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Autore: Treasterischi    14/02/2016    10 recensioni
L’amore a Gotham è complicato, destabilizzante, doloroso e declinato in molte forme relazionali differenti… ma le cose possono complicarsi in modo "mostruoso" se di mezzo c'è una laurea in genetica! XD
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clayface, Francine Langstrom, Fright (Linda Friitawa), Poison Ivy, Scarecrow
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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San Valentino 2
Dangerous Liaisons – Relazioni Pericolose

Prefazione dell’Autrice: Siamo di nuovo a San Valentino e una nuova fic “romantica” spunta fuori nell’account di TreAsterischi!
Sì, siete capitati nella “Zona dove le cose normali non accadono molto spesso” XD
Che posso farci? Gotham è piena di relazioni assurde e malatissime… così piena che questa volta ho deciso di dedicarmi a 3 coppie in una volta sola! XD
3 episodi su 6 personaggi accomunati apparentemente da solo 2 cose: una relazione disfunzionale e una laurea in genetica! XD
Buona lettura! :P

Ascolto consigliato: https://youtu.be/dqbv0WITE0Q?list=PLJNoKAdgEPe3u-opGvx7kIL6MUY7l45wz

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Prologo

(Manicomio di Arkham, alcuni detenuti sono in riga nell’androne centrale, dove Cash sta distribuendo scopettoni e prodotti per la pulizia)
Cash: …Buchinsky alle docce. Walker il cortile. Nigma ai corridoi del secondo piano.
(Consegna l’attrezzatura, ma arrivato all’Enigmista si ferma trattenendolo)
Cash: Non so come hai ottenuto il permesso lavorativo, ma ti tengo d’occhio! Niente giochetti, Nigma, se ci tieni ai denti!
(L’Enigmista sfodera la sua miglior faccia da schiaffi)
Enigmista: Oh, non preoccuparti Cash, farò il bravo e scoperò come mai prima d’ora!
(Il secondino lo guarda malissimo, poi lo lascia andare)
(All’esterno della struttura le acque sotto la scogliera si increspano appena e Query & Echo emergono silenziosamente con le mute da sub!)
(Le scagnozze nascondono l’attrezzatura tra gli scogli e sparano i rampini sincronizzandosi con le guardie: le sentinelle non notano nulla di strano e le due donne si infiltrano agilmente in una grata dell’aria)
(Nigma sta svolgendo il suo lavoro, buttando di tanto in tanto un occhio alla telecamera di sorveglianza: l’apparecchio si muove a destra e sinistra con regolarità, ma improvvisamente si spegne)
(I secondini in sala monitor osservano perplessi lo schermo disturbato, ma dopo qualche istante si riavvia, mostrando Edward ancora lì)
(Le guardie fanno spallucce, mentre il loop trasmette il turno della settimana scorsa e l’Enigmista è già sparito dal vero corridoio!)
(Nigma striscia nelle condotte dell’aria più in fretta che può, sbucando in un padiglione dismesso del Centro Medico)

Enigmista: (Entusiasta) Tempismo perfetto, ragazze! Ottimo lavoro!
(Query & Echo gli sorridono compiaciute, vestite da sexy infermiere)
Query + Echo: Buon San Valentino Eddie!!
Enigmista: Abbiamo un paio d’ore a partire da adesso: diamoci da fare!
(Le due si avvicinano, giocherellando con lo stetoscopio)
Query: (Maliziosa) Uh, dottoressa Echo, sembra che abbiamo un paziente in gravissima astinenza da passera… lei concorda?
Echo: Certo, dottoressa Query: urge terapia d’urto con aggiunta di esposizione e contatto prolungato con ghiandole mammarie femminili!
(Nigma sfodera un sorriso marpione e gongola)
Query + Echo: Prego, Signor Nigma, si accomodi in “Sala Pompa”…
(Dissolvenza)

Atto I

(Notte buia e senza stelle: le strade di Gotham sono deserte, spazzate dal vento che trascina con sé fogli di giornale fradici di pioggia)
(La prima pagina titola “Terrore nei cieli: avvistato Man-Bat”)
(Kirk Langstrom è al lavoro in quello che sembra un laboratorio clandestino ricavato da uno scantinato)
(L’uomo ha l’aria insonne e la barba incolta, mentre si affanna febbrilmente alle sue provette di fortuna)

Kirk: (Mormorando) Solo l’ultima dose… avanti, avanti… reagisci!
(Il composto chimico rimane inerte per un po’… poi sfrigola e cambia colore. Langstrom sbuffa di sollievo osservando entusiasta il suo siero)
Kirk: Finalmente…
(Porta la provetta alle labbra, ma qualcuno bussa facendolo sobbalzare!)
Kirk: (Spaventato) Chi è?!
(La voce di Francine risponde ovattata da dietro alla porta)
Francine: Kirk, sono io… ti prego, apri.
(Lui esita, rigirandosi ansioso la provetta tra le mani, lei bussa ancora)
Francine: Kirk, mi senti?
Kirk: (Titubante) Francine… non dovresti essere qui…
Francine: (Disperata) Nemmeno tu!
(Langstrom ammutolisce vergognandosi e appoggia il siero sul tavolo, avvicinandosi all’uscio)
Kirk: Posso spiegare…
Francine: (Affranta) Cosa c’è da spiegare?! L’hai fatto di nuovo! Ci sei ricaduto!
Kirk: (Addolorato) Non è vero!
(Lei rimane in silenzio stupita, lui sospira e continua)
Kirk: Non sto sintetizzando il siero… sto cercando di contenere Man-Bat!
Francine: È… l’antidoto?
Krk: Sì! Te lo giuro! Si è risvegliato! Si è impadronito di me! (Francine resta in silenzio, la fronte appoggiata alla porta, i pugni stretti… lui continua disperato) Non riuscivo a controllarlo! Ogni giorno diventava più forte! Dovevo scappare o avrei fatto del male a te e i bambini!
(Lei lo zittisce sferrando un colpo allo stipite)
Francine: (Urlando) E come ha fatto a risvegliarsi Man-Bat?! Eh?! Eri pulito!
(Kirk deglutisce consapevole e si siede a terra, con le spalle appoggiate alla porta e la testa tra le mani)
Kirk: (Piangendo) Sono stato io… ma ti giuro che non volevo! Ho… ho preso solo una dose… ed è stato l’inferno!
(Langstrom piange sommessamente, lei non risponde)
Kirk: Perdonami Francine… ti prego, credimi… sto solo cercando di fermare la trasformazione: è l’antidoto! Mi serve solo un’altra dose…
Francine: Fammi entrare Kirk… ti scongiuro, ti supplico: lascia che ti aiuti…
(Lui inspira profondamente e lancia un’ultima occhiata alla fiala sul tavolo, poi scuote la testa e si rialza, cominciando ad armeggiare col chiavistello)
Kirk: Va bene… mi dispiace e mi vergogno come un ladro… se solo, uh?!
(Kirk ha aperto la porta, ma anziché Francine si è trovato davanti Cash armato di manganello e due infermieri pronti con la camicia di forza!)
Cash: Ok, Langstrom, niente scherzi e nessuno si farà male!
(Lui li fissa terrorizzato, poi scatta verso la provetta, cercando di tracannare il siero! Il personale di Arkham gli si getta addosso placcandolo!)
Kirk: Aaaahh!! Noooo! Francine!! Perché l’hai fatto?! Franciiiine?!
(La donna si è avviata lungo il corridoio, piangendo in silenzio e coprendosi le orecchie per non sentire le urla disperate del marito)
(Dissolvenza)
(Il giorno dopo, studio della dottoressa Leslie Thompkins: Francine ha l’aria distrutta, l’anziana donna sta cercando di confortarla)

Francine: Ho fatto la cosa giusta…?
Leslie Thompkins: Non avevi scelta Francine, sapevi che era necessario.
Francine: Si fidava di me… e l’ho denunciato…
Leslie Thompkins: Anche tu ti fidavi di lui e della sua riabilitazione, ma sai quanto possono essere violente le ricadute…
Francine: E… se avesse detto la verità?
(Leslie la guarda pensierosa)
Leslie Thompkins: Credi fosse sincero quando parlava dell’antidoto?
Francine: (Dubbiosa) Non lo so… non so più cosa credere ormai…
(Nasconde il viso tra le mani)
Francine: Ci sono giorni in cui ci sente, sta bene… e io non so se essere felice per lui... per noi... o temere che sia solo l’anticamera di una mutazione.
(La dottoressa le porge una tazza di thè e le si siede di fronte)
Leslie Thompkins: Francine, bambina… ti conosco da tanti anni ormai e so che hai agito per il suo bene, anche se è stata una scelta dolorosa.
Francine: (Annuendo affranta) Grazie…
Leslie Thompkins: Ti ho aiutata a partorire Aaron dopo il terremoto e non ti sei mai persa d’animo, crescendo due splendidi figli. Sei una donna forte e lo sai anche tu: supererete anche questa!
(Francine sorseggia il suo thè meditabonda, restando in silenzio per un po’…)
Francine: La verità è che io posso farcela, Leslie… ma non sono certa che valga lo stesso per Kirk… (Singhiozza) E non voglio perderlo…
(Dissolvenza)

§§§

(Mezzanotte, ad Arkham sembra tutto tranquillo. Fright osserva l’orologio dalla sua cella nell’ala Methaumani)
Fright: 3… 2… 1…
(Comincia a risuonare un allarme in lontananza: viene dal blocco detentivo principale, Linda sogghigna)
Fright: Perfetto…
(Nel giro di cinque minuti il corridoio di detenzione è diventato una zona di guerra! Cash sta cercando di radunare gli uomini superstiti)
Cash: (Alla radio) A tutte le unità, mandate rinforzi e portate le armi pesanti!
(La sagoma di Scarebeast emerge da un muro diroccato fiutandoli famelico!)
Cash: Sparate!! Abbattetelo!! Chiamate Batman! L’esercito! Chiunque!
(Aprono il fuoco, ma le pallottole gli rimbalzano addosso come noccioline… Il mostro inspira profondamente ed esala una nube tossica!)
Cash: Gas della paura!! Maschere, svelti!!
(Scarebeast parte in corsa travolgendo tutti quelli che gli si parano davanti, ogni tentativo di colpirlo o fermarlo è inutile!)
(L’allarme comincia a risuonare in vari settori: dalla zona di massima sicurezza fino all’isolamento! Il caos si fa sempre più vicino, poi la Creatura irrompe nel reparto Methaumani!)

Guardie: Cos’è quello?! Spara! Sparagli! Oh cazzo!!
(Le guardie vengono travolte e massacrate, mentre il mostro distrugge porte blindate e vetri di contenimento! Croc e gli altri mutanti si uniscono alla rissa!)
(Scarebeast però è rimasto indietro, fermo davanti alla cella di Fright: dopo un attimo di esitazione sfonda il plexiglass e le ruggisce contro furibondo!)
(Linda lo osserva con sufficienza, senza scomporsi minimamente)

Fright: Uhm, ti immaginavo più alto…
(Il mostro la fissa indeciso poi si china ubbidiente, lei gli agguanta il muso e gli spalanca le fauci, contandogli i denti)
Fright: Bene: la metamorfosi è completa e stabile… ma non reggeresti uno scontro diretto con Batman.
(Scarebeast annuisce, Linda gli sale in groppa soddisfatta, accarezzandogli il muso in modo quasi affettuoso)
Fright: Su, andiamocene da qui, cerca di tenere un basso profilo.
(La Creatura esegue l’ordine fuggendo nella direzione opposta a dove si sta scatenando l’inferno, mentre la Batmobile sfreccia verso il manicomio)
(Dissolvenza)
(Alcune ore dopo: Scarebeast sta galoppando a tutta velocità in aperta campagna, un fienile si distingue in lontananza. Ma improvvisamente emette un ringhio strozzato e interrompe la corsa, guardandosi intorno confuso)

Fright: No, è troppo presto!
(Fright gli scende dalla schiena. Il mostro ruggisce disperato, tenendosi la testa con le zampe mentre la mutazione inizia a regredire)
Fright: (Controllando l’orologio) Due ore in meno di quanto preventivato…
(Scarebeast si contorce al suolo, accartocciandosi in uno scricchiolio di ossa che si riducono dolorosamente, sotto lo sguardo indifferente di Linda)
(Dopo alcuni minuti di agonia Crane torna finalmente umano e crolla svenuto a faccia in giù nel campo incolto)
(Lei si guarda intorno seccata adocchiando poi una carriola)
(Dissolvenza)
(La luce del tramonto filtra da un abbaino aperto nel fienile, Spaventapasseri mugugna dolente, riprendendo conoscenza)

Spaventapasseri: (Biascicando) Maledetta… infida… approfittatrice…
(Si stropiccia la faccia cercando di mettere a fuoco l’ambiente e si accorge di essere attaccato a mille flebo e sondini!)
(La collera prende immediatamente il posto dello stupore e balza in piedi cominciando a strapparseli di dosso)

Spaventapasseri: La ammazzo! È la volta che... Uh?!
(Cercando di allontanarsi è rimasto impigliato a qualcosa e ha abbassato lo sguardo, rimanendo imbarazzato ed esterrefatto!)
Spaventapasseri: Questo è troppo!
(Cambio di scena immediato: Fright è in laboratorio alle prese con le provette, Spaventapasseri spalanca la porta a calci, irrompendo con la falce!)
Spaventapasseri: LINDA!!
(La furia si smorza subito in una fitta di mal di testa… Crane geme con le mani alle tempie, lei lo osserva soavemente perfida)
Fright: Tanto per cominciare: buon pomeriggio… e fossi in te eviterei i rumori forti e i movimenti bruschi.
(Spaventapasseri inspira furente, continuando ad impugnare l’arma)
Spaventapasseri: Non fare la leziosa! Con che diavolo mi hai infettato?!
Fright: Una versione rudimentale del mutageno: mi mancavano alcuni reagenti, ma ha funzionato perfettamente, salvo qualche effetto collaterale…
Spaventapasseri: Ti hanno arrestata solo la settimana scorsa!! Come hai fatto ad avvelenarmi?!
(Lei sogghigna sorniona con una punta d’orgoglio)
Fright: Ti lecchi le dita per sfogliare le pagine mentre leggi…
(Lui la fissa basito, sentendosi un idiota, lei continua ironica)
Fright: È bastato imbibire di mutageno la nuova copia rilegata di Dostoevskij, “casualmente” donata alla biblioteca del manicomio… sapevo che non avresti resistito: l’hai letteralmente “divorato”…
(Crane la zittisce, piantando la falce nel tavolo con un gesto rabbioso)
Spaventapasseri: (Sibilando furibondo) Sto per farti assaggiare la mia personale versione del concetto di “Delitto e Castigo”!
Fright: (Beffarda) Speravo apprezzassi almeno la citazione al Nome della Rosa…
(Lui sospira frustrato, massaggiandosi le tempie)
Spaventapasseri: È un cliché, Linda… letterario, te lo concedo, ma pur sempre un cliché! E sai come la penso in materia!
Fright: Scusa se non ho avuto tempo per farmi venire un’idea più creativa… ma quel compito di solito spetta a te.
(Crane si abbandona rassegnato su una sedia, guardandola di tralice)
Spaventapasseri: Esci immediatamente da questo laboratorio e dalla mia vita! Non ti lascerò fare altri esperimenti su di me!
Fright: (Ironica) Ti ho giusto rimesso in sesto, ma, tranquillo, non disturbarti a ringraziarmi…
Spaventapasseri: Ah sì?! E che ci facevo nel fienile con tutti quei tubi attaccati?! Mi stavi usando come cavia un’altra volta?!
Fright: (Laconica) No, solo tenendo in vita: avevo preventivato 3 giorni di coma, ma fai sempre di testa tua e ti sei ripreso con 20 ore di anticipo…
(Spaventapasseri la osserva allibito, lei continua indifferente)
Fright: Era solo una precauzione: la mutazione è regredita troppo presto e i residui di siero in circolo potevano provocare trasformazioni impreviste…
(Spaventapasseri si stringe la radice del naso con le dita)
Spaventapasseri: La tua totale mancanza di etica è quasi più aberrante della mia… (Rabbioso) Mi hai infilato anche un catetere!
(Linda lo guarda divertita e maliziosa)
Fright: Sono pur sempre un medico, non mi scandalizzo per certe cose…
(Crane si stropiccia la faccia tra imbarazzo, collera e rassegnazione, deponendo la falce)
Spaventapasseri: Dimmi almeno che ho sbranato l’Enigmista...
Fright: Stavi per farlo, ma ha usato Tetch come scudo umano per confonderti... nel dubbio ti sei limitato a gassarli con le tue tossine più potenti.
(Spaventapasseri grugnisce con disappunto)
Spaventapasseri: Mi ci vorrà ben più di un thè per farmi perdonare da Jervis dopo questa… Perché ti rivolgo ancora la parola…?
Fright: Perché ti ho appena fatto evadere e sai che la nostra collaborazione è vantaggiosa per entrambi… professionalmente parlando.
(Gli allunga un foglio di appunti, Crane lo prende di malavoglia e vi butta un occhio… facendosi sempre più interessato man mano che scorre la lettura)
Spaventapasseri: Uhm, promettente…
Fright: (Lusingata) Di nulla... posso isolare facilmente un recettore del cervello per rendere più efficace la reazione fobica alle tossine, ma ci vuole un certo stile per sfruttare appieno la scoperta…
(Gli rivolge un sogghigno complice, Crane annuisce)
Spaventapasseri: Va bene, cerchiamo di non complicare le cose, visto che siamo momentaneamente latitanti: (Imbraccia nuovamente la falce) innanzitutto non avvicinarti a meno di 10 metri da me!
Fright: (Annoiata) Sì, sì, non preoccuparti… ho già fatto i test che mi servivano: non ho bisogno di mutarti di nuovo…
Spaventapasseri: Non sono disposto a crederti sulla parola e… (Nota una pila ordinata di appunti sul tavolo e sobbalza) Ehi! Dov’è la mia Kryptonite?!
Fright: Quella che usavi come fermacarte? L’ho messa in un involucro di piombo e l’ho sepolta nel campo, vicino allo spaventapasseri…
Spaventapasseri: (Irritato) Perché devi sempre andare attorno alle mie cose?!
Fright: Tanto per cominciare è radioattiva, al punto che i fogli su cui l’avevi appoggiata erano diventati illeggibili.
Spaventapasseri: Sono radiazioni superficiali! Nessuno originario di questo pianeta è mai morto per l’esposizione alla Kryptonite!
(Linda fa spallucce)
Fright: In generale tutto l’ambiente era saturo di roba tossica... Per precauzione ho preso un canarino per controllare che l’aria fosse respirabile.
(Crane la fissa incredulo, poi volge gli occhi a cielo)
Spaventapasseri: Ti rendi conto che questa è paranoia?! Mista probabilmente a una forma di fobia per il disordine e…
Fright: Il canarino è morto in 2 minuti.
(Silenzio colpevole)
Spaventapasseri: (Imbarazzato) Beh, ad ogni modo non è un problema: siamo entrambi immuni a questi dosaggi!
Fright: Noi sì, ma le cavie no: non voglio che le neurotossine vaganti falsifichino i risultati!
(Lui brontola frustrato e rinuncia a replicare, cominciando a ricopiare la formula sulla lavagna)

§§§

(Placida periferia di Blüdhaven: il sole primaverile splende tiepido sui villini a schiera dalle bianche staccionate e pratini curati)
(Sulla collina al limitare della via, sorge una graziosa casetta, in cui fanno mostra di sé le più rigogliose ortensie del vicinato)
(Il glicine florido si inerpica sulla facciata, fino alla finestra del piano superiore, dove un uomo sta spegnendo la sveglia assonnato)

Uomo: (Bofonchiando) È già mattina…?
(La voce di una bambina cinguetta nel corridoio, lui sorride tuffando la faccia nel cuscino)
Bambina: Papà! Papà! Farò tardi a scuola!
(La figlioletta irrompe in camera e balza sul lettone prendendo il padre a cuscinate)
Uomo: Annie! Piano! Ahah… Ouff! Così mi distruggi!
Annie: Alzati dai! C’è la colazione!!
Uomo: Sì, sono sveglio… sono sveglio…
(Poco dopo: i due scendono in cucina, accolti dall’aroma dei waffle caldi appena serviti in tavola)
Uomo: (Inspirando) Mmmh… che profumo invitante. Tesoro, prepari le migliori colazioni della contea!
(La moglie ai fornelli si volta sorridendogli radiosa… è Poison Ivy!)
Ivy: (Lusingata) Oh Basil, sei sempre un amore... ma il segreto è nello sciroppo d’acero, lo sai…
Basil: Eh, già: Madre Natura dà sempre il meglio!
(Le strizza l’occhio, mentre si siedono a tavola tutti insieme)
(Dissolvenza)
(La giornata di Pamela prosegue perfettamente nella sua perfetta vita)
(Bacia affettuosamente marito e figlia mentre escono di casa)
(Cura il giardino salutando con un sorriso i vicini che, passando davanti alla villetta, le fanno i complimenti per le magnifiche aiuole)
(Fa volontariato all’“Orto degli Anziani”, accudendo pazientemente i vecchietti alle prese con gli ortaggi)
(All’ora di pranzo va a prendere a scuola la piccola Annie e nel pomeriggio passa da perfetta casalinga a madre esemplare, dedicandosi a lei)
(Alla sera Basil rincasa e la famiglia si riunisce di nuovo in serenità, raccontandosi le allegre peripezie della giornata, fino all’ora di andare a letto)
(Annie è sotto le coperte ben rimboccate, Pam le sta leggendo una fiaba: la piccola è sul punto di assopirsi, la voce di Ivy trema commossa)

Ivy: E così vissero felici insieme per 300 anni, nella terra del Tír na nÓg, dove giovinezza e bellezza regnano eterne.
(La piccola chiude gli occhi e si addormenta sorridendo serena, mentre una lacrima solca il viso di Ivy, il marito osserva in silenzio sulla soglia)
(Per qualche istante non succede niente, poi Annie comincia a sciogliersi come una statua di argilla tenera!)
(Pamela singhiozza disperata e fa per stringerla a sé, ma la creta le scivola via dalle dita… Basil cerca di confortarla abbracciandola)

Basil: Coraggio Pam… su non fare così…
Ivy: (Straziata) Perché?! Perché non ci riesco?! È colpa mia!
(Lui la allontana con delicatezza dal cumulo di fango inanimato e la stringe a sé, iniziando a sciogliersi a sua volta)
Basil: (Accorato) Non dire così… sei la donna migliore che un uomo possa desiderare accanto… E una madre magnifica!
(Lei continua a piangere, avvolta nel tepore dell’argilla di cui sono costituite le braccia di Clayface, ormai completamente mutato, tranne che nel viso)
Ivy: “Madre Natura”… (Aspra) Una madre sterile…
(Basil la accarezza delicatamente, asciugandole le lacrime con i suoi baci)
Basil: Non è vero… non è vero e lo sai anche tu! (La bacia ancora) Lascia che ti ami, Pamela… plasmiamo insieme la nostra bambina…
(Lei si lascia trasportare e tuffa le mani nella creta malleabile delle sue spalle, baciandolo di rimando, mentre foglie e gemme sbocciano nell’argilla)
(Dissolvenza)
(Il mattino dopo: la sveglia suona e Clayface, nuovamente umano, allunga un braccio per spegnerla assonnato)

Basil: (Bofonchiando) È già mattina…?
(La voce di Annie cinguetta nel corridoio, lui sorride)
Annie: Papà! Papà! Farò tardi a scuola!
(E la giornata ricomincia da capo)

Atto II

(Arkham, notte fonda: i prigionieri stanno cercando inutilmente di dormire, mentre i lamenti di Kirk riecheggiano nel corridoio)
(L’uomo è rannicchiato sul pavimento della sua cella e sta gemendo come un animale in agonia, tenendosi tappate le orecchie con le mani)
(Cash e la dottoressa Leland lo stanno osservando dalla videosorveglianza)

Dottoressa Leland: Un’altra crisi…
Cash: Sì e sempre di notte… se continua così lo sbatto in isolamento: i detenuti diventano nervosi se non dormono abbastanza!
Dottoressa Leland: Non è colpa sua se soffre di sordità! Andiamo, gli darò un calmante e domani mattina faremo una visita di controllo…
(Poco dopo: dottoressa e secondino stanno entrando nella cella. Kirk è ancora sul pavimento e si lamenta debolmente, Cash si china su di lui)
Cash: Ok, Langstrom, ora ti diamo una bella medicina per dormire un po’ e…
(Kirk reagisce fulmineo e lo colpisce in piena faccia con la tavoletta del water divelta che nascondeva sotto di sé!)
(Cash crolla a terra tenendosi il naso sanguinante, la dottoressa grida e Langstrom la spintona via prima che possa iniettargli il sedativo!)

Dottoressa Leland: Guardie!! Sta scappando!!
(Scatta l’allarme mentre l’uomo corre a perdifiato nel corridoio tra le grida degli altri prigionieri, andando ad infilarsi in una stretta grata dell’areazione!)
(Gli swat corazzati non possono seguirlo senza togliersi le protezioni)

Swat: Merda, l’aveva già svitata! Isolate il perimetro! Trovatelo!
(L’allarme si estende a tutto il blocco detentivo, le guardie infilano sensori radiocomandati nei condotti più angusti per intercettarlo)
(Kirk intanto è sbucato fuori dalla grata del campanile a strapiombo sulla scogliera e sta correndo a capofitto verso il limite del tetto!)

Kirk: (Forsennato) Sette metri di edificio… venti metri di scogliera… basteranno! Sì! Posso trasformarmi prima dell’impatto!
(Mancano pochi passi allo slancio, ma improvvisamente un barlume di paura e lucidità balena nelle sue pupille e arresta la corsa, caracollando fino al bordo del tetto e fermandosi ad un soffio dal baratro!)
Kirk: (Mormorando) No… no, no, no…
(L’uomo si sporge tremante e guarda giù, sferzato dal vento freddo)
Kirk: Dio… cosa sto facendo?! Cosa sto facendo?!
(Le guardie lo raggiugono e lo placcano trascinandolo via senza che opponga resistenza)
(Dissolvenza)
(Sala visite di Arkham: Francine è a colloquio con il marito, disperato, stretto nella camicia di forza e guardato a vista)

Francine: Kirk… ti prego, dimmi che non è vero…
Kirk: (Vergognandosi) È vero…
(Lei si porta le mani alla bocca, lui scuote la testa con forza)
Kirk: Ma non è colpa mia! Te lo giuro! È Man-Bat! Vuole uscire e sta cercando di costringermi a mutare!
(Lei lo guarda spaventata e incredula, poi si avvicina accarezzandolo)
Francine: Kirk… lo sai anche tu: Man-Bat è solo un animale. Non ha una mente e una volontà… non può dirti cosa fare…
Kirk: Devi credermi Francine! Almeno tu! Non ero io! Non volevo uccidermi!
(La parola è come una pugnalata per lei, che lo abbraccia con disperazione)
Francine: Lo so! Ma ti prego, resisti! Fallo per me! Fallo per i bambini!
(Lui strattona la camicia di forza che gli impedisce di stringerla a sé. Poi si rassegna e nasconde il viso sulla spalla di lei, sussurrandole all’orecchio)
Kirk: (Bisbigliando) Aiutami… vai nel capanno sul retro del giardino e guarda dietro la cassetta degli attrezzi: troverai il mio diario con la formula e...
(Lei si stacca dall’abbraccio e lo fissa angosciata, lui la implora con lo sguardo)
Kirk: (Flebile) Fidati… è scritto tutto lì…
(Francine non risponde, continuando guardarlo spaventata e chiama la guardia per uscire. Kirk la osserva allontanarsi in silenzio)
(Dissolvenza)
(Notte fonda: Aaron e Rebecca dormono nella loro stanza, lei nel lettino, lui appeso a testa in giù dal soffitto. Francine invece è nel suo letto matrimoniale vuoto e si rigira senza prendere sonno)
(Dopo un po’ rinuncia e si alza, avvicinandosi alla finestra: è una notte serena e il capanno è ben visibile in giardino, rischiarato dalla luna)
(Più tardi: Francine ha recuperato il diario di Kirk e lo sta leggendo con apprensione in camera sua. Le formule all’inizio sono ordinate e regolari, ma più proseguono le date, più aumenta la confusione, le correzioni contradditorie e intere pagine risultano strappate e mancanti!)

Francine: (Mormorando) Mio Dio Kirk…
(Dissolvenza)
(Alcuni giorni dopo: Francine è nello studio della dottoressa Thompkins)

Leslie Thompkins: …quindi potrebbe aver detto la verità?
Francine: Ho letto attentamente la formula e in parte potrebbe aver ragione: è una versione modificata dell’antidoto…
Leslie Thompkins: Perciò tuo marito non mentiva… cos’è che ti turba davvero, Francine?
(Lei si incupisce con una punta di repulsione)
Francine: Io sono stata She-Bat… sono diventata quella “cosa” tante volte da potermelo ricordare chiaramente. Non c’è nessuna doppia personalità.
Leslie Thompkins: Quindi Kirk sta agendo da solo?
Francine: (Rimuginando) Una parte di me vorrebbe credergli… vorrei che fosse davvero una conseguenza del siero e che l’antidoto risolvesse tutto…
Leslie Thompkins: E l’altra parte di te?
Francine: (Afflitta) L’altra teme che sia impazzito del tutto... e inconsciamente stia cercando di uccidersi per proteggerci da lui…
(Leslie cerca di confortarla: Francine è affranta, ma sembra non avere più lacrime per piangere)
(Dissolvenza)
(La settimana successiva: i secondini scortano Kirk in sala visite e gli assicurano le cinghie della camicia di forza al tavolo)
(Francine entra e si siede di fronte a lui, baciandolo accoratamente)
(Lui la asseconda, ma qualcosa lo lascia stupito e le labbra si separano)
(Lei lo abbraccia e gli sussurra nell’apparecchio acustico)

Francine: Ho letto il diario e sintetizzato la tua formula nella capsula che ti ho passato… c’è un 50% di possibilità che tu abbia ragione e, quando la inghiottirai, l’antidoto agirà…
(Kirk la guarda commosso e annuisce in preda alla gratitudine, ma lei si discosta e lo fissa determinata tenendogli il viso con le mani)
Francine: …Ma se ti sei sbagliato, Man-Bat emergerà nella sua forma più violenta (Lui sobbalza spaventato) e io sarò la tua prima vittima… perciò ti chiedo con tutto il cuore Kirk: sei certo che sia l’antidoto?!
(Lui esita, mille pensieri e calcoli gli affollano la mente)
Francine: Mi fido di te: se pensi che sarò al sicuro, allora inghiotti la pillola… se non lo sei non farlo.
(Langstrom resta in silenzio, dilaniato dal dubbio, chiude gli occhi e china il capo pensando più in fretta che può)
(I secondi sembrano ore, ma alla fine l’uomo sorride tra sé e sé e la guarda annuendo sereno)
(Lei ricambia intimorita e speranzosa, lui con le labbra esala “ti amo”)
(Poi ingoia la capsula)


§§§

(Laboratorio di Spaventapasseri, lui e Linda stanno osservando una fiala sul Bunsen: più il fluido si scalda e più il colore si fa rosso)
(Si scambiano uno sguardo soddisfatto, ma improvvisamente la reazione cambia e il liquido diventa blu in uno sbuffo di fumo chiaro)
(Crane grugnisce, Fright sibila inviperita e accartoccia i fogli di appunti, gettandoli nel cestino della carta riciclata)

Spaventapasseri: (Ironico) L’hai presa con filosofia, vedo…
Fright: Non può non funzionare! Il campione si dev’essere contaminato!
Spaventapasseri: (Esasperato) Linda… hai sterilizzato le provette 2 volte prima di prelevarlo…
(Lei sospira raccogliendo i pensieri)
Fright: Non possiamo mutare il virus così… è troppo debole e il composto decade immediatamente…
Spaventapasseri: Beh, scusa tanto se non ho un acceleratore di particelle tascabile giù in cantina!
Fright: (Annoiata) Insisto, dobbiamo assaltare gli Star Lab e usare il loro…
(Crane scuote la testa poco convinto, poi la luce di un’intuizione geniale balena nel suo sguardo)
Spaventapasseri: Non è detto…
(Sogghigna astuto e va a rovistare in un ripostiglio. Linda assiste con malcelata insofferenza al trambusto, finché lui non emerge con un badile)
Fright: (Scettica) Hai intenzione di scindere un protone con quello?
Spaventapasseri: (Brusco) Ovviamente no! Sto solo andando a recuperare la Kryptonite che mi hai gentilmente interrato nel campo!
(Fright si illumina)
Fright: Hai ragione… irraggiando il composto con le onde gamma potremmo provocare la reazione.
(Spaventapasseri le scocca uno sguardo di superiorità e si avvia fuori)
(Più tardi, Linda finge di ignorare l’involucro di piombo ricoperto di fango incrostato appoggiato sul tavolo, lui sta maneggiando il cristallo senza guanti, limandone via una minima quantità dentro la provetta)

Spaventapasseri: Bene, ora non resta che centrifugare…
(La infila nel macchinario, ma non parte… Crane gli sferra un pugno e si avvia con un rumore asmatico, Linda lo studia con sufficienza)
Fright: C’è qualche “reperto tecnologico” qui che non risalga agli anni ‘70?
Spaventapasseri: (Infastidito) Funziona benissimo! Basta solo usare le cose con parsimonia, come lo scaldabagno e tutto il resto!
Fright: Non mi sembra che lo scaldabagno dia problemi…
Spaventapasseri: Forse a te no, visto che te lo accaparri regolarmente: sono settimane che vado avanti a docce gelate!
(Lei alza un sopracciglio)
Fright: E questo tuo masochistico altruismo a cosa è dovuto?
Spaventapasseri: Al fatto che se osassi privarti dell’acqua calda farei la fine di Marat o Agamennone: pugnalato nella vasca da bagno!
(Lei sogghigna crudelmente divertita)
Fright: Idea allettante, ma credo che ti siringherei nella doccia tipo Psycho: è un classico e dà molta più soddisfazione…
Spaventapasseri: (Brusco) Non farti venire strane idee! E se vuoi un laboratorio più attrezzato tornatene da Maschera Nera! Ah, giusto, non puoi…
(Linda lo guarda male, questa volta è lui a ghignare)
Fright: Non è colpa mia se la tossina di controllo mentale non era sufficiente.
Spaventapasseri: Oh, certo: non potevi più manipolare il tuo burattino…
Fright: (Annoiata) Jeremiah è un soggetto promettente, basterà aspettare qualche mese e tornerà ricettivo come prima…
Spaventapasseri: (Irritato) Sai, è un peccato tu mi abbia fatto evadere così presto: era giusto il mio turno per pisciargli nella minestra in sala mensa!
Fright: (Facendo spallucce) Odiavate così tanto il dottor Arkham?
(Spaventapasseri ride sinistro e rabbioso)
Spaventapasseri: Oh, sono giusto 15 anni che si volta dall’altra parte mentre i secondini ci danno una ripassata coi manganelli o ci frigge con l’elettroshock senza anestesia godendosi lo spettacolo! Dobbiamo ricambiare le umiliazioni!
Fright: Sì, avevo notato che fosse borderline, ma non era ancora impazzito come te e i tuoi colleghi…
Spaventapasseri: (Cupo) Era affacciato sull’abisso della follia, tu l’hai solo trascinato di sotto con te… e te ne sei sbarazzata come al solito, quando un uomo non serve più ai tuoi scopi.
Fright: Te l’ho detto, la tossina non era più sufficiente: la personalità di Sionis è entrata in conflitto con la sua…
Spaventapasseri: (Pratico) Hai provato a riempirlo di antipsicotici?
Fright: (Sorpresa) No… dici che avrebbero aiutato?
Spaventapasseri: (Fiero) Sono solo il miglior psichiatra psicopatico di Gotham, ma sono certo che tu conosca il mio mestiere meglio di me!
Fright: Non potevo certo coinvolgerti negli affari della mala: ogni volta che ci hai ficcato il tuo naso adunco hai fatto una brutta fine…
Spaventapasseri: (Sprezzante) Oh, grazie per l’altruismo, ma non mi pare che ti sia andata meglio, visto che lavorando con lui e un chimico mediocre come il Dottor Death hai fatto così tanta strada da essere tornata qui!
(Linda sospira e gli dà le spalle, poi riprende malinconica)
Fright: Mi ci sono voluti due scienziati psicopatici per provare a sostituirti... e non sono bastati.
(Crane esita un istante, colpito dall’affermazione, ma in quel momento la centrifuga ultima il ciclo, richiamandoli all’attenzione)
Crash! (Una provetta blu vola fuori dalla finestra, seguita da una raffica di imprecazioni di Spaventapasseri!)
Fright: (Ironica) L’hai presa con filosofia, vedo…
(Crane non replica e torna insoddisfatto alle lavagne piene al parossismo di calcoli scritti e cancellati più volte)
(Silenzio per un po’, poi lei lo affianca e sospira rassegnata)

Fright: Ci tocca ricominciare… vero?
Spaventapasseri: (Stressato) I calcoli sono giusti, Linda...
Fright: Il risultato è instabile, ci giocheremmo una cavia per niente.
Spaventapasseri: Quindi, sentiamo, che suggerimenti hai?
Fright: (Pensierosa) Dev'essere la ricombinazione cromosomica alla base, agendo sull'RNA potremmo...
Spaventapasseri: ...rifare tutto da capo!
(Si allontana frustrato, Linda sbuffa)
Fright: Cose che capitano: almeno ce ne siamo accorti subito...
(Crane ritorna con 2 tazze da caffè e gliene porge una)
Spaventapasseri: Sì, ma sono 9 ore di stechiometria a vuoto!
(Sorseggiano simultaneamente continuando a guardare i calcoli, ma lei sputa disgustata!)
Fright: Hai di nuovo scaldato la moka sul Bunsen?!
Spaventapasseri: (Sbrigativo) Si fa prima...
Fright: (Irritata) No, si brucia e basta a 1410 gradi!
(Gli affibbia la tazza in malo modo e va a farsene un altro, lui fa spallucce e lo travasa nella sua)
Fright: A volte mi chiedo se non senti i sapori o semplicemente non te ne importi!
Spaventapasseri: (Distratto) Uhm, hm…
(Ricomincia a fare conti gustandosi il caffè di consistenza fangosa...)

§§§

(Primo pomeriggio nella ridente periferia di Blüdhaven: Ivy sta leggendo in salotto una rivista di giardinaggio stampata su carta riciclata, quando il campanello la distrae)
(Pamela va ad aprire la porta e viene travolta da una gioiosa Harley Quinn che le si getta con le braccia al collo entusiasta!)

Harley: Rossa!! Quanto mi sei mancata!!
Ivy: (Sbalordita) Harley! Come hai fatto a trovarmi?!
Harley: Beh, hai usato lo stesso pseudonimo di quando lavoravi agli Star Lab e poi ho visto le foto su facebook della tua famigliola felice!!
Ivy: Oh, giusto… sì, è stata un’iniziativa della scuola: non potevo essere l’unica mamma a non partecipare ai social…
(La fa accomodare in salotto e mette su un thè)
Harley: Sì, ti capisco… ma raccontami tutto: tu e Clayface state facendo sul serio questa volta!!
(Ivy sorride con una punta di tristezza, ma si sforza di dissimulare)
Ivy: Beh, sì… la sua capacità di generare bambini d’argilla è stata una bella svolta nel nostro matrimonio…
Harley: Non sapevo che creasse esseri viventi completi!
Ivy: (Malinconica) No… durano solo 24 ore… poi dobbiamo ricostruirla…
(Harley la guarda incredula e allibita)
Harley: Non so perché, ma sto immaginando voi due che fate tipo la scena di “Ghost” mentre plasmate vostra figlia… è una cosa malatissima, ma anche così romantica!!
(Ivy sbuffa infastidita)
Ivy: Potresti non ricordarmelo?
Harley: Cosa? Il fatto che sia “malatissimo” o “romantico”?
Ivy: (A disagio) Diciamo entrambe…
(Harley si avvicina stupita e curiosa)
Harley: Dai Rossa, non vorrai dirmi che l’hai sposato solo perché è uno dei pochi con cui puoi fare sesso senza ammazzarlo!!
Ivy: Beh, non sono così opportunista…
Harley: Un po’ ti capisco, insomma non è che hai molta scelta tra lui o Bane, o qualche altro Methaumano immune… e poi Karlo è perfetto: (Maliziosa) puoi modificarlo come vuoi e scoparti un sex simbol diverso ogni notte!! Puoi farlo anche con George Clooney vestito da Batman!
(Pam alza un sopracciglio scettica e un po’ schifata)
Ivy: Non mi sembra gran ché come fantasia…
Harley: (Sbuffando) Era così per dire!! Insomma vi siete scelti per necessità, ma visto che le cose vanno alla grande ci sarà qualcosa di più, no?!
(Ivy la osserva ponderando la risposta, l’amica sembra davvero felice per lei)
Ivy: (Sospirando) Lo sai, è accaduto tutto per caso: l’ho imbambolato di feromoni per evadere e poi ho scoperto che era immune ai miei veleni…
Harley: Però vi siete sposati!! E sono anni che fate tira e molla! Insomma se era solo un’avventura e via non sareste andati così avanti!!
(Pamela rimugina seria)
Ivy: È complicato…
Harley: Bah, quando mai non lo è?! Io e Mr J litighiamo su tutto… in questo periodo ad esempio è in fissa con il suo nuovo show comico preferito: Game of Thrones! Non se ne perde una puntata e ride a crepapelle per ogni morto ammazzato, mentre io non sono sopravvissuta alle Nozze Rosse… insomma Martin continua a uccidere tutti i miei personaggi preferiti! È un serial killer, dovrebbe stare ad Arkham con noi!
Ivy: (Confusa) Ehm… sì?
Harley: Ah, scusa, sto divagando… dicevi?!
Ivy: Dicevo che con Basil le cose sono complicate… ogni volta che torniamo insieme giuriamo “solo sesso, bagni di fango e qualche colpo in coppia”...
Harley: (Trasognata) Ma poi prendete un’altra piega... Aww adorabile…
Ivy: Beh, non la metterei in questi termini, ma sì…
Harley: (Annoiata) Dai Rossa, sciogliti un po’…
(Pam sospira arrendevole davanti all’insistenza dell’amica)
Ivy: Va bene, lo ammetto: posso manipolarlo letteralmente come “argilla viva”… ma con lui mi sento davvero amata…
(Harley sgrana gli occhioni azzurri, ascoltando assorta)
Ivy: Non è solo perché possiamo amarci anche fisicamente… o per la sua capacità di generare bambini d’argilla… c’è qualcos’altro…
Harley: Beh, a te piace vincere facile, visto che lo controlli coi feromoni: in un certo senso lo costringi ad amarti…
(Ivy sogghigna ambigua)
Ivy: Non è detto… (Harley la guarda incuriosita) Ho cominciato da settimane a ridurre il dosaggio… e non c’è stata nessuna differenza.
Harley: (Sbalordita) Oh, mio Dio! Allora è una roba seria!! Ti ama davvero!!
Ivy: (Malinconica) Può darsi… il problema sono io…
(Harley la guarda delusa e dispiaciuta)
Harley: Eh, no Rossa!! Non mi puoi rovinare il lieto fine!! Sono venuta qui per riprendermi dal Trono di Spade!
Ivy: (Sorridendo) Sì, scusa, detta così suona un po’ brutale… ma non posso farci niente: non posso decidere razionalmente di innamorarmi di lui…
Harley: Però ti godi una vita di coppia da innocua casalinga…
Ivy: Beh, sempre meglio che lottare col Pipistrello a Gotham o marcire ad Arkham… Sto realizzando un sogno, ma sento che mi manca qualcosa…
(Harley la guarda comprensiva, Ivy sospira)
Ivy: È come vivere in una bellissima favola che si è avverata… ma restare consapevoli che sia solo una favola: non c’è niente di vero in questa vita…
(Dissolvenza)

Atto III

(Casa Langstrom 3 mesi dopo: la famiglia è riunita a tavola per festeggiare il ritorno di Kirk! I bambini sono entusiasti)
Rebecca: Papà ma adesso ci senti?!
(Langstrom si indica l’apparecchio acustico sorridendo)
Kirk: Se ho questo qui sì… altrimenti dovrete avere pazienza…
(Aaron dice qualcosa di incomprensibile con in bocca una fetta di pizza troppo grande)
Francine: (Premurosa) Aaron fai bocconi più piccoli: così non si capisce…
(Lui annuisce cercando di inghiottire e si volta verso il papà parlandogli perfettamente col linguaggio dei segni)
Traduzione dei segni: Nessun problema: adesso siamo bravissimi a parlare così!
(Kirk lo osserva commosso e gli dice grazie con i gesti)
Kirk: Ve l’ha insegnato la mamma?
Rebecca: Sì, ha detto che così possiamo aiutarti!
Aaron: E poi è divertente: è come sapere una lingua segreta solo per noi!!
(Kirk annuisce e sorride pieno di gratitudine alla moglie)
Kirk: Grazie Francine… se sono tornato a casa, è solo per merito tuo…
(Dissolvenza)
(Notte inoltrata: i bambini stanno dormendo, Kirk e Francine entrano in camera da letto avvinghiati l’uno all’altra, mentre si divorano di baci famelici)

Francine: (Ansimando) Dio quanto mi sei mancato!!
(Lui la sospinge contro l’armadio, scompigliandole i capelli con le mani, perdendosi nel suo profumo)
Kirk: Mi hai salvato Francine… nessuno mi credeva, ma tu sì!
(Lei contraccambia con foga, togliendogli la cravatta)
Francine: Non ti avrei mai lasciato laggiù!
(Kirk la solleva di peso e si accasciano sul letto continuando a baciarsi e a spogliarsi con veemenza)
(Lui indugia sul collo e sul seno, mentre lei ridacchia sussurrando)

Francine: Sssh, Aron ci sentirà…
(Kirk rallenta un po’ e le si stende sopra, accarezzandola e respirandola)
Kirk: Aaron sente qualsiasi cosa: ha il sonar… come te, quando eri She-Bat… e volavi con me con quelle magnifiche ali…
(Francine assume un’espressione spaventata nel sentire quella frase e percepire simultaneamente l’eccitazione del marito tra le cosce)
Francine: Cos’hai detto?!
(La donna lo respinge e lo allontana da sé, fissandolo terrorizzata, Kirk la guarda incredulo)
Kirk: Era una battuta... dai non prendertela…
(Prova a baciarla ancora ma lei gli sfugge, continuando a fissarlo angosciata)
Francine: No, aspetta! Fermati! Perché l’hai detto?! Perché l’hai pensato?!
(Kirk sbuffa cercando di ragionare)
Kirk: Non lo so… mi è passato per la testa! (Sospira) Fracine ti prego non fare così… sono pulito! Sono a posto… dai, vieni qui…
(Kirk sembra sinceramente dispiaciuto del fraintendimento, lei deglutisce a vuoto e si lascia abbracciare titubante)
Kirk: Mi hai dato l’antidoto… mi hai salvato…
(La accarezza teneramente, cingendola tra le braccia e le lenzuola, creando un effetto simile alle ali di Man-Bat)
Kirk: Ti amo Francine… senza di te non potrei vivere… non volevo spaventarti… mi dispiace…
(Lei sospira, rassegnata, ma non convinta e si abbandona al suo abbraccio, baciandolo dolcemente)
(Dissolvenza)
(Il mattino dopo: Kirk sta preparando il cestino del pranzo di Becky per portarla a scuola, Francine è al piano di sopra e sta sussurrando al cellulare)

Francine: Dottoressa Thompkins, sono io…
Dottoressa Thompkins: Oh, Francine, che piacere. Ho saputo che ci sono stati dei progressi.
Francine: (Angosciata) Sì… Kirk è tornato a casa e…
(Esita, la dottoressa percepisce il tono di voce ansioso)
Dottoressa Thompkins: C’è qualcosa che non va?
Francine: La pillola con l’antidoto… era un placebo!
Dottoressa Thompkins: (Allarmata) Cosa?!
Francine: Era troppo pericoloso... quella formula era una follia, avrebbe ricombinato il suo genoma in modo irreversibile e in caso di errore lui…
Dottoressa Thompkins: (Preoccupata) Quindi non gliel’hai somministrato.
Francine: No… gliel’ho solo fatto credere… e da allora non ha più avuto crisi. Ha smesso di parlare della personalità di Man-Bat e superato tutti i test psichiatrici…
Dottoressa Thompkins: Hai corso un grosso rischio… ora non è nemmeno più sotto osservazione in manicomio. Hai notato qualcosa di sospetto?
(Francine deglutisce e riflette dubbiosa, osservando dalla finestra il marito che fa salire in macchina Rebecca e si avvia, mente Aaron li saluta svolazzando in cortile…)
Dottoressa Thompkins: Francine, potreste essere tutti in grave pericolo! Se hai anche solo un minimo dubbio devi chiamare subito Arkham…
Francine: (Mormorando) Lo riporterebbero dentro…
Dottoressa Thompkins: Cos’hai detto? Non ho sentito…
(Francine inspira profondamente facendosi coraggio)
Francine: Non si preoccupi Dottoressa Thompkins: le ho telefonato solo per dirle che ha funzionato…
Dottoressa Thompkins: (Sospettosa) Ne sei sicura?!
Francine: (Autoconvincendosi) Mio marito sta bene adesso.
Dottoressa Thompkins: Ma…
Francine: (Sospirando) Mi creda, andrà tutto bene…
(Riaggancia, sorridendo rassegnata ad Aaron che la sta salutando fuori dalla finestra mente vola)
Francine: (Tra sé e sé) …finché durerà…
(Dissolvenza)

§§§

(Aperta campagna: una luce accesa brilla dalle finestre del fienile)
(All’interno Spaventapasseri, sdraiato sulle balle di paglia e completo di costume di juta, si sta godendo la lettura di un libro, mentre fuma la pipa)
(Crane sfoglia le pagine leccandosi le dita, ma una sagoma gli compare alle spalle)

Voce di Fright: Allora è questo che fai tutto il giorno?
(Spaventapasseri balza in piedi di soprassalto, trovandosi davanti Fright!)
Spaventapasseri: Linda?! Che diavolo…?! (Guarda incredulo l’orologio) è ancora pomeriggio! Cosa ci fai fuori dalle tue stanze?!
(Lei lo studia con ovvietà, mentre scuote via la pioggia dal grosso ombrello che tiene in mano)
Fright: Non so se te ne sei accorto, ma fuori diluvia… è la luce del sole a darmi problemi, non l’orario…
(Crane mastica imprecazioni, spegnendo la pipa e strappandosi via il sacco di juta dalla faccia)
Spaventapasseri: Stai seriamente rischiando di morire…
Fright: Detto da uno che nel tempo libero cerca di andare a fuoco fumando in un pagliaio, è un po’ contradditorio…
Spaventapasseri: (Stressato) Linda… lavoriamo gomito a gomito 10 ore alla volta… potremmo, per cortesia, evitare di frequentarci anche nelle restanti?!
Fright: Concordo pienamente: ho di meglio da fare nei momenti di relax…
Spaventapasseri: Sì, tipo sintetizzare sieri mutageni?!
(Lei sbuffa togliendosi l’impermeabile: è già in tenuta da laboratorio con tanto di camice bianco)
Frigth: Non essere paranoico…
Spaventapasseri: (Aspro) Oh, certo… Vuoi davvero farmi credere di non avere sempre una siringa pronta in tasca?!
(Lei ghigna con aria di sfida)
Fright: Se vuoi perquisirmi accomodati pure…
(Spaventapasseri volge gli occhi al cielo)
Spaventapasseri: (Rassegnato) Mi hai preso per un idiota? Ogni volta ti ripresenti con una formula geniale come pretesto, io abbocco e mi usi come cavia per potenziare le tue tossine! Lo so che è il tuo scopo fin dall’inizio!
(Un barlume di consapevolezza brilla nelle pupille rosse di lei, ma dissimula immediatamente allungandogli una cartella di appunti)
Fright: Se non mi importasse non mi sarei disturbata a ripetere le analisi sulla cavia umana: nessuna reazione fobica senza esposizione prolungata.
(Crane prende i fogli e comincia a leggerli sedendosi su una balla di fieno, lei gli gira attorno, posizionandosi dietro di lui)
Spaventapasseri: Le vittime dovrebbero assumere la tossina per settimane.
Fright: (Laconica) Troppo lenta… Batman troverebbe l’antidoto prima.
Spaventapasseri: Beh, possiamo sempre veicolarla in altri modi!
(Balza in piedi e scrive la formula su un foglio, Fright lo squadra scettica con le mani in tasca)
Fright: Pensi di riuscire a salvare un esperimento che sta andando a rotoli?
(Lui le rivolge un’occhiata astuta, inerpicandosi poi sulla scala a pioli)
(Linda lo segue con lo sguardo e nota solo ora che le travi del soffitto sono piene di appunti attaccati con puntine e freccette, connessi da una ragnatela di fili colorati, spago e funicelle di juta)

Fright: (Allibita) Che diavolo è quella roba?!
Spaventapasseri: (Orgoglioso) Benvenuta nel mio cervello!
Fright: Non vorrai dirmi che ci capisci qualcosa…?
Spaventapasseri: (Sbuffando) Non sforzarti sempre di capire tutto: certe cose devi solo immaginarle!
(Lei non replica e continua ad osservare il curioso groviglio, mentre Crane scende dalla scala, va a sdraiarsi sul fieno e le fa segno di stendersi con lui)
Fright: (Alzando un sopracciglio) Non mi è chiaro cosa ci trovi di interessante nella paglia: è irritante e si infila dappertutto…
Spaventapasseri: (Annoiato) Pensi di riuscire a evitare di lamentarti di ogni cosa per almeno 5 minuti?
(Linda cerca inutilmente di mascherare la sua insofferenza e lo affianca)
Fright: Ora che si fa?
Spaventapasseri: Adesso si aspetta che venga un’idea…
(Si mette comodo a guardare in su con una spiga tra i denti)
Fright: (Beffarda) Sai che in questi frangenti emerge prepotentemente la tua essenza da campagnolo sudista…?
Spaventapasseri: (Risentito) Sono della Georgia: ti crea problemi?!
(Una folata di vento entra dalla finestra aperta e scuote gli appunti: alcuni fogli svolazzano, altri fili si intrecciano, allacciando tra loro le formule)
(Linda osserva in silenzio, poi ne indica una con aria interessata)

Fright: Ehi, quella cos’è?
Spaventapasseri: Hai buon occhio come sempre… è il mutageno con cui io e il Dottor Elliot abbiamo infettato Croc alla nostra prima collaborazione…
Fright: (Ironica) Niente male per dei dilettanti…
Spaventapasseri: (Divertito) Siamo promossi?
Fright: Può darsi… ma questo non risolve il nostro problema…
Spaventapasseri: “In chimica nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, sii paziente e vedrai che troveremo qualcosa di utile… (Un’altra raffica sospinge un foglietto vicino alla formula, Crane mugugna) Magari non quella…
Fright: Cos’è?
Spaventapasseri: Una vecchia tossina fallimentare: non scatenava il minimo terrore… l’unico pregio era l’assuefazione.
Fright: Ovvero?
Spaventapasseri: Beh, bastava un’esposizione anche minima e il soggetto non poteva più farne a meno…
Fright: Uhm, delirium tremens istantaneo… sai che la Mafia pagherebbe oro un’aggiunta simile nel narcotraffico?
Spaventapasseri: (Schifato) La Mala sfrutta il tuo genio scientifico per sintetizzare nuove droghe?
Fright: (Asciutta) È parte del mio lavoro: prima il dovere e poi il piacere…
Spaventapasseri: Naah, è solo uno spreco di talento!
(Lei alza un sopracciglio, lui sbuffa)
Spaventapasseri: Il tuo problema è che sei troppo razionale: adatti te stessa al mondo, sacrificandoti per una fantomatica vittoria…
Fright: Almeno è una strategia vincente a differenza di te.
Spaventapasseri: (Ironico) Bah, io sono irrazionale: cerco di adattare il mondo a me! (Indica con un gesto teatrale il firmamento di formule chimiche) E questo è l’alfabeto con cui scriverò il mio universo!
(Linda lo osserva colpita, poi sospira)
Fright: Beh, se non altro è un bel sogno ad occhi aperti…
Spaventapasseri: (Disilluso) Già…
(Cala il silenzio, Fright osserva assorta)
Fright: Sai però che potrebbe funzionare? Il mio virus è asintomatico, potremmo combinarlo con la tua tossina e diffonderla nell’acquedotto…
Spaventapasseri: (Illuminandosi) Ehi, buona idea… l’assuefazione inconsapevole porterà le vittime ad assumerlo in gran quantità…
Fright: (Crudele) E se Batman fermasse l’erogazione, l’astinenza forzata scatenerebbe l’inferno!
Spaventapasseri: (Entusiasta) È geniale!! Dobbiamo lavorarci subito!
Fright: Già, magari migliorando la resistenza al calore: così che non evapori con l’acqua bollente.
Spaventapasseri: Uhm, dovrò dire a Jervis di rinunciare al thè per un po’…
Fright: (Stupita) Tetch può sopravvivere senza?!
(Crane ci pensa un momento, poi sghignazza)
Spaventapasseri: No, decisamente no… Eheh… piuttosto preferirebbe bere la tossina! Ahah!
(Linda si unisce alla risata di gusto, poi si fa più vicina e gli sfiora la spalla reclinando la testa)
(Silenzio per un po’)

Fright: Funzionerà questa volta…?
(Spaventapasseri accenna un sorriso con una punta d’amarezza)
Spaventapasseri: Beh, se non ci proviamo non lo sapremo mai, no?
(Lei lo osserva con attenzione, ma alza lo sguardo e sbuffa notando un raggio di sole che filtra dall’abbaino)
Fright: (Infastidita) Dannazione… ha smesso di piovere.
(Crane ne prende atto facendo spallucce, poi si volta di nuovo verso di lei con un sorriso ambiguo)
Spaventapasseri: Beh, a te la scelta: o ti intabarri da capo a piedi e vai a rintanarti in laboratorio… oppure puoi restare qui con me aspettando la sera...
(Fright lo guarda maliziosa, ponderando la risposta… la mano nella tasca del camice accarezza la siringa di mutageno già pronta all’uso… ma poi la lascia andare: non questa volta, non oggi)

§§§

(Villetta familiare a Blüdhaven: Ivy è in cucina e sta versando il thè, Harley è sulla soglia dietro di lei)
Harley: E con il suo lavoro da attore come va?
Ivy: Oh, l’ho “persuaso” a trovarsi un impiego da ufficio… sai com’è, avrebbe dato troppo nell’occhio e le tournée sono sempre un problema…
Harley: Ah, capisco… ma non hai paura dei suoi poteri?
Ivy: In che senso?
Harley: Beh, non è più sotto il tuo controllo: forse sta solo recitando...
(Ivy si irrigidisce, un sospetto si fa strada nella sua mente)
Harley: Insomma non puoi essere sicura che sia davvero così… e poi può diventare chiunque e interpretarlo alla perfezione…
(Pamela inclina leggermente la lama del coltello del pane per controllare l’amica alle sue spalle)
Harley: Potrebbe trasformarsi anche in qualcuno che conosci… o di cui ti fidi!
(Harley scatta verso di lei, ma Pam è più rapida e le getta addosso la teiera!)
(Lei urla disperata, mentre l’acqua bollente scioglie l’argilla di cui è costituita!)

Clayface: Uahuaah!! “Mi sto sciogliendo!! Mi sto sciogliendoooo!!”
(Ivy ne approfitta per guadagnare la porta e chiudersela alle spalle!)
Ivy: Basil!! Come hai potuto farmi questo?!
(La voce cavernosa di Clayface rimbomba dalla cucina)
Clayface: Potrei chiederti la stessa cosa!!
(Pamela allunga una liana e blocca l’uscio con un armadio, Karlo colpisce la porta con violenza e una delle assi cede: ha trasformato il braccio in un’ascia)
Ivy: (Arretrando) Calmati! Posso spiegare!!
(La scure apre un varco e il mostro d’argilla fa capolino, modellandosi il viso con le fattezze di Jack Nicholson in “Shining”)
Clayface: Pamela? “Sono a casa, Amore…”
(Si squaglia passando dalla fessura e si ricompone nel tinello)
Ivy: (Tesa) So che sei sconvolto, non volevo fartelo sapere così! Ma possiamo parlarne! Non ti avvicinare!
(Karlo avanza con in faccia il ghigno sinistro di Jack, Pamela indietreggia verso le scale)
Clayface: Pammie… “Tesoro… Luce della mia vita! Non ti faccio niente… soltanto quella testa te la spacco in due!”
(Trasforma le braccia in una mazza e attacca, ma lei schiva il colpo che apre un buco nel muro!)
Ivy: La stai facendo fin troppo melodrammatica!
(Schiocca le dita, il Croton nel vaso si ingigantisce animandosi e crea uno scudo di foglie a proteggerla)
Clayface: Pensi di riuscire a fermarmi?! Ho un’intera filmografia di uxoricidi nel mio repertorio!!
(Attacca con prepotenza, ma le ampie foglie trattengono l’argilla e lo scucchiaiano giù dalle scale!)
Ivy: Mi ci sono voluti mesi per creare questa vita! Non puoi rovinare tutto!
Clayface: Vita?! Dio, Pam! Sei più finta della Kidman in “La donna perfetta”! Se volevi tanto entrare nel cast di “Desperate Housewives” bastava chiedere! Conosco i produttori!
(Lei lo fissa furente e fa crescere le sue radici, bloccando le scale e cominciando a saturare la stanza di feromoni)
Ivy: Tra qualche minuto sarai nuovamente molle creta nelle mie mani! E ricominceremo da capo!
(Clayface si dilegua nel disimpegno tra soggiorno e sala da pranzo)
Clayface: Potevamo essere “Bonnie & Clyde”: una coppia criminale con un bel bottino… invece finiamo sempre come “Mr & Mrs Smith”!
(Il rampicante di Ivy sfonda il muro ad un centimetro dalla sua testa! Lei osserva in copertura dal corrimano delle scale)
Ivy: Sei ancora vivo, ‘Amore?’
(Lui fa capolino nella voragine con la faccia di Brad Pitt)
Clayface: “La tua mira fa schifo quanto quello che cucini! Non so se mi spiego!”
(Scaglia un’onda fangosa contro la pianta, otturandone le aperture da cui fuoriusciva la tossina!)
Ivy: Era tutto perfetto questa volta! Avevamo una vita onesta e una bambina magnifica!!
(Karlo sale i gradini fissandola esterrefatto)
Clayface: No! Mi hai intrappolato in una pubblicità del Mulino Bianco con la famigliola felice! Una versione psicopatica del “Truman Show”!
(Si plasma la faccia in quella di Jim Carrey e sfodera il suo sorriso più falso)
Clayface: Che ne dici, Pam?! È così che mi vuoi?! Ti piaccio di più adesso?!
(Ivy lo fissa furibonda, poi gli cancella quel ghigno beffardo dalla faccia sferzandolo con una liana!)
Ivy: No, ‘Caro’, mi viene solo voglia di prenderti a frustate!
Clayface: Oh, andiamo… ti ho augurato il buongiorno ogni mattina…
(Estende l’argilla avvinghiando la donna verde come un tentacolo!)
Clayface: “E casomai non ti avessi rivista: buon pomeriggio!” (La schianta contro il muro) “Buonasera!” (La scaraventa al suolo) “E buonanotte!”
(La scaglia fuori dalla finestra dritta contro il tetto della serra, sfondandolo!)
(Ivy striscia contusa e raggiunge il rubinetto del sistema di irrigazione, attendendo al varco il marito)
(La voce di Clayface riecheggia nell’ambiente)

Clayface: Pensi davvero che non abbia chiuso l’acqua in giardino prima di mettere in crisi il nostro matrimonio?!
(Pamela apre i rubinetti e in effetti non esce una sola goccia)
(Lei si infuria e la sua ira si estende a tutte le piante della serra, che iniziano ad agitarsi come scosse dal vento!)

Ivy: Tu non mi capisci Basil! Tutto quello che ho sempre voluto era sposarmi e avere figli!! Ma mi è stato impedito!
(Clayface irrompe fuori dalla vegetazione sotto forma di sfera rotante solida, abbattendo rami e travolgendo ogni cosa!)
Clayface: Il tuo sogno è la negazione stessa di “Revolutionary Road”!! Possibile che una come te abbia una mentalità bloccata negli anni ‘50?!
(Ivy lo fissa con aria di sfida mentre lui si ricompone e la fronteggia)
Ivy: (Subdola) ‘Dolcezza’, sii ragionevole, dopotutto, siamo sposati!
(Sferza le liane sparando una raffica di spine, lui schiva scomponendosi e risponde con una salva di proiettili di creta, intrappolandola contro il muro!)
(Lei si dimena bloccata nella massa fangosa, mentre lui si avvicina assumendo le fattezze di Schwarzenegger in “Atto di Forza”)

Clayface: “Ho chiesto il divorzio!”
(L’argilla si amplia e il mostro di fango la sovrasta gigantesco, mentre le braccia assumono la forma di due mazze chiodate)
(Ivy chiude gli occhi, ma il colpo si ferma a pochi centimetri da lei!)

Clayface: Ma che… no! Non riesco a muovermi!!
Ivy: (Sprezzante) Ah, sembra tu ti sia “invischiato” nella mia resina speciale!
Clayface: Gnnn… Maledetta stronza!! Se non altro non puoi liberarti nemmeno tu!
(Ivy si rende conto dello stallo e sbuffa seccata)
Ivy: Oh, fantastico… ora ci tocca stare qui a parlare dei nostri problemi di coppia finché l’effetto non svanisce… o Nightwing non ci arresta…
Clayface: Bah, non ci tengo: ad Arkham non ci sono celle matrimoniali!
(Lei sospira e si guarda intorno)
Ivy: Perché deve sempre finire così…?
Clayface: (Rammaricato) Non lo so Baby… tu mi piaci, ok? Cioè, sei uno schianto e come compagna di crimini sei fantastica… ma poi ti si sveglia uno psicotico desiderio di maternità e appena dico “no” mi trovo schiavizzato in questa pantomima! È da malati!!
Ivy: (Malinconica) Forse perché è l’unico modo che ho per non essere di nuovo ferita e abbandonata…
Clayface: O più probabilmente perché siamo due psicopatici totalmente sbagliati… e se non stiamo tra noi con chi possiamo stare…?
Ivy: E allora perché siamo arrivati a questo?!
Clayface: (Amaro) Beh, me l’hai detto proprio tu, mentre credevi che fossi Harley: “non c’è niente di vero in questa vita…”
(Lei lo guarda colpita, la resina comincia a cedere e Karlo si scioglie debolmente, rinunciando a colpirla e allontanandosi lentamente)
Clayface: È sempre bello finché dura, Pammie… ci siamo tolti le voglie, fatti qualche scopata divina, ma non può funzionare…
(Anche la trappola fangosa in cui è imprigionata lei si disfa liberandola)
(Pamela rimane lì a guardarlo indecisa, mentre lui apre la porta della serra)

Ivy: (Affranta) Aspetta! Basil io… volevo solo una vita felice… una famiglia! (Sospira) Che ne sarà di noi adesso?!
(Lui si ferma sulla soglia, si volta a guardarla e con il viso sornione di Clark Gable le risponde…)
Clayface: “Francamente, me ne infischio.”
(Si allontana nel tramonto)

Epilogo

(Bruce Wayne è seduto al tavolo del ristorante più esclusivo di Gotham e sta parlando al cellulare)
Bruce: Ci sono novità, Alfred?
(Il Maggiordomo sta chiamando dal Batcomputer)
Alfred: Sì, Sir: le scagnozze dell’Enigmista si sono infiltrate ad Arkham e hanno attivato un loop nelle telecamere di sorveglianza…
Bruce: (Sospettoso) Ma Nigma non è evaso…
Alfred: No e non vi sono state altre manomissioni.
Bruce: Nell’ultimo sopralluogo avevo installato delle microcamere personali: hanno registrato qualcosa?!
Alfred: Certamente Sir e ho già visualizzato il contenuto: l’Enigmista non sembra affatto intenzionato ad lasciare il Manicomio e le sconsiglio di mostrare i video al Signorino Damian prima della maggiore età.
(Batman resta in silenzio, una punta di imbarazzo lo perplime)
Bruce: Ehm… notizie degli altri evasi?
Alfred: Il Signorino Dick ha fatto rapporto da Blüdhaven su Clayface e Poison Ivy e…
Bruce: Avvertimi quando è pronto ad intervenire!
Alfred: (Sospirando) Le ricordo Signor Wayne che è San Valentino e né il Signorino Grayson, né la Signorina Gordon saranno reperibili fino a domani…
(Bruce sta per replicare, ma Selina, seduta di fronte a lui, gli prende il telefono e chiude la conversazione)
Selina: Bruce… se ti azzardi a mandare a rotoli questo momento ti assicuro che l’unica di cui dovrai preoccuparti stasera sarà Catwoman…
(Tamburella con le dita sulla tovaglia… lui sospira e le prende la mano)
Bruce: (Sussurrando) Vuoi davvero passare una banale serata mondana con Bruce Wayne…?
Selina: (Maliziosa) Beh, ho adocchiato una collana di diamanti niente male l’altro giorno… regalarmela sarebbe un ottimo modo per farla sparire da quella vetrina…
Bruce: E se avessi optato per dei semplici fiori?
Selina: Allora spero tu abbia il costume con te… perché io non sono certo venuta impreparata…
(Gli strizza l’occhio e gli sfiora le labbra con un bacio sensuale ed effimero, poi si alza)
Selina: (Ambigua) Vado a prendere un po’ d’aria… se vuoi puoi raggiungermi fuori tra un po’… diciamo sul tetto…
(Batman la osserva rapito allontanarsi e sorride tra sé e sé)
(Dissolvenza finale)


***: “Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate”… beh, questa frase si può prendere alla lettera se parliamo delle genetiste di Gotham e Arkham! XD

L’amore a Gotham è complicato, destabilizzante e doloroso, declinato in molte forme relazionali differenti…
D’altronde “nessuno dice mai che sia facile… ma ci si sceglie per farselo un po’ in compagnia” quel viaggio della vita dove “nasci solo e solo andrai, ma è in mezzo che hai quel gran bel traffico…” in cui “si viene e si va, tenendosi stretti, tenendosi dritti, che così si fa” e “le donne lo sanno”, non possono limitarsi a salvare la vita ai loro uomini e accontentarsi “di un bacio e via”, devono assecondarli mentre “vivono a orecchio, mettendoci tutto, anche stonando di brutto”... tanto “rimangono pronte: è il tempo che gira” ^_-
(Ora capite il perché della playlist consigliata? XD)

“Compromessi” è uno spaccato del dramma quotidiano dei Langstrom, una famiglia che deve sempre accettare l’idea che la “normalità” non sarà mai di casa… la pazzia di Kirk non è dominante come per altri Arkhamiti, ma è inutile illudersi che sia solo una fase momentanea… è qualcosa con cui Francine deve venire a patti e imparare a gestirla, se non vuole perdere per sempre l’uomo che ama e che la ama altrettanto, incondizionatamente… anche quando è She-Bat…
Ostinarsi a contrastarlo è controproducente… e può solo farla finire in analisi ^^”

“Come tu mi vuoi” introduce la vera novità della fic, una coppia inedita e inquietante come non mai: la Ivy/Clayface! XD
Pam nella serie animata dimostrava il suo malatissimo istinto materno creando cloni arboricoli per simulare una famigliola felice...
E sempre nella serie animata Clayface dimostrava di poter creare bambine di argilla… beh, il loro matrimonio può prendere una piega molto sinistra! XD
In più con Clayface si può rompere la quarta parete (ma anche soffitti e pavimenti…) all’infinito citando caterve di film e attori, come dimostrato anche da MissD in questa bella fanfic :P

E veniamo alla mia coppia preferita con “Questioni di Chimica” XD
Linda e Jonathan sono uno spasso per me! Lei fa la raccolta differenziata anche quando si infuria! Non è adorabile? XD
Possono battibeccare su stechiometria, usi impropri della Kryptonite, modi per strinare caffè, invasione dell’altrui fisicità e docce ghiacciate, consapevoli del fatto che la loro “relazione professionale” sia sempre sul punto di sfociare in una pugnalata… ma nel frattempo sanno davvero capirsi e discutono in “scientifichese” della loro situazione, ritagliandosi qualche sporadico momento di intimità, sotto un firmamento di formule chimiche letali…
(Eh, già, la paglia si infilerà dappertutto! XD)

Il tutto incorniciato dal modo in cui si festeggia San Valentino sia tra le mura di Arkham che a Gotham City! :P
Come sapete sono contraria al concetto “se i villain si amano allora diventano buoni, perché l’ammoreh risolve tutto”…
#nope! XD
A Gotham l’amore ti complica di brutto le cose e la “vita coniugale” dei villain è qualcosa di disturbante, malatissimo e agghiacciante… anche se il sentimento è autentico! XD

3 episodi e 3 coppie diverse: Ivy e Clayface che sono uniti per convenienza e manipolazione, ma emotivamente non connessi; Crane e Fright che hanno un legame profondo e autentico nel loro essere scienziati pazzi, ma una relazione fortemente instabile e di breve durata; Kirk e Francine che sono l'amore eterno, ma separati da avversità incolmabili, se non scendendo a compromessi...
Non importa se siano sposati, divorzia(n)ti o malvagi ex che tornano insieme… è tutta una questione di alchimia di C.O.P.P.I.A. (Come Ottenere Problemi che Prima Ignoravi di Avere) XD

Ps: Vediamo se qualcuno è abbastanza nerd da beccare il riferimento a Theme Hospital! XD
   
 
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