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Autore: Glaucopide_    25/02/2016    3 recensioni
Una raccolta nata quasi per caso.
Un elenco di parole.
Parole che racchiudono in sé: amore, sospiri, malinconia, il caldo abbraccio di un amico ma anche piccole perle di gioia e la bellezza della natura.
~1."Mamihlapinatapai":guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altro faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo. (Characters: Ryou/Zakuro)
~2."Cafuné": indica l'atto di passare delicatamente le dita tra i capelli di qualcuno. (Characters: Pai/Retasu)
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cafuné
 
Characters: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa.
 
I legami che ci vincolano a volte sono difficili da spiegare,
ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare.
Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica,
perché ci sono legami che sono semplicemente destinati ad essere. (*)

 
 
 



La pioggia scende lenta nel tenue colore di quella mattina ancora pallida, velando la città nipponica e accompagnandola nel suo risveglio con note soffuse di un ritmico sgocciolio di perle.
Le vetture parcheggiate in strada si tingono dei loro colori, dopo essere state mascherate tutta la notte dalla luce gialla dei lampioni che illuminano la metropoli. Una leggera brezza inizia a soffiare da est scompigliando l’erba verde dei prati mentre gli uccelli iniziano a cinguettare dall’alto degli alberi, abbandonando il loro asilo notturno.
A poco a poco ti svegli, riemergendo piano dalle braccia di Morfeo, un fremito attraversa le tue palpebre prima di aprirle dolcemente e iniziare a guardare la finestra.
I primi raggi di sole cominciano a filtrare attraverso le piccole fessure della tapparella, timidi, avanzano nella stanza fino a raggiungere la parete, dove disegnano delle sottili strisce di luce.
La stanza è illuminata flebilmente e si riescono ad intravedere i contorni degli oggetti rimasti nascosti al buio per tutta la notte; sposti lo sguardo e rivedi le tue cose, puoi distinguere i tuoi pantaloni rimasti lì, come li avevi buttati la sera prima, e noti che la tua camicia è scivolata dolcemente sul pavimento durante le ore notturne.
Lo scrosciare della pioggia scandisce i tuoi pensieri, mentre i rumori della città che si risveglia ti appaiono ancora ovattati. Inizi a fissare i granelli di polvere  che leggeri volano nell’aria, decidi di seguire la traiettoria di uno di essi. Sale e scende nel silenzio armonioso della camera,  non ha una meta, segue quell’impercettibile corrente d’aria che piano lo fa cadere sempre più in basso, fluttua lentamente mentre tu abbandoni il mondo onirico e inizi a prendere realmente coscienza della realtà che ti circonda.
Cominci ad udire un rumore ritmico, un sibilo lento ripetuto ad intervalli regolari, volti il capo alla tua sinistra e scorgi la sua figura avvolta dal lenzuolo candido.
I ricordi della notte precedente si fanno spazio prepotenti nella tua testa e non riesci ad evitare di sorridere mesto. Con la mano ti ravvivi i capelli sottili mentre contempli la creatura al tuo fianco, la leggera coperta lascia intravedere un tratto di pelle nivea; risali con lo sguardo la sua figura e la pelle lattea cede il posto ai suoi capelli lunghi e leggermente ondulati, tra di essi fa capolino il viso ancora addormentato.
Retasu dorme serena, respira lentamente muovendo quel leggero strato di stoffa che lambisce il suo corpo, le sue mani avvinghiano il lenzuolo mentre stringe un piede alla tua gamba. Le labbra rosee, leggermente socchiuse, lasciano uscire il respiro leggero e le ciglia lunghe sigillano le palpebre, impedendoti di specchiarti nei suoi occhi d’indaco.
Cauto sfiori con una mano il fianco morbido , lei, lasciando un profondo sospiro, si volta completamente verso di te e schiude le braccia inconsciamente, come a volerti invitare a farti più vicino.
Posi il viso nell’incavo del suo collo e avverti il calore della pelle candida, lasci che il suo profumo, inconfondibile, accarezzi le corde più intime del tuo essere e con un braccio le cingi la vita.
La pioggia continua a cadere, batte sul tetto e scivola lungo le finestre ma non ti importa, è domenica e probabilmente resterete a casa, pensi, mentre inizi a tracciare delle linee leggere lungo la schiena della giovane donna distesa al tuo fianco.
Ti accorgi che Retasu sta iniziando a svegliarsi, sbatte lentamente le palpebre e a poco a poco mette a fuoco la tua figura, ti rivolge un sorriso timido mentre un lieve rossore compare sulle sue guance di pesca quando le tue labbra si curvano e si avvicinano alle sue.
La tua mano accarezza il suo volto con dolcezza, sfiora la fronte, scende lungo la linea guida del piccolo naso fino ad arrivare al contorno delle labbra sottili.  

«Buongiorno» –mormori con voce roca.
La guardi stiracchiarsi pigramente e avvicinarsi a te, prima di sentire le sue labbra fresche posarsi sulla linea dritta e ruvida della mascella.

«‘Giorno»
Delicatamente inizi a passare le dita fra i suoi capelli morbidi, li accarezzi lentamente e incontri il suo sguardo, che annega nei tuoi occhi tanto belli quanto misteriosi.
Il silenzio della stanza è rotto, ancora una volta, dalla tua voce che le sussurra all’orecchio e a quel punto non hai più la certezza di esser sveglio, perché la felicità che provi in quel momento è comparabile solo ad un sogno. Le braccia calde la stringono a te e Retasu, così piccola in quell’abbraccio, si sente completa e al sicuro, circondata da tutto ciò di cui ha bisogno mentre il cuore le prende a battere forte, le mani a tremare e le orecchie ad emettere uno strano ronzio.
Le lasci un bacio leggero sulla nuca mentre continui ad accarezzare quella cascata di capelli e capisci in quel momento, con assoluta certezza, che vivere per lei sarebbe stata, per sempre, la tua occupazione fondamentale.

 
 
 
 
Angolo Autrice.
Salve gente!
Spero che mi perdoniate per il ritardo con cui ho aggiornato questa raccolta. Ho avuto parecchio da fare in questo periodo, senza contare il fatto che l’ispirazione mi ha abbandonata un bel po’ di volte.
Un’altra OS tutta zucchero e miele, questa volta i protagonisti sono la dolce Retasu e Pai.
E’ ambientata in un futuro non specificato dopo la guerra, non ho riportato la frase che Pai le sussurra all’orecchio di proposito, sbizzarritevi ahahah.

Cafuné è una parola portoghese, usata principalmente in Brasile, indica l’atto di passare delicatamente le dita tra i capelli di qualcuno.
Ci tengo a dedicare questa fanfic a Danya, spero ti sia piaciuta, anche se non era così che avevo pensato che sarebbe andata XD
Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato una recensione al capitolo precedente: Jade Tisdale, Freya Crystal, blackmiranda, Sonrisa, Endorphin94, FairOphelia, mobo, Hanna McHonnor.
Al prossimo aggiornamento! :)


(*) Grey’s Anatomy,  5x08.

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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