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Autore: CaroltheRider    11/03/2016    2 recensioni
"Per quale motivo devo continuare a vivere? Perché devo continuare a lottare? Ha ancora senso? Forse per i ribelli, che hanno ancora una speranza per il domani; ma per me,che senso può avere ormai questa guerra? Non sarebbe meglio lasciarsi andare? Mollare tutto?" - Queste sono le riflessioni, intime, di una Katniss ormai affranta da tutte le sue perdite. Distrutta dalle sofferenze che la sovrastano. Riuscirà a ritrovare la forza, dentro di se, per non far spegnere, la flebile fiamma che ancora arde in lei?
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Flebile fiamma
 
Chiudo gli occhi. Li riapro. Li richiudo. Nulla.

Vuota, si. E’ così che mi sento. Un involucro vuoto che si ostina a respirare; un cuore che batte senza una precisa ragione per farlo.

Vuota.
Annichilita.
Spenta.

La morte sarebbe l’unica soluzione.

Allora perché?

Perché sono ancora qui? Ancora in vita? Quante volte sono scampata alla morte? Quante volte ho creduto che fosse giunta la fine, ma non è mai stato vero? Molte volte. In quei momenti, spesso, sono stata felice di essere sopravvissuta.

Oggi è diverso.

Oggi vorrei solo essere un triste ricordo per tutti.
Vorrei poter giacere sotto le macerie; essere esplosa, così come hai fatto tu mia piccola Prim; mia dolce Paperella.

Ma evidentemente il destino ha voluto essere crudele con me; lo è da sempre in effetti. Ho dovuto subire la morte di mio padre. Ho dovuto trovare la forza per rialzarmi da sola; perché da allora, è stato un po’ come se non avessi più nemmeno una madre. Ho dovuto prendere, io, in mano la situazione. Ho dovuto fare la grande, quando in realtà non ero altro che una ragazzina impaurita.

Il mio è sempre stato un destino amaro.

Prima d’ora, ho sempre sperato che un giorno, quell'amaro avrebbe potuto assumere gusti diversi; che magari un giorno, ci sarebbe stata un po’ di dolcezza nella mia vita.

Falso.

Sono state solo stupide illusioni le mie.

Non ci sarà mai gioia nella mia vita. Perché Katniss Everdeen, è destinata a soffrire, in eterno. Nemmeno la morte mi vuole con se. Ogni volta, puntualmente mi ritrovo viva.

Già.
La vita.

Che cos’é davvero la vita?
Qual’è il suo vero senso?

Per vivere basta forse, essere in salute fisicamente, respirare, parlare, mangiare e fare tutte queste cose naturalmente umane?

Direi di no.

Piu’ che di vita, allora, parlerei di sopravvivenza.
Non so, sinceramente, se ho mai davvero vissuto.

Forse... un tempo.
Quando mio padre era con me; quando mi portava a cacciare con lui.

Forse...
Anche quando io e Gale andavamo a caccia insieme. Quando io e lui, eravamo solo due grandi amici che vagavano nei boschi, alla ricerca di scoiattoli, uccelli, cervi... Quando lo scopo delle nostre giornate, era quello di nutrire le persone a noi care. Ma ci divertivamo, ci divertivamo tanto, in quei giorni.

Forse...
Anche in quei momenti fatti di sorrisi, trascorsi con mia sorella.
Ma tutto questo, mi è stato crudelmente portato via.

Mio padre non c’è più.
Il Distretto 12, non esiste più.
I miei boschi, chissà se li rivedrò mai più?
E cosa più importante...
Primrose, la mia amata sorellina:
Non esiste più.

Per quale motivo devo continuare a vivere? Perché devo continuare a lottare? Ha ancora senso? Forse per i ribelli, che hanno ancora una speranza per il domani; ma per me,che senso può avere ormai questa guerra? Non sarebbe meglio lasciarsi andare? Mollare tutto?

Potrei semplicemente smettere di essere la Ghiandaia Imitatrice.

A che serve esserlo?
A che serve lottare se nemmeno io, credo più a nulla?
Ho accettato tanto; forse troppo. Ma non posso mandar giù che mia sorella non esiste più; che non potrò più passare del tempo con lei; non la vedrò crescere; non la vedrò piangere per amore; non potrò più guardarla negli occhi; abbracciarla; dirle che le voglio bene.

Oscurità.
Non riesco a scorgere altro.

L’immagine di mia sorella che salta in aria, non andrà mai via dalla mia mente. Dovevo farla io quella fine, non lei.

Che senso ha avuto tutto ciò che ho fatto? E’ stato per lei se tutto è iniziato. Allora perché? Perché adesso lei non c’é più?

Perché lei è morta ed io sono viva?
Perché lei non riaprirà mai più gli occhi, mentre io sarò costretta a farlo ogni giorno?
Perché a lei, e non a me?

Probabilmente non finirò mai di pormi queste domande. Probabilmente arriverò, chissà quando, alla fine della mia esistenza, e non avrò ancora trovato risposte a tutto ciò.

La vita è crudele.
E’ sofferenza.

Potrei semplicemente farla finita adesso.
Avrei tanti modi per andarmene.

Però non posso.
Lo so, che non posso.

Ho fatto una promessa. Forse, è vero, non ci credo più. Non sarà più per me che lotterò, certo; ma dovrò farlo. Questa storia dovrà finire.

Vendicherò Prim.
Non solo lei.
Vendicherò tutte le vittime di Panem.
Vinceremo questa rivolta.

Si!

Poi, solamente, dopo... deciderò il da farsi. Magari continuerò a vivere, oppure, semplicemente metterò fine a tutto.

Non è il momento di pensarci.

Adesso, devo farmi forza. Devo stringere i denti e combattere ancora un po’. Non la darò vinta a quei mostri. Non mi lascerò atterrare da loro. Non adesso.

Per ora...
La Ghiandaia Imitatrice, non può smettere di bruciare.
Dovrà ardere; ardere forte!
Saranno fiamme, alte, infuocate, le sue.
Il suo volo, sarà un volo di liberazione eterna; un volo di vendetta.
Un volo vittorioso.
 
Per te Prim...
Si.
Per lei, e per tutti voi:
Volerò,
Brucerò,
Combatterò,
Vincerò.
VINCEREMO.

 
Angolo Autrice: Spero che questo piccolo testo introspettivo, vi sia piaciuto. Fatemi sapere, lasciando una recensione, se vi va. Grazie a chiunque leggerà. A presto.
 
   
 
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