Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Amberly_1    20/02/2016    5 recensioni
E dopo l'evento di "50 Sfumature di Frohana" ecco che rincontriamo i nostri quattro eroi alle prese con i genitori/suoceri.
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"Ah caro?"
"Si, Elsa?"
"Lo sai che domani sera arrivano i miei vero?"
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Pre-scrittum: non m'intendo di calcio e sono negata XD


 

Caro, sono arrivati i miei














"E' calcio di rigore bastardo, calcio di rigore!" urlarono insieme kristoff, Hans e Anna come se la TV potesse sentirli.

"Ragazzi vi volete calmare? Stasera la nostra squadra sta facendo pena è inutile prendersela, oramai hanno già perso 2 a 0." disse Elsa con assoluta calma.

"Non è vero Els, c'è sempre speranza, scommetto che recuperano adesso." rispose Anna fiduciosa.

"Ma se la partita è quasi finita!" puntualizzò Elsa.

"Ci sono i minuti di recupero." determinò Anna.

"GOAL!" Hans e Kristoff si alzarono urlando.

"Visto?!" Anna si rivolse ad Elsa. "Scommetto che fanno altri due goal e vincono."

"Se succede davvero così Anna prometto che ti accompagnerò tutti i giorni dove vuoi." disse Hans.

"Io invece ti comprerò quella penna della Thun che tanto ti piace." aggiunse Kristoff.

Anna ed Elsa risero per poi prestare attenzione alla partita. Anna bisbigliava incoraggiamenti affinché la squadra facesse goal e in men che non si dica il giocatore centrò la palla in porta segnando il secondo goal.

"Grandioso! Coraggio un altro goal!" incoraggiavano i due ragazzi.

"Andiamoandiamoandiamoandiamo, io davvero voglio la penna della Thun." supplicò Anna. Purtroppo la partita fu dichiarata finita e le due squadre pareggiarono.

I quattro imprecarono lievemente delusi. "Va beh è un pareggio, almeno non hanno perso con 0." concluse Elsa.

"Ehi però pel di carota qui ha quasi indovinato eh." disse Hans.

"Pel di carota, a me?! Ha parlato il Rosso Malpelo." rispose Anna imbronciata.

"Sta tranquilla Anna, indovinato o no te la compro comunque quella penna." le disse Kristoff sorridendo e Anna sorrise di rimando.

"Che poi secondo me, ritornando all'argomento dei capelli, tu non sai nemmeno cosa sia il Rosso Malpelo." disse Hans.

"Certo che lo so, è una novella di Giovanni Verga che parla di un ragazzo malizioso e cattivo... come te." rispose Anna altezzosa e Hans le fece una smorfia giocosa.

"Sembrate cane e gatto voi due." gli disse Elsa tornando dalla cucina con dei piatti, li appoggiò sul tavolo e proseguì, "dovresti smetterla di istigare sempre mia sorella, Hans."

"M-ma tu_lei... argh! Ci rinuncio."

"Oh Hans se solo qualcuno ti amasse davvero." mimò malignamente Anna.

"Ha ha ha. Tanto c'è Elsa che mi ama davvero."

Kristoff allora intervenne con un attacco di ristata nervosa.

"Vuoi che ti ricordo il perché Elsa ti ha sposato?" chiese Anna.

"Beh, è perché sono troppo irresistibile e affascinante con dei modi da vero principe." 

Ed ecco Kristoff che scoppiò di nuovo a ridere.

"Veramente, caro Hans, è perché sia a me che ad Anna facevi tanta pena sin dal momento della corte e Anna insisteva perché davvero le facevi una cosa nello stomaco e così ho accettato." rispose Elsa.

"Sai, noi siamo contro l'abbandono degli animali in difficoltà." aggiunse Anna. Kristoff a questo punto non ce la faceva più dal ridere.

Hans invece era rimasto con'espressione inebetita, un po' come la faccia di Jhonny Depp nel ruolo di Jack Sparrow, perfettamente identica. "Bene, non preoccupatevi, davvero... siete davvero delle bellissime persone_"

"Oh andiamo stiamo scherzando!" rise Elsa, "beh la parte di Anna alla quale facevi pena è vera però non dimenticarti anche mamma e papà che ti hanno preso in simpatia, loro anche hanno insistito."

"Guarda questo mi consola molto Elsa cara." 

Quel ridicolo argomento sembrava chiuso per cui si spaparanzarono tutti sul divano cominciando a mangiare tranquillamente.

"Ah caro?"

"Si, Elsa?"

"Lo sai che domani sera arrivano i miei vero?"

"Cosa!?" urlò Hans.

"Domani arrivano mamma e papà?" chiese Anna preoccupata.

"Kristoff, Hans, io ve lo dissi già ieri. Non ditemi che ve ne siete dimenticati."

I due ragazzi si guardarono in faccia e deglutirono. "... siamo fregati." 



La sera seguente...





Elsa cominciò a sclerare senza senzo a causa dello stress del sistemare la casa inveendo contro il marito e il futuro cognato. 
"Per la miseria Hans dovevi solo mettere una tovaglia! E tu Kristoff, è così difficile preparare dei coperti?" concluse esasperata.

Anna dal'altro canto, se ne stava buona buona a tagliare le verdure in perfetto silenzio temendo lo sfogo della sorella anche su di lei.

"Oh andiamo Elsa, ti agiti sempre inutilmente. Ecco sistemo tutto." disse Hans aggiustando la tovaglia precedentemente messa in modo disordinato. Elsa sospirò frustrata nel vedere il marito, assieme a Kristoff, essere così imbranati. 
Allora era vero che gli uomini erano incapaci nel fare le faccende domestiche, peccato che se ne sia resa conto così tardi.

"Ehi Anna stai facendo tutto da sola? Aspetta che ti aiuto." disse Elsa dispiaciuta di essersi completamente dimenticata di sua sorella.

"Tranquilla Els, è normale che ti sia distratta appresso a quei due incapaci senza speranze." bisbigliò comprensiva la minore.

"Guarda che ti abbiamo sentita!" urlò Hans dall'altro lato.

"E sai quanto me ne frega a me?!" urlò di rimando Anna.

"La mia furia scatenata ha ragione, siamo senza speranze." aggiunse tristemente Kristoff.

Elsa non potè fare a meno di ridacchiare, che famiglia singolare...

DLIN DLON

Per degli istanti il tempo parve fermarsi in casa Westergard, si guardarono in faccia con sguardi melodrammaticamente spaventati, per poi riprendere con estrema frenesia il tutto dove ognuno urlava ordini sugli ultimi rintocchi da fare.

"Hans apri la porta, anzi no vado io."

"Ci vado io tranquilli." aggiunse Kristoff.

"Sto andando io!" annunciò Anna.

Nel frattempo Agdar e Idun Arendelle aspettavano pazientemente fuori.
"Perché ci mettono tanto?" chiese Agdar udendo strane urla provenienti dalla casa.

"Tranquillo, si saranno dimenticati e adesso staranno preparando le ultime cose, ne sono certa." aggiunse la moglie con una risatina.

La porta si stava aprendo lentamente presentando uno spettacolo ridicolmente inquietante. I tre ragazzi erano appiccicati l'uno all'altro per aprire contemporaneamente la porta.

"Salve!" gridarono tutti insieme. Elsa, Anna e Kristoff si resero conto di essere rimasti come degli ebeti fuori la porta e con gesti impacciati fecero spazio ai due coniugi.

"Caro, sono arrivati i miei." disse Elsa con finta gentilezza al marito comodamente seduto sul divano.

"Oh... OH! Salve mamma, papà." salutò Hans imbarazzato.

A quel punto, i genitori delle ragazze risero e salutarono tutta la banda con abbracci.

"Allora tesoro, come va la vita matrimoniale?" chiese dolcemente Idun ad Elsa mentre prendevano posto.

"Molto bene mamma, tutto tranquillo. Hans va a lavorare in ufficio, io mi arrangio con qualche lavoretto da baby-sitter o doposcuola e Anna si occupa della casa... o meglio dovrebbe occuparsi della casa." aggiunse a bassa voce Elsa.

"Mi fa piacere, e tu cara, come vanno le cose? Mica infastidisci tua sorella e tuo cognato?" chiese poi Idun ad Anna.

"Va tutto alla grande mamma. Io non infastidisco nessuno posso assicuratelo." rispose Anna con innocenza.

"Non è che per caso litighi sempre con Hans vero?" continuò la madre.

"NooOOOoo. Assolutamente, io ed Hans ci vogliamo bene!" concluse Anna con un sorriso a trentadue denti.

Hans fece un colpo di tosse. Era vero che si volevano bene, ma a litigare mai... aveva i suoi dubbi. Stava per commentare quando ricevette delle occhiatacce dalla moglie e da Anna e decise di non dire nulla.

"Molto bene, queste sono le mie figliole. La famiglia deve restare unita, non ammetto litigi tra di voi." 

A quel punto Agadar cominciò a fissare seriamente Hans e Kristoff. 
"Allora..." cominciò l'uomo facendo sussultare i due poveri ragazzi. "A voi come va?" chiese infine con una strana espressione che fece deglutire i suoi interlocutori.

"Tutto apposto papà." rispose Hans allegramente.

"Al dire il vero, mi riferivo prima a Kristoff. E poi, Hans, da quando ti ho dato il permesso di chiamarmi papà?"

"Agdar!" lo rimproverò Idun.

"Stavo scherzando cara." ridacchiò Agdar per poi guardare il biondo difronte a lui.

"B-bene signor Arendelle." balbettò Kristoff.

"Mhm." annuì annoiato il padre della fidanzata. "Mi auguro ti stia comportante bene con mia figlia..."

"Papà!" fu il turno di Anna di rimproverare il padre. "Kristoff è un gentiluomo, mi tratta come una principessa."

"Che c'è di male a chiedere?" disse l'uomo guadagnandosi un sospiro esasperato dalla moglie e le due figlie.

Kristoff deglutiva nervosamente, quell'uomo lo riusciva sempre a mettere in soggezione in una maniera spaventosa. "Mi sto comportando bene signora, io ho serie intenzione con vostra figlia."

"Mi fa piacere sentirtelo dire per l'ennesima volta da quando l'hai conosciuta." concluse Agdar con lieve sarcasmo, "io intendevo, dato che la relazione va avanti da un paio d'anni risalenti al matrimonio di Elsa, quali progetti futuri hai per Anna?"

Anna alzò il capo distraendosi dalla sua cena e guardò sia il padre che Kristoff. Decise di soccorrere il fidanzato. "Sai papà, io sto cercando lavoro e Kristoff sta già conservando qualcosa col suo di lavoro al negozio di animali e... stiamo programmando il nostro matrimonio." affermò Anna sorridente.
Ci fu un completo silenzio seguito dall'intera famiglia che fissava Anna. Quest'ultima fece cenno al fidanzato affinché dicesse qualcosa.

"S-si esatto! Io ho intenzione di sposare Anna. Mi concedete la sua mano?" 

Elsa e Idun guardarono il ragazzo sbalordite e Hans faceva di tutto per non ridere come un maniaco.

"Finalmente! Questa si che è una bella notizia!" esclamò Agdar. "Certo che puoi sposare mia figlia, figliolo." 

"Ma è meraviglioso!" aggiunse Idun quasi in lacrime.

Anna e Kristoff si guardarono sorridendosi.

"Bene! Passiamo agli altri due." disse il signor Arendelle fissando Elsa e Hans che sembrava dovessero affrontare gli Hunger Games. 
"Elsa, Hans... con voi ho intenzione di intraprendere un discorso importante."

"Agdar così li fai preoccupare, caro." disse premurosamente Idun.

La giovane coppia si guardò in faccia preoccupata, Hans allora prese il suo bicchiere d'acqua e cominciò a bere nervosamente.

"Allora, questi nipoti quando arrivano?" 

Hans allora sputò tutta l'acqua accumulata in bocca ed Elsa ebbe un'attacco di tosse.

Anna e Kristoff trattenevano le loro risate isteriche e Idun sorrise imbarazzata per il poco tatto del marito.

"Non ho detto nulla di strano ragazzi, ad un certo punto alcune cose capitano ed io vorrei essere nonno adesso che sono relativamente giovane, voglio dei nipoti di cui prendermi cura."

Hans era rimasto paralizzato ed Elsa si copriva il viso rosso come un peperone con una mano.

"Certo che la vostra generazione, per quanto può essere più impertinente e irrispettosa, si vergogna per sciocchezze." continuò Agdar. "La prossima volta impegnatevi di più."

"Ok, credo che io e Kristoff ci allontaneremo per un po' dal tavolo." disse Anna imbarazzata quasi ancor più di Elsa, Kristoff accennò in segno d'accordo e si alzarono per poi sedersi sul divano difronte al televisore.

"Insomma Agdar, ti sembrano argomenti da trattare? Almeno non in questo modo." lo rimproverò Idun.

"Okay papà sarò schietta. Io e mio marito, in due anni di matrimonio ne abbiamo parlato solo un paio di volte e per ora stiamo bene senza figli." affermò Elsa affrontando l'imbarazzo. "Vero Hans?"

"Padre nostro che sei nei cieli..."

"Hans?"

"Shh, sto pregando Elsa cara. Sia santificato il tuo nome..."

Elsa e i due genitori lo guardarono sconcertati. "Io invece penso proprio che tuo marito li voglia dei figli, sta addirittura pregando affinché accada."

Hans si fermò e guardò il signor Arendelle per un momento. "In relatà sto pregando affinché non succeda." concluse imbarazzato.


Nel frattempo Anna e Kristoff erano abbracciati l'un l'altra mentre parlavano. "Kris, è vero quello che hai detto a papà prima? Vuoi davvero sposarmi?"

"Certo Anna, una proposta ufficiale ancora non la do perché voglio fare le cose per bene però non appena sistemo alcune cose ti prometto che ci sposeremo."

Anna sorrise e lo abbracciò. "Ti amo Kris."

"Anch'io furia scatenata."

I due piccioncini udirono però un finto colpo di tosse proveniente da dietro, si voltarono per guardare il padre di Anna che li fissava con un sopracciglio alzato, "saresti pregato di togliere quel braccio da dosso a mia figlia Kristoff." 

"Oh Agdar andiamo." 

"Dimmi Elsa, voi due badate a tua sorella?"

"Certo papà, io ed Hans siamo due nazisti con quei due." rispose Elsa con finta innocenza. "Non li perdiamo di vista nemmeno per un secondo."

"Voi lo sapete, a voi due ho sempre dato tutta la libertà che volevate perché mi son sempre fidato di voi ragazze ma vi ho sempre messo delle regole che esigevo andassero rispettate altrimenti partivano le punizioni." cominciò Adgar riferendosi alle sue figlie, "lo sai Anna, ho fatto così anche quando tua sorella usciva con quel fetente lì..."

Elsa e Hans cominciarono ad imitare il labiale del padre, il quale ripeteva sempre la stessa storia. "Ed eccolo che riparte." si lamentò Hans che fece ridere Elsa e Idun.

Intanto l'uomo si era perso in uno sproloquio. "... ogni volta che Hans veniva a casa e si sedeva sul divano assieme a Elsa..."

"Si papà, ti sei sempre seduto in mezzo e li facevi stare a distanza di sicurezza." cominciò anche Anna ad imitarlo. "Anche se per me è una sciocchezza, trovavano comunque il modo di stare vicini e tenersi per mano come due idioti innamorati." aggiunse a bassa voce.

"Non è una sciocchezza Anna, l'incendio parte da semplici scintille... e la paglia accanto al fuoco non può non bruciarsi."

"Vi prego qualcuno mi salvi." imprecò la minore.

"Caro perché stasera sei in vena di discorsi imbarazzanti?" chiese la moglie.

"Perché ogni tanto dovrò pur farlo, questi qui si devono svegliare."

"A me sta venendo sonno sinceramente." commentò Hans con una risata sapendo che il fatto di svegliarsi non era riferito al senso letterale.

Kristoff stanco oramai, chiese scusa al padre delle ragazze togliendo il braccio dalle spalle di Anna per concludere tutta la situazione imbarazzante che si era creata. Che serata ragazzi...
Fortunatamente si cominciò a parlare presto d'altro con qualcosa di più divertente e meno 'difficoltoso'. Anche se presto sfociò in un duello col cibo, tutto cominciò con Anna che annoiandosi delle chiacchiere lanciò a caso delle molliche di pane e... il fato voglia, ne arrivò una addosso ad Hans che non perse tempo nel vendicarsi e rilanciarla alla ragazza nonostante Anna gli avesse chiesto scusa, fu così che continuarono per diversi minuti finché il resto della famiglia non li rimproverò, continuando poi delle conversazioni più civili.

"Bene, direi che arrivato il momento di andare, si sta facendo tardi." disse docilmente la madre delle ragazze.

"Hai ragione cara." annuì Agdar alzandosi dal tavolo e dirigendosi alla porta seguiti dalla banda.

"E' stata una bella serata cari ragazzi." 

"Anche per noi mamma." disse Anna abbracciando la madre per poi passare a suo padre. Idun abbracciò l'altra figlia insieme ed Hans e Kristoff.

"Hans, Kristoff non fate caso alle parole di mio marito, lui vi vuole bene e vuole anche il meglio per le figlie anche se può essere petulante." ridacchiò la donna.

"Non preoccupatevi mamma, siete dei genitori meravigliosi." disse gentilmente Hans con un cenno d'approvazione da Kristoff.

"Oh siete dei carissimi ragazzi!" Idun abbracciò nuovamente i due.

"Ciao Kristoff, comportati bene con mia figlia. E tu Hans... mi raccomando." Agdar non ebbe bisogno di continuare la frase perché Hans capisse.

"C-certo papà." deglutì il rosso.

"Qualche volta vorrei cenare con i genitori di entrambi anche, organizziamo qualcosa e potremo portare anche i fratelli di Hans e i fratellini di Kristoff." disse allegramente Idun facendo impallidire i due poveri martiri.

Una volta andati via, i quattro chiusero con un tonfo la porta tirando un sospiro si sollievo e appoggiandosi a essa.

"E' stato... intenso." affermò Elsa e il resto annuì.

"Ragazzi è stato un incubo." spirò Kristoff.

"Ma dai, non è andata niente male. Hai fatto una proposta di matrimonio ad Anna che mia ha reso l'uomo più felice del mondo." disse Hans.

"Perché sei felice che io mi sposi?" chiese Anna.

"Non solo... perché finalmente te ne vai da questa casa." concluse Hans con una risata malefica pigliandosi però uno schiaffo da Elsa, un pugno sul braccio da Kristoff e un calcio nelle gambe da Anna.

"Vergognati, penso che se continui così dei figli non li vedremo nemmeno dal binocolo perché con te non ci voglio manco dormire più. Che uomo insensibile." sfuriò Elsa.

"Elsa ti supplico stavo scherzando amore, io adoro la presenza di tua sorella in questa casa..." Hans cominciò a fare le sue scuse melodrammatiche strisciandole dietro.

"Ed eccoli lì, ci risiamo." risero Anna e Kristoff.







 


















Angoletto Autrice:


Miei amatissimi lettori! Come state? E' da un po' che non ci sono stata e scommetto che avete sentito la mia mancanza *grilli che suonano*
Va beh, pazienza XD voi però mi siete mancati tantissimissimo e mi dispiace molto non aver aggiornato per così a lungo, purtroppo sono successe tantissime cose nella mia vita reale e una di queste è che a scuola stiamo facendo le simulazioni della terza prova per la maturità e poi si mettono altre cose "brutte". Ma adesso sono qui e sono felice.
Come al solito mi perdo in chiacchiere............. questa shot l'ho scritta in due giorni ma avrei voluto pubblicarla diversi mesi fa, di questa serie humor e nosense ce ne sarà di sicuro qualcun'altra.
Inoltre, per chi segue la long Always Mine, volevo annunciare che ho quasi concluso l'ultimo capitolo e prometto che non farò aspettare molto. Vi giuro, ho odiato tanto quella fan fiction, era solo un'esperimento XDXD però sono comunque felice di averla protratta :) e spero che ad alcuni di voi piaccia ancora <3 poi all'ultimo capitolo vi farò i miei ringraziamenti. Intanto sarei molto felice di ricevere un parere su questa shot :*
Vi adoro ragazzi, grazie per il vostro tempo e sostegno :):)


 
  
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