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Autore: Euphemia    10/05/2016    7 recensioni
{ HitchMarlo || Hilow || angsty!what if? || post!Shiganshina's war || possibile spoiler capitolo 81 }
[Dal testo]
"Hitch credeva in Marlo, e anche se non l'avrebbe mai apertamente dichiarato aveva deciso di farsi portatrice e unica abitante del suo mondo utopico, un mondo in cui lui, stavolta, non l'aveva lasciata da sola, a piangere in una stanza troppo grande per una singola persona."
(Piccola OS dedicata a questa meravigliosa coppia che merita molto di più ♥)
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hitch Deliss, Marlo Freudenberg
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La strada che conduceva fuori dalle mura non era mai stata così quieta; nessuno, sotto quel cielo grigio di nuvole cariche di pioggia, aveva il coraggio di rompere il dissacrante silenzio che regnava nella città della morte. 
Hitch teneva la testa dritta e le spalle ferme e sarebbe sembrata una vera e propria statua, se non fosse stato per il suo sguardo basso, rivolto verso le mani che stringevano le redini del cavallo sui cui era in sella. Sentiva il nitrito e lo scalpitio di qualche altro cavallo accanto a lei, oltre che il rumore che il vento faceva attraversando gli antri scuri delle case abbandonate di Shiganshina, ma nulla di più. Non sapeva neppure se qualcuno tra i suoi compagni la stesse osservando - tipo quel Jean -, ma francamente non le importava, quando l'unica cosa a cui pensava era il fatto che, con alta probabilità, non avrebbe più vissuto una situazione di apparentemente calma come quella - una calma satura di tensione. In effetti, i tempi di vera tranquillità - se mai quella era stata davvero una vita tranquilla - erano finiti quando Marlo l'aveva lasciata per andare a combattere nella battaglia di riconquista del Wall Maria seguendo ideali di giustizia e libertà che forse lei non avrebbe mai davvero compreso fino in fondo, e lì era morto, ucciso dal suo stesso coraggio e dalla sua ingenuità. 
Hitch aveva pensato che se l'era meritato, perché Marlo non l'aveva ascoltata, quando l'aveva avvertito del pericolo a cui sarebbe andato incontro. In fondo, però, quella testardaggine era ciò che lei amava di più di lui. 
E adesso eccola lì, sola sul suo cavallo, pronta anche lei ad affrontare la morte con dignità. A differenza di Marlo, Hitch sapeva che non ci sarebbe più stato un futuro per lei, ed era per questo che si sentiva così fragile. Non che qualcuno l'avesse costretta ad arruolarsi al Corpo di Ricognizione - anzi, lei stessa aveva firmato di sua mano il documento che volontariamente aveva richiesto per poter partecipare a una missione fuori dalle mura, per poter combattere contro coloro che avevano ucciso migliaia di uomini e che avevano ucciso anche Marlo. 
Il fatto era che lei credeva in lui, anche dopo averle dimostrato di essere un totale idiota e di aver vissuto in un mondo tutto suo fatto di utopie, che nonostante ogni cosa aveva cercato di realizzare anche nella realtà sacrificando addirittura la sua vita. 
Hitch non sapeva quale fosse davvero il valore che per Marlo avevano concetti come l'ordine e l'onestà, ma non poteva sopportare l'idea che i sogni di un tipo eccentrico come lui, che era entrato all'improvviso nella sua vita rendendola più piacevole e poi allo stesso modo era scomparso, andassero perduti in qualche campo solitario assieme alle sue ossa. 
Hitch credeva in Marlo, e anche se non l'avrebbe mai apertamente dichiarato aveva deciso di farsi portatrice e unica abitante del suo mondo utopico, un mondo in cui lui, stavolta, non l'aveva lasciata da sola, a piangere in una stanza troppo grande per una singola persona. 
Hitch era pronta a combattere, perché era quello che era giusto fare; ed era pronta anche a morire.
Quando vide il cancello aprirsi lentamente, Hitch strinse le redini del cavallo e inspirò profondamente nella mantellina verde delle Ali della Libertà che un tempo era appartenuta a Marlo. Il suo odore l'avrebbe accompagnata fino alla fine.








Note dell'autrice
Ed io che, ingenua, speravo che Isayama per una volta non avesse fatto il bastardo con l'ennesima OTP che mi uccide. Ah, quell'uomo, ormai ho diversi conti aperti con lui- 
Adoro la HitchMarlo (che in realtà su Tumblr ha il nome di Hilow, e quindi sì, mi sono decisa ad esportarlo anche qui su EFP), nonostante i due siano personaggi marginali - ma non troppo. A dire il vero, quando anni fa vidi Hitch per la prima volta, ho provato quasi astio - come sempre, poi, per tutti i personaggi femminili che diventano i miei preferiti. Quando Isayama ha deciso di farla ricomparire assieme a Marlo, ebbene sì, mi sono rimangiata tutto e adesso la amo alla follia (insomma, vedete quant'è figa: si preoccupa persino per Annie). 
Questa fanfiction è nata in seguito a un prompt che ho trovato sul mio bel libro-quaderno che si chiama "642 things to write about" in cui ci sono tantissimi prompt in inglese e sotto ci puoi scrivere tutto quello che vuoi. Il prompt era: "A soldier is about to embark upon a mission that she knows will kill her". Insomma, come non cogliere l'occasione per Hitch? Credo che, dopo la morte di Marlo, sarebbe bello vederla impegnarsi per realizzare gli ideali in cui credeva Marlo - sia che sia nel Corpo di Ricognizione che nella stessa Polizia Militare; ce la vedo bene anche a riformare il corpo di Polizia Militare come voleva fare lui. (Quanto angst, ora piango--) 
Insomma, spero che alla fine dei conti a qualcuno sia pur piaciuta questa piccola One Shot. La HitchMarlo merita da morire e mi auguro che ci siano più persone che la trovino interessante! 
Grazie per aver letto fin qui, a presto!
Euphemia >.^

 
  
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