Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: __aris__    22/04/2016    5 recensioni
Questa raccolta era nata per un contest ispirato alle leggi ma Murphy al quale partecipai con la flash del primo capitolo. Oggi ho ritrovato l'intera raccolta e ho deciso di pubblicarla. Ogni capitolo è ispirato a una legge di Murphy e racconta un momento del film, dall'infanzia di Elsa fino al disgelo di Arendelle.
Spero vi piaccia e che mi lascerete un commento.
- Elsa: Celare, domare non mostrare. Legge di Murphy: il sonno è una pausa tra una sconfitta e l’altra, semprecché non sia popolato da incubi.
- Anna: La Mia Occasione. Legge di Murphy. Se qualcosa sembra andare bene, hai detto bene: sembra.
-Elsa: La Festa è Finita. Legge di Murphy: Se qualcosa può andare male, andrà male.
- Anna: Bacio di ghiaccio. Legge di Murphy: Se le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto c’è qualcosa di cui non stai tenendo conto.
- Hans: L'Angelo della morte. Legge di Murphy: SeSe qualcosa sta andando bene, non temere, c’è tutto il tempo perché possa andare male.
- Hans: Happy ending. Legge di Murphy: Non è vero che “non tutto il male viene per nuocere”; non solo, ma anche il bene, qualora si manifestasse, viene per nuocere
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Hans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sonno è una pausa tra una sconfitta e l’altra, sempreché non sia popolato da incubi.
268 parole

 
 
Qualcuno le aveva detto che le nostre paure non possono ferirci nel sonno, forse quel qualcuno che adesso non ricordava aveva ragione: nel sonno non poteva congelare cose o persone!
Vero che non poteva?
Non poteva ma ogni volta che chiudeva gli occhi si rivedeva mentre feriva Anna. Si immaginava mentre la colpiva al cuore con un raggio di ghiaccio. Ogni notte faceva lo stesso sogno: giocavano nella grande sala da ballo e lei ricopriva tutto di neve. Anna saltellava felice da una parte all’altra, sembrava non sentire mai freddo, fino a che non perdeva il controllo dei suoi poteri e sua sorella diventava immediatamente una statua di ghiaccio; ghiaccio lucente ed impenetrabile con le sembianze di Anna.
 In quel momento Elsa si svegliava e tutto nella stanza era gelato, proprio come il cuore di Anna nel sogno. Lei stessa sentiva qualcosa di freddo e pungente insinuarsi sempre più in profondità nel suo animo.
Certo che voleva costruire un pupazzo di neve con sua sorella! Non c’era nemmeno bisogno di chiederlo. Ma come poteva anche solo pensare di aprire la porta se tutte le notti era tormentata dalla consapevolezza di quanto fossero pericolosi i suoi poteri? Lei non era come gli altri, non poteva stare con gli altri! Per quanto lo desiderasse ardentemente.
Prima o poi Anna si sarebbe stancata di cercarla e lei avrebbe finalmente potuto vivere da sola, senza essere un pericolo per nessuno. Così, forse, avrebbe trovato pace dai suoi incubi. 
   
 
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