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Autore: Jade Tisdale    24/02/2016    0 recensioni
Raccolta di flashfic e one-shot sulla coppia Nyssara.
«Ti amo.»
«Platonicamente parlando, intendi.»
Sara scosse lievemente la testa, abbozzando un sorriso imbarazzato. «No. Ti amo e basta.»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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#1 Prompt: Person A is an art student and Person B is the nude model for their class project.

 

My model, my girl

 

 

«Ah, capisco. No no, non c'è nessun problema. Grazie comunque.»
Sara chiuse la chiamata, abbandonando il cellulare sulla scrivania.
Sospirò, passandosi una mano sul viso, e depennò il nome Jared sulla lista che aveva scritto quella mattina.
Nyssa bussò lievemente alla porta già aperta, ma Sara non rispose in alcun modo. La mora le passò una tazza di caffè bollente, che l'altra accettò volentieri.
«Non ne posso più» sussurrò, mentre Nyssa incrociava le braccia.
«Non avete ancora trovato il modello per il vostro progetto di arte?»
Sara scosse la testa, affranta. «Io e Meredith abbiamo stilato una lista di persone potrebbero sostituire Paul, visto che ci ha dato buca all'ultimo minuto, ma stranamente sono tutti fuori città, o al lavoro, o in vacanza. Se non riusciamo a trovare un modello disponibile, saremo costretti ad abbandonare il progetto» sbuffò, prendendosi la testa fra le mani.
«Avete chiesto alla sorella di Meredith? Non è una modella?»
«Sì, ma si è rifiutata di posare nuda nonostante le sue misure rispettassero perfettamente i canoni che abbiamo stabilito. Il mio gruppo mi ha lasciato i nomi di amici e parenti che avrebbero potuto accettare, ma si sono rifiutati tutti. Non so più cosa fare.»
Nel vedere la sua amata così abbattuta, la mora provò un profondo dispiacere. Sapeva quanto Sara tenesse al corso di arte, perciò, le si strinse il cuore al pensiero che, il giorno seguente, la bionda avrebbe attraversato i corridoi del college con un'espressione triste stampata in viso -quella tremenda, dannata espressione triste che faceva rattristare anche lei.
Sara mandò giù un sorso di caffè, trattenendo a stento l'ennesimo sospiro. «Non importa. Ci inventeremo qualcosa.»
Nyssa annuì appena. Subito dopo, lasciò la stanza con un lieve sorriso a contornarle le labbra.




Sara attraversò l'atrio vuoto più in fretta che poté: era in ritardo.
Quella mattina la sveglia non era suonata, il tostapane si era fuso e, come ciliegina sulla torta, il pensiero di dover affrontare i suoi compagni di corso e la professoressa Smith per dirgli che non aveva trovato il modello per il loro progetto l'aveva quasi convinta a darsi malata.
Corse sulle scale salendo i gradini a due a due, e quando arrivò al secondo piano, di fianco alla sua classe, si appoggiò con la schiena al muro per riprendere fiato.
Subito dopo, Meredith, la sua compagnia di corso, uscì dall'aula e incontrò il suo sguardo.
«Ho sentito qualcuno arrivare. Ho immaginato fossi tu» si giustificò la ragazza, stringendo le mani di Sara tra le proprie. «Ti devo ringraziare, da parte di tutta la classe. Senza di te a quest'ora saremmo persi!» esclamò, saltellando allegramente sul posto.
La bionda corrugò la fronte, confusa. «Di che cosa stai parlando?»
«Parlo della tua ragazza. È strepitosa, e simpaticissima: la adorano tutti! È davvero-»
Ma, prima che Meredith potesse finire la frase, Sara si diresse a passo spedito all'interno dell'aula. Non appena la vide, il suo cuore perse un battito.
«Nyssa?» esclamò, stupita.
La diretta interessata si voltò nella sua direzione, delineando un sorriso. Si avvicinò a lei, lasciandole un bacio a fior di labbra. «Scusa se ti ho disattivato la sveglia, ma volevo farti una sorpresa.»
«Sei stata tu?» domandò Sara, inarcando un sopracciglio. «Non importa» proseguì, scuotendo appena il capo. «Quello che mi importa, è sapere che cosa ci fai qui.»
Nyssa si strinse nelle spalle, per poi fare una giravolta su sé stessa. «Non è ovvio?»
La bionda aprì un poco la bocca, ancora scioccata per quello che stava accadendo. «Tu non puoi» sussurrò «non devi... non devi farlo per forza.»
«Se non lo faccio, perderai l'occasione di sfruttare le tue incredibili doti artistiche. E io non voglio darti un dispiacere» disse, accarezzandole dolcemente la guancia destra. «E poi, non accadrà niente di male. Potreste scommettere su chi realizza il ritratto più bello. È così che si fa al college, no?»
Sara rise, scuotendo ancora una volta il capo, e nel mentre, la professoressa Smith li intimò di dare inizio alla lezione.
«È il mio momento» sospirò la mora, dirigendosi verso il centro della stanza. «Augurami buona fortuna» aggiunse, facendole l'occhiolino.
Non appena Nyssa si levò l'accappatoio, nella stanza calò il silenzio.
I presenti, insegnante compresa, si misero a disegnare con estrema serietà, felici di aver finalmente trovato il soggetto ideale per il loro progetto.
Alcuni, prima di cominciarono, ringraziarono nuovamente Sara e Nyssa per la disponibilità, e Timothy, uno dei tanti compagni di corso della bionda, si congratulò con lei per aver trovato una fidanzata così sexy, come lui la definì.
Davanti a quel complimento, Sara si nascose dietro alla propria tela, rossa in viso e con un sorriso imbarazzato -e al tempo stesso soddisfatto- a contornarle le labbra.
















Ci sono ben 7 mie long e raccolte in corso in tre fandom diversi, e logicamente, anziché concludere le altre, mi è venuta voglia di aggiungere la numero 8 alla lista. Lo so, sono un caso perso, ma qui ho trovato una serie di prompt fantastici che non potevo non condividere con voi >.<
And come al solito esordisco meravigliosamente con un titolo buttato lì perché ero/sono a corto di idee e con dei colori anch'essi casuali perché volevo cambiare un po' xD

   
 
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