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Autore: Miss Fitzy    13/03/2016    2 recensioni
Sembrava una giornata come tante. Come reagirebbe Kyouko se le si presentasse davanti Shotaro con un'assurda richiesta: tornare con lui dai suoi genitori a Kyoto? Cosa risponderà la nostra protagonista? Perchè Sho vuole tornare a Kyoto e , soprattutto, con lei? Infine : come prenderà la notizia Ren. Questa e altre risposte vi attendono in quella che è in assoluto la mia prima fan fiction. Spero vi piaccia, buona lettura!!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Mogami, Ren Tsuruga, Sho Fuwa
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Ed eccoci finalmente giunti all'ultimo capitolo ... non ci posso credere! Ho iniziato questa storia nell'ottobre 2012, tre anni e mezzo fa! Ce ne ho messo di tempo per concluderla! Non mi dilungo oltre, vi rimando alle note a fine capitolo che vi chiedo cortesemente di leggere. Buona lettura!

( * non ne capisco molto di giurisprudenza, qualsiasi riferimento giuridico è puro frutto di fantasia)




-Mamma … -
Kyouko era pietrificata, la donna che più di tutte l’aveva segnata, quella che aveva causato una profonda cicatrice nel suo cuore, disprezzandola e facendola sentire un peso per poi abbandonarla , lasciandola in una famiglia che non era la sua, era la stessa che si trovava ora davanti a lei. Saena Mogami era impeccabile come al solito, con il suo completo elegante e i capelli nerissimi perfettamente raccolti. In tutti quegli anni non era minimamente cambiata, l’unica differenza era forse qualche piccola ruga in più. Per Kyouko il tempo sembrò tornare improvvisamente indietro, a quel giorno di tanti anni prima quando, bimba di appena 6 anni, correva in lacrime dietro alla figura di sua madre di spalle che si allontanava. Il dolore che stava sentendo nel petto era lo stesso di allora, come se, sopito, si fosse nuovamente risvegliato colpendola con tutta la sua forza.  Cercò fuoriosamente di ricacciare indietro quei sentimenti, doveva! Non era più la stessa bambina sola e triste di allora, era cresciuta e ora le cose stavano finalmente andando bene …
-Buona sera , Kyouko-
Oh quella voce! Quanti ricordi le stava riportando alla mente, ma doveva trovare la forza di rispondere
-Ciao mamma-  riuscì finalmente a dire in un tono surrealmente calmo
-Ti stavo aspettando, ti sembra forse questa l’ora di rincasare?-
-Ma cosa … sei veramente incredibile! È questa la prima cosa che dici a tua figlia dopo anni? Assurdo… -
-Shotaro, ti ho detto di calmarti. Te ne prego- disse la signora Fuwa
-Sì ragazzino, ascolta tua madre e smettila di intrometterti in cose che non ti riguardano- rispose tagliente l’avvocatessa
- Cose che non mi riguardano??- provò a continuare ma fu interrotto da Saena che si rivolse nuovamente a Kyouko
-E allora? Perché una ragazza della tua età era ancora in giro a quest’ora?-
-Io ...-
-Era insieme a me, signora. Siamo andati a fare un giro in città e a vedere un film-  si intromise l’attore –Il mio nome è Ren Tsuruga, lavoro per la stessa agenzia di sua figlia-
-So chi sei. L’acclamato idolo della nazione, come potrei non conoscerti?- disse con un sottile sarcasmo –E dimmi … nella vostra agenzia è pratica consueta che un attore affermato vada in giro con una novellina inesperta ed ingenua?- disse sollevando un sopraciglio
-Non credo di aver afferrato cosa stia cercando di insinuare ma, per rispondere alla sua domanda, no, normalmente non vado ad appuntamenti con i miei colleghi di lavoro- disse con tono convinto ed estremamente serio
-Un appuntamento? Ah! Incredibile … - rispose forzando una risata e scuotendo la testa , poi si rivolse alla figlia : -Non ti eri resa già abbastanza patetica quando hai deciso di lasciare la scuola per fuggire insieme questo buono a nulla?- le chiese acida riferendosi a Sho
-Chi sarebbe il buono a nulla?- chiese adirato il biondo
-Hai da ridire? Vuoi forse negare che l’hai portata con te a Tokyo facendole chi sa quali promesse salvo poi abbandonarla quando ormai non ti era più utile? Sì, so tutto-   ribatté zittendolo
-E tu, Kyouko … davvero sei così stupida da cascare nuovamente nella trappola di uomo dopo quello che ti è già successo?-
La ragazza che fino a quel momento era sembrata completamente smarrita riacquistò un po’ di coraggio per rispondere senza incertezze:
-Io mi fido di Ren- 
-Ah, certo! Quindi è per lui che hai deciso di cimentarti in questa cosa ridicola della recitazione tralasciando gli studi?-
-No, non è per questo. È una mia decisione, non dipende da nessuno e per tua informazione, visto che sembra essere sfuggito alle tue indagini, non ho tralasciato gli studi, ho ricominciato ad andare a scuola-
-Almeno un briciolo di buon senso ti è rimasto allora!-
-Perché sei qui?- ebbe infine il coraggio di chiedere
-Avevo delle questioni da sbrigare in zona e quando ho saputo che eri qui ho pensato di risolvere un problema che ho tralasciato per fin troppo tempo-
-Quindi sono un problema per te?- le domandò distrutta
- Lo sei quando ti metti in testa, senza alcuna autorizzazione, di fare cose tanto stupide-
-Cose stupide?-
-Mi riferisco alla tua “carriera” di attrice … non mi sembra di aver firmato alcun permesso e tu sei ancora minorenne. Spetta a me decidere-
Kyouko improvvisamente sbiancò
-No, non puoi … -
-Oh sì che posso! E così sarà, fine della questione. Domani chiamerai quella presunta agenzia e comunicherai il tuo ritiro. Poi penseremo a trovarti una scuola adeguata a cui iscriverti-
-Perché? Perché mi fai questo? – chiese ormai con le lacrime agli occhi
-Come perché? Sei mia figlia, non posso permetterti di continuare a umiliare te stessa e me-
-Tua figlia?- disse ridendo  -Dopo tutti questi anni ti ricordi che hai una figlia? E pretendi anche che faccia come vuoi tu?-  era furiosa
-Non parlarmi così ragazzina, oltre al cervello hai perso anche le buone maniere? Non hai voce in capitolo in questa faccenda-
- È lei che non ha voce in capitolo- disse la signora Fuwa che era rimasta zitta fino ad allora
-Come scusi?-
-Ha perso il diritto di essere una madre quando l’ha abbandonata anni fa. Non spetta certo a lei decidere della vita di Kyouko-chan-
-Ma non dica sciocchezze! Al contrario di quello che pensa lei io ho LEGALMENTE il diritto di decidere della vita di mia figlia-
-Oh se è sul piano legale che la vogliamo mettere credo che una denuncia per abbandono di minore non faccia bella figura sul curriculum di un avvocato, sbaglio?-  rispose agguerrita la madre di Sho ma Saena non vacillò:
-Proprio perché sono un avvocato sono perfettamente consapevole di quali siano le leggi e non avrei di certo lasciato Kyouko senza lasciarne la custodia legale a qualcuno, in questo caso voi stessi-
-Sì, è vero, ha lasciato la custodia legale a me e mio marito ma questo non vuole forse dire che abbiamo anche noi voce in capitolo sulla questione?-
-Niente affatto. Il genitore ha sempre il diritto di dire l’ultima parola, io vi ho semplicemente affidato la momentanea custodia di Kyouko, non si tratta di un’adozione- chiarì sicura, dopotutto non era un’avvocatessa di successo per nulla
-Lasci perdere signora Fuwa, la ringrazio per aver preso comunque le mie difese- disse con un sorriso Kyouko
-Mi dispiace di non poter fare di più, bambina-
-Ha già fatto tantissimo per me, glielo garantisco-
-Mi dispiace interrompere la scenetta toccante ma non ho tempo da perdere, devo rientrare a Tokyo questa sera stessa e Kyouko verrà con me-
-No. Non verrò con te, mamma-
-Come? Sento che mi sta venendo un mal di testa … - disse sospirando pesantemente  -Ti ho già detto tutto quello che c’era da dire, l’argomento è chiuso. Smettila di fare i capricci e va a fare le valigie-
-Non sto facendo i capricci, e sai perché? Non sono più quella bambina piagnucolona che ricordi, in questi anni in cui non ci sei stata sono cresciuta, sono cambiata. Mi sento cambiata. Il merito è anche della recitazione e non intendo rinunciarvi, mi dispiace-
Saena , non rispose, rimase a fissarla seria. Fu Ren a parlare:
-Signora Mogami, mi perdoni se mi intrometto, ma credo che dovrebbe dare ascolto a sua figlia. In questi ultimi mesi l’ho vista maturare molto, ha preso seriamente quella che all’inizio era forse solo un’avventura e si è impegnata con tutta se stessa per migliorare dando il meglio di sé . Sono sicuro che ha tutte le carte in regola per diventare un’ottima attrice e non sono l’unico a pensarlo. Se non mi crede la prego di constatarlo lei stessa, provi a guardare Dark Moon , sono certo che capirà-
-Ho visto Dark Moon-
-Dici sul serio?- chiese incredula la ragazza  -Quindi …-
-Sei sicura che è questo quello che vuoi veramente fare, anche se non sarà affatto semplice?- chiese inaspettatamente
-Sì, ne sono sicurissima. Questa è la prima volta che in vita mia mi impegno così tanto per qualcosa che voglio fare io. In passato ce l’ho sempre messa tutta per soddisfare gli altri e renderli contenti di me. Studiavo come una pazza perché volevo compiacere te, mamma, mi impegnavo con le faccende domestiche nel ryokan per dimostrare ai signori Fuwa che ero loro riconoscente, lavoravo come una schiava senza lamentarmi per rendermi utile a Sho. Non facevo mai nulla per me stessa. Anche il provino che ho fatto per la LME è stato per dimostrare qualcosa a qualcun altro. Ma quando ho scoperto la recitazione, e  ho capito quanto fosse meravigliosa, per la prima volta ho sentito il desiderio di fare qualcosa che rendesse felice me, nessun altro. Paradossalmente, in questo nuovo universo fatto di finzione e interpretazioni, ho potuto finalmente  trovare la vera Kyouko. Voglio dare il massimo per una mia soddisfazione personale e , per una volta, voglio essere egoista e non curarmi di quello che gli altri si aspettano da me. Per questo motivo non posso venire con te a Tokyo, non intendo rinunciare al MIO sogno-
-Capisco-
-Questo vuol dire che mi darai il tuo permesso per continuare a recitare?- chiese speranzosa
-Sì, ma ad una condizione-
-Quale?-
-Devi promettermi che diventerai la migliore attrice del mondo, non mi accontenterò di nulla di meno-
-Te lo prometto! Non ti deluderò perché è esattamente lo stesso obiettivo che mi sono prefissata io- annunciò grintosa
-Bene, era quello che volevo sentire … fin dall’inizio- aggiunse con un sorrisetto  -Ora devo andare, ci sentiremo presto però, quindi non rilassarti troppo-
-Certo, e mamma … grazie!- disse facendole un sorriso raggiante
Saena non rispose e uscì dal ryokan senza salutare.
 
Kyouko si accasciò a terra , sopraffatta dalla tensione accumulata fino a quel momento. Ren le fu immediatamente accanto:
-Ehi, stai bene?-
-Sì, è solo che sono emotivamente esausta. Mi sono tremate le gambe per tutto il tempo, pensavo di non farcela ma alla fine ho detto tutto quello che avevo da dire. Non riesco a credere che mi abbia dato il suo permesso … -
-Sei stata fantastica, sono veramente orgoglioso di te-  la rassicurò l’attore
-Lo siamo anche noi, sei davvero cresciuta tanto , bambina- disse il signor Fuwa
- E mi auguro di farlo ancora in futuro, voglio davvero migliorare sia come attrice che come persona-
-Ci riuscirai sicuramente- affermò la signora Fuwa
-Grazie per la fiducia! Ora scusatemi ma vorrei andare a riposarmi, oggi è stata una giornata ricca di emozioni … - disse rialzandosi e voltandosi verso Ren con un sorriso
-Sì, certo. Vai pure cara-
La coppia si avviò quindi al piano di sopra. Per tutto quel tempo Sho era rimasto muto, pensieroso.
 
L’attore accompagnò Kyouko fino alla sua stanza:
-Sei sicura di stare bene?- le chiese accarezzandole una guancia
-Sicurissima, non ti preoccupare. Sono solo stanca e ancora un po’ scossa, tutto qui-
-Se vuoi posso farti compagnia fino a quando ti sarai tranquillizzata del tutto- propose
La ragazza lo guardò stranita e l’attore, imbarazzato, si affrettò subito a specificare:
-Non ho in mente nulla di strano, te lo assicuro! Non è una scusa per rimanere solo con te nella tua stanza-
Kyouko rise , divertita : -Lo so, tranquillo. Ma visto che ti stai offrendo volontario credo che un po’ di coccole mi farebbero stare decisamente meglio- ammise . Normalmente non avrebbe detto una cosa del genere ma in quel momento aveva proprio bisogno di un abbraccio e Ren era perfetto per il compito.
Fu così che si ritrovarono sdraiati sul letto: Ren abbracciava la ragazza da dietro tenendo le braccia attorno alla sua vita e il mento appoggiato sulla sua testa, avevano entrambi gli occhi chiusi, perfettamente incastrati l’uno con l’altra.
-Ren?- sussurrò Kyouko con voce assonnata
-Sì?-
-Grazie-
-Per cosa?-
-Per oggi, per essermi stato vicino e avermi sostenuta. Da sola non so se avrei trovato il coraggio-
-Ci saresti riuscita lo stesso. Kyouko?-
-Sì?-
-Ti amo- le disse stringendola ancora di più nell’abbraccio
-Ti amo anch’io, tantissimo-
Detto questo la ragazza si rilassò e, dal suo respiro regolare, l’attore si accorse che si era addormentata
-Buona notte, amore mio- sussurrò prima di addormentarsi anche lui con un sorriso stampato in faccia.
 
Quando Kyouko, il mattino seguente, si svegliò, la prima cosa che vide fu il volto di Ren che la fissava
-Buongiorno- le disse con voce roca
-Mi stavi guardando mentre dormivo?- chiese imbarazzata, comprendosi il viso con le mani
-Sì, e non hai niente di cui vergognarti. Sei bellissima … a parte forse quel rivoletto di saliva che ti colava dalla bocca- la prese in giro
-Ehi!!- protestò lanciandogli una cuscinata
-Sto scherzando, sto scherzando!- disse cercando di proteggersi la faccia dai colpi
La ragazza mise su il broncio ma Ren glielo levò subito chinandosi per darle un veloce bacio
-Il bacio del buongiorno- spiegò
-Non era quello della buona notte?-
-Sì, ma ieri non me lo hai dato quindi … -
-Certo, certo … - rise  -Buongiorno allora!- disse dandogli un bacio a sua volta
-Vedo che ci hai preso gusto- la punzecchiò l’attore
-Se devo essere sincera non mi dispiacerebbe svegliarmi così tutte le mattine-
-Tu mi vuoi morto allora!-
-Perché?- chiese stupita
-Hai idea di quanto sia difficile stare sdraiato nello stesso letto della ragazza che ami cercando di trattenersi dall’andare oltre un semplice abbraccio? Pura tortura!- si lamentò , i tratti della personalità di Kuon evidenti
-C-c-osa?- il volto di Kyouko era in fiamme –T-tu! Esci immediatamente dalla mia stanza! Fuori!-  gridò riprendendo il suo attacco con il cuscino
-Non voglio-  piagnucolò l’attore –Sono stato un gentiluomo, mi sono comportato bene. Mi merito un premio, no?-
-Te lo do io il premio!- disse rincorrendolo per la stanza.
Ma Ren, ad un certo punto, l’afferrò alle spalle , stringendola in un altro abbraccio da orso, la testa tuffata nell’incavo del suo collo : -Non arrabbiarti- le disse con le labbra che le sfioravano la pelle morbida.
 Kyouko si irrigidì a quel contatto, il respiro caldo dell’attore le stava facendo venire la pelle d’oca : -Lasciami andare- disse paonazza
-No- si rifiutò lui. Così facendo prese a lasciarle tanti piccoli baci umidi su per il collo fino ad arrivare all’orecchio, completamente rosso  dall’imbarazzo :
-Sei adorabile-  sussurrò
-E tu sei uno sfacciato- ribatté
-Sto ancora aspettando-
-Cosa?-
-Il mio premio-
-Eeeh … e va bene!-
La ragazza si girò nella stretta per poterlo guardare negli occhi e, sollevandosi sulle punte, lo baciò. Ren cercò di approfondire il bacio e, con sua grande sorpresa, Kyouko glielo lasciò fare. Le prese il volto con entrambe le mani avvicinandola a sé il più possibile, inclinando la testa per una migliore angolazione. Fu un bacio travolgente e passionale e quando si staccarono avevano entrambi il fiato corto.
-Wow … - biascicò l’attore
Kyouko abbassò la testa imbarazzata ma un sorriso era presente sulle sue labbra
-Già … -
Il momento fu interrotto dallo squillare di un telefono
- È il mio, scusa un momento- disse la ragazza  -Pronto? Ah si, buongiorno, mi dica.   Sì  .  Dopodomani?  Va bene ho capito, la ringrazio. Buona giornata, a presto-
-Chi era? – chiese Ren
-Il regista, mi ha telefonato per dirmi che le riprese riprenderanno dopodomani-
-Capisco-
-Perciò domani si torna a Tokyo …  - annunciò malinconica
-Qualcosa non va?-
-Oh no, mi aspettavo quella chiamata da un momento all’altro. È solo che mi mancherà questo posto, sono successe così tante cose da quando sono qui … -
-Vero, e tante altre ne succederanno quando saremo tornati a casa. Inizierà una nuova pagina della nostra vita e questa volta saremo insieme-  disse l’uomo stringendole la mano
-Mi sento nervosa, ma è quel tipo di agitazione positiva. Sono emozionata e allo stesso tempo spaventata da quello che ci aspetta e mi chiedo se riuscirò davvero a realizzare il mio sogno e mantenere la promessa che ho fatto a mia madre-
-Non pensarci troppo, preoccupati solo di una cosa alla volta, concentrati sul presente e vedrai che passo dopo passo la meta sarà sempre meno lontana-
-Hai ragione, e a proposito di presente … credo che sia il caso che inizi a fare il mio giro di saluti. Tu intanto potresti prenotare i biglietti aerei?-
-Va bene, lo faccio subito così poi ti raggiungo. A dopo-
 
La prima persona che Kyouko incrociò fu la signora Myura, intenta a dare direttive per la giornata:
-Myura-san, buongiorno!-
-Oh, buongiorno cara. Come stai? Dormito bene?-
-Benissimo- rispose arrossendo leggermente
La governante trattenne un sorrisetto.
-Sei scesa per fare colazione? Come mai sei tutta sola?-
-Ren si sta occupando di una cosa e no, non sono scesa per fare colazione. Ho qualcosa da dire perciò stavo cercando i padroni di casa-
- È forse successo qualcosa?- si preoccupò la donna
-No, niente del genere tranquilla! Ho ricevuto una telefonata da Tokyo, devo tornare a lavoro, quindi è giunta l’ora di salutarsi-
-Eh? Così presto? Speravo che saresti rimasta ancora un po’ –
- Mi sarebbe piaciuto ma ho tanti impegni da rispettare e , anche se è stato per poco, il mio periodo qui è stato molto intenso!-
-Già … eeeh, sembra solo ieri che ti ho visto varcare la soglia del ryokan con Shotaro-
-Ahah non mi ci faccia pensare! Che confusione che abbiamo creato quella volta, sembra sia successo secoli fa!-
-Vero, mi mancherai moltissimo cara. Promettimi di farci avere tue notizie- disse avvicinandosi alla ragazza e abbracciandola forte
-Glielo prometto-
- Myura-san, Kyouko-chan, cosa sta succedendo? A cosa sono dovute queste dimostrazioni di affetto così di buon mattino?- chiese stupita la signora Fuwa che era appena arrivata
-Oh, buongiorno signora-  la salutò Kyouko sciogliendo la stretta  - Io e la signora Myura ci stavamo salutando-
-Salutando?-
-Sì, torno a Tokyo-
-Oh. Quando partirai?-
-Domani, Ren sta prenotando i biglietti aerei in questo momento-
-Capisco. Quindi questo è un addio?-  chiese la donna con le lacrime agli occhi
- È un arrivederci! Sempre che a voi faccia piacere rivedermi di tanto in tanto!- rispose la ragazza altrettanto commossa
-Certo che ci fa piacere, bambina. Questa è casa tua- disse il signor Fuwa che era arrivato poco dopo la moglie
-Grazie di tutto, davvero!-
-Siamo noi a doverti ringraziare, hai portato tanta gioia in questo ryokan ma , soprattutto, ci hai riportato nostro figlio. Ti saremo sempre riconoscenti per questo- l’assicurò la signora Fuwa
-Io non ho fatto molto, gli ho solo dato la spinta che gli serviva, il resto è tutto merito di Sho. Anche se non lo dimostra vi vuole molto bene-
-Mi auguro che d’ora in poi le cose vadano bene per tutti noi- disse il capo famiglia
 
Nel frattempo Ren li aveva raggiunti e , dopo aver salutato tutti e aver ringraziato per la piacevole permanenza al ryokan, comunicò a Kyouko che aveva trovato un volo per quella sera stessa in modo da poter sistemare tutto a casa con calma prima di riprendere il lavoro.
I due quindi, dopo aver fatto velocemente colazione, tornarono nelle rispettive camere per preparare le valigie.
Kyouko finì la sua per prima e decise di andare a fare  una passeggiata nella speranza di incontrare l’ultima persona che le era rimasta da salutare. Non ci volle molto prima che incappasse nel biondo nella verandina sul retro
-E così vai via- le disse senza girarsi a guardarla, appoggiato con la schiena al muro vicino alla porta
-Eh … sì. Come fai a saperlo?-
-Me lo ha detto mia madre-
-Ah, certo-  la ragazza rimase per un momento in silenzio non sapendo bene cosa dire, poi aggiunse: - Tu rimani qui?-
-Rimarrò ancora qualche altro giorno, la prossima settimana inizio la tournée e non avrò più un momento libero. Voglio passare un po’ di tempo con i miei genitori-
-Capisco, mi fa piacere che le cose fra voi si siano definitivamente risolte-
-Ne sono molto contento anch’io-  fece una pausa meditabondo per poi chiedere: -Quindi non è più a causa mia?-
-Eh, come?-
-Non è più a causa della vendetta nei miei confronti che vuoi diventare l’attrice migliore del mondo?-
-No, non più. Adesso recitare mi piace sul serio, non lo faccio più per quel motivo da molto tempo-
-Lo avevo intuito, quindi cosa farai per vendicarti?-
Kyouko sembrò pensarci per un momento, poi sorrise a Sho con un’espressione serena:
-Nulla-
-Eh? Ti stai arrendendo?- chiese spiazzato
-No, non mi sto arrendendo, è solo che non voglio più vendicarmi di te-
-Per quale motivo?- il biondo era sconvolto
- Se ci penso credo sia addirittura il caso di ringraziarti! Se non fosse stato per te non avrei mai lasciato questo posto, non avrei mai tirato fuori il coraggio e la grinta per affrontare la vita e , soprattutto, non mi sarebbe mai saltato in testa di avvicinarmi al mondo della recitazione. Sì, se ci penso bene, devo proprio ringraziarti. La mia vita , in questo ultimo anno, è cambiata in meglio sotto ogni punto di vista: ho finalmente un obiettivo e ho conosciuto delle persone fantastiche, ho addirittura una migliore amica adesso! Inoltre … ho incontrato Ren . Infine, venendo qui insieme a te, ho finalmente messo una pietra sopra a tutti i fantasmi del passato. Perciò grazie, grazie di tutto Sho Fuwa!- terminò il suo discorso con un sorriso smagliante prima di ritornare dentro
Quando se ne fu andata Sho si accasciò sulla poltrona di vimini, tirando la testa all’indietro e scoppiando in una risata isterica dal gusto amaro, mormorando tra sé e sé : - E così non vuoi più vendicarti? Eppure lo hai fatto, eccome se lo hai fatto! Mi hai spezzato il cuore Kyouko … -
 
Poco prima della partenza della coppia si radunarono tutti nella hall del ryokan per i saluti finali, c’era anche Shotaro che sembrava essere ritornato del suo solito umore. Ren e Kyouko ringraziarono e salutarono una ad una le persone presenti per l’ennesima volta. La ragazza abbracciò i signori Fuwa e la governante ripetendo le sue promesse di rimanere in contatto. Il signor Fuwa diede una pacca sulla spalla a Ren stringendogli la mano in una morsa e comunicandogli con lo sguardo “Vedi di prenderti cura di lei”, l’attore non ne fu intimorito e ricambiò confidente la stretta. Quando fu la volta per Kyouko di salutare Sho, gli porse la mano con fare amichevole dicendogli:
-Alla prossima Sho, in bocca al lupo per la tournée-
Il biondo afferrò la mano della ragazza e, con un sorrisetto malizioso, la tirò a sé per darle un bacio sulla guancia, il tutto guardando fisso negli occhi Ren con aria di sfida
-Alla prossima Kyo-chan-
L’attore fu veloce a prenderla per un braccio e allontanarla dal cantante
-Bene, abbiamo salutato tutti, ora è proprio venuto il momento di andare- disse sorridendo forzatamente, l’irritazione evidente nella sua  voce
Inutile a dirsi, scoppiarono tutti in una risata divertita.
 
Mentre erano sul taxi che li avrebbe portati all’aeroporto Kyouko guardava fuori dal finestrino, cercando di imprimersi bene nella mente quei posti che non avrebbe riveduto per un po’. Quando raggiunsero l’autostrada si girò verso di Ren notando come l’attore avesse ancora il broncio
-Oh, dai! Non puoi prendertela così tanto per uno stupido bacetto, mi ha colta di sorpresa, non potevo evitarlo-
-Non è per quello, anche se un giorno di questi vedrò di cavare i denti a quel biondino personalmente. Così vediamo se continuerà ancora a ghignare!-
-E allora per quale motivo sei così irritato?-
-Dovevi proprio dirgli “alla prossima” ?-
-Eh?-
-Hai forse intenzione di continuare a vederlo?-
- Bé … si-  quando però vide l’espressione terrificante sulla faccia dell’attore si affrettò a spiegare  -Lavoriamo entrambi nello stesso campo, capiterà inevitabilmente prima o poi!-
-Certo, certo … intanto avvicinati-
-Come?-
Ren sospirò e si avvicinò lui stesso alla ragazza che si ritrovò intrappolata tra l’uomo e la portiera dell’auto
-Cosa pensi di fare? Ti ricordo che siamo su un taxi … - disse preoccupata
-L’autista non ci può vedere, il vetro divisorio è oscurato … -
- Ren … -
L’attore sbuffò nuovamente e , abbassandosi la manica della camicia, cominciò a sfregare energicamente la guancia di Kyouko nel punto in cui l’aveva baciata Sho
-Ecco fatto! Ora è pulita, ma appena arrivi a casa disinfettala … non si sa mai-
La ragazza scoppiò a ridere : - Sei proprio un bambino!-
-Sarà, ma sono geloso di ciò che mi appartiene-
-Ehi! Io non sono un oggetto!-  lo rimproverò colpendolo sul braccio
-No, non lo sei. Però sei mia, la mia Kyouko. E questo lo posso fare solo io … - così dicendo la baciò


˜FINE˜

***Note Autrice***



Innanzitutto GRAZIE! Grazie per avermi fatto compagnia in questo lungo viaggio, grazie a tutte le persone che hanno seguito, recensito, letto questa storia. Siete davvero più di quanto mi aspettassi quando l’ho iniziate a scrivere! Grazie anche a tutti i lettori silenziosi e, in generale, a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di sopportare i miei ritardi e i miei periodi no. Si conclude quella che è stata la mia prima esperienza nel campo delle fan fiction e , tirando le somme, ne conserverò un ricordo prezioso. Non so quando e se ne scriverò un’altra: purtroppo ho poco tempo libero e non voglio più fare l’errore di lasciare la gente in sospeso per mesi, quindi, al massimo, scriverò qualche one-shot in atesi di dedicarmi a futuri progetti più impegnativi.

Infine grazie a Yoshiki Nakamura che, col suo meraviglioso “Skip beat!” è stata la mia fonte di ispirazione.

Per concludere, vi ricordo che c’è ancora in ballo il famoso CAPITOLO BONUS! Per questo motivo non segnerò ancora la storia come conclusa. Vedrò di scriverlo al più presto ma vi avverto che sarà un po’ particolare e quasi completamente staccato dalla storia principale.
Non appena avrò tempo editerò anche tutta la storia per correggere gli errori sparsi qua a là.

Vi voglio bene, un abbraccio, Alessia :)
  
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