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Autore: LadyRoran    03/05/2016    1 recensioni
Bucky Barnes non appartiene più all'Hydra, ma non sa chi è.
Nonostante cerchi costantemente di ricordare, riemergono solo i ricordi più dolorosi, quelli che non riesce a fermare, i demoni del suo passato.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«It's as you wake up from a nightmare,
but then you realize it actually happened»

 
 
Mi sveglio di soprassalto urlando. Mi passo una mano sulla faccia e tra i capelli, sono sudato e riesco a respirare a malapena, affannosamente.
Mi sveglio ogni notte in preda agli incubi, dopo due o tre ore di sonno, e poi non riesco mai a riprendere a dormire. Sono le tre di notte; dalla finestra, leggermente aperta, entra un fascio di luce che illumina l'oscurità della città.
Porto la mano metallica alla fronte, per raffreddarmi un po', e poi decido di alzarmi.
Casa mia è silenziosa, si sente solo il ticchettio dell'orologio e il rubinetto che perde. Sono abituato a stare al buio, ma non mi sono ancora abituato a stare lì. In un posto mio, un letto vero.
Nonostante cercassi di abituarmi a quella mia nuova vita, una volta chiusi gli occhi, il mio passato tornava a galla.
I miei demoni.
E' moolto tempo ormai che combatto con me stesso, ricordandomi che non era mia intenzione fare del male a qualcuno, che mi stavano controllando, ma questo non mi rende meno responsabile degli avvenimenti, non cancella le mie colpe, o le macchie di sangue.
Tutte le persone che sono morte a causa mia mi si presentano in sogno. 
Vedo me stesso, incapace di fermarmi, pronto a premere il grilletto. Era come una paralisi.
Il mio corpo era come pietrificato, cercava di ribellarsi, e anche la mia mente cercava di imporsi, di prevalere sul controllo dell'Hydra, ma alla fine sparavo sempre, e la vittima cadeva sempre a terra.

Tutte le persone che avevo colpito si ripresentavano in sogno, e di nuovo la scena si ripeteva, ogni notte, ogni notte, ogni notte.
Rivedo anche Steve. Rivedo tutte le volte in cui ci siamo scontrati, in cui ho tentato di ucciderlo.
Un altro spettro che mi perseguita.
Mentre mi rivedo intento a prenderlo a pugni, rivedo il mio amico, il ragazzino impacciato di Brooklyn, quello che veniva sempre picchiato nei vicoli della città.
E mi sveglio. 
In un primo, breve momento penso "è stato solo un incubo, va tutto bene", ma poi mi rendo conto che è davvero successo, e io non ho potuto fare nulla.
Non riuscivo a fermarmi, non riuscivo ad avere completo controllo del mio corpo, il mio volere era nullo.

Dopo essere scappato dalla base Hydra, ho passato molti giorni ad osservare l'esposizione dedicata a Capitan America.
Leggevo attentamente, guardavo i filmati, e prendevo appunti, e qualcosa iniziava a riaffiorare.
Pian piano, una volta tornato a frequentare Steve, riuscivo a ricordare. Piccole memorie nell'oscurità, che dovevo immediatamente mettere per iscritto, fermare.
Nel cuore della notte, dopo essermi calmato, passavo le ore che mi dividevano all'alba a rileggere i miei diari.
Erano il mio tesoro più prezioso, nonché l'unico possedimento che consideravo effettivamente "mio". 
I miei unici ricordi erano custoditi in quei diari, che portavo con me ovunque andassi, ed erano il mio unico appiglio nei momenti di sconforto.
L'Hydra mi aveva tolto tutto, non solo la mia identità, ma anche il mio passato.
Cercavo ogni giorno di ricordare qualcosa di nuovo, un pezzo di me in più, ma era come fare conoscenza con un estraneo, che condivideva la casa con me.
Ero James Barnes? Ero il soldato d'inverno? O ero qualcuno di nuovo, che stava tra i due?
Cercavo con tutte le mie forze di fare ordine tra i miei pensieri, ma erano gli incubi a prevalere.
Mentre rileggevo i miei diari, riaffioravano anche i ricordi negativi. 
Tutte le volte in cui venivo punito per aver cercato di ricordare, tutte le volte in cui mi avevano messo a tacere, tutte le volte in cui mi avevano ri-azzerato la memoria, come se fossi una macchina, e le volte in cui mi avevano messo a dormire.
Ricordavo tutto il male che avevo fatto.


Per quanto mi sforzi, gli incubi continuano. Più cerco di seppellirli, più riemergono dal mio passato.
Non smetteranno mai.



*******

E buon Natale! x°°
E' da un po' che avevo intenzione di scrivere qualcosa sul mio bambino, ma non mi sentivo pronta. Poi, stamattina, ho letto la risposta di Sebastian Stan su instagram alla domanda "
Ma Bucky lo sa che non ha colpa di quello che ha fatto quando era sotto il controllo dell'Hydra?", e dopo aver pianto un pochino ho detto "però potrei scriverci qualcosa, adesso".
(La risposta di Seb è riassunta nella frase ad inizio one shot).
Ho inserito alcune frasi presenti nel fumetto (tipo le ultime due righe) e in generale ho cercato di riassumere il malessere che Bucky prova.
Non solo, ho racchiuso un po' di me in queste righe, nascondendo una mia grande paura, che è anche qualcosa che mi accumuna a Bucky e me lo fa amare ancora di più, e spero di non aver scritto delle scemità çç
Detto questo, domani esce Civil War, quindi
andate al cinema



 
 
  
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