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Autore: nueblackcrowfriend    12/03/2016    6 recensioni
Il Mondo di Remnant è una terra di favole e leggende.
E ora, qualcuno racconta a due bambini una storia che noi conosciamo bene.
< C'era una volta un Mago che viveva in un castello incantato, dove insegnava agli eroi a combattere il Male e difendere i deboli. >
Una descrizione abbastanza elusiva da incuriosirvi? Cercate le risposte all'interno...
[Fanfiction scritta in preda ai feels per il finale della terza stagione, contiene quindi SPOILER!]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaune Arc, Nuovo personaggio, Weiss Schnee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA FAVOLA TRISTE


< Grazie per aver accettato di badare ai bambini. So di chiederti un grosso favore, ma andavi a scuola con mia madre, e... >

< Non fa nulla. Ormai mi chiamano nonno. >



< Nonno, ci racconti una storia? >

< Quale storia, Nick? Quella delle Quattro Dame, o... >

< Quella la conosciamo già! >

< Va bene, Anfy. C'è una storia che non vi ho mai raccontato. Una storia di tanto tempo fa, quando i vostri genitori non erano ancora nati. È una storia di avventure, di amore, e di persone straordinarie. Ma vi avviso: è una storia molto triste, ma che vi insegnerà qualcosa. Ora, vediamo, come faceva? Ah, sì: c'era una volta... >


C'era una volta un castello incantato, raggiungibile con una nave volante.

In questo castello viveva un vecchio Mago saggio: insieme ad una Strega buona, ad un Cacciatore dal cuore d'oro e ad uno studioso di tutte le storie del mondo, insegnava agli eroi come proteggere la gente.

Ma, vedete, bambini, questo Mago nascondeva un segreto: insieme ad un soldato di metallo, ad una spadaccina dai capelli di ghiaccio, ad uno spaventapasseri coraggioso e ad un Leone, era il custode dei poteri segreti delle Quattro Dame, e impediva che cadessero nelle mani di gente cattiva.

Ma purtroppo, un giorno non ci riuscì: una delle Dame si fermò per aiutare una bambina, ma era un trucco, escogitato da una perfida strega, che rubò parte dei poteri della Dama.

Tempo dopo, al Castello Incantato giunse un ragazzo.

Molti eroi sono prodi cavalieri, imbattibili con la spada.

Molti eroi sono astuti, e sconfiggono i nemici con la furbizia.

Altri ancora contano solo su un coraggio che permette loro di superare qualunque ostacolo.

Lui non era nessuna di queste cose.

Anzi, era proprio un gran fesso, talmente fesso da non capirlo.

Mentre viaggiava sulla nave volante, incontrò una giovane ragazza dai capelli rossi, vestita di rose e argento: anche lei voleva diventare un'eroina, e il giovane provò a farla innamorare, ma non ci riuscì.

Poco dopo, incontrò una fata dei ghiacci; provò a fare innamorare anche lei, ma per quanto ci provasse, nemmeno ora ci riuscì. La fata non era amichevole, ed era scontrosa con tutti, ma non per cattiveria: era cresciuta a lungo da sola, e quindi non sapeva come fare ad avere degli amici.

Mentre studiavano tutti insieme al Castello incantato, lui era troppo stupido per capire che una ragazza era innamorata di lui: una bellissima principessa guerriera con i capelli rossi come l'amore e gli occhi dorati come il sole d'estate. Lei lo aiutava di continuo, curava le sue ferite e cercava di renderlo un cavaliere più forte, ma lui continuava a non capire, e a credere che fosse solo un'amica.

Nel corso delle sue avventure, incontrò altre persone straordinarie: una ragazza dai capelli dorati, una gatta che fuggiva dalle grinfie di un terribile mostro, una donna armata di martello e il di lei innamorato, che non parlava mai.


< Chi era il mostro? >

< Beh, Anfy, vedi... >


Il mostro non era sempre stato un mostro: una volta era un guerriero coraggioso, che si opponeva all'odio e proteggeva il suo popolo, e rubava ai ricchi per dare ai poveri.

Poi, però, a furia di essere odiato perché era diverso, cominciò ad odiare tutti: oramai non amava più la gatta, la voleva come oggetto, ed era intenzionato a fare alla gente tutto il male possibile, non solo ai suoi nemici, ma anche a coloro del suo popolo che non volevano essere violenti come lui.

Quello che gli eroi non sapevano, era che il mostro aveva cominciato a lavorare insieme alla perfida strega e ad un malvagio bandito.

Questo bandito non rubava per le ricchezze, ma per il gusto di fare del male.

Tuttavia, riuscirono a fermare il piano del bandito, anche grazie all'aiuto di un principe scimmia che viaggiava come ladruncolo di strada, di un maiale che aveva paura dell'acqua, un coraggioso generale trasformato in demone del fiume e un drago pirata.

C'era anche una bambola dotata di anima, di cui la ragazza vestita di rose divenne amica.

Non solo: il principe delle scimmie si innamorò della gatta, e quando il Mago diede un ballo nel suo castello, il maiale e la fata dei ghiacci cominciarono ad innamorarsi.

Fu poco dopo, durante il torneo di cavalieri, che la strega cattiva colpì con tutta la sua perfidia.

Risvegliò un terribile drago, che attaccò il castello: il drago era grande come una montagna, e il sudore della sua pelle si trasformava in mostri quando toccava terra.

Molte persone soffrirono, per colpa di quella strega: la bambola venne distrutta, l'avventuriera bionda perse un braccio, e il Mago sembrò sparire per colpa della strega.

Il bandito malvagio, con un incantesimo, prese il controllo dell'esercito di armature magiche del soldato di metallo, e lo scatenò sulla città intorno al castello.

Il mostro fece di nuovo la sua comparsa, colpendo con la sua spada maledetta, contro cui nessun incantesimo può difendersi, la gatta.

Fu allora che la principessa dai capelli rossi decise di affrontare la strega: baciò il giovane stupido e lo mise al sicuro, e andò poi a combattere.

Fu allora che il giovane capì QUANTO era stato stupido: non si era reso conto di quanto lei lo amasse, né di amarla lui stesso, e dopo tutte le volte che lei l'aveva aiutato... lui non era in grado di aiutarla l'unica volta che ne aveva bisogno.

Infatti, un terribile incantesimo della perfida strega ridusse la principessa in cenere, lasciando solo la sua coroncina, e alla vista di un'azione così malvagia, la ragazza vestita di rose scoprì di poter fare una magia: la usò per pietrificare il drago, e sventare i piani della strega.

Dopo la battaglia, gli eroi si separarono, e il giovane soffrì e si disperò più di quanto chiunque avesse mai fatto.

Era stata solo colpa sua se la bellissima principessa era morta, no?


< Nonno, stai piangendo? >

< Scusa, Nick. Questa parte mi rende sempre triste. >


Lui, la fanciulla col martello e il ragazzo silenzioso si misero in viaggio insieme alla ragazza vestita di rose, si misero in cerca della strega, per fare giustizia, mentre gli altri si erano separati per il dolore.

Ma scoprirono un terribile segreto: che la strega in realtà obbediva ad un altra strega, molto più potente e crudele.


< E chi era questa strega? >

< Beh, quasi non era neanche una persona. Era come se qualcuno avesse mischiato il buio in cui si nascondono i mostri con la pura cattiveria, e poi ne avesse fatto un essere parte donna e parte mostro. Odiava le persone e tutto ciò che erano riuscite a realizzare nel corso dei secoli, e ogni giorno pensava solo a come rendere le loro esistenze miserabili, e distruggere tutto. >

< Come si chiamava? >

< Anfy, so che sei coraggiosa, ma lei era così cattiva che, se solo sentiste il suo nome, avreste solo incubi terrificanti per il resto dei vostri giorni. >


La magia della Grande Strega era potente e terribile, ma il Mago aveva sempre sostenuto che la vittoria fosse in un'anima semplice.

E quell'anima semplice era, finalmente, una virtù che il giovane possedeva.

Ovviamente, non fu l'eroe neanche stavolta, ma riuscì a dare una mano agli altri, salvando il mondo dalla guerra e abbattendo la strega che aveva ucciso la principessa.

Quando finalmente il Male venne sconfitto, il giovane cominciò a vagare per i Regni, senza meta né scopo.

Alcuni dicono che, avendo sconfitto le streghe, non avesse più motivo per vivere. Aveva vissuto per la vendetta, ora cosa gli restava?

Altri dicono che avesse voluto onorare la memoria della principessa proteggendo la gente.

Altri ancora, che volesse solo togliersi tutta quella storia dalla mente.


< Chi sono quelli che hanno ragione? >

< Si sbagliano tutti. Non ditelo a nessuno, ma la versione vera la so solo io. La verità è che non lo sapeva neanche lui. Era molto confuso, capite? Andò avanti senza capire cosa fare, per lungo tempo, finché... >


Arrivò un giorno in una terra lontana, lontana, al di fuori dei Regni: una terra irta di pericoli e di insidie, infestata da mostri e animali feroci.

Attraverso un deserto di cenere nera, pieno di crepacci che sputavano fuoco e fumo velenoso, scalò un ghiacciaio col vento che minacciava di farlo schiantare dalla montagna ad ogni passo, e arrivò alla fine in una specie di valle incantata, piena di fiori e alberi in frutto.

Si sentì, per la prima volta da tanto tempo, in pace.

Si mise quindi in marcia, annusando i fiori, rincorrendo gli uccelli, rotolandosi sull'erba come un bambino, fino a quando giunse sotto un albero, un albero che gli ricordò qualcosa.

Si ricordò che aveva parlato con la principessa sotto un albero come quello, poche ore prima dell'attacco della strega; quella volta aveva cercato di consolarla, ma aveva solo peggiorato le cose, visto che era un fesso.

Immaginate comunque la sua sorpresa quando, sotto quell'albero, lancia a scudo appoggiati sull'erba, vide la Principessa, con la sua armatura splendente al sole del mattino e i capelli rosi che venivano agitati dal lieve vento di quella valle.

Il giovane si sfilò il pesante spadone, per correrle incontro si tolse l'intero gabbione, liberandosi della propria armatura, e le pose nuovamente sul capo la coroncina.

Tempo dopo, quando il mondo fu davvero in pace, in quello stesso luogo venne costruita una statua per quegli eroi.

Potrei dirvi che vissero tutti per sempre felici e contenti, ma non lo farò.


< Perchè? >

< Perché questa non è quel tipo di storia. Il dolore che tutti avevano provato stava guarendo, ma non sarebbe mai andato via del tutto. Qualche volta, di notte, avrebbero rivissuto quei momenti nei loro incubi, e avrebbero cercato il conforto di una mano amica, con la paura di non trovarla. E non vissero felici e contenti “per sempre”, perché ovviamente vissero altre avventure. Ora andate in cucina, se il naso non m'inganna la prozia vi ha preparato della cioccolata. >


Il vecchio si alzò dalla poltrona, guardando i due bambini correre come missili verso la cucina: non si sarebbe mai aspettato di vedere bambini di quella famiglia comportarsi effettivamente come bambini, ma i capelli bianchi degli Schnee erano inconfondibili.

Sentì dei passi avvicinarsi, e quando si voltò si ritrovò davanti Weiss, che lo guardava con aria di finto rimprovero: il tempo era stato generoso con lei, molto più che con lui.

Meno rughe, meno acciacchi e meno cicatrici.

< “Fatina dei Ghiacci”? > commentò < Seriamente? >

< Lavoro con quello che ho, Regina dei Ghiacci. >

< Perché hai raccontato la storia in quel modo? Sappiamo entrambi che non è finita così, con Pyhrra. >

< Non volevo renderla troppo pesante. Sono ancora bambini, dopotutto. >

< E il cielo sa se avranno bisogno dell'innocenza della gioventù, più avanti non potranno semplicemente attaccarsi a cose da bambini, quando il Male si farà più vicino. > ammise Weiss.

< Hanno del potenziale, te lo dico io. > le rispose < Per ora sembreranno anche dei semplici bambini, piccoli e indifesi... ma sorprenderanno il mondo, quando dei guerrieri si scateneranno, selvaggi. >

< Già, ma per ora voglio tenere i figli di mio figlio al sicuro. Nel vecchio Team RWBY nessuno ha avuto un'infanzia normale o anche solo serena. Per loro voglio di meglio. >

< Lo avranno. Stavolta siamo pronti, non commetteremo lo stesso errore due volte. >

< Sei un brav'uomo. Lo sei sempre stato. >

< Eh, qualcosa per compensare la debolezza e la stupidità dovevo pur averla, no? >

Cominciò ad avviarsi alla porta, appoggiandosi al bastone, quando Weiss parlò un'altra volta.

< Ah, quasi me ne scordavo: Ruby ha invitato tutta la vecchia banda ad una rimpatriata durante il ballo studentesco di quest'anno, alla Beacon. Voleva la conferma che ci saresti stato. >

< Le ho già detto che sarei venuto. E un Arc mantiene sempre la parola data. >





NOTE:

Eh-ehm, a tutti i lettori: buongiorno.

Mia prima fanfiction su RWBY, nonché mia prima fanfiction seria in sei anni, se non si conta una rating rosso che nessuno s'è cagato manco di pezza.

Spero che questa sia una storia piacevole, e che vi abbia fatto piangere per i feels.

Riguardo al commento di Weiss su “come è andata a finire con Pyhrra”, personalmente lo lascio aperto a interpretazioni: può voler dire che Pyhrra è rimasta morta, o che quello che Jaune ha dovuto fare per salvarla è molto meno idilliaco.

No, non mi importa del canon.

Mi rifiuto di accettare che sia morta e basta, lo accetterò soltanto quando la serie sarà ufficialmente chiusa per sempre senza che nulla faccia anche solo pensare ad un suo ritorno.

Dopotutto, lo staff ha cambiato già idea su diversi elementi, quindi...

Cooomunque, passando oltre, la descrizione del Team SSSN nella favola è basata sulle figure del Viaggio in Occidente su cui sono basate:

  • Sun Wukong, ovviamente, il Bel Principe Scimmia.

  • Sage Ayana è, verosimilmente, basato su Sha Wujing, con cui condivide la saggezza, la calma e l'arma gigantesca.

  • Scarlet, avendo il design ispirato ad un pirata, ovvero un elemento legato al mare, e a causa del tatuaggio a serpente sotto l'occhio, potrebbe essere assimilato, oltre che al già confermato Peter Pan, anche a Yulong, il Drago che alla fine del Viaggio in Occidente diventa un Naga, ovvero uno spirito-serpente.

  • Neptune è ispirato a Zhu-Bajie, il “Maiale Sottoposto agli Otto Divieti”; come lui, è un gran figo (Bajie era Grande Generale dei Mari della Via Lattea, e “Neptune Vasilis” può significare “Re Nettuno”), ma ha anche lui il vizio delle donne e non è bravo a mantenere i segreti.

Ho infilato nella storia delle citazioni, vediamo che le imbrocca tutte.

Mi scuso se le parti dialogate possono sembrare difficili da seguire, ma quelle iniziali sono fatte così di proposito, per impedire di capire troppo facilmente chi sia coinvolto nella vicenda.

Beh, questo è quanto, grazie di avermi sopportato e, mi raccomando, recensite!

  
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