Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Luthien Culnamo    07/02/2016    2 recensioni
due giorni dopo il ritorno di Elsa come regina, Anna trova una ragazza delirante e priva di memoria sulla soglia del castello di Arendelle. Chiede a Elsa di tenere e accudire la ragazza e Elsa accetta. Sono passati cinque anni da allora, Alice, unico nome che emergeva nella mente della ragazza, è accudita da Elsa e Anna come fosse una terza sorella.
Ma una terribile verità sta per venire a galla. Qualcosa che Alice era stata felice di dimenticare...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IX


Finii in un posto stranissimo. Era buio e molti oggetti tipo orologi, sedie, vasi e altro mi passavano davanti come se stessi correndo, nonostante fossi ferma.
Sentivo delle voci, molte. Risate di bambine, urli di divertimento, urli di paura…
-Lyry! Lyry, dove sei? Lyry!
-Sorellina, è…-
-Non è morta, ne sono sicura! È viva, me lo sento!-
-Ma, sorellina, come puoi esserne sicura? Se fosse viva sarebbe già tornata!-
-A meno che qualcuno non la stia trattenendo! Hai mai visto il suo corpo senza vita, Lyjin?-
-N-no…-
-Allora è viva e qualcuno le sta impedendo di tornare! Lyry! Lyry!-
Mi asciugai una lacrima, nonostante non ricordassi. Forse, nel mio inconscio, sapevo chi fosse quella ragazzina scomparsa, Lyry, solo che non potevo ricordarla.
Le voci continuavano a chiamare Lyry e io ero ormai lontana dallo specchio da cui ero entrata. In lontananza, una luce bianca cominciò a rischiarare il posto intorno a me e io entrai in quella luce, timorosa di vedere cosa avrei trovato.
Finii in una grande sala, che una volta doveva essere una sala da ballo. Ad aspettarmi c'era la mia gemella bionda Lyjin, in compagnia dell'ultima persona che avrei voluto vedere.
-Che ci fa lui qui?- chiesi, guardando l'uomo moro e con gli occhi verde-giallo.
-Speravo ti facesse recuperare il resto dei tuoi ricordi.- disse Lyjin.
Avrei voluto uccidere Hans lì sul posto, ma non mi sembrava il caso. Chiusi gli occhi, presi un bel respiro e li riaprii.
-Mandalo via o potrebbe fare una brutta fine.- la pallina era riapparsa e volò sulla mia mano aperta, dove diventò un bel fuocherello.
-Mi spiace, temo che dovrai sopportarmi per un po'.- disse Hans.
Alzai la mano e la sua spalla prese fuoco, dove lui, con molta noncuranza, si spazzò via il fuoco, come se fosse polvere.
-Dammi una sola ragione per cui non debba ucciderti adesso!- sibilai, ricolma di rabbia e disgusto.
-E dire che una volta eravamo amici.- disse lui, osservandomi con un ghigno stampato in faccia.
-Hai detto bene, Hans, un tempo. Adesso, devi fare una piccola e facilissima cosa per me.- aprii la mano e la palla di fuoco ricomparve, la fiamma che bruciava sul mio palmo. -Muori.- dissi e lanciai.
Stavolta, la fiamma si espanse non lasciando a Hans via di scampo. Morì, bruciato vivo dalla mia fiamma. Hans urlò, allontanandosi, cercando di spegnere il fuoco con le mani, ma senza successo.
Di lui, rimase solo cenere.
Lyjin schioccò le dita e il fuoco si spense, rivelando la cenere. -L'avrei fatto io più tardi, ma grazie per avermi dispensato dall'incarico.-
-Con piacere, anche se non l'ho fatto per te.- risposi. Apparentemente ero tranquilla, ma nella mia testa era un continuo: Ho ucciso una persona ho ucciso una persona ho ucciso una persona… non avrei dovuto… non avrei dovuto…
-Sorella.- la voce della mia gemella mi arrivò come se fosse lontana almeno un chilometro. -Forse è ora che tu recuperi la tua memoria.-
Non mi ero nemmeno resa conto che si era avvicinata. Cercando di non guardare la cenere che era Hans, osservai cosa mi stava porgendo Lyjin.
Era una piccola gemma blu mare, con un piccolo buco per far passare la corda di pelle.
-Questo ciondolo contiene i tuoi ricordi, amica mia.- disse la mia gemella. -Devi solo metterlo al collo.-
Lo presi. Era stranamente pesante per essere una semplice pietra, ma non in senso fisico. Era come se avesse una gran magia dentro di sé, come se fosse piena di qualcosa che la rendeva leggera e pesante allo stesso tempo.
La misi al collo.Immagini veloci mi passarono davanti: io e le mie sorelle piccole che giocavamo, mia sorella che cadeva, io e la mia gemella che la cercavamo…
Io, cresciuta, che chiacchieravo con un ragazzo, io e la mia gemella che litigavamo, lei che liberava i suoi poteri senza volerlo, io che mi riparavo, lei che scappava, io che la cercavo…
Improvvisamente, capii perché ero andata da Elsa e Anna, capii perché il castello mi era così familiare, capii perché avevo creato un oggetto fin troppo potente…
Mi tolsi il ciondolo lo lanciai, ma quello non si ruppe.
-Quel ciondolo… quel ciondolo è…-
-Quel ciondolo è Alice.- disse Lyjin. -Quel ciondolo è la nostra sorella scomparsa.-
Annuii. -Avevamo trovato il suo corpo al castello di ghiaccio…-
-Il castello che aveva costruito Elsa, esatto. Il suo corpo era senza vita, ma la sua anima…-
-Era ancora lì.-
Io non ero Alice. E nemmeno quel ciondolo era Alice. Era quello che c'era dentro Alice.
Io sono Lyry. Io ero colei che aveva imprigionato la propria sorella in una pietra per mantenerla in vita. Io avevo imprigionato mia sorella, la persona più potente dell'universo.
-Hans lo sapeva…-
-E voleva rubarla, esatto.- completò Lyjin. Raccolse il ciondolo e lo guardò con dolcezza. -Una volta che diventa un oggetto, la coscienza di una persona viene sotterrata, ma non il suo potenziale magico. Hans voleva rubare nostra sorella per uccidere Anna e Elsa. Ma tu l'hai scoperto…-
-E stavo venendo a avvertirvi…- sussurrai. Era incredibile cosa avevo appena ricordato. Non volevo credere di aver imprigionato mia sorella in una pietra. Mia sorella!
-Perché sono finita da Anna e Elsa?- chiesi. Quello continuavo a non ricordarlo. Speravo che Lyjin mi desse qualche chiarimento. Ma avevo i miei sospetti per quello che era successo.
-Hans cercò di impedirlo. Arrivò qui prima di te e prese Alice. Quando arrivasti era troppo tardi. Hans mi aveva colpita con un incantesimo evocato dalla Pietra e io svenni. Quando mi risvegliai, il castello era già così.- rispose, senza staccare gli occhi dal ciondolo. -Anche tu eri svenuta e, quando ti risvegliasti, non ricordavi nulla. Avevi il ciondolo in mano, però, così immaginai che avesse i tuoi ricordi.-
La interruppi: -E allora, perché non l'hai usato subito?- chiesi, rialzandomi.
Lei staccò finalmente gli occhi dal ciondolo e posò lo sguardo su di me, le lacrime agli occhi. -Cerca di capirmi, sorellina. Hans mi aveva minacciato di farvi del male se avessi usato la magia per farti recuperare la memoria. A te e a lei.- disse, indicando la collana. -Non potevo perdervi. Non dopo quello che avevamo passato insieme.-
Mi avvicinai a lei. La prima volta che la vidi dopo aver perso la memoria, pensavo che Lyjin fosse una persona fredda, dura, senza cuore. Una persona a cui importava solo di sé stessa.
Poi avevo capito che non era così. Un cuore l'aveva ed era probabilmente il più grande tra noi tre.
Mi avvicinai a lei e le chiusi la mano sul ciondolo, stringendola poi tra le mie.
-Dobbiamo lasciarla andare.- dissi, guardandola negli occhi. Volevo che capisse che io avevo capito. Volevo che sapesse che l'avevo perdonata. -Ma prima, devo fare una cosa.-




Note d'autore
E rieccoci al penultimo capitolo!
Eh sì, avete capito bene. Il prossimo sarà l'ultimo.
Mi scuso ancora per i ritardi, ma, come ho
già detto, non sto molto bene in questo periodo,
faccio molta fatica a stare al pc.
Coooomunque, spero che anche questo capitolo
vi sia piaciuto e ci vediamo all'ultimo.
Ciriciaoo!

   
 
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