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Autore: Mdhampir    26/04/2016    0 recensioni
Ofelia Black, sorella gemella di Sirius Black, fa di tutto per rendere la sua vita il più tranquilla possibile ma c'è sempre un problema che le complica la cosa.
(DISPONIBILE ANCHE SU WATTPAD)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- XIII

Quella domenica al tavolo dei Serpeverde, tutti non facevano che parlare della partita di Quidditch che si sarebbe tenuta quel pomeriggio, tra un boccone e l’altro scommettevano se Serpeverde avrebbe avuto la meglio su Grifondoro oppure no.
Regulus, che dalla sera prima aveva deciso di non lasciare mai Ofelia da sola, era seduto affianco a lei e faceva di tutto per convincere la sorella a mangiare qualcosa. Ofelia fu colpita dal comportamento del fratello, dopo averla salvata la sera prima lui, con il consenso dei suoi compagni di stanza, le era stata affianco tutta la notte promettendole che una cosa del genere non le sarebbe successa mai più finché c’era lui a protegerla, e che gliel’avrebbe fatta pagare. Anche se la vendetta era l’ultima cosa che Ofelia desiderasse.
“Ofelia se non mangi mi costringi ad andare a raccontare di ieri sera ai professori” la minacciò Regulus.
“Regulus stai zitto” sibilò la sorella a denti stretti “nessuno deve saperlo”.
“Quello che stai facendo è sbagliato, bisogna fare qualcosa, è come se gliela stessi dando vinta”.
“Smettila di parlarne qua davanti a tutti” riuscì a bisbigliare Ofelia prima di venire interrotta da Amy che, senza farsi sentire da Regulus, le chiese “Come mai oggi te e tuo fratello siete così uniti?”.
Ofelia però non riuscì a rispondere immediatamente alla domanda di Amy, perché nel momento stesso in cui lei si stava girando per risponderle incrociò lo sguardo con quello di Sebastian, accigliato e minaccioso. Si rigirò verso il fratello e gli disse all’orecchio “Non ce la faccio, ti prego andiamo via”, allora si alzarono, Regulus lanciò uno sguardo altrettanto minaccioso a Sebastian mentre Ofelia si scusava con Amy, e poi se ne andarono.
Dopo aver passato tutta la mattinata a letto, si era data appuntamento con Regulus all’entrata del campo di Quidditch, sicura che non avrebbe incontrato Sebastian visto che prima della partita si sarebbe dovuto allenare. Arrivata all’entrata notò che Regulus ancora non era arrivato, quindi quando video che invece c’era il suo gruppetto di Malandrini, decise di andare da loro. Il primo ad accorgersi che lei gli stava venendo in contro fu Remus, che le sorrise, senza dare troppo nell’occhio.
“Ciao ragazzi!” li salutò Ofelia “voi due non vi dovreste stare ad allenare?” disse guardando Potter e Sirius.
“Abbiamo finito poco fa, che c’è hai paura che non siamo pronti? Noi lo siamo sempre” le rispose Potter.
“Oooh non lo metto in dubbio” rispose scherzosamente Ofelia.
“Hey hey Sirius” fece Potter dando delle gomitate nello stomaco a Sirius “Tua sorella vuole farci una maledizione, glielo leggo negli occhi”, tutti scoppiarono a ridere, finché non vennero interrotti dalla professoressa McGranitt, che richiamò Potter e Sirius in campo, nel frattempo Regulus l’aveva raggiunta ed insieme a Remus e Minus si diressero verso gli spalti. Su gli spalti lei si sedette tra Regulus e Remus, così da sentirsi completamente al sicuro. La presenza di Remus le metteva tranquillità e quando le sorrideva o cercava il suo contatto, riusciva quasi a farle dimenticare della sera prima. La partita cominciò e fin dall’inizio i Grifondoro sembravano essere in vantaggio, James e Sirius stavano facendo davvero un ottimo lavoro, però il loro portiere non era così bravo. I Serpeverde fecero molti punti, e quando Sebastian dopo un’ora di partita prese il boccino, la sconfitta dei Grifondoro era certa.
“Dai scendiamo da loro” fece Minus, che era seduto dietro di loro.
Appena svoltarono nel corridoio che portava al campo udirono Sirius gridare “TAPPATI QUELLA FOGNA!” e i ragazzi gli corsero in contro. Quello che trovarono fu Sebastian che si pavoneggiava, ancora con il boccino in mano “Non dirmi quello che devo fare! E poi il tuo amico l’ha almeno mai preso il boccino? Forse solo nei suoi sogni” e tutti i Serpeverde scoppiarono a ridere.
“Tanto sei solo un coglione Malfoy” disse Potter, ma nel momento stesso in cui pronunciò quelle parole  Sebastian tirò fuori la bacchetta.
“Expelliarmus!” gridò Sirius nella sua direzione “Non devi neanche provarci! Soprattutto dopo quello che hai fatto a mia sorella, è già tanto se hai ancora le gambe funzionanti!”.
Oh no, Ofelia si pietrificò, Regulus cosa hai fatto…
“Perché cos’ha fatto ad Ofelia?” intervenne Remus.
Sirius, che non si era accorto che erano arrivati anche loro, raggelò, per poi guardare in direzione di Ofelia.
“Regulus me l’ha detto, mi dispiace Ofelia, ma non posso stare fermo a fare niente!” riprese Sirius, per poi girarsi verso Remus “Questo pezzo di merda l’ha molestata sessualmente!”.
Remus spalancò gli occhi, incredulo. Poi guardò Ofelia, che invece evitava il suo sguardo con le lacrime a gli occhi. Poi dopo successe tutto il un attimo, Remus tirò fuori la bacchetta e schiantò Sebastian e Sirius lo pietrificò. Il corpo di Sebastian giaceva immobile a terra, alcuni giocatori della squadra di Serpeverde si erano allontanati. Remus e Sirius si avvicinarono a lui, Remus gli diede un calcio nello stomaco mentre Sirius gli colpiva il viso. Quando Ofelia si rese conto di quello che stavano facendo scattò in piedi, prese Remus per un braccio e gridò “SMETTETELA” ormai in lacrime “E’ questo quello che vuole, basta!”.
“SE LO MERITA OFELIA!” le gridò Sirius.
“CHE COSA STATE FACENDO VOI LA’ GIU’!” La McGranitt si era finalmente accorta di quello che stava succedendo, e li stava per raggiungere.
“Vieni con me” Remus la prese per mano e corsero verso l’interno della scuola, in lontananza Sebastian stava ridendo.
Arrivarono in biblioteca, superarono silenziosamente Madame Pince, e si diressero verso il tavolo più lontano. Remus lasciò la sua mano e si appoggiò al tavolo, gli occhi fissi sul pavimento. Ofelia invece si accovacciò per terra, con la schiena appoggiata alla parete, e si portò le gambe al petto, fece dei grandi respiri cercando di calmarsi. Che cosa farà ora Sebastian? Lei non voleva creare problemi alla sua famiglia. Poi una mano si appoggiò sulle sue gambe “Ofelia”.
La ragazza alzò la testa ed incontrò non troppo distante quella di Remus, con una mano le accarezzò il viso “Smettila di tenerti tutto dentro”
“Mi-mi dispiace, Remus. Io…”
“Non è colpa tua, è di quel pezzo di merda”
Lei abbassò le gambe e si strinse al petto di Remus. Con la faccia nel suo maglione, si godeva quel momento, respirando solo l’odore della sua pelle. Senza muoversi, disse “Io non sono abituata ad esternare i miei sentimenti o a condividere con qualcuno i miei problemi, ho sempre fatto tutto da sola. Volevo evitare di creare problemi a qualcuno, come in questo caso alla mia famiglia. Io vorrei solo vivere la mia vita tranquillamente.” Poi alzò lo sguardo, incontrando così gli occhi color sabbia di lui.
Remus le prese la testa fra le mani “Quando si ha degli amici, condividere i tuoi problemi con loro ti aiuta a sentirti meglio, fidati anche io la pensavo come te, ma poi con Sirius, James e Peter, mi sono sentito tranquillo di potergli parlare di qualsiasi mio problema” le diede un bacio sulla fronte “Non sei più sola… hai noi, hai me”.
  
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