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Autore: FalbaLove    08/02/2016    0 recensioni
-Allora Signorina Pond abbiamo tutto l'universo per noi... devo le piacerebbe andare? - Il Tardis in febbricitante attesa produceva quasi un suono melodioso sotto le esperte mani del suo possessore. Mi fermai un attimo:avevo a disposizione mondi sconosciuti, epoche passate e future.... All'improvviso ebbi una illuminazione!
-In Norvegia! -esclamai io accennando un piccolo saltello. Il Dottore si fermò di botto guardandomi come se in quel momento fossi l'essere più stupido dell'intero universo.... cioé un'umana.
-Amy Pond io ti do l'intero mondo in qualsiasi tempo e tu come richiesta mi fai la Norvegia? Uno stupido tratto di terra ricoperto di inutile H2O sotto gli 0 gradi?? - Ok forse l'avevo fatta un po'grosso e me ne resi ancora più conto quando anche la sua vena della tempia destra si era ingrossata fino all'inverosimile, pompando come non mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 10, Doctor - 11, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Allora Signorina Pond abbiamo tutto l'universo per noi... devo le piacerebbe andare? - Il Tardis in febbricitante attesa produceva quasi un suono melodioso sotto le esperte mani del suo possessore. Mi fermai un attimo:avevo a disposizione mondi sconosciuti, epoche passate e future.... All'improvviso ebbi una illuminazione! -In Norvegia! -esclamai io accennando un piccolo saltello. Il Dottore si fermò di botto guardandomi come se in quel momento fossi l'essere più stupido dell'intero universo.... cioé un'umana. -Amy Pond io ti regalo l'intero mondo in qualsiasi tempo e spazio e tu come richiesta mi fai la Norvegia? Uno stupido tratto di terra ricoperto di inutile H2O sotto gli 0 gradi?? - Ok forse l'avevo combinata un po' grossa e me ne resi ancora più conto quando anche la sua vena della tempia destra si ingrossò fino all'inverosimile, pompando come non mai
. -Ehm sin da piccola mi ha sempre affascinata e ehm... - la bocca mi risultava dura come un masso mentre la saliva si stava trasformando in colla extra forte. Lui continuava ad avvicinarsi verso di me allungando le mani come un bambino quando vede un gioco.. che volesse strozzarmi? Il viso del Dottore improvvisamente si rilassó al mio balbettio mentre un sorriso beffardo si ridipinse sul suo volto
-Ragazza dai capelli color Ginger tu non finirai mai di sorprendermi! -esclamó schioccandomi un bacio sulla fronte come solo un amorevole padre sà fare.
-Io adoro la Norvegia! Adoro il clima così freddo e pungente, la gente così calorosa, la neve e soprattutto potrò mostrarti il nuovissimo giubbotto che ho acquistato a Dhkvhkk la scorsa settimana -disse sarcastico. Io mi lasciai andare distrutta sulla sedia... chi lo capiva era davvero bravo!
-Su su non è il momento di riposarsi giovanotta visto che voglio che tu abbia l'onore di aprire la porta-disse il Dottore che nel frattempo era saltato energeticamente davanti alla porta non appena il Tardis era atterrato. Di contro voglia mi alzai e lo raggiunsi
-Non vedo l'ora mi bere una cioccolata cald...- ma non riuscii a concludere la frase che ci ritrovammo in un luogo molto diverso da quello che mi immaginavo. Mi girai per chiedere spiegazioni ma vidi che anche sul suo volto era presente la sorpresa
-Ehm Dottore dove siamo finiti? -gli domandai io... quella non sembrava la bellissima Capitale norvegese, ma piuttosto una... Baia.
-Chissà come siamo finiti qui!? Magari il Tardis farci vedere la neve di qui oppure ci sarà presto un attacco alieno che distruggerà la Terra... non lo trovi eccitante?!?-
-La vuoi smettere di fare il bambino-lo rimproverai dandogli un pugno sulla spalla cosa che gli fece uscire dalla bocca un urlo di dolore
-Senti signorina mentre io vado a chiedere a quel pescatore dove ci troviamo, tu cerca ci reprimere le lacrime per la bua-lo schernii io con una linguaccia allontanandomi quasi trotterellando. Più mi avvicinavo al pescatore più osservavo estasiata il bellissimo paesaggio
-Ehm mi scusi? - dissi io timidamente rivolta a quello strano signore che stava pescando sotto una lastra di vetro
-Saprebbe dirmi dove ci troviamo? -continuai scrutandolo. A quella mia domanda lui sospirò per poi togliersi leggermente dagli occhi il cappello buffo che gli riparava la testa
-Siamo in Norvegia, più precisamente in una Baia chiamata Lupo Cattivo-disse scorbutico senza degnarmi neanche di uno sguardo. Non riuscii nemmeno a ringraziarlo che lui torno a guardare la canna da pesca. Feci un sorriso tirato solo per educazione e ritornai dal Dottore che nel frattempo si stava rotolando nella neve come un bambino
-Amy ti ho mai detto che io adoro la neve? uhm forse adoro non è la parola più adatta per farti capire quanto io la ami! Ma neanche amare è abbast...-
-Dottore c'è la fai a stare zitto un attimo? -Lo rimproverai il cercando di rimanere inutilmente seria
-Comunque sappi che o tu o il Tardis state iniziando a perdere colpi! Infatti ci troviamo in una Baia sperduta in Norvegia... la Baia del Lupo Cattivo! -esclamai io buttandomi con un tonfo tra la candida neve.
-Che ne dici di fare una gara di pupazzi di neve? tanto so che ti stracceró di sicuro... ehi ma mi stai ascoltando? -gli domandai io vedendo che si era improvvisamente fermato guardando il vuoto. -Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?-continuai io vedendo che il vuoto si era impossessato dei suoi occhi cosi allegri
-Come s chiama la Baia? -finalmente riparló, ma il suo tono cosi triste e distaccato mi procuró un brivido lungo la schiena
-Lupo Cattivo, -continuai io. A quelle mie parole lui abbassò lo sguardo mentre alcune lacrime iniziavano a fare capolinea dai suoi occhi.
-Cosa ti preoccupa? Ho forse detto qualcosa di sbagliato? -
Non riuscivo a capire questo suo improvviso cambiamento. Allungai una mano verso la sua spalla prr cercare di consolarla, ma lui me la scostò malamente. Io rimasi pietrificata da quel suo gesto e lui se ne accorse.
-Scusami Amy, davvero. Non volevo comportarmi in questo modo, mano bisogno di restare un attimo solo.. ti prego-una lacrima a quelle parole gli rigó il viso cadendo poi tra il freddo ghiaccio. Io mi alzai ancora turbata
-Vado a prenderti il cappotto perchè inizia a far freddo-conclusi quasi a sottovoce per poi dirigermi verso il Tardis. Mentre stavo per chiudere la porta gli diedi un ultimo sguardo :era ancora seduto a terra con il viso tra le mani e calde lacrime che scendevano dai suoi occhi.
Non riuscivo ancora a capirci niente e mentre la mia mente continuava a interrogarsi su quello che era successo pochi secondi prima, io mi avviai tra i corridoi del Tardis verso la stanza del Dottore. Che fosse stata la frase LupoCattivo a farlo trasformare? Che c'entrasse con il suo passato?
Appena fui dentro alla sua stanza mi feci strada tra le migliardi di cose buttate a terra alla ricerca di qualcosa che assomigliasse a un armadio. La sua stanza era stata per me da sempre un enigma;cose fantastiche la occupavano e con il passare dei giorni gli oggetti misteriosi aumentavano. Improvvisamente mio piedi inciampó in un oggetto non identificato che mi fece caderr a terra facendomi sbattere le ginocchia violentemente contro il pavimento. Non riuscii a trattenere un grido di dolore e subito controllai se fosse tutto a posto. Per fortuna oltre a una piccola botta, non sierra formato nessun taglio e così mi rialzai dolorante cercando di individuare la cosa che mi aveva fatto cadere. Notai con mia grande sorpresa che si trattava di un piccolo cofanetto che non avevo mai visto. Dopo avergli dato una piccola occhiata ero certa che provenisse dalla Terra. Purtroppo la mia curiosità si dovette fermare li poiché un lucchetto chiudeva lo scrigno;ormai volevò a tutti costi vedere cosa si celasse di così misterioso e prezioso soprattutto all'intermo. Mi guardai in torno;dove poteva averla nascosta ? All'improvviso la mia attenzione fu attirata da una foto appesa al muro del dottore mentre sorride con al collo una chiave... mi avvicinai per guardarlo meglio e lo scostai leggermente... Bingo!
Dietro infatti c'era attacata una chiave! Lo sapevo che il suo egocentrismo prima o poi l'avrebbe tradito. Come una furia infilai la chiave, la girai e quello che mi si presentò davanti mi lasciò di stucco;all'interno non c'erano pietre preziose o gioielli, ma solo una lettera con sopra scritto a mano"il mio più grande rimpianto ".
Mi fermai un attimo a riflettere: dentro a quella lettera c'era il più grande rimpianto di un signore del tempo. Pianeti distrutti, un popolo sterminato... il mio cervello non riusciva proprio a capire cosa potesse esserci scritto all'interno. Ignorando la voce della mia coscenza aprii la lettera ritrovando dentro un piccolo foglio scritto a Mano sicuramente dal Dottore. Senza indugiare neanche per un secondo incominciai a leggere
"Cara Rose,
Mi manchi. Mi manca ogni secondo la tua voce, il tuo sorrido così sincero... la tua allegria così spumeggiante. Tu così umana, ma anche così importante per me. Oramai sono passati due anni dall'ultima volta che ti ho visto nel tuo mondo, alla Baia del Lupo Cattivo. Ancora questo nome che per tutto il tempo ci ha accompagnato durante Il nostro viaggio. Tu mi hai cambiato Rose, questo è inutile dirlo... tu mi hai reso un Dottore migliore e sono sicuro Christian stai facendo lo stesso con la mia copia umana. Ho bruciato un sole per te, piccola Rose Tyler, e se avessi seguito il mio cuore avrei mandato in frantumi l'intero mondo solo per abbracciarti, toccarti e dirti finalmente quello che solo la mia copia umana è riuscita a rivelarti. Perdonami, non sono riuscito a mantenere quella promessa che ti ho sussurrato tra le lacrime prima di lasciarti per sempre. Non sono rimasto solo, non c'è lo fatta.
Ho fatto usurpare il tuo posto da altre fantastiche ragazze che sicuramente ti sarebbero piaciute... Avresti adorato Martha per la sua dolcezza, Donna per il suo carattere spumeggiante e Amy per la sua grinta.. a volte lei mi ricorda molto te. Avrei dovuto viaggiare da splo tra le stelle, ma stupido non c'è lo fatta e questo sarà per sempre il mio rimpianto più grande.
Mi dispiace
amore mio... "
Una lacrima andò a cadere su quel piccolo foglio tenuto a fatica dalle mie mani tremanti.
Finalmente sapevo:Rose Tyler,una umana, era il più grande rimpianto dell'uomo più forte e potente dell'intero universo
   
 
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