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Autore: NonnaPapera    03/03/2016    0 recensioni
Babbo Natale esiste, chi si è inventato il contrario?
Ha solo deciso di non lavorare più.
Da quando non porta più i doni ognuno fa di testa sua, i cattivi sono diventati più diabolici e i buoni sono afflitti da profondi attimi di scoraggiamento. Perché comportarsi bene, se alla fine nessuno ti ricompensa in qualche modo? Perché fare sacrifici per gli altri, solo per subire cattiverie?
Il mondo va a rotoli perché Babbo Natale si è rintanato al polo.
La mia missione è convincerlo a riprendere il suo vecchio lavoro; dopotutto, lui non conosce come va il mondo, le persone non sono piccoli e sorridenti elfi con lo scopo di rendere felici gli altri. Le persone uccidono, tante volte, in tanti i modi. Anche a Natale.
Soprattutto a Natale
Genere: Angst, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Titolo: L'ultima speranza
Autore: Nonna Papera!
Genere: Originale Noir
Prompt 12
"Babbo Natale esiste, chi si è inventato il contrario?
Ha solo deciso di non lavorare più.
Da quando non porta più i doni ognuno fa di testa sua, i cattivi sono diventati più diabolici e i buoni sono afflitti da profondi attimi di scoraggiamento. Perché comportarsi bene, se alla fine nessuno ti ricompensa in qualche modo? Perché fare sacrifici per gli altri, solo per subire cattiverie?
Il mondo va a rotoli perché Babbo Natale si è rintanato al polo.
La mia missione è convincerlo a riprendere il suo vecchio lavoro; dopotutto, lui non conosce come va il mondo, le persone non sono piccoli e sorridenti elfi con lo scopo di rendere felici gli altri. Le persone uccidono, tante volte, in tanti i modi. Anche a Natale.
Soprattutto a Natale."
[Foldr]




L’ultima speranza


Babbo Natale esiste, chi si è inventato il contrario?
Ha solo deciso di non lavorare più.
Da quando non porta più i doni ognuno fa di testa sua, i cattivi sono diventati più diabolici e i buoni sono afflitti da profondi attimi di scoraggiamento. Perché comportarsi bene, se alla fine nessuno ti ricompensa in qualche modo? Perché fare sacrifici per gli altri, solo per subire cattiverie?
Il mondo va a rotoli perché Babbo Natale si è rintanato al polo.
La mia missione è convincerlo a riprendere il suo vecchio lavoro; dopotutto, lui non conosce come va il mondo, le persone non sono piccoli e sorridenti elfi con lo scopo di rendere felici gli altri. Le persone uccidono, tante volte, in tanti i modi. Anche a Natale.
Soprattutto a Natale.
Ecco perché mi hanno chiamato, il mio lavoro è quello di riportare la pace, con ogni mezzo disponibile.
La mia missione è semplice e chiara, scovare Babbo Natale e convincerlo a riprendere il suo compito, con le buone se possibile… Con le cattive se necessario.
Hanno scelto me perché io non ho scrupoli, tra tutti sono il migliore e poi lo sanno che ho un conto personale in sospeso con lui, sanno che per me la missione è vitale, che per me scovare Babbo Natale è l’unica ragione di vita.
In questi lunghi anni ho fatto delle ricerche per conto mio, ho studiato piante geografiche, ho fatto indagini rischiose.
Sono sceso a compromessi, pagato mazzette… Ho persino torturato testimoni, pur di scoprire il luogo del suo nascondiglio.
Ora che ho anche l’appoggio dello stato posso svolgere le mie indagini in tutta tranquillità, però il segreto comunque deve rimanere, nessuno deve sapere che lo stiamo cercando.
Ormai i cattivi si sono rafforzati, da quando lo spirito del Natale è scomparso hanno iniziato a formare alleanze, a diventare sempre più potenti e sempre più avidi.
Non rinunceranno tanto facilmente al dominio che hanno creato, cercheranno di fermarmi, di uccidermi.
Dovrò muovermi con attenzione, non potrò fidarmi di nessuno se non di me stesso, ma non mi interessa.
Io non ho più nulla da perdere, forse un tempo era così ma adesso le cose sono cambiate, sacrificherò la mai vita se sarà necessario.
Combatterò per voi, combatterò per Liz, combatterò per tutti quelli che ancora hanno speranza.
Sono quasi quattro giorni che non dormo, le indagini hanno preso una piega inaspettata, dopo anni passati ad inseguire quello che ormai era quasi un fantasma, forse l’ho finalmente trovato.
E’ stato furbo, tutti pensavamo che si fosse nascosto al polo nord, rintanato chissà dove, invece lui si era spostato dall’altra parte dell’emisfero terrestre.
Babbo Natale vive da anni nascosto al polo sud.
Quando ne sono venuto a conoscenza non ho potuto impedirmi di pensare a Liz, chissà se lei lo aveva scoperto, se il motivo per cui l’avevano uccisa era proprio questo.
Ma non voglio, e non posso, perdermi nei ricordi dolorosi del mio passato. Ho solo uno scopo ormai nella vita e, benché raggiungerlo prosciughi ogni stilla della mai energia e si approprio come un mostro di tutto il mio tempo, io non mi arrenderò.
Ho contattato Hug e gli ho detto di portarmi dei rifornimenti di armamentario, le armi che mi mette a disposizione il Governo sono poche e poco efficaci, chi lo sa cosa mi aspetta… Non voglio essere impreparato.
Hug stranamente oggi è arrivato puntuale al nostro incontro, sulla spalla ossuta sorregge una grande sacca all’apparenza molto pesante.
Se non sapessi che è un delinquente e per giunta tossico dipendente, vederlo mi farebbe quasi pena.
Ha la faccia scavata, il petto infossato e respira sempre con grande fatica. Tra le labbra rinsecchite e tagliate tiene sempre uno stuzzicadenti bisunto.
A guardarlo fa impressione, ma ormai ci ho fatto l’abitudine, so bene che è un delinquente come tanti altri, ma benché faccia parte della “feccia” lui non mi ha mai tradito…Per questo mi rivolgo sempre a lui quando si tratta di questioni delicate.
E quella che sto per affrontare è la più delicata in assoluto.
Sei arrivato in orario, gli faccio notare squadrandolo.
Lui mi sorride, mostrandomi i denti gialli e storti, non dice nulla, ma ansimando poggia il borsone davanti ai miei piedi.
Io mi inginocchio e dopo aver aperto la sacca ne osservo attentamente il contenuto, ci sono mitragliette, alcune pistole, delle bombe a mano e alcuni coltelli di eccellente fattura.
Sono soddisfatto, come sempre ha fatto un ottimo lavoro.
Bene, mi limito a dire, e poi gli tendo una busta con all’interno i soldi del pagamento.
Lo vedo tentennare e me ne sorprendo, Hug che non vuole dei soldi?
Divento subito sospettoso e con tensione mi scruto attorno, forse è una trappola.
Poi lo sento balbettare qualcosa e mi giro nuovamente verso di lui
Dicono, dicono che tu stia cercando… Non gli lascio terminare la frase, con un balzo gli sono addosso e lo sbatto con violenza contro il muro.
L’urto è così forte da mozzargli il fiato e da procurargli un violento attacco di tosse.
Tu… ringhio con voce bassa, Come lo sai?
Sono solo voci, si schermisce cercando di respirare dato che io gli tengo il collo stretto con una mano.
Hug, ti avverto, sai benissimo che ho ucciso per molto meno. Lo dico con un tono pacato, perché è la verità e Hug lo sa bene.
Se dovesse servire ai miei scopi non esiterei un momento a tagliargli quella gola ossuta.
Lo vedo deglutire, le pupille dilatate per la paura. Annuisce solamente senza neppure cercare di parlare.
Chi te lo ha detto?, gli intimo nuovamente stringendo maggiormente la sua giugulare.
Al bar, l’ho sentito al bar! C’era un tizio ubriaco che ne parlava…Uno degli scagnozzi di Roger credo, è tutto te lo giuro.
Lo lascio andare con violenza, questa notizia non ci voleva proprio.
Roger è uno dei boss più influenti della malavita, se è al corrente di quello che sto per fare certamente cercherà di impedirmelo in tutti i modi.
L’unico modo che ho per fregarlo è partire subito. Ho un biglietto aereo già pagato per un volo che partirà solo tra due giorni.
Se Roger sa di me e del mio compito, di certo sa anche del biglietto. Lui crede di avere ancora due giorni di tempo per farmi secco, devo precederlo e partire immediatamente.
Mi volto verso Hug che a ripreso un po’ di colorito.
Dammi le chiavi della tua macchina, gli ordino senza girarci intorno.
Hug sgrana gli occhi ma ugualmente fruga nelle tasche per cercare quanto richiesto.
Me le tende ma, prima che io riesca ad afferrarle, lui ritrae la mano.
Fammi venire con te, mi dice guardandomi fisso negli occhi.
Hug, non ho tempo da perdere, se non mi dai quelle chiavi con le buone le prenderò con le cattive.
Non capisco cosa diamine prenda a quel folle, forse è sotto l’effetto di qualche dose più forte delle altre, ma comunque sia io non posso sprecare attimi preziosi appresso alle sue richieste assurde.
No, mi limito a rispondere lapidario.
Ma Hug non pare voler cedere, fa un passo indietro e stringe le chiavi nel pugno.
Io ci credo, credo veramente in Babbo Natale, afferma con foga sfidandomi con lo sguardo a smentirlo, e io prontamente lo faccio, gli rido in faccia come se avesse detto qualcosa di veramente comico.
Tu? Tu sei la rappresentazione di tutto ciò che è opposto al Natale. Sei uno spacciatore, un trafficante d’armi, un tossico e molto probabilmente anche un assassino.
Sono stato brutale ma davvero non ho più tempo, devo sbrigarmi e Hug mi sta facendo perdere davvero la pazienza.
Lui però non pare ferito dalle mie parole perché subito dopo ribatte, E allora? Non sono poi così diverso da te, che ti ostini a voler salvare il Natale da solo. Neppure tu sei una persona per bene.
Ha ragione, ha maledettamente ragione, anche io non sono per nulla una brava persona…Un tempo forse lo ero, quando ancora Liz era in vita.
Un tempo lo ero, mormoro quasi senza accorgermene, seguendo il corso dei miei pensieri.
E chi ti dice che un tempo non lo fossi anche io?, ribatte Hug ostinato.
Mi saresti solo d’intralcio, sei un tossico.
Hug sgrana appena gli occhi, le ultime parole che ho pronunciato l’hanno ferito, questo lo so ma non mi importa, non posso essere gentile, ne va della mia vita.
Ha parlato l’alcolizzato, mi ringhia contro lui e poi aggiunge, Comunque sono bravo quanto te a sparare, anzi sono meglio di te.
Sbuffo esausto per quella discussione che non porterà da alcuna parte.
D’accordo, acconsento rassegnato, Ma se ti azzardi a crearmi problemi o a rallentarmi… Ti sgozzo come un cane.




Storia vecchia del 2012  mai conclusa... però potrei riprenderla vediamo, se dovesse riscuotere qualche interesse ci faccio un pensierino.
   
 
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