è che ti preoccupa- esclamai io lasciandola quasi spiazzata da queste mie parole. Lei fece una faccia quasi meravigliata sbattendo i suoi grandi occhioni.
-Sono un dottore quindi mi puoi quasi considerare uno di quei tizi dove voi umani adorate andare per raccontare i vostri inutili problemi- continuai alzando gli occhi al cielo e notando solo in quel momento che c’era sul soffitto,appesa, una omelette
-Vedi devo chiederti una cosa molto….Ehi Dottore la vuoi smettere di fissare quella omelette?!- gridò quasi  scocciata
-Ma Clara non trovi davvero affascinante questo fenomeno? Insomma delle uova che insieme a della farina riescono a rimanere incoll…-ma improvvisamente mi morsi la lingua notando che,di nuovo, della tristezza si stava rimpossessando del volto della mia amica.
-Continua-dissi io questa volta serio cercando di togliermi dalla testa i mille pensieri che in quel momento mi inondavano il cranio
-Dottore...- sospirò
-Io sono come le altre?- quelle parole mi lasciarono spiazzato. La guardai confuso mentre tutte le mie sicurezze iniziavano a sgretolarsi. Lei intuì la mia confusione e continuò a parlare mordendosi il labbro fino a farlo quasi sanguinare
-Dottore … che fine hanno fatto le altre ragazze… si insomma …. Quelle prima di me- un sorriso cinico si impossessò del mio viso.
-Se non vuoi parlarmene non importa … insomma io capir..- Ma non riuscì a finire la frase che io prontamente le tappai la bocca con un dito
-Oh piccola Oswald a volte non sai proprio quando fermarti?-la schernii io
-Beh molte di loro mi hanno lasciato per o contro loro verità e altre… beh …- dissi io con una nota di tristezza mentre i loro volti,indelebilmente fissati nella mia mente, scorrevano come un bellissimo film.
-Non hai mai amato nessuna?-una leggero tono amaro rese quella frase ancora più dolorosa. Abbassai lo sguardo quasi imbarazzato. Nella mia mente tutti quei volti sparirono fino a quando una sola immagine si fissò …  un volto così nitido,così pieno di ricordi,ma anche così doloroso.
-Chi è lei?- a quella frase alzai gli occhi. Questa volte Clara mi stava guardando attentamente ,con gli occhi fissi e umidi, e la sua solita espressione dura che ha volte mi ricordava così tanto lei. Giocava nervosamente con le unghie delle mani e solo in quel momento capii quanto tutto ciò le facesse del male
-Dottore chi è lei?!- mi domandò di nuovo,ma questa volta il suo tono si fece più forte e i suoi occhi sempre più umidi:sapevo perfettamente che quella risposta avrebbe causato solo del male sia a me che a lei,ma forse era giunto il momento di parlarne… di nuovo. Un sorriso amaro comparve sul mio volto
-Rose…- dissi io quasi flebilmente mentre il suo solo nome mi causava un dolore immenso:possibile che facesse ancora così male?
-Dov'è adesso…-continuò Clara mentre le sue mani tremavano come le sue dolci labbra. Io la guardai intenerito da quella scena e lentamente feci scivolare le mie mani fino alle sue. Le presi saldamente tra le mie mentre i miei occhi si incrociarono con i suoi
-Lei è felice adesso… lei è l’unica che abbia mai avuto il Dottore per tutta la vita- a quelle parole una piccola lacrima discese dalla mia guancia. Clara continuò a guardarmi senza capire
-Lei  mi è stata portata via in un luogo dove neanche il TARDIS può andare… un mondo parallelo… Ma sta bene,ne sono sicuro… è una ragazza talmente forte-dissi quasi sorridendo. Oramai le lacrime scendevano copiose ed autonome come se volessero portarsi via tutto il dolore che occupava il mio cuore
-Doveva essere speciale- questa volta anche Clara rispose alla mia stretta.
-Lo è- mormorai flebilmente
-Certo che è impressionante che delle uova mischiate con della farina riescano a rimanere così salde al soffitto- Guardai il volto di Clara mentre questa fissava il soffitto: i sui occhi umidi e pieni di angoscia cercavano di non staccare lo sguardo dall'omelette mentre una piccola lacrima scivolava,veloce e quasi invisibile, lungo la sua rosea guancia .
-Sì , è quello che dicevo io prima!-esclamai cercando di eliminare ogni pensiero dal cervello
-Dai muoviti che non vedo l’ora di vedere gli antichi romani!-gridò eccitata la mora riacquistando la sua solita allegria
-Ti aspetto fuori!-concluse uscendo dal bar con un sorriso.
-Rose Tyler- un sospiro quasi liberatorio uscì dalla mia bocca
-Non ti dimenticherò mai-
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: FalbaLove