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Autore: Kairi_92    18/03/2009    5 recensioni
"Tu sarai... Il mio lascito vivente... Il mio onore, i miei sogni... Sono tuoi adesso.", ricordi?? Adesso spetta a Cloud, tu dovrai semplicemente riuscire dove lui ha fallito. Salvare l'ultima Antica di questo pianeta e per far si che ciò accada dovrai lasciar prosegui gli eventi per il loro corso! Rammenta...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cissnei, Cloud Strife, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultima chance Un bagliore accecante... Una piuma, trasportata dal vento, scende lentamente col suo movimento ondulatorio. Quella stessa piuma racchiude in se un barlume di quella luce, più forte dello stesso sole. La guardo, come fosse l'ultima cosa al mondo che possa fare, come fosse il mio ultimo barlume di speranza. Cos'è quell'inspiegabile fonte di luce, di calore che vedo dinanzi i miei occhi? A-Ali... Bianche e candide ali... Tra loro una figura indistinta, un uomo. Mi tende la mano come a volermi aiutare, sul volto l'espressione serena di chi, dopo molti anni, ritrova la pace perduta. Sorrido intuendone l'identità. Quelle ali... Le voglio anche io! Le mie parole appaiono come un sussurro deciso in quella landa desolata. Te ne sei vergognato, per il semplice fatto di possederle quando nessun essere umano le ha. Le hai odiate perché ti rendevano diverso, un mostro a detta tua, ma non è così. Quelle ali rappresentano il tuo onore e la bontà d'animo di cui disponi. Mi ritrovo a pensare alle parole di Genesis e a quanta ragione avesse: Angeal è il dono della Dea.
Queste parole mi attraversano la mente, mentre ancora tendo la mano nel tentativo di afferrare la tua. In cuor mio spero di averti reso orgoglioso di me, avendo messo sempre al primo posto il mio onore. Una domanda s'insinua in me, vedendo il territorio sottostante riscaldato dai sottili raggi solari. Siamo ad alta quota e con la mia schiettezza non riesco a non sottoporti il mio dubbio:
Hey, pensi che io sia diventato un eroe? Chiedo. Non rispondi, ti limiti semplicemente ad abbozzare un sorriso divertito.
È Questo che vuol dire morire? Improvvisamente diventi serio, quasi come se ti avessi offeso. Tento invano di rimediare.
È una sensazione magnifica!
Sento lo strano bisogno di inspirare a pieni polmoni e così faccio, il petto che si espande e si contrae. La tua espressione non cambia di un millimetro, mentre l'unico suono udibile in tutto il cielo è lo sbattere incessante delle tue ali. Le osservo estasiato, mentre un ricordo riaffiora lentamente in me. Una sagoma vestita di rosa, con lunghi capelli castani legati in una treccia che al sole potrebbero persino assomigliare all'oro. I-Il volto... Non riesco a metterlo a fuoco, ma dalle forme del corpo si direbbe una ragazza. Gli occhi di un verde intenso e penetrante, quanto dolce e rassicurante, affiora, andando ad ornare il viso come coperto da una coltre di nebbia. Pian, piano si fa sempre più nitido.
A-Aerith
! Esclamo, dandomi dell'idiota. Angeal posa il suo sguardo sul mio, le labbra tratte in una smorfia di disappunto. Mi sorge il dubbio che ti abbia involontariamente fatto qualcosa, provo a esternare il mio pensiero, ma qualcosa me lo impedisce, la consapevolezza che non risponderai. Torno ad osservarti, deluso.  Il tuo sguardo fiero e deciso, la testa alta... Sembra tu stia andando incontro al tuo destino o... Son io?? Fisso i tuoi occhi come se mi possano indicare il luogo in cui ci stiamo dirigendo, lo seguo, tentando di scoprire dove si posa. Intuisci tutto e prontamente prendi per la prima volta la parola, sospirando.
Avrai un' ultima chance. Rimango sbalordito dalle tue parole, non intuendone il senso. Ti accingi a continuare.
E qualunque cosa accada, non potrai intervenire nel corso degli eventi. Potrai soltanto guardarli evolversi, salvando al momento opportuno la persona a te più cara, fino ad allora rimarrai nell'ombra. Incredulo, assolutamente incredulo, questa è momentaneamente la mia espressione. Le incertezze mi assalgono e un groppo mi si formare alla gola. Continuo a ripetermi che tutto ciò è solo un incubo dal quale mi sveglierò, ma tutto sembra troppo reale. Indurisco i miei lineamenti, mentre una folle rabbia mi assale.
CHE VUOL DIRE CHE POTRÒ SOLO GUARDARE L'EVOLVERSI DEGLI EVENTI?!? Urlo.
D-Devo tornare da Aerith... GLIEL'HO PROMESSO! DEVO PROTEGGERLA!! Inspiro ed espiro profondamente, nel tentativo di calmarmi. Tu nel sentirmi scoppi in una risata provocatoria, riportandomi alla mente le mie ultime parole pronunciate in vita.
"Tu sarai... Il mio lascito vivente... Il mio onore, i miei sogni... Sono tuoi adesso.", ricordi?? Adesso spetta a Cloud, tu dovrai semplicemente riuscire dove lui ha fallito. Salvare l'ultima Antica di questo pianeta e per far si che ciò accada dovrai lasciar prosegui gli eventi per il loro corso! Rammenta... Il biondo perderà la memoria e crederà di essere te, Zack, ma per un strano caso del destino si innamorerà anch'esso del Cetra conosciuto come Aeris Gaingsborough. Non ebbi il tempo di obbiettare. Sbuffò irrequieto, mentre con un movimento repentino si dirigeva verso il suolo. Dietro di se solo una scia di candide piume a tracciare il percorso seguito, quelle stesse piume sarebbero presto state trascinate via dal vento, in chissà quale parte del Mondo, ognuna contente un briciolo di quella splendida luce. Poso lo sguardo sul luogo del nostro imminente arrivo, lo riconosco... I bassifondi e in lontananza la Chiesa in rovina, spesso luogo d'incontro tra me e la ragazza dallo sgargiante sorriso che riusciva sempre a scaldarmi il cuore, che al momento perse un colpo.
Perché siamo qui? Non so se esserne sorpreso o impaurito. Mi osservi un momento di sottecchi, quasi dispiaciuto direi. L'offerta ad entrare non tarda ad arrivare. Al suo interno solo un ragazzo biondo, interamente vestito di nero, con l'effige di un lupo impressa sulla tuta, poco sopra la parte sinistra del petto. Lo vedo... Cura i fiori cui Aerith era tanto affezionata. Stento un po' a riconoscerlo, ma... Si, ne son certo, è Cloud. Continuo ad osservarlo perso nei ricordi. Non ha più quell'allegria e quella spensieratezza che lo caratterizzavano, sostituiti da rimpianto ed irrequietezza. Gli occhi, spesso specchio dell'anima, ne delineano la tristezza e la malinconia.
È forse questa la realtà che desideri? Tuona freddamente la voce di Angeal, nel tentativo di convincermi.
No, certo che no! Rispondo con una nota d'insicurezza, portata dall'incredulità che ciò che stia accadendo sia vero. Ritorno con lo sguardo a quella figura intenta a curare con estrema dolcezza, il simbolo di colei per cui avrebbe dato la vita. Un dubbio mi sfiora all'improvviso, lasciandomi estremamente perplesso.
A-Aerith è già... Il cuore mi si stringe, mentre le lacrime si fanno prepotentemente largo per affiorare.
Si! Eviti di cercare i miei occhi, fissando intensamente un qualcosa a me celato.
Come abbiamo fatto ad arrivare nel futuro?? Domando a occhi lucidi. Qualche attimo di silenzio precede la tua risposta.
Per i morti non esiste né tempo né spazio. Ti volti verso me, continuando a parlare.
Adesso, che pensi di fare? Respiri profondamente, con fare stanco, socchiudendo gli occhi.
Accetterai l'offerta che ti è stata posta? Il tuo sguardo intenso e profondo mi lasciano senza parole. Nonostante la morte non sei cambiato per nulla, sempre fiero, deciso e conciso, come tuo consono.
Accetto!! Rispondo deciso e titubante allo stesso tempo, mentre una folata di vento m'investe. Pongo le braccia dinanzi al viso, le mani strette a pugno, nel tentativo di proteggerlo e riuscire a guardarti. Non fai alcuna piega, mentre sembra che le tue stesse ali vengano trascinate via da tale furia. I piedi posti come in postura difensiva, agile e scattante, mentre slittano sul terreno asfaltato e polveroso. Chiudo improvvisamente gli occhi per qualche secondo, in evidente difficoltà. Urlo in preda alla frustrazione di non sapere che stia accadendo.
ANGEAAAAL, CHE  STORIA È MAI QUESTA??? Non sento alcuna risposta di rimando, mentre con mia enorme sorpresa quello che sarebbe potuto benissimo sembrare un ciclone, si calmò. Apro lentamente gli occhi, poggiando lo sguardo sul territorio che mi circonda, incredulo. Mi ritrovo disteso a terra, le ferite che ricoprivano il mio corpo erano scomparse, unica traccia del loro passaggio il mio abito da 1° Classe Soldier leso, forato e macchiato di sangue. Le nuvole che ricoprivano il cielo poco prima si stavano diradando, col loro movimento lento e rilassante, lasciando il posto ad un sole fioco e spento. La pioggia ha ormai smesso di cadere, mentre vedo una figura non molto lontana andarsene con passo pesante, preso dalla sconforto, in mano un'enorme spada  trascinata svogliatamente. Mi alzo, contenendomi dal raggiungerlo e pararmici di fronte. Non credevo potesse far tanto male una simile visione, ma devo attenermi al mio compito.
Salverò Aerith, questa è una promessa!  Sussurro determinato seguendolo con lo sguardo, il cuore in fondo allo stomaco.
Rimarrò nell'ombra fino al compimento della missione!


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Circa 2 anni dopo

Al tempio degli Antichi una figura alta e snella, dai lunghi capelli castani legati a treccia, ornati da un fiocco rosa, con occhi verdi, caldi e penetranti, è in postura di preghiera, mentre altre tre figure compaiono nella semi oscurità di quella sala ormai da tempo abbandonata. La prima di queste lascia le altre indietro, facendogli segno di non seguirlo. I capelli biondi gli si agitano ad ogni salto su ogni pilastro di pietra che lo separa dalla figura femminile, attorniata da luce e in connessione con il flusso vitale del pianeta. L'ex agente Soldier, con i suoi inconfondibili occhi blu che ne delineano l'appartenenza, le si avvicina con sguardo serio e fermo. Le si para davanti, sfoderando la spada e alzandola in alto in segno di volerla colpire, come ipnotizzato. Delle voci rimbombano per la sala per fermare l'atto insensato.
Cloud! Lo ferma Cid.
NOOO FERMOOOO!! Urla Yuffie.
Si riscuote, allontanandosi freneticamente dalla ragazza cui ha promesso protezione.
Ugh... Cosa mia stai facendo fare...? Le domanda sconcertato. Mi preparo all'azione, sapendo che il momento non è ormai lontano. I due si guardano in viso, gli occhi dell'uno riflessi in quelli dell'altro. Il tempo pareva essersi fermato. In quelli che furono gli attimi successivi, vidi un'ombra interferire con la luce proveniente dal soffitto, scattai impugnando prontamente la spada ed estraendola. Tutto si svolse in pochi attimi. Uscì dal mio nascondiglio, parando il fendente partito dall'alto da parte di colui che sarebbe sempre stato l'acerrimo nemico dell'intero mondo. Gli balzai di fronte, mettendomi in mezzo fra lui e l'Antica. Nonostante fossi di spalle, mi sentì osservato con occhi increduli.
ZACK!! Esclamarono all'unisono Aerith e Cloud. Quest'ultimo, alzò la spada ancora stretta in mano, affiancandomisi e pronto a proteggere ciò a lui più caro.
Vi ribellate? Voi siete come me, anche voi figli di Jenova! Sul viso un'espressione di pura follia mista ad un ghigno divertito.
Non paragonarci a te Sephirot! Tu hai tradito la Shinra, vuoi distruggere il mondo! Il mio tono è furioso, ma contenuto il più possibile. I fatti parleranno da se, mi ripeto.
Ti abbiamo già sconfitto una volta e ci riusciremo di nuovo! Continuò Cloud, venendomi in aiuto.
Che si compia la vostra fine mocciosi. Proferì l'alta figura coi lunghi capelli color dell'argento. Tutti e tre scattammo e da questo momento quelli che si susseguirono furono solo azioni di parate, schivate e fendenti di vario genere. Cid, Yuffie e Aerith rimasero in disparte dalla battaglia, guardando il suo evolversi. D'improvviso un colpo scagliato in aria riuscì a ferire gravemente Sephirot al braccio e fu impossibilitato ad usare agilmente come prima la spada per difendersi. L'esito è ormai certo, verrà sconfitto. Parte un altro colpo, trafiggendogli il cuore e decretando la sua fine. Si accascia a terra guardandoci con puro odio nello sguardo.
Ritornerò! Suona come una premonizione, una premonizione che mai si avvererà. Il sangue fuoriesce violento e inarrestabile dalla ferita, mentre esala l'ultimo respiro. Rinfodero delicatamente la lama sporca di sangue, accingendomi ad andarmene. Mi sento afferrare per la spalla, fermandomi e ascoltando il silenzio venutosi a creare.
Z-Zack sei vivo. Perché non ci hai fatto avere tue notizie? Si espande nell'aria l'inconfondibile eco della voce di Aerith seguita da quella di Cloud.
CREDEVO FOSSI MORTO!! Urla. Sospiro, girandomi verso loro, con sguardo quasi indignato.
Diciamo che mi è stata data una seconda opportunità. Il mio tono risulta alquanto fioco, mentre mi accingo a continuare.
È stata dura restare in disparte per tutto questo tempo, lo ammetto e adesso di tempo non ne ho più, devo dirvi addio. Pronuncio tali parole con rammarico, misto a disprezzo. Leggo la sorpresa e la sofferenza nei loro occhi, ma so che non posso interferire ulteriormente e riprendo ad incamminarmi con passo lento, senza che, stavolta, qualcuno venga a fermarmi. L'entrata non è lontana, mi fermo sulla soglia e prendo a parlare.
Cloud, occupati di lei, mi raccomando. Esco. Inaspettatamente ad attendermi trovo un ragazza dai lunghi e rossi capelli mossi, che con aria allegra e raggiante mi corre incontro non perdendomi d'occhio con quei suoi occhi castani, come a temere che possa scomparire da un momento all'altro.
Z-Zack, quanto tempo... Pronuncia con timore ed imbarazzo. Le gote le si arrossano lievemente, il suo sguardo si volge al pavimento.
Cissnei, ma... Che fai qui? Domando sconcertato.
Sapevo che ti ci avrei trovato o... Lo speravo almeno. La voce che diventa via via sempre più impacciata.
E perché? Non riesco a capirne il motivo.
Perché... Avevo voglia di rivederti. Mi sei mancato. Sussurra, evitando il mio sguardo.
Anche tu mi sei mancata Cissnei. Sto un attimo a rifletterci, riportando alla mente alcune sue parole. Sgrano gli occhi al ricordo.
Ancora devi dirmi il tuo vero nome! La vedo abbozzare un sorriso radiosamente divertito e innocente.
Dovrai scoprirlo. Mi dice uscendomi la lingua. Sospiro demoralizzato.
Ma non è giusto!  La risposta mi sorge spontanea, lasciando cadere il busto in avanti e la braccia a penzoloni.
Non sei cambiato di una virgola Zack. Posa la mano davanti la bocca tentando di reprimere una risata. Rido a mia volta, ma sento che il momento di andare è giunto.
Scusami Cissnei, dubito che ci rivedremo ancora. Involontariamente mi afferra il braccio, sperando di potermi trattenere ancora. Il suo sguardo si fa cupo e perso nel vuoto.
Zack, non andare! È una richiesta che vorrei esaudire, ma che mio malgrado non posso La presa sul braccio si fa ancor più ferrea.
Zack, per favore... Tra la foschia di capelli a ricoprirla gli occhi, scorgo una scintilla, una lacrime. Avvicino l'indice al suo viso asciugandola.
Dai, fammi un bel sorriso. Calo il busto per poter meglio riuscire a vedere la sua espressione, quando improvvisamente sento le sue labbra sulle mie. Un bacio casto, pieno di sentimento. Si stacca lentamente, mollando la presa sul braccio, ed assumendo un'espressione cupa. A qualche metro di distanza vedo lo figura di Angeal voltarsi e volare via.
Che possa restare? Si, Angel non è mai stato un tipo che lascerebbe le cose a metà. I miei pensieri diventano parole, perfettamente udibili.
Vuol dire che resti? Chiede Cissnei con rinnovata allegria e una luce di speranza nello sguardo. La osservo in evidente imbarazzo.
Certo, resto ora e per sempre. Sorrido di rimando, stringendola a me.





   
 
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