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Autore: Sarah_Oncer    07/02/2016    2 recensioni
Quanto era bella oggi, è così bella sempre. La cosa che più mi colpisce di lei è che non sembra essere consapevole di quanto sia meravigliosa. Scuoto la testa come se potessi scuotere via anche ciò che provo solo pensando a lei.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Jennifer Morrison
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo 3 We Can't

JEN POV

Lui se ne va e io rimango lì, immobile a fissare la porta che si chiude.
Mi sfioro la bocca, pensando a quello che è appena accaduto. Un attimo prima stavamo ballando, ridendo e scherzando.
Qualcosa che avevamo già fatto tante, tante volte. Io e Colin siamo stati sempre buoni amici, fin dal suo arrivo nello show.
Un'amicizia che il mio cuore avrebbe voluto sicuramente che si trasformasse in qualcos'altro, ma fortunatamente sono sempre riuscita ad andare avanti con la testa.
E adesso?
Cosa significava quel gesto? Anche il cuore di Colin voleva forse qualcosa di più? Anche lui sente ciò che sento io quando mi è vicino?
Tante domande, domande che mi fanno impazzire. Ma tutte con un unica risposta, composta semplicemente da due nomi:
Helen ed Evan!
Sua moglie e suo figlio, che lo amano e lo aspettano a casa, in Irlanda.
Come può Colin pensare davvero a me?
Quello di questa sera è stato sicuramente un momento di debolezza, dettato dalla stanchezza, qualcosa che non si ripeterà e che, almeno lui, riuscirà a dimenticare facilmente.
Con questo pensiero anche questa sera vado a dormire malinconica.
Senza rendermene conto delle lacrime iniziano a rigarmi il viso e Ava, la mia cagnolina, corre a consolarmi, l'abbraccio come un peluche e ci addormentiamo così.

Arrivo sul set stranamente in anticipo, mi dirigo nella mia roulotte, in attesa della troupe che deve aiutarmi a preparare una Emma molto principesca.
Infatti oggi dobbiamo girare la scena del ballo. Una volta pronti dobbiamo trovarci tutti per cominciare.
Appena arrivo non posso fare a meno di cercarlo con lo sguardo.
Poi lo vedo.
Si sta avvicinando al resto del gruppo, intento a sistemarsi l'uncino sulla mano sinistra. Sembra un vero principe vestito in quel modo, altro che pirata.
Troppo affascinante, il mio cuore non più resistere di fronte a tanto fascino.
Alza gli occhi e anche lui vede me. "Wow..." dice sottovoce ma scandendo in modo che io possa leggere il labiale.
Mi ero quasi dimenticata del fantastico vestito bianco che mi aveano fatto indossare e della corona di rose che portavo nei capelli.
Accenno un sorriso in segno di gratitudine e faccio un mezzo inchino, simile a quello che dovranno fare anche i nostri personaggi tra poco.
Iniziamo a girare. Diciamo le nostre poche battute e ci cimentiamo nelle danze. Ripetiamo un paio di volte e sembra che le mie lezioni abbiano funzionato. Infatti Colin è perfettamente nella parte e non sbaglia nemmeno un passo.
Dopo aver girato anche le altre scene previste, finalmente concludiamo e io mi faccio coraggio, esco dal ruolo di Emma Swan e torno ad essere solo Jennifer, mi avvicino a Colin per capire come sono le cose adesso tra di noi.
"Allora? E' andata bene, visto? Non sei sembrato affatto un incapace." Gli dico per rompere il ghiaccio.
"Si, ma solo perchè mi hai aiutato tu. A proposito, grazie di nuovo. Mi hai evitato una figuraccia." Bene, sembra tutto tranquillo,
come pensavo, niente è cambiato.
"E' stato un piacere." Dico senza rendermi conto che la mia affermazione poteva nascondere un velato doppio senso, dato quello che era successo aiutandolo.
"Cioè, è stato un piacere, sai che mi piace ballare." aggiungo per salvare la situazione. E lentamente, forse ancora un pò imbarazzata, indietreggio, per poi andare a rifugiarmi nella mia roulotte.
O almeno è quello che vorrei fare.
Mentre apro la porta, mi sento afferrare delicatamente una mano.
Quando mi volto, lui è li davanti a me e mi guarda, mi guarda in un modo differente.
"Dobbiamo parlare, non credi?"
"Non serve Colin, davvero..."
Senza lasciarmi la mano, entriamo nella mia roulotte.
"Invece credo che dovremmo affrontare subito la cosa, lavoriamo insieme e non voglio che ci sia tensione tra di noi."
"E non pensi che se ne parliamo gli diamo fin troppa importanza? Allora si che ci sarà tensione."
"Gli daremmo l'importanza che ha, e per me tu sei importante." dice prendendomi anche l'altra mano.
"Colin, anche tu per me sei importante. La nostra amicizia è importante."
"Amicizia?"
"Certo, amicizia." dico lasciandogli le mani. Mi allontano di qualche passo e mi tolgo la corona di fiori che ho ancora tra i capelli.
Mi volto ad appoggiarla sul tavolino. Una scusa per prendere fiato e ributtare dentro le lacrime che stanno pungendo i miei occhi.
"Ok, forse hai ragione tu. Ti lascio cambiare, ma riprenderemo l'argomento." Continuo a dargli le spalle, sento che si sta avvicinando, poi torna indietro e lo sento lasciare la roulotte.
Finalmente posso lasciarmi andare in un pianto liberatorio.

COLIN POV

Amicizia! Amicizia?
Davvero crede che la nostra sia soltanto semplice amicizia?
Dopo quello che è successo ieri sera? Penso, mentre mi allontano dalla roulotte di Jennifer.
Poi il mio cellulare suona, mi prende un colpo quando vedo che è Helen.
Cavolo ieri mi sono dimenticato dell'appuntamento che avevamo su Skype. Sarà sicuramente arrabbiata. E ha ragione.
L'ultima cosa che vorrei è ferirla o deludere Evan. Continuo a fissare il display del cellulare ma non riesco a rispondere, perchè d'un tratto realizzo che per poco rischiavo di tradirla. Non ho il coraggio di parlarle, non ce la faccio, non ora.
Aspetto che la chiamata termini senza risposta e poi le mando un messaggio, per messaggio è più semplice.
"Helen scusami, sono sul set, stiamo girando e non posso risponderti adesso e credo che ne avremo per un pò, ti chiamo io appena mi libero."
Mi risponde quasi subito "Allora io e Evan aspettiamo che ci chiami tu. Ma non dimenticarti di nuovo." Cavolo, speravo me la facesse passare liscia.
"Scusatemi, ieri abbiamo girato fino a sera e quando sono arrivato a casa era tardi per parlare con Evan" due messaggi, due bugie.
"Potevi parlare con me..." Questa frecciatina fa troppo male, rimetto il cellulare in tasca senza rispondere.
Vado anch'io nella mia roulotte per togliermi questi abiti pesanti.
Per fortuna io per oggi ho finito con le riprese, ma non mi va ancora di andarmene a casa, così mi rilasso sul divanetto. Ho bisogno di riflettere. Ho bisogno di capire quello che voglio in questo momento nella mia vita. Ma come si fa a capire una cosa del genere?
D'improvviso la porta della roulotte si apre.
"Ok, hai ragione tu. Dobbiamo parlare. Dobbiamo parlare del fatto che tu hai una moglie e ieri sera mi hai quasi baciata! Ecco perchè tra noi c'è e ci sarà sempre e solo amicizia!" Jen mi sta praticamente urlando contro quelle parole dopo aver sbattuto la porta.
Mi alzo e mi avvicino a lei. La osservo, sorpreso.
Noto che ha gli occhi lucidi ed arrossati. Ha pianto. Per me? Non voglio che pianga per me. Non voglio che soffra per colpa mia!
Le prendo il viso tra le mani, cercando di calmarla.
"Hai pianto?"
"No." risponde secca.
"Si, hai panto."
"No. Sono solo stanca."
"Non ti credo Jen." le mie mani, che sono ancora sul suo viso, iniziano a bagnarsi con le lacrime che le stanno scendendo lentamente dagli occhi.
Per fortuna volevo calmarla, penso.
"Perchè mi fai questo? Perchè non potevi lasciare tutto com'era?"
"Lo sai perchè. Non potevamo continuare a fingere ancora a lungo. Io non potevo. Non ce la facevo più."
"Ma non possiamo."
"Lo so."
"E allora?" appoggia le sue mani sulle mie, accarezzandomele.
"Non lo so. Ma io ho bisogno di farlo. Questa volta non tornerò indietro."
"Cosa vuoi f.."
La interrompo. Delicatamente le mie labbra si avvicinano alle sue.
La bacio, piano.
Dolce.
Continuando a guardarla negli occhi fino a quando la vedo socchiuderli.
Li chiudo anch'io.
Intensifico il bacio. Le nostre bocche aderiscono alla perfezione, si schiudono, e le lingue si liberano, si trovano e iniziano una danza frenetica.
Quanto desideravo tutto questo. So che è sbagliato. Ma lo desideravo da troppo tempo.
Mentre la bacio, l'abbraccio, le accarezzo i capelli, la schiena. Vorrei che fosse mia adesso, qui, nella mia roulotte.
Veniamo però interrotti dal suono del mio cellulare.
Una video - chiamata di skype in entrata.
Ci stacchiamo, e approfittiamo per riprendere a respirare.
Ed entrambi vediamo il nome della video - chiamata.
Natualmente è Helen.
Mi guarda, e di nuovo i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed in lacrime lascia la mia roulotte.

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Buonasera, a tutti! Spero che questo terzo capitolo vi sia piaciuto e che anche la fan fiction in generale vi stia piacendo. La storia sta iniziando a intensificarsi, ma siamo sempre all'inizio, quindi ancora, tutto può succedere! Attendo le vostre recensioni. A presto con il quarto capitolo ;)

Sarah_Oncer
   
 
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