Punto di vista di Katniss:

-Domattina verrà organizzato un festino presso la Cornucopia. Tutti avete disperatamente bisogno di qualcosa-
Le parole di Ceasar continuavano a rimbombarmi nella testa. Era notte fonda, il petto di Peeta si alzava e abbassava cullando la mia testa appoggiata
su di lui, e quelle parole continuavano a ripetersi nel mio cervello.
Sembrava quasi un invito ad entrare nella tana di un serpente, un serpente che ti avrebbe attaccato la gola subito dopo averti fatto credere di poterla
scampare.
E mentre il freddo della caverna mi penetrava nei polmoni, le parole pian piano cominciarono a svanire dalla mia testa, come coperte da una fredda
nebbia.
Mi ero svegliata poco prima dell'alba, Peeta mi aveva esplicitamente vietato di andare al festino, ma le medicine gli servivano, ne andava della sua
vita.
Dopo aver preso arco e frecce che avevo nascosto nell'incavo di un albero vicino alla caverna, attraversai di corsa il bosco tagliandomi più volte con
le fronde degli alberi.
Dopo qualche secondo arrivai difronte al campo, ancora sporco di sangue dal primo giorno dei giochi.
Nella bocca della Cornucopia gli strateghi avevano posizionato un lungo tavolo con tre zainetti; uno per il distretto 5, uno per il 2, e infine il mio, lo
zainetto del 12.
Thresh aveva già recuperato il suo.
Presi un profondo respiro e cominciai a correre verso lo zainetto che conteneva le medicine per Peeta, finalmente sarei riuscita a salvarlo.
Quando fui a pochi metri dal bottino un sibilo mi fece voltare, e un coltello da lancio mi squarciò lo sigomo destro.
Clove, la ragazza del 2 mi fissava estraendo un altro coltello dalla sua giacca.


Punto di vista di Clove:

Credeva sul serio che sarebbe riuscita a scappare?
La ragazza del 12 era davvero stupida.
La sua guancia sanguinava, lei afferrò lo zainetto e corse nella direzione opposta dove, però si ritrovò Cato difronte.
-Salve- disse lui brandendo la spada insanguinata.
La ragazza di fuoco era in trappola come un topo eppure ebbe il coraggio di preparare una freccia da scoccare contro di noi.
Corsi verso Cato mentre sia lui che la ragazza di fuoco rimasero immobili.
Vidi l'espressione della ragazza vacillare quando il suo sguardo si posò sullo zainetto del distretto 11 che Cato aveva in mano e la spada da cui
colava lento il sangue.
-Thresh?- chiese lei intimidita
-Tu che dici?- Le risposi ridendo
-Clove? Vuoi avere tu l'onore?- chiese Cato sorridendomi
-Non sai da quanto aspettavo questo momento- dissi a Katniss girandomi tra le mani un coltello con l'impugnatura in osso.
-Non ti muovere!- mi urlò lei tendendo l'arco
Feci un passo verso di lei e essa fece l'ultima cosa che mi sarei aspettata, fece scoccare la freccia.
In un istante sentì il mio sangue caldo colare attraverso la maglietta fino alla pancia.
Le tirai di scatto un coltello che lei riuscì a mancare correndo via mentre Cato, dopo averle ferito un fianco con la spada corse di fianco a me.
Cadei all'indietro atterrando sull'erba morbida.
-Clove!- urlò Cato correndo verso di me.
Mi si inginocchiò affianco, era così bello, i suoi occhi azzuri riuscivano a trafiggermi e la sua pelle d'alabastro era semplicemente perfetta, anche
sporca di sangue.
Dopo avermi estratto la freccia dal petto, mi tolse la maglietta facendomi rimanere in reggiseno.
Non mi vergognavo, dopotutto avevamo fatto molto di peggio insieme.