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Autore: Lady Lara    09/05/2016    5 recensioni
"Cosa me ne faccio del mio cuore, se non potrò più amarti, se non potrò più averti! Tu sei più importante!"
Attenti allo spoiler se non seguite le puntate americane. Una O.S. di Lady Lara dedicata a tutti i CaptainSwan!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Solo per esserti vicino …

 
Mani … Mani che si tenevano strette. Mani con le dita intrecciate. Mani bisognose l’una dell’altra … Mani che si stavano lasciando e non volevano. Dita sempre più lontane, che si sfiorarono fino all’ultimo distacco, attraverso le sbarre crudeli di un ascensore che li stava separando, questa volta per sempre. Lei vide l’ultimo bagliore dell’oro degli anelli del suo “Pirata”.

La rassegnazione non era da lei. Aveva fatto di tutto per riaverlo, ma tutto era stato vano. In piedi, nell’ascensore, rimase sola con le sue lacrime e non vide che, mentre l’ascensore saliva, un’altra lacrima scendeva lungo lo zigomo dell’uomo che ancora guardava verso l’alto, verso quel mezzo che la stava portando via da lui.

I suoi occhi, azzurri come due sorgenti di acqua purissima, stillarono quella goccia salata. Lenta scese, deviando il suo percorso per la lieve cicatrice stesa attraverso lo zigomo. Le aveva detto lui di andare. Doveva andare ed essere felice. Senza di lui. La vita l’aspettava in un mondo reale.

Aveva abbattuto le barriere che circondavano il suo cuore. Le aveva detto di non rendere vano quel suo impegno, c’era riuscito lavorando duro, amandola incondizionatamente, standole vicino, proteggendo lui  il suo cuore. Era il suo “cavaliere pirata”, sempre lo sarebbe stato. Lei gli aveva chiesto di andare oltre, trovare la luce, fare in modo che non fosse lei il suo conto in sospeso.
 
“Andare oltre e trovare la Luce?”

Come avrebbe mai potuto se la sua luce era Lei?! Sapeva che quella era una promessa che non avrebbe potuto mantenere! L’avrebbe aspettata lì! Mille anni l’avrebbe aspettata! Mille anni, perché significava una lunga vita per lei! L’avrebbe attesa come l’aveva attesa tutta la vita!
Mai nessuno aveva amato come amava lei! Nessuno, nessuno, neppure Milha! Sapeva che era vero amore, non poteva essere altro. Aveva dato la vita per lei!

Si erano trovati davanti ad una porta con il rosso e purissimo cuore di Emma su una bilancia. Avrebbe messo il suo, se ancora l’avesse avuto nel petto! Lo avrebbe cavato con la sua stessa mano per non farle fare quella prova orribile!

 Le aveva chiesto se era sicura del suo amore, lei aveva vacillato … per modestia. Si, era stata modestia quella di Emma! Non rendersi conto che quello che provava per lui era egualmente vero amore ...

Killian aveva provato una iniziale delusione, quando il cuore di Emma non aveva sortito effetti. Possibile che si era sbagliato sui suoi sentimenti? Non poteva crederlo! Era impossibile! Ma come! Lei lo aveva raggiunto fin lì!

Il dolore della delusione era più forte del fuoco che lo avvolse tormentandolo, ma non faceva niente, forse era meglio così! L’avrebbe dimenticato prima. Voleva solo che lei si salvasse … stava male … il suo cuore doveva tornare nel suo petto!

– Riprendi il tuo cuore! Riprendi il tuo cuore Emma!

Cosa aveva pensato lei in quel momento? Forse lo stesso che avrebbe pensato lui!

 – Che me ne faccio del mio cuore se non potrò più amarti, se non potrò più averti! Tu sei più importante!

Non aveva detto nulla di questo, non era brava con le parole. Lo aveva agito senza dirlo e aveva fatto quello che lui avrebbe fatto per lei. Rinunciare a sé stessi per amore dell’altro. Si era gettata nel fuoco per salvarlo! Questo era il vero amore! Il sentimento purissimo che unisce due anime in modo sublimamente altruistico!

Ora lo sapeva anche Emma, come lo sapeva lui … da tanto. Lo sapeva fin dal loro primo incontro. Lo sapeva da ogni loro incontro seguente. Lo sapeva da ogni volta che i loro occhi si erano incontrati. Lo sapeva anche se lei si era sempre rifiutata di ammettere che nutriva lo stesso per lui.

– Ti amo Killian!
– Ti amo Emma!

Aveva chiuso lui stesso le sbarre dell’ascensore. Aveva preferito salutarla via da occhi indiscreti, quegli occhi che tutti gli puntavano addosso e che raramente consentivano di essere da soli, di avere uno spazio per un po’ di intimità, per potersi amare come avrebbero voluto. Non ne avevano avuto il tempo, correndo di continuo tra una missione e l’altra, tra sortilegi e malefici.

Trecento anni aveva vissuto! Il prode Captain Hook. “Terrore dei sette mari!” Eppure quel temibile pirata era stato un uomo d’onore. Aveva tanto amato e aveva tanto perduto! Suo fratello Liam, il suo primo amore, Milha. In realtà l’amore che aveva sempre cercato in quei trecento anni, passati a tentar vendetta, l’aveva trovato in una bionda, forte e tanto delicata Emma Swan, era stato una folgore che lo aveva rapito completamente, facendogli vivere quel sentimento con tutto sé stesso. Ora, guardandosi indietro, di quei trecento anni, gli sembrava di aver vissuto un solo giorno della sua vita, quando per la prima volta i loro occhi si erano incontrati! L’ultima cosa che aveva visto, mentre lei risaliva, erano proprio i suoi occhi verdi e stavano piangendo per lui.

Mai al mondo avrebbe voluto essere il suo dolore, voleva essere la sua gioia come lei lo era per lui! Aveva fatto così tanto Emma per quell’egoista pirata che era stato! Gli aveva insegnato l’altruismo e il sacrificio d’amore! Non l’avrebbe mai ripagata abbastanza! Il dolore per averla perduta e l’impossibilità di mantenere le promesse che le aveva fatto, sembravano aghi che gli trafiggevano le carni. Sarebbe stata quella la sua pena per l’eternità? Il rammarico di non averla potuta amare di più? Perché non l’aveva stretta a sé per l’ultimo bacio? Perché lo aveva fatto tra le sbarre, mentre la sua mano gli carezzava un’ultima volta il viso e la soffice barba incolta? Sapeva benissimo perché! Non avrebbe avuto la forza di lasciarla andare.

 Non poteva sapere che anche lei, quando tutti erano passati per il portale, istintivamente, sentendo la sua anima sofferente, stava tornando da lui e trattenuta da suo padre, infine, aveva attraversato il passaggio.

Quanto era stato ingannato? Rise di sé. Mai visto un pirata più sciocco! Gabbato più volte dall’Oscuro, anche quando oscuro era lui stesso e gabbato da Ade. Illuso che avrebbero trovato l’Ambrosia, quando già Ade aveva provveduto a tagliare la pianta!
Distolse lo sguardo dall’ascensore. Si guardò intorno. Il tronco dell’ambrosia campeggiava al centro del prato, secco.

 – Tu non sai quante cose strane si imparano nella Royal Navy Emma!

Già, aveva imparato le cose più impensabili! Cercando il Rubeus Noctis con Liam, aveva studiato botanica. Aveva imparato che dalle radici di un albero, apparentemente secco, può nascere una nuova pianta.

La speranza gli riaffiorò. Si avvicinò al tronco. Sorrise ironico, ora l’uncino gli sarebbe stato più utile della mano!
Scavò sotto l’albero, scoprendo le radici. Erano ancora verdi! Ade non si intendeva di “vita”, lui era il Signore della morte!
Avrebbe preso delle radici, le avrebbe portate in un luogo permeato d’amore. Si, la casa che aveva comprato per Emma! Una copia perfetta era anche lì, vi avevano vissuto quei pochi giorni che si erano ritrovati.

Doveva farlo sapere ad Emma! Aveva trovato un modo per poter tornare da lei! Ma come dirglielo? Crudelia aveva fatto rimuovere i telefoni per il mondo dei vivi!
Non era stato difficile entrare nell’oltretomba per Emma, il difficile era uscirne, specialmente se non avevi un cuore, l’ambrosia ed un corpo ad aspettarti! Per quanto ne sapeva il suo corpo era in un frigorifero d’obitorio, ancora nessuno gli aveva fatto il funerale, erano partiti subito! Forse anche per il suo corpo c’erano speranze! Le scarpe di Zelina? Quelle le aveva di sicuro Mary Margareth, le aveva usate per tornare da suo figlio!

Pensò ad Henry.

 – Mio caro ragazzo!

Avrebbe voluto chiamarlo “ Figlio Mio”, ma non era toccato a lui questo onore, era un onore che aveva avuto Neal, peccato che anche per lui le cose non erano andate bene! Veramente strano il destino! Avrebbe voluto avere figli da Emma, una loro famiglia … Un desiderio, una speranza …

Henry aveva il cuore del vero credente. Henry era “l’autore”. Henry poteva farlo comunicare con Emma! Pensò intensamente a quel ragazzo che amava quasi quanto sua madre. Se aveva scritto addirittura cosa avevano mangiato a colazione David e Mary Margareth, avrebbe pur ben potuto scrivere i pensieri di Captain Hook nell’oltretomba!

 – Ti prego Henry, ti prego … parla di me nel tuo nuovo capitolo, dille che l’amo, che voglio esserle ancora vicino, che avrò cura di lei e che manterrò la promessa di avere insieme un futuro. Farò crescere l’ambrosia, il vero amore la nutrirà, terrò al caldo quella tenera piantina e aspetterò che lei torni da me … Non mi arrenderò mai, farò di tutto per starle ancora vicino …
 
***

Henry aveva pianto per Killian quando aveva visto l’ennesima disperazione negli occhi di sua madre. Si era sentito piccolo e impotente. Lui non era “Il salvatore” era uno scrittore. Era tornato a Storybrook e si tormentava per quell’insuccesso che apparteneva a tutti loro. Volse lo sguardo al suo libro. Cosa poteva fare? Pensò a Killian, gli voleva un gran bene, non era suo padre e mai aveva tentato di sostituirsi a lui, ma nei suoi modi di fare, lo aveva sempre considerato la persona più vicina ad una figura paterna. Cosa stava pensando Killian in quel momento?
Prese la penna magica e l’inchiostro … Parole nitide e di speranza iniziarono a vergare la pergamena. Henry sorrideva e intanto i suoi occhi erano umidi per l’emozione …

Emma e Regina salirono da lui per chiamarlo, era pronta la cena e avevano appena discusso riguardo ad un degno funerale per Killian. Lo trovarono sereno, con il sorriso sulle labbra.

 – Tesoro scendi a mangiare con noi? Poi inizieremo la veglia per Killian.
 – Sapete mamme? Domani ci sarà “l’ultimo rito” … e … state certe che non sarà un funerale …
 
***
Intanto in un piccolo vaso, in una grande casa, in un altro mondo, una piantina, amorevolmente accudita, stava crescendo velocemente.
Killian la osservava, sul suo volto comparve un sorriso …
 

Angolo dell’autrice
Carissimi eccomi con questa OS. Non ho resistito alla tentazione di scrivere qualcosa inerente la puntata dell’altra domenica. Ancora non ho visto quella di ieri, spero che non sia un totale disastro, intanto per tutti i CaptainSwan questo è un mio piccolo pensiero per voi. Se vi va commentate e fatemi sapere. Grazie a chi vi presterà il suo tempo e la sua attenzione.
Un abbraccio da Lady Lara
   
 
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