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Autore: Just a Shapeshifter    27/03/2016    2 recensioni
Odiava il giorno, odiava la notte.
L'unica cosa che apprezzava? Il crepuscolo, forse, quando giorno e notte si univano, diventando un tutt'uno, per poi sparire.
Ed andava avanti, di giorno in giorno, fumando sigarette, inghiottendo nicotina, giorno dopo giorno, standosene rintanato in casa a giocare a videogiochi il giorno, e girando di locale in locale la notte, per distrarsi.
Ogni notte una donna diversa...
Mai, mai avrebbe pensato di innamorarsi di lui...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Attenzione: visto che siamo oramai sulla sessantina di recensioni e visto che sono una malata mica male volevo indire una piccola sfida/lotteria/premio per voi.
A partire da ora, il fortunato che effettuerà la 69° recensione If you know what that number means potrà avere in cambio un particolare regalo -che però resterà segreto ancora per un poco, bwahahah. Sarà una sorta di sfida per me e spero un piacere per voi-
Ergo, ora vi lascio alla storia :3

Trent era così afflitto che nemmeno si accorse del macello che proveniva dalla cucina.
Semplicemente restò tra materasso e coperte in compagnia dei suoi pensieri, affliggendosi in testa teorie e filmini mentali degni di un Oscar, o almeno di un Nobel per le seghe mentali.
Non riusciva a capire il perché di quelle parole. Duncan sapeva che era nell'altra stanza, Duncan non aveva esitato ad andarsene, lasciandolo solo.
Il suo grande film fu interrotto da un'imprecazione seguita dall'aprirsi della porta della propria stanza. Una cresta verde entrò, guardandolo e ordinandogli di alzarsi. Trent non lo ascoltò, semplicemente si girò tra le coperte e nascose il viso tra esse.
Duncan sbuffò, andò da lui e buttò all'aria copriletto e lenzuola, prese in braccio l'altro e lo trainò in cucina. “Mangia.”
“Perché non te ne sei andato?”
“Che cazzo di domanda è?”
Duncan alzò un sopracciglio e gli passò un paio di bistecche al sangue, facendo storcere il naso a Trent. “Che c'è? Io amo le bistecche al sangue. Tu no?” Vide l'altro scuotere la testa e alzò le spalle.
“E va beh, allora le cuocio ancora un po', no problema.” Trent non capiva, non l'aveva mai visto così calmo, razionale o... così umano, forse? “Davvero... perché sei qui?”
Il Marcio prese un gran respiro, buttò le bistecche nella padella e le lasciò sfrigolare, dandogli le spalle ed iniziando a parlare. “Forse perché ciò che mi spinge a restare qui è più forte di ciò che mi spinge ad andare dietro quella coniglietta di playboy abbronzata, che ne dici?” L'orgoglio di Duncan vacillò per un attimo e perse il controllo del corpo, Trent invece allargò totalmente pupilla e iridi, davvero quella era la realtà e non uno dei suoi sogni?
“E forse anche perché prima mi sono fatto un drum bello potente, quella era roba buona. Fidati.” Il verde rise e girò le bistecche.
Seriamente: per una volta che rivelo il mio lato umano, vedi di non prendermi per pazzo o di pensare che stia giocando, perché non lo sto facendo.” Duncan appoggiò le mani al ripiano della cucina e lo strinse, facendo sbiancare le nocche. “E, se Scott osa di nuovo toccarti lo ammazzo.” Quelle parole erano più taglienti di un coltello da bistecca ben affilato, Trent ci pensò più volte dal contraddirlo o dal dare la risposta sbagliata, limitandosi a sorridere tra se e se e trovandosi nuovamente le bistecche poste davanti al proprio posto.
“Grazie.” Sussurrò il Saggio.
“Sta zitto.” Sibilò l'altro in risposta, non nascondendo però un sorriso.

Il cantastorie sorrise, le lacrime agli occhi dalla felicità ed il fiatone, mentre si riprendeva dall'orgasmo appena consumato. Terza volta che lo faceva con lui, soddisfazioni a manetta.
Si lasciò cadere sul materasso, prono, e prese grosse boccate d'aria, Duncan da parte sua lo guardava in ginocchio, sorridendo soddisfatto.
“E guardalo, il principino.” Rise ma senza alcuna traccia di scherno nella voce, mentre si metteva in flessione e gli baciava il retro del collo. “Senti, dobbiamo darci una pulita, quindi vedi di non addormentarti, mh?” Acquamarina scrutò la foresta in cerca di un cenno di conferma, alzandosi solo dopo averlo trovato.
Trent sentì l'acqua scorrere e prese l'ennesimo sospiro di libertà, sentendosi la testa leggera e le gambe leggermente instabili, ma nel complesso totalmente felice. “Dun?” Mormorò stiracchiandosi e abbracciando il cuscino, sbadigliando pigramente. “Che ore sono?” Pronunciò a seguito della risposta da parte del verde.
“Dieci e venti, muoviti che andiamo a lavarci.” Duncan era ancora nudo e ghignò bastardamente quando si accorse dell'espressione di Trent, nel vederlo. “Muoviti.” Rise e si fece seguire in bagno.
“Capisco perché Courtney e Gwen erano meno acide del solito, a volte.”
“Io invece non capisco come tu abbia fatto a starci male per Gwen se non ti interessava niente di, beh...”
Piercing fece spallucce e si tuffò nella vasca, facendo poi spazio al Saggio. Trent accettò quel tacito invito e s'immerse nell'acqua bollente, poggiando la schiena al petto di Duncan, facendo fare la stessa fine al proprio collo, il quale si adagiò sulla spalla del punk.
“Hai tolto il preservativo?” Mormorò lasciandosi cullare da quel caldo così confortevole, sciogliendo e rilassando i muscoli.
“Tsk. Rocco Nelson sa fare il suo lavoro.” Seguì un rapido silenzio interrotto poi da una fragorosa risata da parte dei due.

“Hai fatto cilecca!” Courtney era furiosa. Non per il fatto di non esser stata nuovamente a letto con Duncan, okay forse si, ma lo era ancora di più per aver perso quella sorta di scommessa.
No signore e signori, Courtney non era abituata a perdere. Mai.
Scott fece una smorfia e alzò le spalle, seguendola nell'appartamento.
“Senti bimba, non è colpa mia se la principessina dal mestruo variabile un giorno ha già gambe e bocca aperte e il giorno dopo diventa più pudica della Vergine Maria.” L'evidenziatore arancione schivò per un pelo una scarpa scagliata ad alta velocità facendo invidia ai freccia rossa e guardò basito l'ispanica.
“Ma sei pazza?!” Alzò le braccia al cielo e le fece ricadere lungo il corpo. “No davvero, tu hai qualche problema!” Quando mai l'aveva detto. Courtney si scagliò sul rosso, bloccandolo spalle al muro con uno sguardo degno del più cattivo dei Villains. “Tu.” Sibilò, tenendolo stretto nella sua posizione senza l'uso del corpo, servendosi solo della forza della psiche. “Prova ancora una volta a darmi della pazza e ti faccio vedere io, di che cosa è capace una vera pazza.” Scott pensò subito alla poca coerenza di quella frase, ma se ne restò comunque zitto.
“Si ehm, quindi... i due sono cotti a puntino. Agiamo o no?” L'ispanica addolcì di poco lo sguardo, passando dal gelido al malizioso.
“Quindi, visto che hai interrotto i miei piani con il protagonista...” Courtney si leccò le labbra e innocentemente slacciò il primo bottone della camicetta, facendo intravedere il reggiseno lillà contornato da del pizzo nero. “Che ne dici, se chiedo al co-protagonista di assistermi?” Non servirono altre parole. Scott l'afferrò e la trascinò in camera, sbattendo in faccia la porta a tutti i curiosi presenti e mettendo fine al secondo atto.
Che si fottessero; Duncan, Trent, il mondo. Lui aveva una bella ragazza da soddisfare.


M's little Nook:

'Sera a voi, EFPniani e... *viene interrotta da una voce nell'orecchio* Cosa? Tsk, certo che lo so! *uno striscione cala dal soffitto, Congratulations scritto sopra*
Ebbene si! Per una volta sono in linea con la tabella di marcia, yuppi-duh(?)!

Se, ehm, yeh? *la guarda male* io potevo fottermi quella bella topa e tu. TU! *assottiglia gli occhi* Ti ammazzo.

*ride* Ehi, per una volta accontentiamo Scott, vero piccolo evidenziatore?

Oh si, per una volta ti do ragione *ghigna soddisfatto e guarda il punk* E' brava la gattina, a letto.

No davvero ragazzi, io non vi capisco. *vede i due iniziare a pestarsi* Non in faccia! Mai in faccia! *si porta le mani ai lati della bocca, amplificandone il suono*

Lasciali stare, Alejandro *alzo le spalle* Si metteranno KO a vicenda. Comunqueunqueunque(?) Ci stiamo avvicinando alla fine, non lo nego; uno, due, massimo tre capitoli e puf, questa piccola long finirà, sparendo nel dimenticatoio *si asciuga una lacrimuccia*
Ma bando alle ciance, questo è uno dei capitoli più corti/nonsense/fluffy che abbia mai scritto, ma si, sono ambivalente come il nostro caro Devious e perché no, divertiamoci allora. *risata malefica*

P: Non dovremmo aiutarli? *fa un cenno ai tre, Duncan e Scott che litigano e Alejandro che tenta di dividerli*

...naaah, lasciali divertire. *fa comparire dal nulla un proiettore e indica lo schermo che si apre successivamente*
Lascio allegati i diversi link per le long/raccolte, come solito :3

~I'm confused.
~The Sound of Crack Pairing.
~Sclerate di routine da parte di M

*sparisce a separare i tre, che le stanno distruggendo casa, giardino e acero, Vick nascosto tra le fronde* IL MIO ACERO NO, BITCHES!

~M

PPS: ci metto di più ogni volta a giocare con l'html che a creare tutto il capitolo non ce la posso fa'

  
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