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Autore: Sara_RS    12/02/2016    1 recensioni
I primi pensieri di Thomas dopo aver tentato di togliersi la vita, una vita che non voleva e non amava, sono rivolti ad una persona.
James Kent.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jimmy Kent, Thomas Barrow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thomas stringeva tra la mani il ragalo che il piccolo George gli aveva portato, lui e Lady Mary erano andati a trovarlo dopo aver saputo, beh che lui, insomma...aveva tentato di uccidersi.
Erano appana usciti chiudendo la porta dietro di loro.
Ora Thomas era sdraiato, in silenzio,nel suo letto,  gli occhi fissi sul soffitto bianco e la testa piena di pensieri.  I pensieri si trasformarono velocemente in ricordi.
Ripensò al Signor Matthew, alla loro chiaccherata al fronte,  al dispiacere che aveva provato nell'apprendere che era morto lasciando Lady Mary sola, sconsolata e con un figlio
così piccolo.
Mai paragonabile però al dolore per la morte di Lady Sybil,  lei lo conosceva davvero,  ripensò anche a lei, alla sua tenacia e ai suoi occhi azzurri.
Riuscì a provare della nostalgia persino per William, aveva sempre pensato che la sua morte fosse stata ingiusta anche se non lo aveva mai ammesso, lo aveva trattato così male quando lavoravano insieme, non gli aveva mia detto che lo trovava davvero un bravo musicista.
Capì di essere  messo davvero male quando provò nostalgia anche per quella stregha della O'Braian, un tempo sua amica e alleata.
Il suo sguardo si spostò verso la sedia affianco al suo letto, e fu allora  che gli ritornò alla mente la persona che li a Downton gli era stata più cara, Jimmy.
Si erano scritti qulache lettera dopo la sua partenza ma era ormai più di un anno che non lo sentiva.
Non era arrabbiato con lui, sapeva com'era fatto.
Dopo tutto ciò che era successo sapeva che era sciocco ripensare a lui, ma in cuor suo sperava di sbagliarsi.
Come si era sbagliato nel credere alle fandonie della O'Braian.
Era passato molto tempo da allora, Jimmy lo aveva perdonato per l'accaduto di quella notte , forse aveva anche dimenticato con il tempo, ora sicuramente non ci pensava più.
Probabilmete, si disse, non pensa più neanche a me.
Si voltò nel letto cercando di prendere  sonno e smettere di ricordare, ma fu interrotto dalla Signora Hughes che inruppe nella sanza con un espressione molto imbarazzata, probabilmente non sapeva cosa dire in quella circostanza.
Cosa si può dire ad un uomo che ha appana tentato di togliersi la vita.
"Salve  Signor Barrow, ho saputo che si è sentito poco bene oggi..." Se per poco bene si  intende tanto disperato da desiderare di morire allora si, mi sono sentito poco bene, pensò Thomas.
Ma lasciò cadere la questione pensando all'enorme sforzo che sicuramente stava facendo in quel momento la Signora Hughes.
"Si, ma  mi sento  meglio ora, grazie" rispose con un sorriso finto ed appana accennato sulle labbra.
" Vuole che le chiami qualcuno, insomma, per spiegare l'accaduto, non so, un parente, un amico..."
"Se avessi avuto un amico da chiamare probabilmente non sarei ridotto cosi..." ma anche questa frase rimase solo un pensiero nella testa di Thomas.

Quel pensiero fu però accompagnato dall'immagine del volto di Jimmy, dei suoi occhi, dei suoi capelli e del suo sorriso.
Thomas cercò di reprimere con tutto se stesso qull'immagine ma questa continuava a riaffiorare.
Una voce nella sua testa gli sussurrava di farlo chiamare, di dire alla Signora Hughes di scrivergli, forse così, lui sarebbe venuto a trovarlo, e Thomas avrebbe potuto vederlo un ultima volta nella vita.
Ma non lo fece, non diede retta  a quella vocina, non lo fece chiamare, si limitò a scuotere la testa in senso di nagazione ed aggiunse "No Signora Hughes, nessuno, non si preoccupi".
La donna non insistette ed uscì dalla stanza in silenzio.
Come rimase solo Thomas si lascio sfuggire un sospiro triste e, quasi in risposta a quella vocina che fino a poche secondi prima gli torturava la mente con il ricordo di Jimmy, sussurò "Temo che non  lo rivedrò mai più..."
Poi crollò in un sonno profondo sfinito dalla stanchezza!

   
 
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