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Autore: BlueRoze    02/05/2016    1 recensioni
Ambientata durante il settimo anno.
L'amore tra Remus e Sirius. Due persone troppo diverse per stare insieme o troppo uguali per dividersi? Ecco uno stralcio della loro vita insieme.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Remus non si dava pace.
​Stava lì, sulla Torre di Astronomia a pensare, pensare e pensare. Era ormai diventata un'abitudine: quando aveva la testa piena di pensieri andava in quel posto e osservava le stelle. Loro - le stelle- avevano sempre avuto il potere di calmarlo, di cullarlo con la loro dolce ninnananna fatta di parole mai dette, di scherzi mai fatti e di sogni mai completati. Remus stava lì e semplicemente pensava a quanto fosse ingiusto quello che stava accadendo negli ultimi mesi: persone uccise, torturate e distrutte per il frutto della mente di un assassino senza cuore. Venivano distrutte famiglie, madri vedevano i proprio figli morire per qualcosa più grande di loro. Remus si sentiva in colpa perché tra le mura di Hogwarts lui era al sicuro quando nel resto del Mondo Magico la guerra si stava combattendo. Più forte che mai. Lui aveva i suoi amici tra quelle mura, tutti pronti a lottare per una giusta causa. Aveva Sirius.
Lui lo rendeva felice come mai prima d'allora. Lui lo amava come non l'aveva mai amato nessun altro. Si sentiva protetto tra le sue braccia forti. Lui era entrato nella sua vita pian piano per poi diventarne parte completamente.

​Sorrise al pensiero del suo compagno. Ricordava quando, qualche mese prima, lui e Sirius si erano messi insieme. Era una fredda notte d'ottobre quando si baciarono sotto le coperte per la prima volta. Sirius aveva appena fatto un incubo e, con i suoi sospiri, aveva svegliato anche Remus che dormiva nel letto affianco al suo. Il biondo volle farsi raccontare il sogno che l'aveva tanto turbato. Riguardava Regulus, suo fratello.Per calmarlo entrò nel suo letto e si mise ad accarezzargli i capelli neri e ad abbracciarlo. In quegli attimi Remus comprese a fondo i suoi sentimenti per lui: lui lo amava. Evidentemente anche Sirius arrivò a quella conclusione poiché, dopo sette anni di forte amicizia, si baciarono. Fu un bacio leggero, un debole sfregamento di labbra in cui racchiusero entrambi il loro amore, che valse più di mille parole e ne seguirono degli altri, meno casti del primo. Remus, in quella notte d'ottobre, fu veramente felice dopo tanto tempo.


​Adesso, sulla Torre di Astronomia, il biondo stava sorridendo alle stelle quando udì del passi che stavano andando nella sua direzione. Veloce, si acquattò dietro un muro per non farsi vedere. Insomma, chi stava lì a quell'ora? Si rilassò e usci allo scoperto quando vide che era solo Sirius. Probabilmente, non vedendolo nel letto e sapendo che quello era il suo nascondiglio, l'era venuto a cercare e sorrise al compagno, lo baciò dolcemente sulle labbra come saluto.
​- Hey Sir, che ci fai qui?-
​- Non ti trovavo nel letto e mi sono preoccupato- si giustificò lui con il solito sorriso sghembo che tanto amava. Si sedettero entrambi per terra e osservarono le stelle persi nei propri pensieri. Sirius si mise a giocherellare con le dita di Remus e chiese:
​- A cosa pensi, lupacchiotto?-
​-Sto pensando...e se ce ne scappassimo? Io e te. E se scappassimo dalla guerra e ci lasciassimo questa vita alle spalle? Non vedremmo più morti o distruzione, dolore o malattia. Cominceremo una nuova vita, insieme.-

​Sirius, a quelle parole, spalancò leggermente gli occhi e dopo qualche minuto di silenzio assoluto, si decise a parlare.

​- Rem, penso che se ce ne scappassimo, i rimorsi ed i sensi di colpa ci seguirebbero fin dentro la tomba. Non importa quanto lontani saremo, qui ci saranno sempre delle persone innocenti a morire.

-E' più facile vivere con i rimorsi che con il dolore delle perdite di persone a te care-

​- Non è vero. Fidati, non è così. Il dolore non decidi tu di farlo venire, i rimorsi invece sì. Davvero vorresti lasciare delle persone a combattere qui mentre tu, magari, stai bevendo un frullato in Australia? Non credo. I rimorsi dipendono dalle tue azioni, dolore no.-

​Il moro chiuse gli occhi e si appoggiò con la schiena al muro. Dopo un pò, sentì i capelli di Remus solleticargli il collo e le sue labbra mordergli delicatamente la spalla.
-Sai che ti amo, vero?-
​-E tu sai che sei più o meno l'unica cosa che mi fa desiderare di andare avanti in questo mondo del cazzo, vero?-
​Remus, sorpreso da quelle parole così profonde, abbracciò Sirius con tutte le sue forze e lo baciò con passione, trasmettendogli tutto il suo amore. Fu come se il mondo intorno a loro sparisse, lasciandoli soli. Come se la guerra, il dolore e tutto il resto non esistesse più. Solo loro ad amarsi sotto le stelle.
   
 
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