Prompt: Capitano

Teddy

“Dovrai dormire per parecchio lì dentro” sussurrò Steve con voce rauca. Alzò il capo, lo spirito del padre di T’Challa volteggiava sopra la capsula congelante, illuminando la stanza in ombra di un’ultraterrena luce dorata.

“Fino a che non avrò scontato il mio debito” rispose il soldato d’inverno. Le iridi azzurre di Rogers divennero liquide.

“Finché le acque non si saranno calmate e io non sarò più un ricercato. Risolverò questa faccenda, te lo prometto” disse, indurendo il tono, Rogers.

Burnes sorrise e gli mise la mano sulla spalla.

“Mi fido della sua parola, capitano” disse. Steve si voltò verso di lui.

“Ti ricordi che da bambino non riuscivo a dormire da solo?” domandò. Bucky abbassò lo sguardo e sorrise.

James si sedette accanto all’altro bambino, il piccolo Steve tirò su con il naso, aveva gli occhi lucidi e le guance arrossate. James lo guardò tremare e gli passò la mano tra i capelli, scompigliandoli.

“Hai avuto un altro incubo?” gli domandò. Steve starnutì ed annuì, facendo ondeggiare il ciuffo biondo cenere. James si voltò e prese un orsacchiotto, si girò e glielo porse.

“Ti regalo il mio teddy” spiegò.

“Non solo avevi l’abitudine di dormire nudo, ma volevi il mio orsetto” rispose. Si mordicchiò il labbro e ridacchiò.

“Ora me lo ricordo”. Aggiunse. Steve gli porse un orsacchiotto e Winter sgranò gli occhi.

“Dormo ancora nudo con teddy. Ora… dormici tu, fino a quando non torneremo insieme… fratellone” sussurrò Rogers. Soldier prese il giocattolo con la mano sano.

“Lo terrò con me” giurò. Avanzò verso la capsula, si girò e c’entro. Steve lo raggiunse e gli si mise davanti, faccia a faccia.

“Tu sarai sempre la mia missione” sussurrò Bucky. Una lacrima rigò il viso di Steve e Bucky gliela tolse con l’indice di vibranio.

“Non dirmi che ancora piangi, fratellino” sussurrò James. Steve tirò su con il naso e gli sorrise.

“Buonanotte” mormorò, indietreggiando. Soldier annuì e T’Challa chiuse lo sportello, Winter chiuse gli occhi cadendo nell’incoscienza criogenica.