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Autore: winter falls    02/02/2016    5 recensioni
[Bagginshield, Post-The Battle of the Five Armies, Everyone Lives/Nobody Dies, Jealous!Bilbo]
“È quella che prima stava quasi per inciampare e che arrossiva sempre! Uh, allora allo zio piacciono le timide…”
Disse Kili malizioso, sghignazzando ancora.
Bilbo restava in silenzio, osservando ancora senza apparenti emozioni Thorin e la dama ballare. D’un tratto parve come risvegliarsi, afferrando nel giro di un istante il boccale di birra che Kili stava per bere, sentendo il nano protestare. Non se ne curò, mandando giù la bevanda nel giro di pochi secondi, tutta d’un fiato.
[...]
Bilbo si fermò a un passo da loro, arricciando il naso, guardandoli male.
“Siete indecenti. Ah, vi vedesse Lobelia Sackville-Baggins la finirebbe di sparlare di me! Siete molto peggio voi due!”
Biascicò, puntando il dito contro entrambi, la mente ormai annebbiata dall’alcool.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bilbo fece un respiro più intenso, aprendo piano gli occhi, ritrovandosi a serrare le labbra per non emettere un gemito di dolore. Portò una mano sul viso, premendo le dita sui propri lineamenti, sbattendo le palpebre più volte.

“Ti sei svegliato. Come ti senti?”

Ebbe un sussulto a sentire quella voce, girando il viso verso la porta, mettendosi d’istinto a sedere.

“Oin…?”

Mormorò confuso, guardandolo, sentendo la mente annebbiata. Il nano si avvicinò al letto, portando la mano sulla sua fronte, per poi prendere posto a sedere sulla sedia lì vicino.

“Non hai la febbre. Sei fortunato, ti resterà solo un bel mal di testa dovuto alla sbornia.”

Disse, per poi emettere una risata a vedere Bilbo farsi sempre più stranito man mano che si svegliava completamente.

“Sbornia? Perdonami, ma credo di non capire.”

Disse un po’ titubante, per poi guardarsi istintivamente intorno, sbattendo nuovamente le palpebre.

“Questa non… non è la mia camera…”

“Siamo nelle stanze di Thorin. Si è preso cura di te per tutto il tempo.”

Lo hobbit sgranò appena gli occhi, tornando a guardarlo di scatto, eseguendo però un movimento troppo brusco, avvertendo i muscoli tendersi a causa del dolore. Si inumidì le labbra, facendo poi una smorfia a sentire un brutto sapore in bocca.

“Non ricordi niente, vero? Tranquillo ragazzo, è normale. Ricorderai via via, non era una sbornia così pesante, ho visto gente fare di peggio.”

Bilbo schiuse le labbra, emettendo una piccola risata soffocata.

“Sbornia… vuoi dire che… mi sono ubriacato?”

Oin gli lanciò un’occhiata eloquente, indicando il tavolo lì vicino.

“Lì hai ciò che ti serve per stare meglio. Delle tisane, ti faranno passare il mal di testa e il senso di spossatezza che avverti.”

Bilbo alzò d’istinto il busto, puntando lo sguardo sulla superficie di legno, annuendo piano.

“E mi raccomando, fai una bella colazione prima di assumerle. Thorin ti ha lasciato il mangiare di là in cucina.”

Lo hobbit arricciò il naso, tamburellando appena le dita sul lenzuolo.

“Mi dispiace di avervi causato disturbo. Non so davvero cosa mi sia preso, è stato poco rispettabile da parte mia.”

“Tranquillo, ragazzo. Cose che capitano ai giovani.”

Bilbo rise piano, pensando che pur essendo giovane rispetto ai nani, per gli standard di un hobbit non era più certo un ragazzo.

“E poi, qualcuno ti è molto grato per ciò che hai fatto ieri. Ammetto io stesso che era da tanto che non assistevo a una scena del genere, hai spezzato la monotonia di una noiosa festa.”

Disse, ridendo compiaciuto, facendo scattare il campanello d’allarme nella mente di Bilbo.

“Oh, cielo… la festa! Che cosa ho combinato? Non ho rovinato niente, vero? Oin, ti prego, dimmi che dopo essermi ubriacato sono semplicemente svenuto…”

Supplicò, cominciando a sentire il panico. Il nano si grattò il mento, per poi alzare le spalle con fare dispiaciuto.

“Purtroppo no, Bilbo. Si erano da poco aperte le danze, Thorin stava ballando con una dama, e tu…”

S’interruppe, non sapendo come dirgli ciò che aveva fatto, sentendosi mortificato di fronte all’espressione sconvolta del’altro.

“Oin…”

“Sei andato in mezzo alla sala, accusando Thorin di non averti più dedicato attenzioni da quando sei rimasto qui, e… hai elargito dei commenti alla dama.”

Lo hobbit sbiancò, guardandolo stupito, affondando il viso tra le mani.

“Cielo… devo scusarmi… se penso che Thorin mi ha pure permesso di dormire qui…”

“A dirla tutta, ti ha portato lui nelle sue stanze in braccio. Sei svenuto davanti ai suoi occhi, ha avuto i riflessi pronti per fortuna. Gli ho chiesto come hai passato la notte, e oltre esserti svegliato una volta ancora ubriaco è filato tutto liscio.”

Spiegò, per poi alzarsi in piedi. Bilbo mugugnò contro i propri palmi, avvertendo le orecchie scottare un poco di più, mischiando il calore della spossatezza all’imbarazzo.

“Adesso devo andare, ragazzo. Thorin sarà di ritorno a breve, per cui non preoccuparti. Vuoi prima una mano ad alzarti?”

Fece per rispondere, soffocando però le parole tra le labbra nel sentire dei passi. Si agitò, non osando alzare lo sguardo.

“Ah, Thorin! Hai fatto presto, stavo giusto per andarmene. Bilbo si è svegliato da poco.”

Lo hobbit mugugnò appena, sentendo il codardo istinto di rifugiarsi sotto le coperte. Non fece niente però, limitandosi ad ascoltarli parlare.

“Ti ringrazio, Oin.”

“Per così poco, non occorre. Tolgo il disturbo.”

Bilbo creò delle fessure tra le dita, vedendo il nano fare un cenno di saluto a Thorin e uscire dalla camera, sentendo i suoi passi affievolirsi via via fino a sparire. Prese un bel respiro, azzardandosi ad allontanare le mani dal volto, sentendolo più caldo rispetto a prima. Thorin era in piedi accanto al letto e lo stava osservando.

“Io… sono mortificato. Oin mi ha raccontato tutto. Mi dispiace da morire, Thorin. Farò personalmente le mie scuse a tutti, se ti ho fatto fare brutta figura rimedierò in qualsiasi modo, non volevo darti alcun fastidio, non…”

“Come ti senti?”

Bilbo sbatté le palpebre, guardandolo.

“… Bene.”

“Ne sono lieto. Immagino tu non abbia ancora mangiato, giusto? Non alzarti, ti porto il cibo qua in camera.”

Disse, sorridendogli gentilmente, per poi uscire dalla stanza, dirigendosi in cucina.

Lo hobbit restò con le labbra schiuse, non riuscendo a obiettare in alcun modo. Pensava solo due cose. Thorin era fin troppo buono con lui e quel maledetto calore aumentava sempre di più. Scosse piano la testa, imponendosi di calmarsi, sentendo poi il nano tornare, vedendo un vassoio ricco di vari prodotti.

“Hai bisogno di andare in bagno prima? Comportati come se queste fossero le tue stanze.”

“Io… sì. E ti assicuro che mi sdebiterò per ogni cosa.”

Mormorò, girando il busto, mettendosi a sedere sulla sponda del letto. Thorin appoggiò il vassoio sul tavolo, avvicinandosi a lui.

“Ti aiuto.”

Disse solamente con il solito tono caldo e appena roco, pronto a fargli da appoggio. Lo hobbit rise flebilmente con fare nervoso, ringraziando, alzandosi piano in piedi, tenendosi a lui. La testa girava un poco, facendogli pensare che era tutto dannatamente vero e che si era ubriacato sul serio.

“Oin mi ha detto che mi hai portato in braccio fin qui. Grazie.”

Il nano sorrise, aiutandolo ad arrivare al bagno.

“Non devi ringraziarmi. Sono piccole cose in confronto a ciò che hai fatto per noi. Se hai bisogno, sono dietro la porta.”

Disse, lasciandolo con delicatezza, assicurandosi che stesse bene in piedi, uscendo infine dal bagno, accostando la porta. Bilbo lo guardò, per poi appoggiarsi al lavandino, arricciando il naso. Per quanto avesse timore nel sentire le risposte, doveva chiedere a Thorin che cosa avesse combinato ieri sera nei dettagli. E anche di notte, quando si era svegliato. Respirò intensamente, prendendo a lavarsi il viso, sospirando sollevato al contatto con l’acqua fredda. Thorin gli parlava ancora con la stessa premura di sempre, non poteva aver fatto niente di grave. O almeno si augurava, conoscendo bene la gentilezza del nano. Finì di sistemarsi, per poi avviarsi piano verso la porta, aprendola, notando lo sguardo di Thorin concentrarsi subito su di sé.

“Sto meglio, davvero. Posso mangiare in cucina, così non ti sporco il letto.”

“Mi vedo costretto a negare la tua richiesta, Mastro Baggins.”

Bilbo sbatté le palpebre, arricciando di nuovo il naso nel vedere un sorriso adesso intriso di un pizzico di divertimento. Non replicò, tornando dritto in camera, notando come Thorin gli stesse vicino a ogni passo. Salì sul letto, vedendolo sistemargli meglio i cuscini, per poi prendere il vassoio.

“Tu hai mangiato?”

“Qualcosa prima di uscire.”

“Prendi altro da qui. Sul serio, non riuscirei a mangiare tutto.”

Thorin inclinò il volto a quelle parole, posandogli piano il vassoio sulle lenzuola sopra le gambe.

“Dovrei essere io a prendermi cura di te.”

Lo hobbit rise piano, guardandolo.

“Possiamo prenderci cura a vicenda. Mangia, Thorin.”

“Sai che non resisto alle tue minacce, Mastro Scassinatore.”

Bilbo rise di più, cominciando a mangiare, lanciando di tanto in tanto delle occhiatine all’altro, sorridendo senza nemmeno rendersene conto.

“Spero che prima tu non sia uscito a causa del disastro che ho combinato ieri.”

“Ero andato da Balin. Non preoccuparti, è tutto risolto.”

“Ero andato da…”

“Da lei! Quella brutta nana con la barba!”

Disse convinto, strascicando qualche parola a causa dei sensi annebbiati, prendendo a puntellargli il petto con l’indice.

“No, Bilbo. Da Balin.”

Lo hobbit sgranò gli occhi come quel ricordo apparse improvvisamente nella sua mente, sentendo il cibo andare di traverso, prendendo a tossire. Thorin gli si avvicinò, dandogli dei delicati e piccoli colpi sulla schiena, per poi massaggiargliela.

“Stai bene? Bevi un po’ d’acqua.”

Aggiunse, porgendogli il bicchiere. Bilbo annuì a fatica, bevendo in un solo e lungo sorso tutta l’acqua, rilasciando poi un bel respiro.

“Ho… ho avuto un ricordo… ieri…tu mi dicevi di essere andato da Balin, e io credevo fossi stato da… oh, cielo. Ho davvero detto ‘brutta nana con la barba’?”

Mormorò con tono pieno di vergogna, vedendo Thorin sbattere le palpebre e annuire a quella domanda.

“Non colpevolizzarti. Avevi bevuto.”

“Questo non giustifica le mie parole. Sono stato un maleducato di prima categoria. E adesso… ho paura a farti questa domanda, ma … che cosa ho fatto ieri? Ogni cosa intendo.”

Thorin prese un lento respiro, rivolgendogli un sorriso comprensivo. Bilbo lo guardava in attesa, potendosi solo augurare che la realtà superasse i vergognosi scenari che aveva in mente.

...

Grazie ancora a tutti per commenti/segni del vostro passaggio/semplice lettura ^ ^ 
P.S. è stato un piacere leggere le vostre idee sul perchè Thorin abbia scelto proprio quella dama per ballare! Non posso rivelare niente (dai che manca un capitolo alla rivelazione!), ma mi sono divertita molto e se qualcuno ha indovinato, o indovinerà visto che questa è l'ultima occasione (!),
i miei complimenti fin da ora!

   
 
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