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Autore: Cloe87    27/01/2016    4 recensioni
E se quelli che all’inizio erano sembrati degli Angeli salvatori si rivelassero invece dei diavoletti tentatori?
Beh… Atena potrebbe finire a ballare sul cubo e Poseidone a chiedere consulenza su come rimorchiare le ragazze…
Tra dubbi, ripensamenti, oscuri presagi di una guerra imminente e sfiancanti allenamenti per recuperare le lacune, gli Emissari si ritroveranno ad architettare uno strampalato piano per far capire a tutti che essere uomini è meglio che essere dei, soprattutto se si è dei ricchi ereditieri con patrimoni da far impallidire chiunque … in nome del Cosmo!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Che il Cosmo sia con noi'
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AVVERTENZE: Mi sono presa la libertà di alzare un po’ il livello dei Generali di Poseidone. Perdonatemi, ma altrimenti non ci sarebbe stata storia contro i Gold di Atena, dato che nel manga se le prendono senza ritegno dai bronzini!

P.S.: Milo spero che tu un giorno mi possa capire!

PUNK CON IL CRESTINO, EVIDENZIATORI ROSA E CAVALUCCI MARINI!

SE POI CI SI METTE ANCHE UNO SCORPIONE IRRITABILE E UNA VEGGENTE SUSCETTIBILE, SIAMO A POSTO!

«Quindi il motivo del nostro rapimento è di riuscire ad attirare in fondo al mare i Gold Saint in modo da ucciderli e minare così le difese del Grande Tempio?» mi domandò Eva stupita, mentre correvamo senza meta per le stradine del regno di Poseidone, nel tentativo di seminare Io di Scilla e Krishna di Chrysaore che, a giudicare dai loro cosmi, dovevano essere piuttosto incazzati per la figura barbina che si erano fatti, lasciandosi sfuggire da sotto il naso due “indifese” fanciulle.

Risposi di conseguenza ad Eva con un segno affermativo del capo, mentre incredibilmente ringraziavo mentalmente Death per tutte le volte che mi aveva costretto a corre per il Santuario come punizione, per aver ritardato agli allenamenti. In caso contrario sarei già collassata, mentre Alexis faceva un rapido calcolo con le dita:

«Sette colonne… quindi sette Generali… ma lo sanno che sono nettamente inferiori numericamente rispetto ai Gold? Quindi se per grazia divina decidessero di venire tutti a salvarci, c’è l’alta probabilità che a prendersela nel culo siano i Generali e non i Gold! Però, uno stratega nato Poseidone! Saori in confronto è Einstein!» considerò infatti la Sensitiva, mentre io mi limitavo ad un’alzata di spalle, non sapendo cosa dire al riguardo, anche se pure secondo me quel piano faceva acqua da tutte le parti…

«Sempre che sia stato effettivamente Poseidone ad organizzare questa idiozia mostruosa» intervenne però Eva, catturando la nostra attenzione.

«Cosa intendi dire?» le domandò infatti Alexis.

«Che forse Poseidone in questa faccenda conta poco o nulla, nel senso che mi sembra strano che, dopo aver stipulato un accordo di pace con i Custodi, in cambio del Riposo Eterno, ora si sia svegliato di punto in bianco con smanie da conquistatore. Senza contare che, pur essendo nel suo regno, io non avverta affatto la presenza di un cosmo divino tale da essere ritenuto insidioso. Qui, secondo me, qualcosa non quadra. In più da quando ho appurato tramite l’Inconscio Collettivo, il dio dei mari greco in passato ha già avuto a che fare con degli Emissari, quindi il nostro cosmo non dovrebbe essere passato inosservato. Invece i Generali degli Abissi sembrano non essersi accorti di chi noi siamo in realtà. Un po’ strano, non trovate?» disse infatti Eva e, riflettendoci, non potei che darle ragione.

Difatti il potente cosmo che si avvertiva in lontananza aleggiare attorno ad un imponente palazzo, pur essendo sicuramente di un livello superiore rispetto a quelli a cui eravamo abituati di solito, era come ovattato; così come anche Kanon si era rivolto a me convinto di avere a che fare con un’ancella, nonostante fu il mio intervento a sventare il rapimento della Kido, dato che Aioria era intervenuto a cose fatte.

Purtroppo per noi, indipendentemente dal chi effettivamente stesse orchestrando la faccenda, la situazione non era delle più rosee, dato che i Generali gabbati si stavano facendo sempre più vicini, ritrovandoceli quindi ben presto a tagliarci la strada. Mi ritrovai così ad osservare un ragazzo di colore con un’appariscente cresta di capelli bianchi, da fare invidia ad un punk, ed un altro ragazzo dai capelli rosa fluo. Costatai quindi che conciarsi da deficienti doveva essere la prerogativa di chi serviva una divinità del panteon greco, dato che, a quanto pare, pure i Generali di Poseidone facevano concorrenza ai Saint in fatto di chiome assurde.

«Spiacenti, ma la vostra fuga finisce qui!» c’intimò il ragazzo di colore, puntandoci contro una lancia decisamente un po’ troppo affilata per i miei gusti, mentre l’altro adocchiava le armature dell’Alchimista e della Sensitiva:

«Altro che semplici ancelle! Chi siete in realtà? Delle Silver Saint?» ci chiese infatti il Generale che sembrava avesse infilato la testa in un barattolo di smalto per signore.

«Siamo Emissari del Cosmo al servizio dei Custodi delle Colonne Cosmiche che reggono l’Universo, vi chiediamo quindi di accompagnarci dal vostro signore Poseidone, in modo da poter parlare con lui e risolvere pacificamente la faccenda, evitando così inutili spargimenti di sangue» intervenne quindi Eva, riuscendo però solo ad ottenere delle occhiate perplesse dai due Generali, che sembravano appena caduti dal pero.

«Ehi, Krishna, tu hai mai sentito parlare di qualcosa del genere?» chiese infatti l’evidenziatore in armatura.

«No, mai. E comunque sia, dobbiamo eliminarle» rispose impassibile l’altro, preparandosi ad attaccare.

Decisi quindi che forse era il momento d’intervenire, per cercare di pararci li fondoschiena:

«Ehi, ma non dovremmo essere degli ostaggi? Quindi se ci eliminate non avrete più un vantaggio sui vostri nemici!» cercai infatti di tergiversare io, ritrovandomi così due paia di occhi stupiti puntati addosso:

«E questa da dove sbuca?» domandò il Generale con la tinta rosa che, sperai per lui, non fosse intenzionale, ma che avesse semplicemente sbagliato confezione al supermercato.

«A quanto pare anche il Generale di Sea Dragon ha avuto qualche problema» fu il commento piatto di quello che avevo appurato essere Krishna, mentre sul volto del suo parigrado si dipingeva un sorrisetto compiaciuto:

«Dopo la sfuriata che mi ha fatto, una frecciatina Kanon questa volta se la becca!» fu infatti suo commento, per poi rivolgersi a me assumendo uno sguardo serio: «Ciò che dici è vero, ma dato che ora abbiamo ben altro ostaggio per le mani, gli ordini sono cambiati e voi non ci servite più»

“Merda!” fu il mio unico pensiero, mentre Eva faceva bruciare il suo Cosmo Negativo, lasciandomi di stucco. Infatti ben presto ci trovammo in un set stile Moulin Rouge con tanto di ballerine di Can-can mezze nude.

«Ma che diavolo…» fu infatti il commento dei due Generali presi alla sprovvista dall’assalto disinibito delle procaci fanciulle, mentre Eva si rivolgeva a noi facendoci l’occhiolino:

«Qualche trucchetto da Shaka l’ho imparato… anche se nel mio caso più che delle “Sei vie della Trasmigrazione” si debba parlare delle “Sei vie della Perdizione”. Purtroppo però non sono ancora molto pratica nel creare illusioni quindi…. via a gambe levate!»

Cosa che io e Alexis non ci facemmo ripetere due volte.

«Meglio dividerci. Anche perché non so fin quando quelle ballerine riusciranno a trattenerli!» ci informò l’Alchimista, mentre Alexis commentava un divertito:

«A però! Quindi è questo che insegna il buon vecchio Shaka! Altro che asceta! E io che pensavo che il Kamasutra style fosse prerogativa di Arianna!»

«A dire il vero questo è farina del mio sacco. Credo infatti che Shaka non sappia nemmeno come sia fatta una donna. Infatti la faccia che ha fatto la prima volta che glielo lanciato contro durante l’allenamento è stata impagabile!» sorrise bastarda e compiaciuta l’Irlandese, mentre prendevamo strade diverse.

Purtroppo per noi, i due Generali non erano così messi male da rimanere traumatizzati alla vista di un paio di tette, quindi l’illusione di Eva venne ben presto spezzata via con facilità, ritrovandoceli nuovamente alle calcagna. In particolare Krishna si era messo all’inseguimento dell’Alchimista, Io di Scilla aveva invece optato per corre dietro alla Sensitiva, mentre io mi ritrovai braccata da un lupo sguinzagliato da un colpo di quest’ultimo. “Che fine orrenda” fu quindi il mio pensiero quando inciampai in un corallo del cavolo, rovinando a terra alla mercé dell’animale. Mi preparai quindi ad una morte dolorosa, ma fortunatamente un cosmo a me famigliare giunse in mio soccorso e il lupo venne spazzato via da un Pegasus Ryusei Ken.

«Arianna, stai bene?» mi domandò Seiya preoccupato, aiutandomi ad alzarmi.

«Sì, grazie. Ma Eva e Alexis sono inseguite da due Generali degli Abissi» gli risposi con il fiatone.

«Sai da che parte sono andate?»

«Purtroppo no! Ci siamo divise e ci siamo perse di vista!» gli dissi.

«Dannazione, se non espandono il loro Cosmo Negativo come Eva poco fa, non sarà facile percepirle, con tutti i cosmi ostili nei paraggi! E quelli dei Generali non conoscendoli, faccio fatica a distinguerli. In più il tempo per salvare Saori è scarso. Siamo proprio finiti in un bel casino! Fortunatamente almeno Saga, Camus, Afrodite, Milo e Aioria hanno deciso di darci una mano, mandando al diavolo il maestro di Shiryu che, in quanto attuale pseudo Grande Sacerdote ci ha vietato d’intervenire siccome, a suo dire, questa è una prova a cui il Cosmo vi ha sottoposto per diventare più forti e cavolate simili»

Posso dire che un “Ma caro vecchio nano viola, te ne andassi u po’a fanculo” mi sorse spontaneo dal profondo del cure? Per poi metabolizzare un’informazione preoccupante: che cazzo c’entrava Saori, se le rapite sta volta eravamo noi?

«Che intendi con “C’è poco tempo per salvare Saori”?» domandai infatti al Saint di Pegaso, che mi spiegò in breve che la Kido, come al solito, aveva deciso di fare l’eroina finendo così nei guai. Infatti la geniale dea della sapienza aveva chiesto a Tetis di portarla al cospetto di Poseidone, finendo così rinchiusa in una colonna per salvare il mondo da un’imminente diluvio universale. Così a noi ci sarebbe nuovamente toccato salvarle il deretano, abbattendo tutte e sette le colonne dei mari, in modo da indebolire quella portante in cui era stata rinchiusa. Che culo, eh?

Senza contare che, con il senno di poi, posso dire che si era fatta fregare a dovere dal Generale di Sea Dragon, dato che quel rincoglionito di Poseidone non ne sapeva un bel niente della faccenda, dato che era più interessato a scrivere lettere amorose, che a scatenare tempeste!

Le mie personali considerazioni vennero però ben presto accantonate per lo scoppio di due cosmi a noi noti:

«Milo e Sayuko!» esclamammo infatti in coro io e Seiya, per poi affrettarci a raggiungerli e devo dire che quello a cui ci trovammo di fronte non appena arrivammo alla Colonna dell’Oceano Pacifico Settentrionale, aveva del surreale.

Il Generale degli Abissi stava infatti gonfiando Milo come una zampogna, grazie alle direttive che gli sbraitava Sayuko e grazie alle quali riusciva a schivare tutti gli attacchi del Saint. Poco da dire sul fatto che, di fronte alla Veggente che incitava il suo carceriere con “Avanti Baian, fallo nero quel cafone!” per poi aggiungere: “Attento a destra e attento a sinistra!”, io e Seiya rimanemmo a bocca aperta!

«Uhm… mi sa che ci siamo persi qualcosa…» commentai quindi io, mentre Milo urlava: «Questa me la paghi, brutta stronza!» prima di venire scaraventato in aria da un God Breath.

«Ehi, ciao Arianna! Ciao Seiya! Non è che potreste liberarmi?» cinguettò la giapponese, non appena ci scorse, per nulla intimorita dalla situazione, mentre noi le chiedevamo un più che comprensibile:

«Ma che diamine sta succedendo qui?»

Sayuko fece quindi spallucce con noncuranza: «Milo, nonostante avesse raggiunto per primo questa colonna, voleva lasciarmi incatenata qui per andare a liberare la sua bella, ma dato che Baian in qualità di Generale, ha ricevuto l’ordine di far fuori tutti i Saint, non lo ha lasciato andare, quindi io l’ho aiutato con la mia capacità di visione del futuro a breve termine, a schivare i colpi dello Scorpione. Così magari impara un po’ di buone maniere quel maleducato!»

«Ehm, ma lo sai che i Generali hanno ricevuto l’ordine di fare fuori pure noi?» domandai quindi io alla Veggente e lei mi face segno di assenso con il capo.

«Certo! È per questo che sono incazzata nera con Milo! Se fosse stato per lui, mi avrebbe lasciato in balia del Generale! Quindi una bella lezione se la meritava. No?» mi rispose lei, ricevendo in risposta i nostri sguardi perplessi, mentre il tizio di nome Baian si frapponeva tra noi e lei:

«E voi che credete di fare?» ci chiese infatti il ragazzo, che notai avere un colore di capelli normale; ovvero castano.

«Beh, dato che ti ha dato una mano contro il Gold Saint dello Scorpione, che ne diresti di chiudere un occhio e di liberarla?» gli chiese quindi io, mentre Seiya si preparava ad ogni evenienza.

«Se fosse per me lo farei. Ma gli ordini sono ordini. Quindi voi dovete morire. Or dunque preparatevi allo scontro, perché io, Baian di Sea Horse, vi sfido a duello!»

«Peggio per te. Vorrà dire che ti abbatterò insieme alla tua colonna!» esordì quindi tamarro Seiya, mentre il momento di stallo venne interrotto bruscamente da Milo che, piombando giù dal cielo, piantò una tremenda facciata sul piazzale lastricato antistante la colonna. Dire che il Saint non aveva una bella cera era poco: aveva infatti il naso ed il labbro inferiore spaccato, più diversi tagli sul viso (e probabilmente anche diverse ammaccature che però il cloth non lasciava vedere), ma nonostante questo, i suoi occhi inferociti puntarono su Sayuko:

«Generale, non osare toccare l’Emissario! Il piacere di staccarle la testa deve essere soltanto mio!» ringhiò infatti lo Scorpione.

«Provaci se ci riesci!» lo provocò quindi la Veggente, del tutto incurante del fatto di essere ancora incatenata.

Io mi ritrovai quindi a passarmi una mano sulla faccia:

«Ehm… non mi sembra esattamente il momento di metterci anche a litigare fra di noi…» commentai quindi io ricevendo un rabbioso : “Taci” da parte di entrambi, mentre Baian si stancava di non essere praticamente preso in considerazione da nessuno e ci regalava l’esperienza di scoprire quanto fosse doloroso impattare contro il soffitto fatto di acqua del regno dei mari. Grazie al cielo il mio Porno Cloth reagì al contatto con il Cosmo del Generale è mi salvò da morte certa con la sua protezione, mentre il mio fondoschiena fu salvato da uno sfortunato Milo che, dopo aver impattato nuovamente di faccia sul lastricato, si ritrovò pure il mio dolce peso sulla schiena. Seiya invece, da buon saint che si rispetti, piantò a sua volta una testata.

«Saga non ti ha mai detto di metterti a dieta?» mi ringhiò infatti il Gold e a me venne seriamente voglia di tirargli un calcio dove non batte il sole, ma cercai di trattenermi data la situazione. Anche perché il mio Cosmo Negativo stava iniziando a dare segni d’anarchia a causa del dolore che avevo in tutto il corpo, soprattutto alla schiena (cosa che mi fece sperare di non aver riportato gravi danni in tal punto); e la cosa non era un bene per nessuno. Afferrai quindi Milo per una ciocca di capelli e gli intimai con tutta la mia raffinatezza di camionista mancata, di liberare Sayuko dalle catene e di chiudere il cesso di bocca che si ritrovava prima che capitasse l’irreparabile. Incredibilmente Milo, probabilmente avvertendo ciò che si stava agitando in me, ebbe l’accortezza di non replicare e di obbedire, mentre Seiya gli parava le spalle lanciando a raffica il suo Pegasus Ryusei Ken, facendo un baffo al Generale, che si era barricato dietro ad una impenetrabile barriera d’aria. Fu così che, mentre lo Scorpione riusciva nell’intendo di liberare la Veggente, spostandosi alla velocità della luce, sia io che Seiya fummo nuovamente scaraventati contro il muro d’acqua che fungeva da “cielo” del regno sottomarino. Poco da dire sul fatto che questa volta impattai sonoramente al suolo, mentre qualcosa di rosso, cardo, fluido e appiccicoso iniziava a colarmi sulla fronte. Fu così che una risata da mettere i brividi risuonò all’interno della mia testa, mentre il mio corpo inerte veniva pervaso da un’energia oscura che riconobbi subito essere la mia armatura che, per via del dolore tanto forte da stordirmi, stava prendendo il sopravvento sulla mia coscienza. Ebbi quindi solo il tempo di urlare a tutti uno: «State indietro, è pericoloso!» che mi avventai sui presenti come una furia.

Il primo ad essere spedito al tappeto con un potente calcio all’addome fu il Generale degli Abissi, cosa che scatenò l’entusiasmo di Seiya, che però venne presto smorzato da un mio secondo calcio che lo spedì a fargli compagnia, senza nemmeno dargli il tempo di replicare. Lo sguardo incredulo e smarrito che il saint di Pegaso mi rivolse prima di finire a terra senza sensi mi trafisse il cuore come un pugnale, ma a nulla valsero i tentativi di riprendere il controllo del mio corpo. Il dolore infatti mi annebbiava la mente, mentre l’eco della risata della mia armatura risuonava sinistra nella mia testa.

«Lo sapevo che in realtà di voi non ci si poteva fidare! E finalmente ne ho le prove!» la voce tonante di Milo mi fece quindi voltare nella sua direzione. Poco da dire sul fatto che mi avventati così anche su di lui, riuscendo incredibilmente a schivare tutte le sue Scarlet Needle, mentre il mio viso veniva rigato dalle lacrime. Il mio corpo infatti non rispondeva più al mio volere, ma a quello distruttivo dell’armatura che, priva di controllo, si era trasformata in un’arma assetata di sangue. Fortunatamente però Sayuko riuscì ad atterrare Milo prima che il mio colpo andasse a segno.

«Reagisci Arianna! Non lasciarti dominare dalla tua armatura! Puoi farcela!» mi urlò quindi la Giapponese, mentre anche il suo cloth andava a rivestire il suo corpo.

Mi ritrovai quindi impegnata in uno sgradevole corpo a corpo con Sayuko, intenta per lo più a schivare i miei attacchi e ad incitarmi a non lasciarmi manovrare, mentre io osservavo impotente tutta la scena come se si trattasse di un film in cui io non potevo intervenire. Ero come una marionetta; una marionetta in mano di una forza terribile e oscura, che andava fermata prima che succedesse l’irreparabile.

Dannazione, Arianna! Possibile che tu sia stata in grado di opporti al GENRO MAO KEN, ma non di gestire un’armatura? Insomma, quando vuoi aspettare a tirare fuori le palle?” La voce del Custode scoppiò severa nella mia testa come una granata.

“Rifiutarsi di obbedire al volere di qualcun altro non è la stessa cosa che domare una forza cosmica oscura!” gli risposi, mentre Milo cercava di immobilizzarmi, finendo così nuovamente scaraventato a terra.

Cretina! L’Equilibrio è dato dalla giusta pesa dei due Cosmi anche nel singolo! Quindi prova a controbilanciare il Cosmo Negativo della tua armatura con il tuo Cosmo Positivo!” mi sgridò quindi il Custode e a me tornò in mente il momento in cui Ian aveva fuso entrambi i cosmi durante il nostro scontro a Milano e decisi che non avevo molte altre alternative se non volevo che succedesse una catastrofe. Facendo quindi appello a tutte le mie forze e al mio ultimo barlume di coscienza, richiamai il mio Cosmo Positivo cercando di espanderlo in modo da andare a controbilanciare quello aggressivo del cloth, ritrovandomi così ben presto coinvolta in un braccio di ferro con la mia stessa armatura per rientrare in possesso del mio corpo.

Che diamine pensi di fare!? Intanto sei troppo debole per ribellarti!” mi ringhiò l’armatura nella mia testa, ma io la ignorai e con un ultimo sforzo mentale riuscii finalmente a riequilibrare il cosmo oscuro del cloth con il mio positivo, fermando così la mia mano a pochi centimetri dalla faccia della Veggente, che emise un lungo sospiro di sollievo, mentre io mi lasciavo scivolare a terra sfinita.

“Spiacente caro il mio porno Cloth, ma il corpo è mio e lo gestisco io!” sbottai quindi mentalmente io, mentre riprendevo nuovamente pienamente coscienza e controllo di me.

Visto, Arianna, infondo non era poi così difficile!” ridacchiò divertito il bastardo del mio Custode, mentre io incrociavo gli occhi furibondi del saint dello Scorpione, cosa che mi fece capire che i guai erano appena cominciati.

Infatti adesso chi glielo andava a spiegare quello che era appena successo a quel rompiballe?

  
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