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Autore: NonLoSo_18    26/02/2016    1 recensioni
Rivisitazione di una delle più famose scene di Hunger Games, il sacrificio di Katniss per Prim alla mietitura... In chiave One Piece!
Stavolta al posto delle due ragazze ci saranno i due fratelli più amati dell'Opera di Oda
Enjoy!
Genere: Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I will protect You
​*Il sacrificio di un fratello maggiore*
 
 
 
#Premessa Iniziale#
Il testo sarà narrato dal punto di vista di Ace e al tempo presente, proprio come nell'Opera della Collins.
Alcune cose in questo testo saranno ovviamente modificate per adattarle ai personaggi di One Piece.
Buona lettura,
Elly
 
 
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La luce che penetra dalle tapparelle alzate interrompe il mio sonno. Sonno, tra l'altro, abbastanza pesante.
Mi muovo un po' nel letto, sentendo il calore del corpo di Rufy contro il mio.
Ah, giusto, ecco perchè mi sono svegliato. Oggi è il giorno della mietitura.
Da quando, a dodici anni, è entrato ufficialmente a far parte degli estratti della mietitura e, a mia insaputa, si è iscritto per le tessere.
Ora, gli Hunger Games sono un gioco, inventato da Capitol City dopo una rivolta da parte di tutti i distretti, in cui il tredici è stato distrutto. In questo gioco, in teoria e in pratica, è solo l'ultimo sopravvissuto a vincere, gli altri vengono uccisi durante il gioco, e di solito sono solo i distretti Favoriti, ben nutriti, allenati e preferiti dagli Sponsor, a vincere. Noi, nel dodici, non siamo molto preparati e, a volte, persino malnutriti.
Quindi cercate di capirmi quando vi dico che noi nel dodici non siamo impazienti di andare agli Hunger Games.
Io sopratutto. Se muoio, chi proteggerà Rufy dal nonno e da Dadan?
 
Ieri mio fratello, come tutti gli anni da quando è entrato ufficialmente a far parte della Mietitura, ossia l'estrazione dei Tributi che faranno parte del gioco, ogni sera prima dell'estrazione ha chiesto di poter dormire insieme a me.
Inizialmente, dopo un po' di resistenza, come faccio tutti gli anni, ho acconsentito a dormire vicini.
Mio fratello Rufy ha solo quattordici anni, io ne ho diciassette, è logico che sia mio dovere proteggerlo.
Rufy sta ancora dormendo, ma io non ho voglia di starmene a letto, non oggi, sono troppo teso, ed ho un brutto presentimento.
Mi alzo e copro meglio mio fratello con la coperta, indosso il vestito di tela grezza marrone ed esco.
Fuori l'aria è frizzante, come ci si aspetta oggi.
Ah, giusto, non mi sono presentato.
Il mio nome è Portogas D. Ace, e vivo nel distretto 12, minatori, e di regola siamo io e mio fratello Rufy a procurare da mangiare alla famiglia.
 
Comunque, cammino fino al Prato ed al limitare del nostro distretto.
Ieri sera sono stato a caccia e ho acchiappato un cinghiale enorme, insieme ad un cervo, usando solo un semplice bastone. L'ho venduto al Forno giusto prima di tornare a casa, ed in cambio mi hanno dato un'enorme fornitura di carne secca, un sacco pieno di panini e un pacchetto di caramelle.
Inutile dire che sia Rufy sia il nonno ne erano entusiasti.
In teoria non si dovrebbe andare a caccia nei boschi, nè fuggire dal distretto come faccio io. Ma ai Pacificatori non da molto fastidio. Specie perchè sono io a dare al Forno il cibo che loro mangiano.
 
Mi sono portato una fetta di pane imburrato con il miele e la mangio seduto proprio sotto la recinzione.
Nel frattempo arrivano i miei compagni, Marco e Satch.
Il primo è un ragazzo molto taciturno, mio compagno nell'andare a caccia, con una curiosa testa a forma d'ananas e un fisico alto e muscoloso, un po'come il mio e quello di Satch, che invece ha un curioso ciuffo color castano ed una cicatrice vicino all'occhio sinistro, che sembra quella di mio nonno.
Gliela procurò un orso durante una battuta di caccia e lo portammo di filato in ospedale a curarsi.
Inutile dire che quella battuta di caccia fu infruttuosa.
Io invece ho l'aspetto tipico di uno dei minatori del Giacimento, ossia questo luogo, capelli neri, occhi neri e lentiggini sulle guance. Mio fratello ha i miei stessi capelli neri e i miei stessi occhi neri, ma non ha le mie stesse lentiggini. Infatti non siamo nemmeno fratelli.
La famiglia di Rufy mi ha adottato e accolto quando ero piccolo, sebbene inizialmente non accettassi Rufy come fratello minore, invece ora darei la vita per proteggerlo.
 
Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da Satch, che i siede alla mia destra:-Ehy, fuocherello, passata bene la notte?- Mi chiede con tono canzonatorio, tirando fuori la sua scorta di carne secca.
-Ma và al diavolo, Satch- Gli rispondo alterato, guardandolo con sguardo omicida.
-Scorbutici già di prima mattina?- Gli fa eco Marco, mettendosi alla destra di Satch e tirando fuori un panino come colazione.
Al centro abbiamo una bottiglia d'acqua fresca. Ma, come ogni anno prima degli Hunger Games, facciamo il rituale. Comincio io, visto che sono quello che sta più a sinistra. Ogni anno tra noi comincia quello più a sinistra.
-Felici Hunger Games...- Inizio, sollevando la mia fetta di pane col miele
-...E possa la buona sorte...- Continua Satch, sollevando la carne secca.
-...Essere sempre dalla nostra parte!- Conclude Marco, sollevando il suo pane.
 
Ridiamo tutti e tre, perchè adoriamo fare l'imitazione di Effie Trinkett, assegnata al nostro distretto, e per quanto a Marco suddetta imitazione venga bene.
Incominciamo a mangiare.
Satch mi chiede:-Ma tu quest'anno ti offri volontario?-
Lo guardo storto:-Certo che no!- Gli rispondo.
-Ma se ti offrissi tuo nonno sarebbe contento-
-Che c'entra- Gli rispondo:-Lui è stato scelto, non si è offerto volontario.-
Mio nonno è un Ex-vincitore di non so quale edizione degli Hunger Games passati, e una vota finito si è arruolato come Pacificatore ed ora è a capo del plotone del mio distretto. Ha passato tutto il periodo da quando ho compiuto sette anni fino ad oggi ad allenarmi come si allena un Favorito e sette anni fa ha iniziato con Rufy a fare la stessa cosa.
Non mi stupirei di saperlo contento se mi offrissi come volontario.
-Ragazzi...- Mi sta a cuore questo argomento, ma parlarne fa male:-Se... se venissi scelto, proteggerete voi Rufy?-
 
I miei amici mi guardano:-Fai la stessa domanda tutti gli anni, Ace, ho già detto di sì- Mi rimprovera Marco bonariamente.
-Per sette volte- Concorda Satch. Accidenti, perchè devono essere tutti contro di me?
-Che ci posso fare se mi preoccupo per la mia famiglia?- Chiedo, nel frattempo ho finito il mio panino imburrato e chiedo a Satch di passarmi la sua carne.
Sono uno stomaco senza fondo, lo so.
 
Finito di mangiare, mi alzo e mi avvio verso casa, tra un'ora c'è la mietitura.
 
Una volta a casa, una catapecchia nella parte più vicina al forno, vengo accolto dal nonno.
Nemmeno il tempo di salutare che egli mi tira un pugno in testa. L'hanno soprannominato "Pugno Di Ferro" poichè nell'Arena non solo aveva rotto muri spessissimi con un solo colpo, ma era stato in grado di lanciare oggetti pesanti come palle di cannone con una mano sola, distruggendo un intera serie di alberi.
Lo so perchè ho visto le repliche degli Hunger Games del nonno almeno un centinaio di volte, e lui insiste ad additarmi ogni singola mossa, oltre a parlarmi di ogni singolo concorrente dell'anno dei Suoi giochi.
 
Comunque sia, mi massaggio la testa dove ora spunta un vistoso bernoccolo, con la voce del nonno che mi urla in un orecchio:-Disgraziato che ho per nipote, eri di nuovo a caccia nei boschi? Guarda che se ti prendo...-
-Nonno!- Una voce interrompe il massacro delle mie orecchie. Mio fratello Rufy appare trotterellando per la cucina, con indosso una camiciola azzurra e dei pantaloni bianchi, oltre che il suo immancabile cappello di paglia, dono di Shanks, un ex-vincitore degli Hunger Games di dieci anni fa, e quella volta che passò a trovarci regalò il suo cappello portafortuna a Rufy, sotto la spinta di non ricordo più quali promesse.
-Rufy- Sorrido e gli scompiglio i capelli, sollevandogli il cappello.
-Eddai!- Ride fingendosi infastidito, gli voglio davvero bene e non sopporterei gli accadesse qualcosa.
Sopratutto dopo aver perduto un altro fratello.
Sabo, l'altro fratello era qualche mese più piccolo di me, anche lui fratello adottivo di Rufy, mi pare fosse scappato da Capitol City. Un giorno insistè per andare alle miniere con alcuni lavoratori più anziani, lui aveva solo dodici anni, ma da lì non tornò più, ucciso da un'esplosione alla miniera.
Ricordo come se fosse ieri quel giorno. Era vacanza da scuola e Sabo aveva detto che voleva passare a vedere la miniera. Quel giorno avevo insistito sul fatto che era meglio non andare, non sapevo perchè ma avevo una bruttissima sensazione.
Poi l'incidente, io che correvo mano nella mano con Rufy fino alle miniere, e Smoker, un sottoposto del nonno, che diceva che non c'era più nulla da fare per chi si trovava in miniera in quel momento.
Dadan che piangeva, Rufy che piangeva, io e il nonno non piangemmo. Il nonno non so perchè, io non piangevo per rispetto di Sabo, lui non voleva che piangessimo, lui...
 
Mi sveglio di soprassalto, non è il momento di fare certi pensieri, devo prepararmi.
Dopo la morte di Sabo la vita è proseguita normalmente, sebbene a volte becchiamo ancora Dadan a piangere (Ma lei nega tutto) Su una vecchia foto di Sabo. Allora piango anch'io, ma silenzio su questa storia, intesi?
 
Dadan mi ha lasciato dei vestiti: una camicia gialla, i miei pantaloni neri, la collana rossa. Li indosso, e mi specchio.
Ammetto di essere carino: capelli neri, occhi neri, lentiggini, camicia da notte aperta sul petto in modo tale da far vedere i miei addominali scolpiti, pantaloni neri a metà ginocchio, stivali, collana rossa, ed il proteggigomito arancione sul gomito sinistro, dono di Sabo e Rufy e portafortuna che non tolgo mai.
-Sei bellissimo, fratellone- Mi dice Rufy estatico, è comparso dietro di me qualche secondo prima.
-Grazie. Ma tu sei più bello- Rido, e gli faccio il solletico sotto le braccia.
Non posso permettermi di perdere anche lui, non dopo Sabo.
 
Ci raduniamo tutti in piazza, nel distretto 12, ben presto il luogo è così affollato da non riuscire quasi a respirare.
Nel frattempo io rimango vicino A Rufy finchè non finisco nel gruppo dei diciassettenni.
Per la fornitura di Cereali e Olio mi sono iscritto per avere più tesssere, proprio come ha fatto Rufy.
Significa che per ogni tessera che compare nella boccia con il nome di un tributo ti danno una fornitura di cereali e di olio. Per sfamare la mia famiglia, prendo tre tessere ogni anno, cosicchè il mio nome viene citato quindici volte, infatti le tessere sono cumulative, mentre Rufy si è iscritto una volta di troppo in questi ultimi due anni, e il suo nome verrà citato tre volte in tutto.
Molto meno di me ma sono sempre tre volte. Spero che la fortuna sia dalla sua, ma per non farlo estrarre.
 
 
Effie Trinkett, scintillante con la sua parrucca lillà e la sua tunica color oro, il ritratto dell'eccesso di Capitol City, racconta per l'ennesima volta come sono iniziati i giochi, com'è nato la nostra nazione, sulle ceneri di un luogo un tempo chiamato Nord America, che dopo mille disastri si era risollevato creando Panem. Poi la rivolta dei distretti, il tredicesimo distrutto, infine passa al sorteggio dei tributi.
-Prima le signore.- Strilla, con il suo affettato accento di Capitol City, mentre estrae dalla boccia il tributo femmina.
è una ragazza con capelli biondi legati a treccia e occhi azzurri, che una volta era corsa in mezzo alla neve per portarmi il pane. Probabilmente mi salvò la vita.
 
Poi passiamo all'estrazione dei tributi maschi, mentre io mi stringo più forte a Marco e Satch, che sono proprio vicino a me, precisamente uno alla mia destra e l'altro alla mia sinistra.
-Monkey D. Rufy- Scandisce Effie. Io mi sento realmente mancare, non riesco a reagire, mentre Marco e Satch mi guardano anche loro con stupore e anche loro incapaci di fare qualcosa.
Il mio fratellino si muove verso il palco dei tributi e rimane lì, in piedi, con me che penso solo al fatto che sto per perdere un altro fratello.
Così alla domanda "Ci sono volontari?" Ossia tributi che prendano il posto di chi è stato sorteggiato, scatto sotto il palco, velocemente, e mi fermo proprio sotto di loro, fissandoli con occhi fiammeggianti.
-IO. Io mi offro volontario come tributo. E non provate ad impedirmelo!- Urlo rivolto alla folla, dove è sceso un silenzio ancora più pesante del precedente, tanto so che non mi fermerà nessuno.
Mio fratello ha appena il tempo di mormorare:-Ace...- Prima che un pacificatore lo scorti giù dal palco.
Nessuno, a parte Marco e Satch, si sarebbe offerto per Rufy, per il semplice motivo che noi nel dodici abbiamo pochissimi vincitori, a parte mio nonno, l'altro è Barbabianca, un uomo un po'malmesso ma senza dubbio forte. Beve sempre Sake e lo conosco perchè andiamo spesso a trovarlo.
Salgo sul palco vicino alla ragazza e al sindaco, mentre con la coda dell'occhio intravedo mio nonno farmi gesti di orgoglio è lo sento dire "lui è mio nipote".
-Bene- Dice Effie:-Come ti chiami?-
-Portgas D. Ace e Rufy è mio fratello- Ma che accidenti sto dicendo?
-Ci scommettevo la testa. Sei pronto?-
 
 
I pacificatori ci scortano dentro la stazione vicina al municipio, dove avverrà l'ultimo scambio di saluti. Che potrebbe essere davvero l'ultimo è una cosa a parte.
Ricapitolando: Mio nonno mi molla una pacca sulla schiena che pare debba spezzarmi in due, mio fratello si scusa in mille modi, Marco e Satch cercano di incoraggiarmi, Dadan piange su di me come se fossi già spacciato.
Io faccio del mio meglio per consolarli, sdrammatizzare, ringraziarli, finchè non ci ordinano di andare al treno.
Infine prendo Marco e Satch da parte e dico loro:-Vi prego, mantenete la vostra promessa di proteggere Rufy-
-Certo Ace- Dicono in coro, io cerco di non piangere, sono fortunato ad avere amici come loro, giacchè alla mietitura era palese volessero offrirsi al posto mio.
Mentre mi siedo al mio posto constato che potrebbe essere l'ultima volta che vedo il distretto 12, i miei amici, e le persone a cui voglio bene.
 
 
 
Spero proprio di no.
 
 
Fine
 
 
 
 
A​NGOLETTO DI ELLY
Allora, premetto che dopo aver letto Hunger Games, confrontato il carattere di Katniss con quello di Ace faccio nascere questa storia.
Non so se i personaggi sono IC oppure OOC, oppure se vogliate continuarla voi, vi lascio carta Bianca e aspetto recensioni.
 
​-Questa storia la dedico a chiunque abbia la pazienza di leggerla. Elly-

 
   
 
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