Prompt:
Kristoff parla con il pancione di Anna e si risponde da solo come fa
con Sven.
Anna e Kristoff
si
godevano l’ultimo calore di una torrida estate, passeggiando
teneramente mano
nella mano lungo la riva del fiordo. Erano ormai sposati da due anni e
a parte
qualche battibecco, degli invadenti troll e quel ficcanaso di Olaf, le
cose fra
loro andavano a gonfie vele.
Ad un tratto,
entrambi
arrestarono il passo e rimasero ad osservare lo spettacolo del Sole che
declinava al di là del mare, trafiggendo le onde spumose.
- Non vedo l’ora che il nostro bambino possa ammirare la
bellezza di Arendelle
– disse Kristoff con un gran sorriso, volgendosi verso la
moglie, per poi
camuffare la voce e aggiungere – nemmeno io, papà!
Non vedo l’ora di nascere!
Anna rise e
alzò gli
occhi al cielo, ormai abituata alle stranezze del marito.
- Come dici? – continuò il giovane e si
abbassò per accostare ancor di più
l’orecchio al pancione – come sarebbe a dire che
vuoi i poteri di zia Elsa? Non
preferiresti, invece, una renna e una slitta? Così potremo
vendere ghiaccio
insieme!
- No, papà! Perché io sono una femminuccia!
– s’intromise a quel punto Anna,
sollevando un dito al cielo e fingendosi indignata.
Kristoff si
drizzò come
punto da un insetto molesto e osservò la moglie con aria
trasognata.
- Una fe-femmina? – balbettò – non ci
avevo pensato! – e riabbassandosi, soggiunse
con vocina sottile – sei proprio uno stupidone,
papà! Io sarò una principessa
bella e gentile come la mamma!