Problema 7
-->Il
professore di biologia che
sussurrava ai rospi<--
Su,
giù, su, giù…
Dentro,
fuori, dentro, fuori…
Era
la prima volta che facevo una cosa del genere..
Il
respiro diventava sempre più affannato, il cuore mi batteva
sempre più forte…
sentivo uno strano liquido sconosciuto scorrere e solleticare la mia
pelle…
Axel
mi aveva incastrato…
Hey
ma a cosa state pensando brutti pervertiti!! Non
fatevi strane idee.. in realtà tutto questo era generato si
da un attività
nuova mai da me praticata ma non quella che state pensando voi!! Io
stavo
semplicemente salendo le scale! Sapete che non sono un tipo atletico e
fare una
rampa di scale di ben 50 gradini ogni 10 minuti mi stanca molto..
soprattutto
perché in genere a casa mia per salire al piano superiore
utilizzo la sediolina
elettrica che mia mamma fece istallare per la mia inferma vecchia zia
Sally.
Perché
le scale vi chiedete? No, non mi sono messo a dieta e non ho nemmeno
voglia di
fare attività fisica, ma come ho già detto sono
stato incastrato da Axel.
Dovevo
essere il suo schiavo personale per tre mesi.
Perché
questa assurda pena? Ecco cosa è successo.
Il
lunedì successivo alla mia festa era giunto il momento del
colloquio con i
professori.
Tra
pochi giorni sarebbero iniziati i corsi di recupero per superare gli
esami del
debito e i miei professori volevo assolutamente parlare con i miei
genitori per
spiegargli cosa avrei dovuto fare secondo loro per risolvere i miei
problemi
scolastici. Purtroppo per me i miei genitori non c’erano
(ahah sto scherzando
per fortuna quei due schizzati non erano in casa… nella
nostra città … anzi sul
nostro pianeta… altrimenti mi sarei dovuto sorbire per tutta
la durata del
colloquio le occhiate omicide di mia madre e le battute imbarazzati da
parte di
mio padre che spiattellava tutti i miei segreti per farmi fare
figuracce con i
miei professori… credo che non dimenticherò mai
quando alle medie raccontò alla
mia sexy prof di inglese che fino all’età di 12
anni facevo la pipì a letto…
sono cose che ti segnano queste!) perciò sostenei
quell’incontro con mia zia
che mi avrebbe sicuramente dato man forte e non mi avrebbe fatto
sentire come
la peggiore merd… cacca di tutto l’universo
conosciuto e non..
Quel
pomeriggio dovevamo incontrare il professore di biologia Vexen Froggy
(della
serie un nome una garanzia). Ammetto che nella mia vita di cose normali
non ce
ne sono molte (forse l’unica cosa completamente normale di
cui posso vantarmi è
che dai rubinetti di casa mia sgorga acqua e non strane sostanze
aliene) ma
credo che il mio prof di biologia le batta tutte. Ogni mattina si
presentava in
classe con il suo camice da scienziato e un rospo rugoso e sempre
imbronciato
di nome Leon che gli sbucava dalla tasca sinistra della camicia.
State
tranquilli amici animalisti, noi non facciamo
cose tipo vivisezionare rane, rospi ed esseri simili, no. Anche
perché credo
che il nostro professore preferirebbe farci vivisezionare un essere
umano
piuttosto che un anfibio. Per lui quegli animali sono sacri e inoltre
quel
pazzoide crede di avere la capacità di poterci parlare e che
quei cosi viscidi
e schifosi gli rispondano!
Le
uniche cose di biologia che abbiamo studiato in tre anni riguardavano
tutte
rane, ranocchie, raganelle, rospi e anfibi. Non avevamo fatto altro.
E
sapete.. dopo un po’ studiare il ciclo riproduttivo delle
rane diventa alquanto
noioso soprattutto schifoso se lo vedi messo in pratica sulla cattedra
del tuo professore
(e soprattutto se pensi che lui nei suoi momenti di intimità
non è come gli
uomini normali.. lui passa le sue nottate circondato da rane e
ranocchiette che
gli scorazzano sul corpo..nudo.. mamma mia che scena raccapricciante,
credo che
dopo avervela raccontata dovrò andare a sciogliere il
cervello nell’acido per
levarmela dalla testa.. che ribrezzo brr..)
Il
punto è comunque che a me le rane e bestiole simili fanno
proprio schifo.
Verdi,
viscide con occhi che ti fissano e sembrano che vogliano farti
intendere che
quella notte, mentre sarai nel tuo letto accoccolato al tuo cuscino e
con le
coperte che ti accarezzano il corpo, loro saranno lì, a
fissarti e a scrutare
ogni tuo piccolo movimento e respiro.. esiste qualcosa di
più inquietante? A me
più che animali sembrano muco vivente in grado di riprodursi!
Questo
mio grandissimo amore per quelle bestiole con gli anni era venuto fuori
più di
una volta.
Ricordo
che l’anno scorso il professore aveva assegnato ad ognuno di
noi un girino da
accudire finchè non cresceva e diventava una rana. Sora gli
diede un nome e se
ne occupò con premura, Hayner gli fece costruire una culla
dondolante da suo
nonno falegname, Pence al suo gli preparava intrugli vari tra i quali
pasticci
di mosche gratinati e zuppa di insetti misti, Kairi truccava e vestiva
il suo
ogni giorno in maniera differente… il mio è
finito nello scarico del cess… del
bagno due ore dopo averlo portato a casa.
Diciamo
che già in partenza il Prof. Froggy non mi amava molto, ma
dopo quell’episodio prese
ad odiarmi in maniera inaudita. Ogni volta che avevo biologia temevo
che mi
avrebbe vivisezionato davanti ai miei compagni.
Per
fortuna però l’estate scorsa riuscii ad attenuare
il suo odio con una ricerca
di 1500 pagine sull’importanza delle rane e surrogati nella
storia dell’uomo
(che mi costò quasi tutti i miei risparmi.. Zexion le
ricerche te le fa pagare
a peso d’oro) ma ciò non cambiava il fatto che a
me quelle bestiacce facevano,
fanno e faranno sempre immensamente schifo.
Tutto
questo casi… caos per dire che ho il debito di biologia
perché non ho mai
studiato un cazz… niente.
Ora
però il professore si era messo in testa che io
ero un ragazzo intelligentissimo che però non si applicava e
che perciò aveva bisogno..
diciamo di uno stimolo. E fu così che mi affibbiò
un tutor.
-Io
credo cra.. che suo nipocrate sia molto sveglio cra… che
quando si impegna cra
può fare grandi cose cra e solo che ha pocra voglia cra non
si applicra
abbastanza craaa, ma se lo stimoliamo craa da una piccola scintilla
craa verrà
fuori craa un incendio craa ne sono più che sicuro craa.-
Disse
lui a mia zia. Da notare il fatto che anche
mentre parla con persone umane normali non riesce a rinunciare alla sua
tendenza … diciamo ranesca? E se ci aggiungiamo anche una
erre moscia e una
vociaccia gracchiante da vecchio maniaco stupra anfibi.. lascio a voi
le
conclusioni.
-E lei cosa
suggerisce di fare?-
Rispose
con garbo misto a sconcerto quella povera
donna che da quando era entrata nella nostra vita aveva perso il
concetto di
normalità.
-Bhe
vede signocra di recente craa sono stati fatti craa degli studi craa
che hanno
dimostrato craa che non c’è niente craa di
più stimolante craa di studiare con
dei proprio coetanei craa soprattutto se craa si ritiene craa che
questi
compagni craa siano più stupidi di noi craa.-
-Scusi
professore ma non la seguo.-
Grazie
zia.. anche io non ci stavo capendo un cazz..
cavolo.. cosa diamine si era messo in testa di farmi fare questo pazzo
maniaco
del viscidume??
-È
semplice mia crara. Affiderò suo nipote craa a un tutor
craa, uno dei miei
migliori studenti craa.. ma che allo stesso tempo è un
emerito idiota craa…-
-Ma
ne è proprio sicuro?-
-Certo
non si preoccupi craa.. questo ragazzo con il nostro aiuto
migliorerà senza
craa ombra di craa dubbio. Il signorino Hockins a primo impatto craa
può
sembrare uno stupido craa e in realtà craa è
davvero uno stupido craa però
nella mia materia craa ha sempre ottenuto craa ottimi craa risultati
craa.-
Il
signorino Hockins. IL SIGNORINO HOCKINS.
Axel.
Voleva affidarmi ad Axel.
Sapevo
che questo tizio era un pazzo ma non credevo arrivasse a certi livelli
di
cretineria.
A quel punto urgeva un intervento da parte mia.
-Nonononononononono
proprio no. Mi rifiuto categoricamente anche solo di sentire una cosa
del
genere. Lo ha detto anche lei! Axel è un’idiota,
un incapace, come può aiutarmi
con lo studio se lui non sa neanche cosa voglia dire studiare.. non
sono
neanche tanto sicuro che sappia come si tenga un libro in mano!-
E chi
è arrivato in quel momento proprio mentre io
proferivo quelle parole?...
-Dolce
come sempre mio caro Roxy…-
Quella
voce… era la sua.
Girai
lentamente la testa di novanta gradi verso la
porta dell’aula mostrandogli la mia faccia tra
l’impietrito e l’imbarazzato…
-A
–Axel?-
Lui mi
accennò un sorrisino divertito facendomi
l’occhiolino e si affiancò al professore dietro la
cattedra.
-Non
mi sembcra cra il caso craa di rivolgersi craa in questo modo craa ad
un suo
craa collega signorino Khinder craa … e inoltre craa
è già stato deciso craa..
il signorino Hockins sarà il suo tutor craa fino allo
svolgimento craa
dell’esame di recupero craa e se lei craa non lo
supera… craa verrà bocciato craa.-
Non
so perché ma mi sembrò che il tono con cui il
professore proferì quest’ultima
parte della frase fosse alquanto … divertito. In
realtà credo che quello che
quel’essere immondo voleva e farmi fare una passeggiata tra i
gironi
dell’inferno e farmi patire come io feci soffrire
quell’incrocio tra un pesce e
una caccola nera che gettai nel gabinetto.
Sospirai
rassegnato.
Non volevo essere bocciato. In oltre questa storia
del tutor poteva risultare vantaggiosa. Se non avessi superato
l’esame avrei
sempre potuto dare la colpa all’inutilità e
inefficienza di Axel il tutor.
-Non
ci tengo a ripetere l’anno sinceramente … e se lei
ritiene che quel’idi… che
Axel mi possa essere di qualche aiuto .. vorrà dire che
studierò con lui.-
Dissi
a denti stretti cercando di far trasparire il meno possibile la
riluttanza con
cui proferivo quelle parole.
Ci
eravamo baciati ok.
Un
semplice bacio, labbra contro labbra…
E
niente di più.
Questo
non aveva cambiato nulla… almeno così pensavo.
Insomma
io ero sempre Roxas e lui era solo quell’idiota del mio
migliore amico.. no..
in realtà ora non era solo questo.. ora era diventato il mio
…. Mi fa ancora
schifo dirlo.. il mio.. tutor.
Ho
sempre pensato, anzi sono sempre stato convinto di essere io il
più
intelligente del duo.. (da notare il fatto che non ho usato il termine
coppia
perché non siamo e non saremo MAI una coppia sia ben
chiaro…) sì, insomma, io
la mente e lui il braccio ecco..
Era
un grandissimo calcio rotante iperpoteziato al mio orgoglio questa
storia del
tutor…
Ma
non volevo essere bocciato… anche perché se fosse
accaduto mia madre sarebbe
stata capace di uccidermi lanciandomi maledizioni e anelli di Saturno
da
qualunque parte dell’Universo si fosse trovata. Non avrebbe
mai permesso a me,
inutile pecora nera della famiglia di gettare disonore sulla sua stirpe.
E
io non volevo morire!
Perciò mandai giù il boccone amaro (anzi
avvelenato)
e accettai di studiare con Axel.
-Perché
ti fa tanto schifo questa storia di studiare con me Roxy?-
Disse
Axel mentre tornavamo a casa. Mia zia prese la
nostra auto per andare a fare la spese ai
SuperMagaziniDoveCiSonoScontiTuttoL’Anno il suo negozio
preferito praticamente
dall’altra parte della città, declinando la mia
richiesta di accompagnarmi a
casa con la scusa che se non si sbrigava a raggiungere il negozio,
tutte le
zitelle in pensione le avrebbero rubato tutti i flaconcini di
deodorante alla
vaniglia e cannella in super offerta e perciò mi
toccò tornare a casa a piedi
con lui. Provai a scappare prima che mi raggiungesse ma dopo aver corso
per più
di dieci centimetri ero del tutto stremato e fui raggiunto senza alcuna
difficoltà.
-Perché
sei … sì insomma sei tu! Sei meno intelligente di
un batterio unicellulare con
il gonnellino hawaiano! È una barzelletta dover studiare con
te … insomma avrei
capito se il tutor fosse stato Zexion o Riku .. persino Sora.. ma tu!?
Proprio
non riesco a capirlo!-
Non
so perché ma quelle mie
parole lo
ferirono. Insomma gli rivolgevo discorsi del genere e insulti simili
praticamente ogni giorno, perché ora se la prendeva tanto!?
Si
fermò nel bel mezzo del marciapiede mentre io continuavo a
camminare
rivolgendogli tutto il mio dissenso ma lui .. era come se avesse smesso
di
ascoltarmi.
Quando mi accorsi che non camminava più al mio
fianco mi fermai e mi girai verso di lui.
-Hey
amico che combi…-
-Mi ritieni così stupido e incapace?!-
Disse
con lo sguardo
basso e la voce con una leggera nota inca..arrabbiata.
-Eh?-
Asserii
io confuso.
-D’accordo
facciamo una scomessa .. studierai con me per una settimana, una
singola
settimana, e se passi l’esame farai tutto ciò che
ti chiedo.-
Sorrisi
divertito.
-Una
scommessa? E che succede se vinco io e non passo l’esame?-
-Vieni bocciato-
Mi
rispose lui guardandomi sorridendo e facendo
estinguere il mio di sorriso.
-Ok
va bene.. se non riesci a farmi passare l’esame e vengo
bocciato.. tu.. tu
dovrai … ci sono! Dovrai consegnare il giornale in mutande a tutto il quartiere per un
anno e in più…
dovrai farti bocciare anche tu!-
Il
suo sorriso crebbe ancora di più.
-Ammettilo
che tutto quello che vuoi è semplicemente vedermi in mutande
caro il mio
Roxy..-
-Ci
stai o no!?-
Sbottai
infuriato io.
Axel
scoppiò in una fragorosa risata. Ormai era
palese che farmi arrabbiare era una delle cose che amava più
fare in assoluto.
-Ok
ci sto. Ma se vinco io invece… sarai il mio schiavetto
personale per tre interi
mesi..-
Accettai
senza pensarci. Non avrei mai passato quell’esame nemmeno con
l’aiuto del
Panteon di tutti i santi di tutte le religioni esistenti…
per quanto riguardava
la bocciatura.. sono sicuro che con qualche fornitura a vita di
cioccolati
Khinder distribuite qua e là sarei riuscito ad evitarla.
Quando
tornai a casa mi rinchiusi nella mia cameretta per l’intera
serata.
Zia
Aqua aveva nuovamente invitato il fidanzatino di Sora a cena da noi e
mangiare
in compagnia di quella coppietta è una cosa davvero
nauseante. L’ultima volta
lanciai il purè di patate e porri in faccia a Riku
perché invece di fare
piedino a mio fratello lo fece a me.. ok magari si era semplicemente
sbagliato
ma.. era un affronto che non potevo tollerare! Inoltre quando quei tre
erano
insieme sembravano quei comizi di comare che spettegolano su tutto e
tutti
scambiandosi segreti e rivelazioni a proposito di Tizio, Caio, Tizio
Cazzetto per
poi finire sempre sul fare domande imbarazzanti a me riguardanti la mia
vita
privata e il mio rapporto con Axel e quella sera, dopo tutto quello che
era
successo, non avevo nessuna voglia neanche di sentirlo nominare capelli
rossi a
petardo scoppiato in una folata di vento e disperso
nell’ambiente a caso! (Ok
ammetto che quando mi arrabbio ho dei problemi con gli insulti).
Trascorsi
l’intera serata (e poi nottata che per Sora fu di fuoco, per
le mie orecchie di
sangue) chiuso nella mia camera con la testa sotto il cuscino a
rimuginare e
rimuginare e rimuginare sulla situazione.
In
genere, se non si tratta di mia madre, le situazioni difficili riesco
sempre a
risolverle in qualche modo assurdo.. come quella volta che dovevo fare
da
infermiere alla mia vecchia e rugosa zia Sally malata di uno strano
morbo che
doveva essere una sorta di incrocio tra la peste bubbonica e la
varicella. I
miei genitori mi avevano delegato come suo
“spalmatore” di pomata antiprurito
personale per le sue schifosissime pustole verde rancido e grosse come
palline
da tennis. Quella volta, pur di non toccare quei cosi schifosi,
architettai una
stupefacente e teatrale caduta nel bagno... dovetti andare in giro per
tre
giorni con una tavoletta del ces.. del gabinetto attorno al collo,
visto che vi
rimasi incastrato con la testa e non riuscivo più a
sfilarmela, ma almeno non
dovetti toccare quelle cose di natura ignota sulla pelle di mia zia
(compito
ingrato che alla fine toccò a mio padre che non
riuscì a dormire per una
settimana perché quelle pustole erano ovunque …
anche nel grosso, deforme e, da
quanto racconta mio padre, peloso deretano di mia zia che il mio povero
genitore dovette esaminare affondo per scovare ogni pustola e
ricoprirla di
crema… andare a scuola con una tavoletta del gabinetto
infilata al collo non è
niente al confronto…).
Ultimamente
però me ne stavano capitando di tutte e di più e
non riuscivo a combinare
niente.
Mi toccava studiare con
Axel e avevo paura anche solo ad immaginare i rozzi e strani metodi che
avrebbe
utilizzato per farmi studiare … e non avevo tutti i torti.
-Bene
Roxy caro, oggi studieremo la struttura interna di una rana.-
Disse
il mio tutor venendomi ad aprire la porta. Mi sarei accontentato di un
“ciao
amico entra pure” ma girare il coltello nella piaga fin da
subito e più
divertente vero!? Razza di brutto stupido, infido, maledetto,
stramaledetto
idiota cretino… ok, ci do un taglio.
Mi
portò di sopra in camera sua dove, a suo parere, avremmo
potuto studiare più
tranquillamente anche se in casa non c’era anima viva
però.. va bhe.. se lui ne
era convinto.
Entrai
nella sua camera che per la prima volta vidi completamente in ordine
(dato che,
da bravo ribelle e trasgressivo quale credeva di essere, teneva sempre
mutande
sporche e cibo ammuffito sparsi ovunque nella camera) e mentre
giocherellavo
con i suoi buffi pupazzetti accuratamente sistemati sulla libreria (e
che io
stavo volontariamente mettendo in disordine …. Muhahaha sono
un genio del male!)
sentii un giro di chiave. Rimasi impietrito e mi girai lentamente verso
Axel
che mi guardava con stampato sulla sua stupida faccia un sorriso che
definirlo
sadico è un eufemismo.
Ero
letteralmente terrorizzato.
Che
cosa mi sarebbe successo.. ma soprattutto… cosa aveva
intenzione di farmi quel
pazzo maniaco senza cervello!?
Di
scatto mi si catapultò addosso, mi prese in braccio di peso
e mi sedette
malamente sulla sediolina rossa della sua scrivania alla quale mi
legò con dello
scotch.
Fu così rapido
che non mi accorsi praticamente di nulla. In un battito di ciglia mi
ritrovai
incatenato a quella sedia impossibilitato a fare qualunque movimento
con mani e
piedi legati.
-Axel
ma ti sei rincoglionito completamente!? Che
cazzo combini! Liberami immediatamente!!-
Sbottai
infuriato.
-Mi
dispiace amico mio ma questo fa parte del metodo
Axel: lo strip study!-
Lo guardai
incuriosito … che razza di metodo era? (sicuramente,
conoscendo Axel sarà stato sicuramente qualcosa al livello
delle migliori università del rango di Oxfordeficiente,
Harvarincoglionito, Yalurido, Cambrindemente)
-Ma che
roba è?- gli chiesi quasi
impaurito.
Ritornò il
suo
sorriso sadico.
-Ogni
volta che ti faccio una domanda e sbagli… ti
tolgo qualcosa che indossi …-
-EEHHH???-
-E
se alla fine rimani completamente nudo … ti stupro.-
-TU
COSAAA??-
Ero sconvolto.
Non volevo assolutamente che quel maniaco mi toccasse. Non avevo altra
scelta
dovevo assolutamente impegnarmi e studiare… le rane non
potevano essere peggio di
Axel!
-Che
c’è Roxy? Qualcosa non va? Sei pallido…-
Ed ora mister
maniaco si era trasformato in mamma chioccia. Il suo sorriso sadico
aveva
lasciato il posto ad un espressione preoccupata e quel suo tono mi fece
venire
i brividi sulla schiena e mi fece … non so il
perché ma mi fece lievemente
arrossire.
-No
no sto bene.. dai cominciamo!-
Dissi scuotendo
la testa e tentando di riprendermi.
-Ok
va bene… come ti dicevo oggi parleremo della
struttura interna delle rane … allora cominciamo-
Provai a
seguirlo il più possibile ed effettivamente non fu
così difficile. In realtà mi
sorprese molto come mi spiegò le cose. Mi doleva ammetterlo
ma era molto bravo
e riuscì a farmi capire la maggior parte di ciò
che mi esponeva e se si
accorgeva che non avevo ben inteso qualcosa, me lo rispiegava senza
problemi e
ancora più chiaramente. È davvero incredibile
come Axel riesce a stupirmi ogni
volta .. quando è così sento.. sento di provare
.. qualcosa di strano..
qualcosa..
BOOM.. Fine del
sogno.
Quando finì
di
spiegare quello che doveva, iniziò il suo gioco malevolo e
fece la sua
ricomparsa anche il sorriso sadico.
-Bene
Roxas caro, ora ti farò cinque domande.. ad
ogni domanda che sbagli.. prima via le scarpe, poi le calze, la
maglietta, i
pantaloni e infine… lo sai no..-
Rimasi un
secondo interdetto ma mi ripresi subito.. avrei risposto a tutte le
domande ..
sì! Ce l’avrei fatta!
…
Sbagliai le
prime due domande, ma per fortuna non ci avevo rimesso che le scarpe e
il
calzini.. per il più ero ancora coperto.
-Bene
Roxy.. ora si fa più sul serio.. terza domanda
.. vediamo se sai dirmi come si chiama la parte terminale
dell’apparato
digerente di una rana.-
-Ecco
vediamo … aspetta questa la so.. emm..-
-Dai Roxas
lo abbiamo ripetuto trecento mila volte..
prova a sforzarti!-
Sembrava
veramente frustrato quando non sapevo rispondere ad una domanda..
-Forse
clochea?-
E poi invece..
-C’eri
quasi ma è cloaca…-
Quando
sbagliavo sembrava soddisfatto di potermi
togliere i miei adorati vestiti..
-Dì
ciao ciao alla tua magliettina Roxy..-
Mi
sussurrò all’orecchio sfilandomi lentamente la mia
t-shirt bianca.
La situazione cominciava a diventare critica e non
riuscivo più a concentrarmi dall’ansia. Axel
invece sembrava non riuscire a
tenere a freno l’eccitazione anche se inizialmente quando
sbagliavo la domanda
sembrava sinceramente avvilito.. vallo a capire.
-Quarta
domanda Roxas.. so che tieni abbastanza ai tuoi pantaloni da non
sbagliarla ma
soprattutto so che sei abbastanza intelligente da saperla-
Disse
puntandomi il suo sudicio dito davanti al naso.
Cercai
di rimanere calmo nonostante la situazione. Feci un bel respiro
e…
Sbagliai
anche la quarta domanda e dieci minuti dopo aver salutato la mia
maglietta
ritrovai Axel inginocchiato davanti a me che apparentemente infuriato
(ma in
realtà a mio parere fremente dal desiderio di stuprarmi) mi
sfilava i miei
adorati jeans.
Ora
c’eravamo solo noi.
Io e i miei boxer blu. I miei boxer blu e io.
-Ultima
domanda Roxas e poi.. sarai tutto mio.-
Dovevo
stare calmo. Sentivo sudare parti di me che
non pensavo potessero farlo.
-Allora amico
mio, la domanda per la tua salvezza è la seguente: Come è
strutturata la colonna vertebrale di
un anfibio?-
Sentivo
il cuore battere a mille e sentivo di non
potermi muovere.. non potevo nemmeno darmi uno scrollone e fare in modo
che
Axel togliesse le sue sudice mani dall’elastico dei miei
adorati boxer. Era
davvero difficile concentrarsi in quelle condizioni.
-So
che la sai.. Roxas lo so.. ma se la sbagli.. sai cosa ti aspetta.. o
magari..
la sbaglierai apposta perché tu vuoi che io..-
Sbarrai
gli occhi, presi un gran respiro e..
-La
colonna vertebrale degli anfibi è costituita da al massimo
10 vertebre fuse
insieme e suddivise in tre regioni:
presacrale, sacrale e postsacrale.-
Dissi
tutto di un fiato.
Axel si allontanò da me e mi guardò
stupito per
qualche secondo. Io stavo ancora riprendendo fiato quando lui
velocemente si
avvicinò e mi stampò un lungo bacio sulle labbra.
Io ancora una volta rimasi lì
imbambolato come un’idiota.
-Bravo Roxy, continua così e supererai l’esame senza problemi.-
-Ci
vediamo domani alla stessa ora.. Tutor idiota.-
Dissi
così e mentre mi rivestivo facendo attenzione
a non cadere clamorosamente dalle scale di casa sua, corsi via verso
l’uscita
tentando di non dar a vedere un problema che mi era sorto e di cui
speravo che
Axel non si fosse accorto.
Quella
notte la passai nuovamente insonne. Questa volta però la
scuola non centrava.
Come
mai mi era successa .. quella cosa che in genere succede in altre
occasioni e
non quando sei a studiare con il tuo migliore amico!? Ero quasi sicuro
che il
giochino idiota non centrasse.. o forse solo in parte … o
forse sì .. o forse
era stato il bacio .. o forse il bacio era stata la ciliegina sulla
torta … o
forse, o forse, o forse in ogni caso non ci capivo niente!!
Per
tutta la settimana studiai con Axel e fui vittima sempre dello stesso
gioco.
Per
altre due volte fui in grado di salvare solo i miei boxer, mentre in
seguito
rimasi quasi completamente intatto perdendo solo le mie scarpe. Strano
ma vero
studiare con Axel si rivelò quasi un successo.. ma
nonostante tutto cominciai a
temere quello che con i suoi baci, parole e gesti poteva procurarmi.
Credevo
che quello del primo giorno sarebbe stato solo un caso isolato. In
realtà purtroppo
non ci fu giorno in cui non mi toccò chiudermi in bagno per
risolvere i casini
che mi procurava. Inoltre non c’era volta che riuscivo a
tornare a casa con i
vestiti puliti.. una volta addirittura sono dovuto rimanere chiuso in
bagno tre
ore per togliere la macchia di succo di mirtillo sulla felpa rossa che
mi aveva
regalato mia zia. Se lei avesse scoperto che la avevo sporcata non mi
avrebbe
più parlato perché non ero stato in grado di
proteggere il regalo che lei mi
aveva fatto con tanto amore e balle varie .. sì ok, volevo
sviare.. i vestiti
non centrano un caz.. cavolo. I turbamenti che a quanto pare quel
rimbecillito
mi procuravano erano ben altro.. e cominciavo ad avere anche abbastanza
paura..
cosa significava tutto questo.. che mi ero innamorato di lui? Che lui
mi..si
insomma… stimolava?(non voglio assolutamente utilizzare quel
termine usato in
campo amoroso che voi avete sicuramente ben inteso.. mi dispiace ma non
voglio,
non posso ed non lo ritengo morale … si va bhe dai.. ammetto
che è semplicemente
difficile per me ammettere che mi ec..possiamo dire emozionava??).
In
ogni caso le mie notti in bianco aumentavano in maniera direttamente
proporzionale alle mie paranoie e alle mie occhiaie.
Il
giorno dell’esame mi sentivo uno straccio. Avevo studiato,
sapevo di essere
preparato ma avevo così sonno.. così tanto
sonno.. così tanto immensamente
sonno..
NO!
Dovevo restare concentrato.. non avevo passato tutto quel che avevo
passato per
fallire miseramente. Dovevo farcela e ce l’avrei fatta. Non
volevo deludere
Axel che era lì insieme a tutti i miei amici a fare il tifo
per me. In realtà
il professore non li aveva voluti in classe e perciò per
riuscire a starmi
vicino, quei poco sani di mente dei miei amici si arrampicarono
sull’enorme
quercia secolare che si trovava proprio fuori dalla nostra classe
… Hayner
pensò che siccome era lì da tanto tempo sarebbe
sicuramente riuscita a reggere
il peso di tutti loro per un’ora e che quindi sarebbe stata
una valente
soluzione al loro problema.
Prima
di cominciare io mi girai verso di loro che mi sorridevano e tenevano
striscioni con scritte del tipo“vai Roxy
mangiati quelle rane”
o “sei il
nostro campione”
oppure cose più terrificanti come “se non
passi l’esame ti stupro”
(naturalmente quest’ultimo era il
cartello del mio tutor) e gli sorrisi .. soprattutto ad Axel che per
tutta
risposta mi fece l’occhiolino.
Cominciai
l’esame. Dovevo svolgere 30 domande in un’ora.
Niente di che finchè.. il mio
professore cominciò a parlare con il suo Leon della gita a
lago che avrebbero
fatto nel weekend e io.. mi addormentai.
Ero
esausto e sentir il professore parlare con quell’essere con
lo stesso tono di
un padre che racconta la favola della buona notte al figlio di tre anni
mi
conciliò il sonno.
Sentivo
i miei amici sbraitare da fuori alla finestra ma feci finta di niente e
continuai a dormire.
Ormai
mancavano solo 10 minuti alla fine dell’esame e io avevo
risposto solo alle
prime 8 domande e me ne servivano almeno la metà per passare
il debito …
quando..
Uno
strano rumore di un albero che cade e di ossa rotte non mi fece
svegliare di
soprassalto. Mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi e subito il mio
sguardo
cadde sul mio foglio… andai in panico.
Dovevo fare ancora almeno 7 domande ed avevo praticamente meno di dieci
minuti.
Scelsi
le domande che sapevo di più e .. credo di non aver mai
scritto così
velocemente in tutta la mia vita.
Il
giorno dopo mi stavo dirigendo all’ospedale
centrale con un grosso sorrisone sulle labbra e tanta soddisfazione nel
cuore.
-Hey
Axel ho preso 7! Ho preso 7! Ho passato l’esame!-
Alla
fine l’idea di Hayner non si rivelò poi
così brillante. A quanto pare quella
quercia era sì secolare ma sarebbe stata presto abbattuta
perché era instabile.
Almeno la scuola risparmiò la fatica di farla buttare
giù.
Il mio povero tutor fu quello che ebbe la peggio:
due costole e una gamba fratturate.
-Fantastico
Roxas sono molto felice per te.. ma sai questo che significa?-
Mi
disse lui con un flebile filo di voce martoriato
dal dolore.
-Che
cosa?- chiesi
invece io con uno stupido sorriso da ebete
stampato sulla faccia.
-Che
da oggi per i prossimi tre mesi sarai il mio schiavetto personale.-
Ecco
il perché ora mi ritrovo a fare in
continuazione queste scale. Passando l’esame, non ho solo
scampato la
bocciatura, ma ho anche perso la scommessa contro di lui ed ora mi
toccava
essere il suo schiavetto personale e in più ora che aveva la
gamba rotta, aveva
bisogno di me per quasi qualunque cosa.. persino per andare in bagno!
Eh
povero me.. sarebbero stati i tre mesi più lunghi
e difficili della mia vita.
NDQuellachescrive
Buonasera,
buongiorno, buon pomeriggio, insomma buon momento della giornata in cui
state
leggendo.
Sono
passati tipo tre anni dall’ultimo capitolo di questa storia
ma sti cavoli, la
ho trovata, mi è partito il sentimento ed ho deciso di
continuarla e provare a
pubblicare questo nuovo capitolo (che in realtà avevo
scritto da un po’ ma che
è rimasto in giacenza per i secoli così.. a caso).
Gli
anni passano, le cose cambiano, il tempo scorre ma il mio Roxas rimane
sempre
un povero sfigghi (sfigato ma detto in maniera fashion).
Va
bhe gente, credo che ci rivedremo probabily tra circa 7 anni ma presto
ci rivedremo, ammesso che il riscaldamento globale non ci uccida prima
tutti
(frase da film e da ambientalista ad effetto che fa figo.. in
realtà secondo me
saranno i piccioni ad ucciderci tutti.. mi dispiace ragà ma
per me i piccioni
sono il vero male del mondo).
Comunque ringrazio sempre costantemente ed incessantemente
tutti coloro che si fermano a leggere, seguire e commentare questa
storia.
A presto. Pasta (ho fame) e chiudo
Tutto
molto bello!
_KHProminence_