Dannazione.
 
Apri il primo cassetto. Rovisti. Chiudi il cassetto.
Apri il secondo cassetto. Rovisti. Chiudi il cassetto.
Guardi intorno allo specchio. Guardi, perché non vedi. In effetti è tutto piuttosto sfuocato.
È come cercare un ago in un pagliaio in queste condizioni. È un gioco dannatamente sleale, perché almeno lo vedessi, l’ago.
 
Improvvisamente alzi lo sguardo e guardi il riflesso di te stesso nello specchio, quei lineamenti appena distinguibili. Un guizzo ti attraversa la mente. Sorridi amaro al tuo rifesso.
 
Piccolo bastardo..
 
***
 
Un giovane ragazzo dai capelli corvini se ne sta seduto su una poltrona con le gambe accavallate, rigirandosi fra le dita un paio di occhiali, simili a quelli del cantante Holly. Sorride soddisfatto, come un gatto che ha agguantato un uccellino e aspetta solo che questo si muova per poterci giocare.
Si passa la lingua sul labbro superiore per inumidirlo un po’, mentre osserva il riflesso dei suoi occhi chiari sulle lenti. Fa scorrere la punta dell’indice sulla montatura nera, studiandola come se non l’avesse mai vista, quando in realtà ormai potrebbe disegnarla ad occhi chiusi.
 
Alza gli occhi e incontra una figura vestita di scuro con le braccia incrociate, appoggiata allo stipite della porta, che lo sta guardando, anche se non lo vede bene, e lo sanno benissimo entrambi.
Un sorriso illumina il viso del ragazzo, un sorriso realmente felice e divertito. Finalmente l’uccellino si è mosso.
 
“Ma guarda un po’ chi si vede!”
 
La sua voce è vellutata e piena di presunzione.
 
“Molto divertente, Macca.”
 
Sorride ancora. Fa scivolare la gamba accavallata accanto all’altra, portandosi avanti col busto, puntando il gomito destro sul ginocchio. Sistema la mandibola nell’angolo formato dalla mano con l’anulare, piegato insieme al mignolo sotto il mento, e il medio, che tiene una stecca degli occhiali con l’indice al lato del viso liscio e perfetto, come se si trattasse di una semplice sigaretta.
Sorride di sfida.
 
“Perso qualcosa, Lennon?”
 
L’altro inarca un sopracciglio.
 
Davvero McCartney? Non sai fare di meglio?
 
Si dà la spinta con la spalla per alzarsi dallo stipite, e si avvicina con passo deciso alla poltrona. Non è arrabbiato, neanche seccato. Ha semplicemente deciso di stare al gioco del minore e riprendersi gli occhiali.
Paul si tira indietro, appoggiando la schiena al cuscino soffice dietro di lui. Tiene le braccia lungo i braccioli, con gli occhiali ancora fra le dita, sorridendo beffardo.
John è in piedi davanti alla poltrona. Si china improvvisamente su lui, appoggiandosi con le mani sui braccioli. Lo guarda un istante negli occhi, poi si sporge verso il suo viso.
Il più piccolo ha già chiuso gli occhi chiari quando sente un respiro sul collo e un sussurro che gli accarezza l’orecchio.
 
“Ero solo passato per dare un’occhiata alla mia principessa.”
 
La voce roca del maggiore genera una scarica elettrica lungo la schiena dell’altro, che si morde il labbro.
Sente una carezza leggera lungo il braccio destro che gli fa socchiudere gli occhi. Si accorge un secondo troppo tardi che John si è tirato su di nuovo e di sentire un vuoto nella mano. Il ragazzo dai capelli ramati si allontana verso la porta. Prima di uscire si gira, e i suoi occhi stavolta hanno una cornice nera.
 
“E direi che è stato molto piacevole vederla.”
 
Gli fa l’occhiolino e esce.
Paul fissa la porta un po’ perplesso. Nella sua testa si scrive una nota mentale, per la prossima volta.
 
“Non farti distrarre, Macca.”







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Angolettino della disgraziata autrice.
Salve a tutti! Sì, beh, lo so che non è tutto sto granchè la storia, ma mi andava di scrivere qualcosa e trastullandomi su tumblr ho trovato una delle millemila foto del Macca con gli occhiali che fa il verso a John, e sotto c'era questo commento: "Friendly reminder that for every photo of Paul wearing John’s “Buddy Holly’s glasses”, there was a John Lennon searching for it and screaming “MACCA” angrily as he realises..."
E quindi mi è passata davanti 'sta scenetta e ho detto "Perché no?", e un sacco di voi diranno "Eh, perché ci hai propinato 'sta schifezza?". Sappiate che avete perfettamente ragione, non ero molto convinta neanch'io, e non lo sono tutt'ora. Ma d'altronde cos'ho da perderci? *un sacco di lettori/lettrici*
Vabbè, mi rifarò con la prossima fic. Arrivata a questo punto, ringrazio la mia beta tester di fiducia, e chiunque di voi che vorrà recensire questa storia, cosa sempre gradita!
E con un Paulie dispettoso vi saluto!
Bye bye e alla prossima!

~ Athe