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Autore: alaskainblack    08/04/2016    6 recensioni
Lily e Scorpius sono migliori amici, è questo il problema.
Si scambiano biglietti, lettere e cartoline in cui si raccontano tutto, condividono ogni cosa insieme.
La loro amicizia è amore, ma Lily è troppo orgogliosa, Scorpius è troppo distratto perché qualcosa accada.
Questa situazione cambierà definitivamente in seguito ad una serie di equivoci dovuti ad una serata che sarebbe stato meglio non esistesse ed una fidanzata poco affidabile.
[Ispirato a Love, Rosie]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Love, Lily'
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Love, Lily
 "D'accordo. D'accordo. Bene. Bene"
  
 



3 anni dopo...




Lily Luna Potter si mise un ultimo strato di rossetto sulle labbra e poi sorrise forzatamente, una ragazza dai capelli rossi le rimandò il gesto con altrettanta falsità.
La ragazza prese in mano per un'ultima volta l'invito al matrimonio del suo migliore amico, sicuramente era stata Alison a decidere come farlo.
La minore dei Potter sbuffò stracciando il foglio di carta in due per poi infilarlo nella borsa come se niente fosse - Mantieni la calma, Lils, non vorrai far nevicare come l'ultima volta - si disse, non aveva idea del perchè ma quando aveva bisogno di calmarsi al posto della sua solita voce acuta e fin troppo infantile nella sua testa sentiva quella di Scorpius, calma e profonda, e quella voce riusciva sempre a calmarla.
- Sei pronta? - la voce di Albus le ricordò che si doveva sbrigare, la Potter si aggiustò il vestito con un gesto nervoso e prese la bacchetta poggiata sul letto.
Scese le scale con velocità, le stesse scale su cui quando era piccola era inciampata un miliardo di volte e anche le stesse scale sulle quali lei e Scorpius erano cresciuti.
- Affretta il passo, principessa. Non abbiamo tutto il tempo - ghignò James scompigliandole i capelli appena la rossa gli si avvicinò, il fatto che lei ormai avesse vent'anni compiuti non fermava certo i suoi fratelli a trattarla come se ne avesse due.
Lily sbuffò - Jamie, ti prego - disse levando la mano del fratello con velocità dalla testa per poi superarlo e uscire dalla vecchia casa di famiglia dei Potter.
- Eddai Lils, sto solo cercando di tirarti su di morale, so come ti senti in questo momento - cercò di aiutarla il maggior dei Potter con un sorriso sghembo.
La ragazza sbuffò - E invece non lo sai. Dominique è innamorata di te, e tra l'altro a nessuno ormai importa più che voi due siate cugini e poi Albus, lui ha Alice -.
L'ex Serpeverde sentendosi nominare entrò nella conversazione - Non è colpa mia se hai scelto questo preciso istante per lamentarti del fatto che non hai agito prima, direi che il giorno del suo matrimonio non è esattamente il massimo - puntualizzò il fratello.
Lily alzò gli occhi al cielo trattenendo l'istinto di schiantarlo, il sole era lievemente coperto dalle nuvole e, tutto sommato, se non fosse stato per quel matrimonio sarebbe stata anche una bella giornata invece che la più brutta della sua vita.
James lanciò un'occhiataccia ad Albus facendogli intendere di non mettere il dito nella piaga ma il ragazzo, di rimando, alzò solamente le spalle con noncuranza.
I fratelli si presero per mano e chiusero gli occhi, quando li riaprirono si ritrovarono davanti ad un prato piuttosto vasto, c'erano varie panche e un'arco contornato da alcuni fiori, svariate persone erano accomadate e chiacchieravano tra di loro, la maggior parte di quegli adulti Lily se li ricordava con le divise di Hogwarts addosso.
- Sei venuta - un sospiro e poi qualcuno la abbracciò, non servi guardare il volto della persona alla Potter per capire chi fosse, le bastò appoggiare il naso sulla spalla del ragazzo e sentire il familiare odore di Scorpius Hyperion Malfoy.
- Non potevo mancare al giorno più bello della tua vita, giusto? - sospirò la ragazza con un sorriso, Scorpius sembrò incupirsi a quella frase - Dov'è Lily? - chiese poi la rossa guardandosi intorno alla ricerca della bambina.
- E' con mia madre, le ho chiesto se poteva tenerla a bada durante la cerimonia, è un bel casino qui sai...- Lily annuì arricciando appena le labbra, poi incrociò le braccia al petto e guardo il volto di Scorpius con la testa rivolta verso l'alto, come quando erano piccola.
Il biondo sorrise divertito essendosi accorto della stessa cosa - Sei sempre una nana - disse battendole una mano sulla testa, lei dapprima lo spinse via, poi però scoppiò a ridere insieme a lui, come due ragazzini.
- Senti, io dovrei parlarti - disse Scorpius interrompendo quel momento - E' piuttosto importante -.
Lily si rabbuiò - Sei proprio sicuro che sia necessario? Tutte queste persone sono venute qui per te e sarebbe poco educato allontanarti con una persona, insomma...-.
Il ragazzo avvicinò la bocca all'orecchio di lei - E' importante, Lils - ripetè sperando di averla convinta.
La rossa sbuffò - D'accordo - acconsentì poco convinta, non aveva alcuna intenzione di fare discorsi "seri" con Scorpius, l'ultima volta risaliva a circa tre anni prima e da allora aveva sempre evitato situazione del genere, sia per lettera che di persona.
- D'accordo - sorrise Scorpius.
- Bene - sospirò Lily, come quando erano piccoli.
- Bene - disse lui prendendole la mano e facendola allontanare dalla folla.
Il tragitto fu silenzioso, il ragazzo le camminava davanti senza mai staccare la presa dalla sua mano, sempre con delicatezza.
- Posso sapere dove stiamo andando? - chiese lei che iniziava ad irrigidirsi, l'ultima cosa che le serviva era un discorso serio solo qualche minuto prima del matrimonio.
Il ragazzo si girò e scosse la testa facendo scuotere appena i capelli biondi che si era dimenticato di aggiustare - Non è importante -.
- Va bene, allora posso sapere cosa c'è di così importante e segreto da allontanarti da tutti gli invitati da dirmi? - chiese la ragazza osservando la folla sempre più lontana.
D'improvviso si fermò e la guardò negli occhi, gli occhi castani che erano stati oggetto di tante discussioni in passato.
- Mi dispiace - mormorò il ragazzo abbassando lo sguardo, non sapeva sostenere quello della ragazza.
Lily si morse le labbra con nervosismo - Non capisco - sbuffò.
- Invece capisci eccome - ribattè il ragazza facendo per prenderle l'altra mano, ma lei la ritrasse con velocità portandola dietro la schiena, lui la lasciò fare.
- Hai ragione, so di che stai parlando e sai una cosa? Anche a me dispiace, per Alison. Ecco perchè me ne andrò in questo esatto istante - chiarì lei allontanandosi.
Sentì il ragazzo affrettare il passo per seguirla - Spero che tu stia venendo da questa per andare verso l'altare e non per continuare questa conversazione - disse lei pronunciando le parole con fretta e senza voltarsi.
- Pensi che avrei dovuto sentirmi in colpa per Alison? - pose la domanda il ragazzo.
Lily continuò a camminare con passo sempre più deciso - Penso che ci siano molte cose per le quali dovresti sentirti in colpa, e penso di non avere voglia di farne una lista. Ma penso anche che sì, questa sia una di quelle - ormai era quasi vicina agli invitati, e più si avvicinava a loro meno erano le probabilità che il ragazzo facesse qualcosa di sventato, del resto era un Serpeverde, non un Grifondoro come lei e James.
- Hai ragione. Dovrei sentirmi in colpa per tante cose, davvero un miliardo - esclamò il ragazzo alzando il tono, un paio di invitati si girarono interessati.
La rossa si girò lanciandogli un'occhiataccia - Abbassa la voce, nessuno di noi due vuole ricordare una scena imbarazzante al tuo matrimonio -.
- Ma se devo essere sincero non mi sento così in colpa di quello che ho fatto - continuò lui senza prestare attenzione alle parole di Lily.
La ragazza si bloccò per poi voltarsi verso il ragazzo che le stava vendendo incontro.
- E se devo proprio sentirmi in colpa per qualcosa, allora mi sentirò in colpa per questo* - disse prendendole il viso con le mani e baciandola come se avesse aspettato quel momento da tutta la vita.
Lily chiuse gli occhi e per un secondo si dimenticò di dove fosse, e probabilmente non se lo sarebbe ricordato se non fosse stato per il sospiro che emise la folla quando li vide.
La ragazza scostò la mano di Scorpius dalla sua costretta dalla situazione - Ci...ci stanno guardando tutti - mormorò lei balbettando.
- Allora lasciali guardare - le sospirò il ragazzo senza scostarle le mani dal volto e appoggiando la fronte su quella della Potter.
- D'accordo -.
- D'accordo -
Lily guardò il ragazzo, dirgli che era innamorata di lui non aveva senso, entrambi lo sapevano e ne erano consapevoli da fin troppo tempo - Bene -.
Lui sorrise - Bene -.







 
***


 
Angolo Autrice:
Non riesco a credere di aver davvero finito, è la prima storia in assoluto che finisco ed è una sensazione strana.
Prima di tutto mi scuso per la parte del matrimonio probabilmente non attinente al vero matrimonio nel mondo 
magico ma dato che il matrimonio tra Fleur e Bill era davvero poco descritto e ho paura di aver scritto qualche cavolata.
In ogni caso spero tanto che il finale vi sia piaciuto, che la storia vi sia piaciuta e che i personaggi via abbiano preso.
Credo che un giorno la riscriverò tutta non a messaggi ma non ora, perchè al momento sarebbe troppo strano.
Spero che qualcuno di voi sia realmente arrivato al 32° capitolo, se lo avete fatto vi ringrazio davvero tantissimo.
Detto questo grazie mille a:
rosa di vetro
Pendragon_AM (che se sta leggendo vorrei avvisarla che sto scrivendo il nuovo capitolo di Oculus)
LilyGinny
_werewolf_
musica121212
che, per quanto ne so, sono le uniche ad essere arrivate davvero fino alla fine.
Grazie a tutte le 37 persone che l'hanno messa tra le preferite, le 5 tra le ricordate e le 59 tra le seguite, vi adoro.
 A tutti i lettori silenziosi: grazie, se commenterete vi amerò per sempre ma potete anche solo apprezzare
in silenzio.
Detto questo vi saluto e spero di rivedere qualcuno di voi nella Lily/Scorpius che scriverò.


*l'ultimo dialogo tra Lily e Scorpius è ispirato a quello di Elena e Damon nella 3x10 di The Vampire Diaries
perdonatemi se non ho inventato ma mi sembrava troppo adatta per non scrivere quella frase.



Alaska



 
  
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