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Autore: MrsCriss2012    06/03/2016    0 recensioni
Kurt e Blaine portano a casa la loro bambina
TRADUZIONE A CURA DI MANU00
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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S. Valentino

Buona sera ragazzi, so che aspettavate l'aggiornamento di All For You, ma non temete quello arriverà subito dopo. 

Qualche settimana fa la nostra amata MrsCriss2012 ha pubblicato questa breve one shot in occasione di S.Valentino, purtroppo io non ho avuto il tempo per tradurla prima, vi chiedo scusa e faccio gli auguri (in ritardo) a tutti gli innamorati e non.

I Don't Wanna Miss A Thing - Klaine Valentines Challenge One Shot

by MrsCriss2012


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capitolo originale 

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Quando finalmente Blaine si fermò davanti la casa matrimoniale sua e di Kurt, si lasciò scappare un enorme sospirò di sollievo. “Ce l'ho fatta.” Disse piano, sorridendo quando sentì la mano di suo marito poggiata sulla sua spalla.

“Vero.” Sussurrò dal sedile posteriore. “Ben fatto.”

“Sta ancora dormendo?”

Kurt guardò la loro neonata, ancora di appena quattordici ore. Passò gentilmente un dito sul dorso della sua manina chiusa a pugno. “Si.” Disse, incapace di smettere di sorridere. “Starà facendo dei bei sogni, grata che il suo papi sia un eccellente autista.”

Blaine si lasciò andare ad una risata imbarazzata, segretamente compiaciuto di se stesso per aver portato a casa sana salva la loro bambina. Scese dalla macchina e prese le loro borse, gettandole nel corridoio prima di correre indietro e guardare Kurt prendere il sediolino dalla macchina.

Scattò altre foto, determinato a documentare ogni momento di quel piccolo miracolo così da poterle, un giorno, guardare tutti insieme. Si sentì sopraffare da un'ondata di emozioni, non solo quando guardava loro figlia, ma anche quando guardava suo marito con lei.

Un'enorme ondata di grande e profondo amore sembrava nascere dentro di lui per poi manifestarsi o con un enorme sorriso oppure, come in quel momento, con lacrime di gioia pura.

“E' bellissima.” Disse con voce strozzata cingendo la vita di Kurt. “E lo sei anche tu.”

“Ti amo.” Disse Kurt prima di baciarlo gentilmente. “Vi amo tutti e due. E' divertente, vero? Ieri lei non era nemmeno qui, eppure adesso sento di amarla già tantissimo.”

“Perché è nostra figlia.” Disse Blaine con orgoglio. “E dovremmo portarla dentro.”

Sapevano che le visite di familiari e amici erano imminenti, ma per il momento, con de messaggi educati sulle loro segreterie telefoniche, chiesero di rimanere da soli per godersi la nuova aggiunta, quindi, dopo aver chiamato Jesse per sapere come stava Rachel, si sistemarono sul loro enorme divano, con la bambina accoccolata al petto di Blaine.

“Potrei guardarla per sempre.” Dichiarò Kurt accoccolandosi più vicino. “Guarda la sua boccuccia carina mentre dorme. Hey, hai visto il suo mignolo? E' piccolissimo.” Aprì il suo ditino per confrontarlo con il suo, incapace di comprendere come potesse essere così gigante al confronto. “Hai più pensato a come chiamarla?”

“Hmm, no. Mi sto solo godendo l'averla qui. Tu?”

“Si, lo stesso. E' strano, ma prima che arrivasse mi sentivo come se avessimo dovuto avere un nome pronto, e adesso sento che arriverà, con il tempo, e sarà quello giusto. Lei è perfetta, vero?”

“Completamente.”

Dato che avevano passato la notte in bianco per aiutare Rachel con il travaglio, non fu una sorpresa quando si addormentarono insieme, svegliandosi solo quando la bambina cominciò a piangere. Ma si presero velocemente cura dei suoi bisogni, con Blaine che le cambiò il pannolino prima che Kurt le desse da mangiare.

Dopo quello si fece tardi, e si deliziarono nel mettere a dormire la loro bambina nella culla che era stata preparata, e che l'aveva attesa accanto al loro letto per un mese. Si sentivano entrambi estremamente orgogliosi, e nonostante i loro stomaci brontolassero, rimasero ancora a guardarla prima di muoversi, con riluttanza, in cucina in cerca di cibo.

“Non c'è bisogno che cucini.” Disse Blaine, cingendo la vita di Kurt da dietro.

“Lo so, ma non mi dispiace, davvero.” Continuò a tagliare i peperoni, sorridendo alla sensazione di Blaine che passava le labbra sul suo collo. “E' proprio una brava bambina, vero?”

“Hmm.”

“Probabilmente dormirà a lungo.” Aggiunse, lasciando ricadere la testa sulla spalla di Blaine.

“Sei...?”

“Si.” Disse velocemente. Spostò la mano di Blaine sul cavallo dei suoi pantaloni.

“Allora sul divano. Non ti porterò a letto con lei accanto a noi.”

Abbandonando la cucina, Kurt si lasciò trascinare, contento, da Blaine fino in soggiorno, dove si liberò velocemente del suo maglioncino. Stava per mettere mano sulla cintura quando arrivò il primo strillo, seguito da un altro e un altro ancora.

“Cosa?” Si accigliò Blaine quando Kurt grugnì e cominciò a dirigersi verso la stanza. “L'abbiamo appena messa giù!”

“Ci penso io.” Disse Kurt fiducioso, ma passarono due ore ed era evidente che non era poi così facile calmare un neonato quando non si capisce quale sia il problema.

Blaine era convinto volesse altro latte, e Kurt era d'accordo, anche se era passato poco tempo da quando aveva mangiato. E dopo sembrò che la bambina si fosse calmata, ma poi ruttò e vomitò quasi tutto quello che aveva mangiato. Alla fine si calmò di nuovo e, dimenticato il loro momento di intimità, Kurt e Blaine decisero di andare a letto.

“Oh andiamo!” Blaine si mise a sedere al buio, in cerca del pulsante per accendere la lampada. “Quarantacinque minuti!” Si lamentò. “E' irragionevole. Pensavo che i bambini volessero mangiare ogni tre, quattro ore.”

“Anche io. Tieni, provo a farla calmare passeggiando con lei.”

Kurt vagò in giro per la casa, cercando disperatamente di calmare la piccolina, ma ogni volta che pensava fosse contenta, ricominciava a piangere. Alla fine la prese Blaine, camminando in soggiorno e cantando dolcemente mentre Kurt cercava di riposare.

Per le tre del mattino erano entrambi esausti, e realizzarono lentamente che fare da genitori ad un neonato era difficoltoso, poiché non venivano al mondo con un manuale dettagliato di istruzioni.

Completamente esasperato, Blaine strinse la bimba tra le braccia e le mise in bocca la punta del suo mignolo, meravigliato quando lei cominciò immediatamente a succhiarlo con forza. “Kurt...”

“Ciuccio!”

“Si! Ce n'è uno in quella scatola nella nursery.”

“Vado!”

Sembrò volerci una vita per trovare il ciuccio, cosa che erano sicuri non avrebbero usato, e per poi sterilizzarlo e aspettare che si raffreddasse, ma alla fine, alle quattro e quarantatré precise, quando loro figlia aveva compiuto ventiquattro ore, tornò a dormire.

Sfiniti fino alle ossa, Kurt si sedette su un angolo del divano, con Blaine tra le sue gambe. Poggiò il mento sulla sua spalla mentre insieme osservavano la loro bimba, coperta, che dormiva.

“Wow.”

“Già.”

“Sa urlare per davvero.” Sussurrò Kurt.

“E fare la cacca.”

“E vomitare.”

“Ma è bellissima.” Aggiunse Blaine.

“Assolutamente. Sono così stanco, Blaine, ma sai cosa? Penso che potrei stare qui tutta la notte così, guardandola dormire.”

“La amo Kurt.” Disse Blaine, mentre cominciava di nuovo a piangere per la gioia. “Amo te e lei da morire.”

“Lo so.” Disse piano, baciandogli il collo caldo. “Ti amiamo anche noi.”


  
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