Film > Le 5 Leggende
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Autore: Neverland98    01/02/2016    3 recensioni
-Ho sentito molto parlare di te- il ragazzo assottigliò gli occhi, rendendoli due fessure del color del ghiaccio. -So che sei in grado di fare quello che faccio io- saltò giù dal cornicione e le si avvicinò, sul suo viso vedeva dipinta la stessa meraviglia, la stessa curiosità e, soprattutto, la stessa gioia che provava lei. Era come guardarsi allo specchio. -Sei reale?- le domandò infine, e nel suo tono di voce traspariva tutta la vulnerabilità e la solitudine che accomunava due esseri come loro.
Elsa annuì decisa, il ragazzo le porse la mano.-Molto piacere- disse -Mi chiamo Jack Frost-
-
Salve ^^
E' il mio primo crossover, quindi vi prego di essere buoni e di farmi sapere che ne pensate! Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Jack Frost, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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XVI
 

 
Il palazzo era immenso. Certo, anche quello di Arrendelle era bello grande, ma questo... wow! I soffitti erano a volta, altissimi. Talmente tanto che ci si poteva dimenticare della loro presenza e credere di essere a cielo aperto.
Il sole entrava attraverso le ampie finestre, riscaldando l'ambiente. Al contrario di Arrendelle, le Isole del Sud erano note per il loro clima caldo.
Anna lo sapeva perchè era stato proprio Hans a dirglielo.
Lei e Kristoff avevano i polsi incatenati, procedevano l'uno dietro l'altra, circondati da una schiera di guardie armate e senza scrupoli, a giudicare dal ghigno crudele sui loro volti.
Jan li precedeva, schiena dritta, impettito.
Lungo i corridoi incontravano nobili e funzionari che non mancavano di inchinarsi e dargli il bentornato.
Quando, alla fine, raggiunsero la sala del trono, Anna sentì le gambe cederle e fu sul punto di cadere.
Il grande trono era di seta scarlatta, circondato da imponenti ricami d'oro zecchino.
Jan vi prese posto.
Una manciata di secondi dopo, nella sala comparve Hans.
Anna sentì Kristoff irrigidirsi al suo fianco.
Avrebbe voluto dirgli qualcosa per tranquillizzarlo, o semplicemente di mantenere la calma, ma era difficile, visto che anche lei sentiva il sangue ribollirle per l'odio.
Non era cambiato molto. Anzi, in effetti non era cambiato affatto.
L'unica differenza era il ghigno malvagio che ora poteva ostentare liberamente. Non doveva mascherarlo con pseudosorrisi comprensivi e occhioni dolci. Anna si sentì fremere. Erano stati proprio quegli occhi a farla innamorare.
Qualcosa dentro di lei - qualcosa di moolto stupido - rifiutava di accettare che tutto ciò che c'era stato tra loro fosse solo una menzogna. Anche se, oggettivamente, era così. Lo sapeva.
E no, non poteva paragonare quello che provava per Kristoff con quello che le era parso di provare per Hans. Però essersi sentita così stupida, così facile da prendere in giro, era un rospo che ancora non riusciva ad ingoiare.
-Hans, fratello. Guarda un po' chi c'è qui.- esclamò Jan, dall'alto del suo trono. I riccioli biondi gli ricadevano sulla fronte.
-Che sorpresa.-
Il tono della sua voce colpì Anna come un pugno. Era gentile, cordiale. Così come la sua espressione. Possibile che fosse tanto malvagio da risultare così buono?
Le si avvicinò e le sfiorò delicatamente la guancia.
Anna si ritrasse come se si fosse scottata.
-Giù le mani!- sbottò Kristoff.
Hans lo ignorò. I suoi grandi occhi scuri erano fissi in quelli di Anna. -Povera la mia principessa. Sembra che non ci sia pace per te, non è così? Tua sorella non fa che procurarti un guaio dietro l'altro.-
-Sciacquati la bocca prima di parlare così.-
Hans accusò il colpo. Ridacchiò e si allontanò.-Oh, mia cara ingenua Anna. Sto solo dicendo la verità, non devi prendertela così.-
-Tu mi hai quasi uccisa!-
-No, ti sbagli, cara. Tu ti sei fatta quasi uccidere. Ci sei cascata con una facilità disarmante. Sei solo una sciocca ragazzina. E la tua straordinaria sorella, a quanto pare, non è da meno.-
Per la prima volta in vita sua, Anna desiderò averceli lei i poteri di Elsa. Avrebbe trasformato Hans e Jan in due ghiaccioli al gusto di perfidia.
-Vedo che voi due avete molte cose da dirvi.- si intromise Jan.- Hans, ti dispiacerebbe scortare i nostri ospiti nei loro nuovi alloggi? Spero non li trovino troppo umidi. Ah, e mi raccomando. Attenti ai topi. Quelli che gironzolano nelle segrete non sono esattamente animaletti domestici.- e detto questo si abbandonò ad una lunga, crudele, risata.

 
 
 
 
***
 
 
 
 
Neve. Neve ovunque. Neve dappertutto. Non aveva importanza in che direzione guardasse, il bianco ricopriva ogni cosa.
Dentolina sospirò.
Non era sicura che il freddo facesse per lei. Le mancava la sua casa. Immersa nel verde, sotto il sole, circondata dai ruscelli. Il solo pensiero, il ricordo del caldo sulla pelle e del profumo dei fiori, la riempì di nostalgia. Non era mai stata lontana tanto a lungo.
Non da quando era diventata una Guardiana.
Incredibile a dirsi, ma aveva inziato a vivere solo dopo essere morta.
Lei, che non aveva mai avuto una casa, ne aveva trovata una tutta per sè, piena di fatine allegre che pendevano dalle sue labbra.
A differenza di Jack, per lei essere diventata una Guardiana era stata una benedizione. La Luna l'aveva salvata. Le aveva dato uno scopo. Onestamente, Dentolina non sapeva che altro desiderare.
-Ehi.-
Jack era dietro di lei, il suo solito sorrisetto dipinto in viso. Per quanto ostentasse sicurezza, Dentolina sapeva che gli era costato un certo sforzo andare da lei.
Si odiava, per questo. Aveva rovinato tutto. Non avrebbe mai dovuto confidare a Jack i suoi sentimenti. Era stato un terribile errore. Aveva perso la loro amicizia, l'unica cosa che avevano.
Gli sorrise. L'imbarazzo nell'aria era palpabile.
-Ciao, come stai?-
-Io bene.- Jack si morse la lingua. Avrebbe dovuto domandarle altrettanto? La risposta era abbastanza scontata. Non voleva risultare insensibile. Dentolina dovette accorgersi della sua difficoltà e intervenne per salvarlo.
-Anch'io.- rispose, osservando l'orizzonte.- Certo, sono un po' preoccupata per tutta questa faccenda, ma non mi lamento. Sono molto tranquilla ora che so che c'è una soluzione.-
Jack si rabbuiò. Non avrebbe mai dovuto andare da lei. Era stato un grosso sbaglio. Non voleva parlare di quanto fosse bello che Elsa stesse per andarsene per sempre, e, purtroppo, non c'erano altri argomenti.
Però aveva dovuto andare da lei. Perchè le voleva bene, tantissimo. Più di ogni altra cosa al mondo, e l'ultima cosa che desiderava era farle del male. Strinse i pugni. Doveva fare l'uomo. Per il bene di entrambi, per la loro amicizia, dovevano affrontare l'argomento una volta per tutte.
- Dentolina, ascolta...- ottimo. Bravo l'idiota. Come al solito, aveva agito senza pensare. Senza pensare abbastanza. Aveva iniziato, ma ora non aveva la più pallida idea di come continuare.
Dentolina lo fissava, in attesa. Non l'avrebbe salvato una seconda volta.
-Io... tu...- fece un respiro profondo e la guardò negli occhi.-Dentolina, tu sei la mia migliore amica. Io a te tengo tantissimo, e...-
-Jack.- lo interruppe, più bruscamente di quanto avesse voluto. Addolcì il tono.-Jack, sei stato abbastanza chiaro.- si sforzò di sorridere.-Non sono stupida, ho capito. Non c'è bisogno che tu me lo ripeta e, francamente, non ne ho nemmeno molta voglia.-
Ottimo, pensò Jack. Davvero ottimo. Idiota.
-No, non è questo... cioè, ecco... Il fatto è che io non voglio perderti. E forse ti sembrerò egoista, perchè magari sarebbe meglio per te starmi il più lontano possibile per un po' di tempo, però sai... - abbozzò un sorriso amaro.- Sai come sono fatto. Sembra che non riesca a non pensare a me stesso. Perchè sei l'unica che, fin dal primo momento, ha creduto in me. Sei sempre stata preziosa e ora... Ora sento che ci stiamo allontanando, e mi fa male. Io non voglio.-
Dentolina dovette mordersi assangue l'interno della guancia per non scoppiare a piangere come una ragazzina patetica. La ragazzina patetica che era stata un tempo. Prima di diventare la Fatina dei Denti.
-Jack, io... Neanch'io voglio perderti. Però devi darmi un po' di tempo. Devi... Tu devi capire che, sai, non è facile per me starti vicina ogni giorno.- non riusciva a guardarlo negli occhi. Quelle stesse parole le procuravano un bello sforzo.- Ed è la prima volta che mi trovo in una situazione simile - ridacchiò con amarezza.- Perciò ti chiedo solo  un po' di tempo. Ti prometto che dopo sarà tutto come prima, o, almeno, ci proverò. Ora, se non ti spiace, vorrei stare da sola.-
Jack accusò il colpo.-Ma certo.- forzò un sorriso e girò sui tacchi.
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Assomigliava ad Olaf.
Non l'aveva fatto apposta, eppure eccolo lì. Aveva creato un pupazzo di neve simile in tutto e per tutto all'esuberante pupazzeto.
Non aveva mai capito bene i suoi poteri, per usare un eufemismo. Ma, soprattutto, proprio sfuggiva alla sua comprensione la facoltà di animare alcune delle cose che creava. Era un bel mistero. Jack, ad esempio, non ne era in grado. E lui era un Guardiano. Un immortale. Tecnicamente avrebbe dovuto avere più poteri.
Le mancava casa sua.
Si domandò come se la stesse cavando Anna. Povera sorellina. Non riusciva proprio ad avere un attimo di tregua. Non vedeva l'ora di tornare da lei e di dare una bella lezione a Jan. Chissà come l'avrebbe presa quando l'avesse rivista.
Eppure...
Non riusciva a fare a meno di pensare che andarsene significava anche perdere Jack. Per sempre.
Onestamente, non era sicuro di volerlo. Aveva desiderato così a lungo incontrarlo... Il pensiero di dovergli dirgli addio le faceva più male di quanto le piacesse ammettere.
Avevano passato dei giorni bellissimi. Elsa non si era mai sentita così felice con qualcuno che non fosse Anna.
E, forse forse, neanche con Anna.
Con Jack, aveva avuto la possibilità di lasciare liberi i suoi poteri, di utilizzarli al meglio senza paura di fare del male a qualcuno.
Quando era con lui, da quando Jack l'aveva stretta a sè, avvertiva una sorta di gelido calore. Un calore tutto loro. Un calore di ghiaccio.
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Un pochino in ritardo I KNOW T-T, ma ieri non ho avuto un attimo di tempo... Cioè, il capitolo era pronto, ma ci credete che non ho neanche acceso il PC? ^^"
Beh, ad ogni modo, HERE I AM, pronti ad iniziare la parte interessante della faccenda ;).
Vi mando un bacione grande grande :*
P.S. ehm... Non è che avete letto quella storia che vi avevo consigliato? Il fatto è che è totalmente una cosa nuova, per me, e sono abbastanza molto in ansia, perciò PLS ho bisogno di voi T_T
   
 
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