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Autore: innamoratahobbit96    25/03/2016    3 recensioni
- Bagginshield -
"< < Scusami tu. A volte sono un precisino rompiscatole, lo so . . come fai a sopportarmi? > > rise amaramente.
< < Perché ti amo > > disse Thorin.
< < C- Cosa? > > sussurrò sorpreso.
< < Sì, hai sentito bene, ti amo. Ti amo per la tua diversità. Bilbo – gli prese entrambe le mani e se le portò al petto – tu hai fatto breccia nel mio cuore e non ti lascerò mai > > "
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Dwalin, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO

 
 
Due giorni prima:
< < Thorin, fra due settimane sarà il nostro sesto mesiversario > > disse entusiasta Bilbo mentre stavano passeggiando tranquillamente nel bosco.
< < Mesi . . che?? > > domando stranito il compagno.
< < Il giorno in cui ci siamo fidanzati . . ricordi? > >
La risposta di Thorin fu un mugugno.
Bilbo non ci fece caso, si pose dinanzi a lui e gli prese dolcemente le mani, accarezzandogliele.
< < Ecco . . che ne dici di festeggiare? > > domandò timidamente.
Thorin gli rifilò un’occhiataccia minacciosa.
< < Tipo . . una cenetta romantica . . una piccola serata, solo noi due > >
< < Lo sai bene come la penso > >
Thorin portò le mani dietro la schiena e lo superò, continuando a camminare.
Odiava i festeggiamenti, in quanto era un nano razionale, per niente romantico e sognatore a differenza di Bilbo.
Stavano insieme da quasi sei mesi, sei mesi tra baci e carezze, ma Bilbo desiderava di più.
Si era innamorato di quel nano che, nonostante fosse facilmente irascibile e testardo, era rispettoso e fedele. Queste erano le qualità più importanti. Tuttavia, a Bilbo mancava un pizzico di romanticismo, semplici gesti che sostituivano il valore dell’oro di Erebor.
< < Ma . . solo una serata romantica per noi due . . solo questo . . > > balbettò Bilbo.
Thorin osservò gli occhi da cerbiatto del compagno e sorrise amaramente, dandogli una leggera pacca sulla spalla. Bilbo annuì, rassegnato all’idea di organizzare qualcosa per loro . . per lui.
< < Non pensi che sia importante l’amore che provo per te Bilbo? > > concluse spiazzandolo completamente.
 
Thorin e Bilbo, a cena, erano seduti uno di fronte all’altro. Bilbo si era infilato il tovagliolo nella scollatura del pigiama, com’era solito fare anche nella Contea.
< < Thorin . . i gomiti > > lo rimproverò con tono calmo.
Il nano sbuffò e appoggiò le braccia sul tavolo, guardando Bilbo con sorriso sarcastico.
< < Ora va meglio Mr. Precisino? > >
Bilbo non si offese e continuò a mangiare, tagliando con eleganza la salsiccia, con un coltello.
< < Perché non mangi con le mani? Sarai più veloce > > gli fece notare Thorin parlando con la bocca piena.
Bilbo osservò il nano, concentrandosi sui pezzettini di salsicce che uscivano dalla sua bocca.
< < Non si parla con la bocca piena – disse – ritengo che non sia educato > >
< < Quindi io sarei maleducato? > > domandò Thorin incrociando le braccia al petto.
< < No . . però . . penso che tu debba essere più . . come dire – balbettò – decoroso. A volte questi tuoi atteggiamenti mi danno fastidio sinceramente > > disse con tono dolce.
Si morse la lingua, maledicendosi di aver pronunciato quella frase. Nessuno poteva osare di dire a Thorin cosa doveva o non doveva fare.
Non aveva alcuna intenzione di discutere con Thorin, il quale si sentì profondamente offeso.
< < Ah sì? E pensi di essere perfetto in tutto e per tutto? “non puoi fare questo”, “non puoi fare l’altro “ – lo imitò alzando la voce, mentre Bilbo cercava di calmarlo – e poi . . ti ricordo che TU . . non molto tempo fa . . hai rotto le mie pietre più preziose > >
< < è stato molto tempo fa - si giustificò Bilbo alzando le spalle – non ha senso questo . . > >
< < Hai rotto alcune pietre molto importanti per me > > continuò indicandosi.
< < Ascolta . . primo: sono impacciato, lo ammetto, mi dispiace, secondo: intendi quel cuore color smeraldo che ti ha regalato Dwalin  per il tuo compleanno, promettendoti di starti vicino finché morte non vi separasse? > >
Thorin si ammutolì. Dwalin era un suo grande amico, gli è stato accanto ogni momento, ha condiviso le sue gioie e dolori.
Caratterialmente era come lui: introverso e scontroso, ma dal cuore buono.
Quando risiedevano ancora ad Erebor, prima che Smaug distruggesse la loro casa natia , erano segretamente innamorati, ma non lo diedero a vedere per orgoglio.
Furono esiliati, si aiutarono a vicenda, finché non partirono per riprendersi Erebor.
Dwalin era intenzionato a dichiararsi, ma i suoi piani svanirono non appena fecero conoscenza di quel piccolo hobbit.
Inizialmente, Bilbo fu solo oggetto di odio da parte di Dwalin, non tanto perché provasse qualcosa per Thorin, ma anche perché riteneva fosse inutile portarlo in quella missione tanto pericolosa.
Col tempo dovette ricredersi, in quanto se non fosse stato per lui, avrebbero già perso la vita.
Dwalin, durante il viaggio, si accorse subito del legame profondo che si stava creando tra i due, per questo si fece da parte. L’unico desiderio era quello di vederlo felice, nonostante la sofferenza.
Tuttavia, Thorin non aveva mai smesso di volergli bene e glielo dimostrava in tutte le maniere possibili. Bilbo lo rimproverava spesso per il suo affetto, forse eccessivo, per Dwalin, soprattutto quando , dopo un litigio, Thorin chiamava l’amico per dirigersi alla taverna di Dale.
< < Bilbo, stai esagerando > > cercò di calmarlo.
< < Ah . . io starei esagerando? Non dirmi che non è vero! Ora vai pure a consolarti da Dwalin, dal tuo “ amico” > >
Thorin osservò i suoi occhi glaciali e pieni di rabbia che incutevano timore.
Si allontanò ed uscì dalla stanza, lasciandolo solo, per fuggire in camera. Non sbatté la porta, né se la prese con oggetti vari, come solitamente faceva Thorin nei momenti di rabbia. Indossò il pigiama, si buttò sul letto matrimoniale e si infilò sotto le coperte.
Mise una mano sotto il cuscino, mentre con l’altra strinse il lenzuolo e rivolse il viso verso il comodino, sul quale era posata una candela.
Fissò la fiamma e una lacrima rigò la sua guancia. La paura che la loro storia d’amore potesse troncare da un momento all’altro a causa della loro troppa diversità o per gelosia era molto forte.
Poco dopo, sentì la porta della camera aprirsi, non si voltò, sapendo già chi potesse essere.
Thorin, vedendolo sdraiato, si diresse verso il comodino e dopo aver rivolto al compagno un ultimo sguardo e controllato che dormisse davvero, spense la fiamma della candela con le dita.
 
La notte, nessuno dei due riuscì a chiudere occhio e da quando si svegliarono all’alba, non si parlarono.
Gli unici rumori che si potevano udire erano i piatti che Bilbo posava delicatamente sul tavolo.
< < Questa sera non ci sono – disse ad un certo punto Bilbo, senza nessuna particolare emozione – tua sorella mi ha chiesto di aiutarla nel suo giardino, non è capace e mi ha chiesto di darle una mano, quindi penso che finirò tardi > >  
< < Ok – mormorò Thorin – ascolta Bilbo . .  Dwalin è solo un amico per me > >
< < Non mi pare > > ribadì Bilbo versando il tè nella tazzina.
< < E’ un amico, mi è stato vicino in ogni momento, non mi ha mai abbandonato . . > >
< < E’ quello che ho fatto anche io Thorin > >
< < Non capisci . . > >
< < Sai . . ho saputo da alcune voci . . che siete stati fidanzati > > continuò sarcasticamente.
Aveva già sentito voci su di lui e Dwalin, in particolare da Bofur.
< < E’ una bugia > >
< < Allora eravate innamorati > >
< < Be . . > >
< < Come immaginavo > >
< < Smettila! – ruggì Thorin perdendo la pazienza – stai esagerando! La nostra storia non può andare avanti così > >
< < Guardami negli occhi Thorin . . e dimmi che non provi nulla per Dwalin > >
Bilbo si avvicinò maggiormente al compagno e prendendogli il viso tra le mani lo guardò negli occhi.
Thorin si irrigidì.
Non sapeva cosa rispondere.
Forse era davvero confuso. Forse provava qualcosa anche per Dwalin . .
Bilbo annuì e si allontanò, guardò fuori dalla finestra e incrociò le braccia, sospirando.
Thorin si avvicinò al compagno, appoggiando una mano sulla sua spalla.
< < Bilbo io . . > >
< < Lasciami stare > > si dimenò Bilbo.
< < Ascoltami . . > >
< < No, non c’è nient’altro da dire > >
Tornò al tavolo, bevve il suo tè ancora caldo e dopo averlo sciacquato per bene lo posò nell’armadietto, uscendo, in seguito, dalla cucina.
 
Il pomeriggio, Thorin ebbe una riunione importante con gli altri re della Terra di Mezzo, ma non riuscì proprio a concentrarsi, per questo riuscì a sentire solo metà del discorso.
Giunta sera, per smorzare un po’ la tensione, si diresse alla taverna. Ordinò e si sedette al tavolo, cominciando a fumare.
Poco dopo, Nori, il cameriere, gli portò un bicchiere di birra e del formaggio.
< < Grazie > > disse sorridendo forzatamente togliendo la pipa dalla bocca.
< < Prego . . il formaggio è offerto dalla locanda  . . stai bene Thorin? Mi sembri di cattivo umore > >
< < Non è la giornata migliore amico mio > > disse dolcemente.
Due donne passarono accanto al suo tavolo e salutarono Thorin sorridendo come ebeti.
Thorin rispose sorridendo e tornò a guardare Nori.
< < Vuoi qualcos’altro? > >
< < No, grazie, va bene così > >
Nori si inchinò e tornò al bancone.
Mentre Thorin si divorò tutto il formaggio, vide Dwalin scendere le scale, insieme a Balin.
I loro sguardi si incrociarono e Dwalin comprese immediatamente che era successo qualcosa. Sussurrò qualcosa al fratello e si diresse verso il tavolo di Thorin.
< < Ehi, tutto bene amico? > > gli domandò dandogli una pacca sulla spalla.
< < Ho litigato con Bilbo > >
< < Ti ha fatto qualcosa? Ti ha offeso? Vado a parlare a quel piccoletto . . > >
Fece per alzarsi in piedi, mentre il viso bolliva di rabbia, ma Thorin lo trattenne afferrandogli il braccio.
< < Va tutto bene Dwalin, tranquillo > >
< < No, non va bene! – lo corresse Dwalin battendo un pugno sul tavolo – guarda come sei ridotto! Non puoi andare avanti così! Hai visto cos’è successo fidanzandoti con quell’hobbit? > >
< < Le liti sono inevitabili > >
< < Non sa niente dell’amore > >
< < Ma lui mi rispetta > > lo corresse nuovamente Thorin.
< < Ascolta . . io . . io . . sono innamorato di te. L’ho detto! Sì! Da sempre! Voglio il meglio per te . . e se fossi il tuo ragazzo, ti darei il mondo intero, farei di tutto pur di non farti soffrire > >
La voce di Dwalin si era fatta più alta e dopo aver concluso, abbassò lo sguardo e sospirò, chiudendo gli occhi, raddolcendosi.
< < Ti voglio molto bene > > continuò.
< < Dwalin . . > >
< < Perché non mi dai una possibilità? Ti darei di tutto, oltre all’oro di Erebor > >
Si avvicinò sempre di più a Thorin e lo baciò.
Thorin lasciò che Dwalin approfondisse maggiormente il bacio, assaporando le sue labbra.
Sin da adolescente sognava che arrivasse quel giorno, tuttavia, non era felice.
Sì, si trovava bene con Dwalin, però, sentiva di amare Bilbo. Dwalin si allontanò leggermente da Thorin, notando quanto fosse confuso.


Si sentirono osservati e si guardarono attorno. Il cuore di Thorin balzò non appena incrociò gli occhi di Bilbo in cima alle scale.
< < Bilbo > >
Si alzò velocemente per raggiungerlo, ma non fece in tempo. Bilbo era già fuggito, inoltre, Dwalin lo stava trattenendo.
< < Non andartene > > lo supplicò.
Thorin lo guardò amaramente e scosse la testa.
Non poteva. Gli voleva bene, ma come amico. Soltanto quando vide lo sguardo deluso di Bilbo si rese conto dell’enorme errore che aveva commesso. Solo in quel momento comprese di amare perdutamente Bilbo, nonostante le differenze che li contraddistinguevano.
Uscì dal locale e si guardò attorno alla ricerca del suo compagno. Corse velocemente per le vie di Dale, cercandolo disperatamente. Doveva assolutamente trovarlo, era notte fonda e attraversare il bosco a notte fonda era pericoloso.
 
Per depistare Thorin, Bilbo scelse di attraversare il bosco, seguendo il lungo sentiero tortuoso. Se non fosse stato per la luna piena che illuminava il sentiero, si sarebbe perso facilmente.
Inciampò in una radice e cadde a terra.
Sospirò si rialzò, mentre le lacrime non finivano di scendere. Si ripulì dalla polvere e dalla terra, sbuffando.
Si guardò attorno, accorgendosi, sfortunatamente, di essersi perso. Si grattò la nuca, respirando affannosamente.
< < Il nord è . . di là – mormorò girando su se stesso – no . . di là . . > >
Non comprese, tuttavia, che qualcuno o qualcosa lo stava osservando ed esaminava ogni suo movimento.
I suoni striduli delle cicale si fermarono di colpo, così come il soffio del vento. L’atmosfera si era fatta cuba in un battibaleno e fu in quel momento che Bilbo sentì qualcosa calpestare le foglie e rami secchi.
Si voltò lentamente, chiudendo per un secondo gli occhi, sapendo già chi fosse o cosa fosse. Dietro un cespuglio notò due occhi bianchi e un ruglio risuonò minacciosamente nel territorio.
Bilbo spalancò gli occhi, il cuore gli batté all’impazzata e indietreggiò lentamente.
< < “Non guardarlo negli occhi” > > ripeté cercando di mantenere la calma. Era uno dei tanti consigli che gli aveva dato Thorin, in caso si ritrovasse in presenza di un orso.
< < Dov’è Beorn quando serve? > > si domandò alzando gli occhi al cielo.
L’orso si avvicinò, emettendo versi minacciosi. Aveva, il muso schiacciato e la gobba sulle spalle.
Bilbo cercò di parlare a voce alta, sperando che l’orso se ne andasse. Fu inutile. Allora, alzò le braccia, gesticolando.
Niente da fare.
L’unica possibilità, per Bilbo, fu scappare.
L’orso si alzò in piedi, rugliò e dopo aver inarcato la schiena corse verso di lui.

 
Bilbo fuggì attraverso gli alberi, respirando affannosamente. Qualche volta osservò gli alberi, domandandosi se sarebbe stato meglio arrampicarsi su uno di essi.
Gli orsi sono buoni scalatori”.
Si voltò per controllare la distanza che lo stava separando dall’orso, tuttavia, qualcosa lo bloccò.
La sua caviglia rimase intricata in una trappola.
 
L’orso si fece sempre più vicino, così, Bilbo si posizionò a pancia in giù e si difese appoggiando le mani dietro la nuca, chiudendo gli occhi.
L’orso si scaraventò velocemente su di lui, percuotendolo e mordendolo. Fu facilmente spostato e questa volta dovette schivare i colpi, urlando a squarciagola sperando che qualcuno lo sentisse e venisse in suo aiuto.
Utilizzò l’unica forza dei suoi pugni e sassi abbastanza grandi da poterlo colpire.
Combattere contro un orso era un po’ fuori dalla sua portata, ma era l’unico modo per sopravvivere.
Trovò un sasso abbastanza appuntito e mentre l’orso stava sopra di lui, si liberò dalla corda che lo teneva fermo. L’orso non demorse e gli addentò una gamba e con un ultima zampata, lo scaraventò contro il tronco di un albero.
L’orso rimase fermo al suo posto, esaminandolo nuovamente. Era chiaro che lo avrebbe colpito ancora. Bilbo tentò di rialzarsi, ma era troppo debole per reagire. Chiuse gli occhi per alcuni secondi, aspettando la morte.
Per buona sorte, qualcuno si posizionò davanti a lui, facendogli da scudo.  Riconobbe la pelliccia che quella figura indossava e sorrise.
< < A noi due > > mormorò Thorin sguainando la sua spada.
L’orso, dopo aver studiato il nano, corse verso di lui. Thorin lo trafisse diverse volte, ferendolo mortalmente.
L’orso gli diede una zampata sul viso, graffiandogli la guancia. Thorin ruggì, si massaggiò la ferita e dopo aver dato uno sguardo al suo compagno, rannicchiato contro il tronco, con i vestiti lacerati e ferite sul corpo che tremava dalla paura.
L’orso gli si buttò addosso e Thorin si ritrovò sotto il corpo della creatura.
Bilbo raccolse tutte le sue forze per aiutarlo e si arrampicò sulla groppa dell’orso, per allontanarlo dal compagno.
Dopo alcuni secondi, Thorin trafisse la spada nella gola dell’animale, che si alzò in piedi rugliando per un’ultima e crollando a terra, privo di vita.
 
Thorin corse dal compagno e lo abbracciò in una stretta fortissima.
< < Cosa ti è venuto in mente?! > > ruggì Thorin scuotendolo leggermente per le spalle.
Bilbo abbassò lo sguardo, mentre le lacrime scorrevano sulle sue guance.
< < Saresti potuto morire! Se ti avessi perso . . non me lo sarei mai perdonato > > continuò baciandolo sul naso, sulla fronte e infine sulle labbra.

Da una parte, Bilbo avrebbe voluto dimenarsi e spingerlo via, non dopo quello che era successo alla taverna, ma il cuore gli diceva il contrario.
< < Perdonami amore mio . . non sono stato io a baciare Dwalin . . te lo giuro > >
< < Ma . . > >
Thorin gli posò l’indice sulle labbra e continuò a parlare.
< < Sarò poco romantico . . e per questo mi dispiace Bilbo . . mi dispiace perché ti ho fatto soffrire . . Perdonami se a volte sono irascibile, se a volte ti faccio perdere la pazienza e me la prendo con te . . > >
Bilbo si commosse a quelle parole e intervenne.
< < Scusami tu. A volte sono un precisino rompiscatole, lo so . . come fai a sopportarmi? > > rise amaramente.
< < Perché ti amo > > disse Thorin.
< < C- Cosa? > > sussurrò sorpreso.
< < Sì, hai sentito bene, ti amo. Ti amo per la tua diversità. Bilbo – gli prese entrambe le mani e se le portò al petto – tu hai fatto breccia nel mio cuore e non ti lascerò mai > >
Bilbo sorrise e gli cinse il collo con le braccio, appoggiando la guancia sul suo petto, singhiozzando.
Thorin gli accarezzò dolcemente la schiena e gli baciò i capelli.
< < Anche io ti amo Thorin – disse Bilbo stringendosi al suo collo – non mi importa se a volte mi fai arrabbiare. Ti amo per quello che sei, è questo ciò che conta > >
Il sorriso di Thorin, dopo quelle dolci parole, scomparve. Bilbo mugugnò abbassandosi e toccandosi il fianco.
Thorin lo prese in braccio e corse verso Erebor, mentre Bilbo tentava inutilmente di rassicurarlo, in quanto non era così grave come pensasse.
 
Thorin fu rimesso presto dall’ospedale, mentre Bilbo aveva riportato gravi ferite. Oin fece del suo meglio e grazie all’aiuto delle erbe elfiche, Bilbo si riprese velocemente.
Thorin non aveva osato allontanarsi , litigando persino con i medici per stare accanto al compagno.
Ogni notte si era intrufolato nella stanza di Bilbo, gli teneva la mano e lo osservava dormire beatamente.
 
Dwalin si era scusato con entrambi per il suo comportamento, informandoli del fatto che nonostante tutto, erano una bella coppia ed erano destinati a stare insieme.
Soffrì in silenzio.
Mi basta essere tuo amico” aveva detto.
Mi dispiace Dwalin. Io ti voglio molto bene, ma come un grande amico. Vedrai, troverai anche tu una persona che ti amerà, tanto quanto io ami Bilbo “ aveva continuato Thorin.
 
 
ALCUNI MESI DOPO:
 
< < Fermati! Ti prego! > > urlò Bilbo chiudendo gli occhi.
Thorin fermò il cavallo.
< < Ehi, ci sono io, che problemi ci sono? > >
< < Ti rendi conto a che velocità stavamo andando?? > >
Bilbo si voltò verso il compagno alzando un sopracciglio e in quel momento ricevette un bacio.
< < Non iniziare a fare il ruffiano adesso > > lo avvertì serio.
Thorin rise e continuò a baciarlo.
< < Io ti bacio quando voglio, sono il re, sono io che decido > > sussurrò sulle sue labbra.
< < Thorin . . per favore, fammi scendere adesso > >
Il nano annuì e scese da cavallo. Allungò le braccia e prese Bilbo per i fianchi, aiutandolo a scendere.
Si presero per mano e passeggiarono per il prato fiorito.
< < Strano che non stai più male > > gli fece notare Thorin.
Bilbo alzò un sopracciglio, non riuscendo a capire.
< <Non avevi l’allergia? Se non ricordo male > >
< < Oh . . si vede che mi sono abituato - disse soddisfatto – ehi, sistemati meglio > > continuò notando i capelli spettinati di Thorin.
Allungò una mano e glieli sistemò. Appena sentì un leggero soffiare, abbassò la mano e divenne rosso dall’imbarazzo.
< < Perdonami > >
Thorin gli strinse il polso e lo attirò a sé, facendo sfiorare i loro nasi, non facendoci caso.
< < Tranquillo. Prometto di essere un po’ più ordinato . .Ti ricordi che giorno è questo? > > gli domandò baciandogli la guancia.
< < Mmmmmm . . . se non sbaglio, alcuni mesi fa abbiamo festeggiato il nostro “mesiversario” . . ma oggi . . > >
< < Ci siamo conosciuti per la prima volta > >
Bilbo spalancò gli occhi e sorrise. Era incredibile. Thorin non si era dimenticato del loro incontro, sicuramente non avrebbe dimenticato nemmeno il loro anniversario.
< < Ti ho considerato immediatamente un ingenuo e fifone > > rise ricordando quel momento abbracciandolo.
< < Perché lo ero – rise Bilbo – e grazie a te sono diventato più coraggioso e forte > >
< < Ti amo. Ho una proposta per te - continuò sorridendo. Mise una mano in tasca e tirò fuori una scatolina – Vuoi sposarmi? Bilbo Baggins? > >
Bilbo tremò dall’emozione e balbettò.
< < Ti prometto di onorarti ogni giorno della mia vita e non ti lascerò per nessuna ragione al mondo > >
Bilbo si nascose il viso con le mani e pianse. Thorin gli prese dolcemente la mani e se le portò sulle spalle.
< < Sì Thorin, ti voglio sposare! > >
Thorin lo abbracciò e afferrandolo per i fianchi lo buttò sul prato, baciandolo con passione, aspettando terribilmente il giorno in cui Bilbo sarà suo per sempre.
 
 
Innanzitutto, buone feste pasquali e buona Pasqua.
Eccomi con una nuova Bagginshield.
Come avrò detto troppe volte, mi piace molto il rapporto tra Thorin e Bilbo. Ho voluto inserire anche Dwalin. Un nano molto simile a Thorin, forse più scorbutico di lui XD e ho immaginato una sua possibile gelosia del loro rapporto.
Spero che vi sia piaciuta.
Bacioni <3

     Pritibi
 
  
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