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Autore: fenris    11/02/2016    5 recensioni
La guerra tra Dei e Titani si è conclusa a favore dei Cronidi,ma la pace è tutt'altro che vicina.Zeus e i suoi fratelli combattono per decidere come spartirsi la Grecia,rischiando di causare un nuovo massacro,ma Estia non resta ferma a guardare.Nel frattempo il grande Oceano è roso dai dubbi e non si sente più adatto a governare i mari.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno,dopo lunghi anni,il sole splendeva nuovamente su tutta la Grecia,inondando di luce tutti i suoi abitanti e riempiendoli di gioia.Questi,che si trattasse di mortali,spiriti della natura o altro,si stavano impegnando per ricostruire tutto quanto era andato distrutto nella guerra tra Dei e Titani,sperando che un massacro simile non dovesse più accadere
.Ma neanche l'impegno e la speranza potevano cancellare totalmente i presentimenti cupi,infatti erano in molti a preoccuparsi di come Zeus e i suoi fratelli si sarebbero spartiti il mondo e temevano per una nuova lotta.

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Come a voler confermare le preoccupazioni dei mortali,in quel preciso momento nella sala riunioni dell'Olimpo,nel centro nello spazio tra le colonne d'oro,tre uomini stavano litigando furiosamente.
Il primo dei tre contendenti,che aveva barba e capelli dello stesso colore delle nuvole tempestose cominciò a tuonare(letteralmente):”Sono stato io a liberarvi tutti,ve ne siete forse dimenticati?!E sempre io ho condotto le nostre truppe in battaglia,è a me che spetta il titolo del signore del cielo e vostro re!”,a quel punto il secondo,più basso degli altri 2 e molto più pallido rispose:”E con ciò,Zeus?!Io sono il maggiore,sono stato io a salvarvi più volte nel Tartaro e a uccidere Campe,senza di me non avremmo mai avuto l'aiuto di Ciclopi e Centimani!”,ma anche il terzo voleva parlare.Egli aveva barba e capelli castani ed era più alto dei suoi rivali,inoltre non mancava di un'aria meno pericolosa:”Parli dei Ciclopi e dei Centimani,Ade?!Sono stato io a cacciare i Telchini dalle loro fucine e permettere ai nostri alleati di costruire le armi che ci hanno condotto alla vittoria,e anche negli altre battaglie non sono stato secondo a nessuno di voi due!”e così dicendo mostrò il suo tridente,una magnifica arma forgiata dall'osso di Leviatano e dal bronzo estratto dall'Olimpo.
I tre fratelli avevano iniziato a litigare nel momento stesso in cui erano finiti i festeggiamenti per la vittoria,ognuno di loro desiderava il posto di sovrano dei cieli,con conseguente titolo di re degli Dei e nessuno intendeva cedere,ma.....che fine avevano fatto le loro sorelle,Estia,Era e Demetra?In quel preciso istante erano dall'altra parte del monte e discutevano su come evitare un altro inutile massacro.
Era,dai lunghi capelli neri e la carnagione rosea,sosteneva che sarebbero dovute intervenire e reclamare quanto spettava loro:”Insomma,contro nostro padre e i nostri zii abbiamo dimostrato di essere brave e potenti quanto loro se non di più,anche noi abbiamo il diritto di ritagliarci un po' d'importanza nell'universo,non ho voglia di diventare una moglie tradita a più non posso come una comune mortale.”;sentendo questo Demetra,che si differenziava dalla sorella per i capelli biondi e il temperamento più moderato sospirò:”No,ne abbiamo già discusso,peggioreremo solo la situazione,bisogna trovare un modo per riportare la pace tra quei tre,ma senza intervenire direttamente.Tu che ne pensi,Estia?”;la più vecchia dei Cronidi,dai capelli neri con riflessi rossi in quel momento stava badando a un fuoco perchè non si spegnesse,rispetto alle sue sorelle era molto più bassa e solo la serietà del suo sguardo indicava la sua anzianità,si voltò verso le altre due donne e parlò:”Demetra,Era,condivido le vostre ansie e anche la vostra voglia di agire,ma non possiamo intervenire in prima persona,possiamo solo chiamare chi può porre fine a tutto,andrò a cercare Loro”,detto questo la dea svanì in un alone di fuoco lasciando di stucco.”Dov'è andata?E chi sono Loro?Che diavolo ha in mente Estia?”disse preoccupata Demetra,ricevendo una risposta piuttosto perplessa da Era:”Non lo so,ma di una cosa sono certa,non peggiorerà la situazione più di così.”.
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La situazione tra i tre Dei intanto era quasi arrivata al punto critico,avevano imbracciato le armi e stavano per scagliarsi l'uno contro l'altro con tutta l'intenzione di farsi a pezzi......se non la porta non si fosse spalancata di botto distraendoli.Dal portone uscì Estia stessa,fissando con aria sprezzante i suoi fratelli,dei quali si fece avanti Ade,apostrofando la sorella:”Cosa stai facendo,Estia?Sei forse impazzita?!O magari speri di ucciderci tutti e di prendere la Grecia tutta per te?!”,ma la dea del fuoco rispose con un sorrisetto sardonico:”Tutt'altro che la follia e l'avidità mi conducono qui,solo la paura di vedere queste terre rovinate nuovamente da una guerra inutile,se lasciassi fare tutto a voi si risolverebbe tutto in un nuovo massacro,per questo ho deciso di agire.”.
Del fumo nero uscì dalla porta,facendo spazio a tre donne che sembravano antiche come il tempo stesso,la prima teneva un arcolaio tra le mani,la seconda un filo e l'ultima delle forbici e quando parlarono,lo fecero tutte contemporaneamente,creando un effetto cavernoso e inquietante:”Noi siamo le Parche,noi siamo le serve del Fato,e siamo qui per indirizzarvi verso i domini che vi spettano di diritto.Fatti avanti,Zeus,figlio di Crono e Rea.”.
Il più giovane degli dei,ora con la barba ingrigita,si avvicinò e si inchinò alle tre:”A te affidiamo l'antico dominio di Urano e il titolo di signore degli Dei.Ora fatti avanti,Ade,figlio di Crono e Rea.”Zeus,ora con la barba bianca,si allontanò osteggiando un'aria tronfia,mentre Ade(che aveva lo sguardo di chi avrebbe voluto uccidere qualcuno) si inginocchiò alle tre sorelle:”Ade,a te affidiamo il regno dell'Oltretomba,la responsabilità di tutte le anime che vi soggiorneranno la custodia del Tartaro e degli orrori che ospita.Ora fatti avanti,Poseidone,figlio di Crono e Rea.”.
Poseidone si preoccupò,se lo convocavano quando ormai era rimasto solo il mare era perchè dovevano dirgli qualcosa di importante e non fu deluso:”A te affidiamo il dominio sul mare e su tutte le creature che lo abitano,ma per avere il tuo regno dovrai prima dismostrartene degno,dovrai duellare con tuo zio,il grande Oceano e vincere.Ora noi ce ne andremo ma vi consigliamo di non contattarci a sproposito,addio.”;detto questo le sorelle emanarono lo stesso fumo nero di prima e quando questo si diradò di loro non c'era traccia.Intanto l'appena proclamato dio del mare si portò le mani alla testa pensando a quanto gli era stato detto:duellare contro il Titano più forte in assoluto dopo suo padre e Giapeto?!Tanto valeva ordinargli di suicidarsi!

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Nel frattempo Oceano passeggiava nei suoi giardini formati da alghe e anemoni riflettendo sugli ultimi sconvolgimenti e sull'effetto che avrebbero avuto in futuro,ormai il mondo era cambiato fin troppo dalla morte di Urano.
Gli dei primordiali si erano addormentati in un letargo più profondo della morte lasciando spazio prima ai Titani e ora agli Dei probabilmente uno di loro sarebbe venuto a reclamare i mari,avrebbe combattuto in quel caso o si sarebbe semplicemente fatto da parte?
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Salve,viste le recensioni(in particolare quelle di kingpeter) e i difetti che io stesso ho notato in questa storia mi sono preso un pò di pausa per sistemare il tutto,spero che il testo sia migliorato almeno un pò.Come sempre,però ho deciso di non mettere troppe descrizioni,visto che l'aspetto delle diivinità ormai è quasi stereotipato.
  
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