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Autore: Sharazad_90_    14/05/2016    4 recensioni
E se Sir Thomas Sharpe si fosse miracolosamente salvato dalla follia omicida della sorella?
"A tutti, anche alle anime più dannate, è sempre data la possibilità di redimersi."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edith Cushing, Thomas Sharpe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con il cuore che gli martellava incessantemente nel petto Edith continuava a correre. Lo sguardo dei passanti che, stretti nei loro cappotti, la guardavano sbigottiti, la lasciava del tutto indifferente. Correva, correva senza sosta, in quella grigia mattina parigina, sperando che non fosse ormai troppo tardi per salvare quel che restava del suo matrimonio e del suo travagliato amore. Sir Thomas non aveva mai notato quanto fosse rilassante ammirare l'acqua della Senna, che lentamente e senza alcun interesse apparente per quello che avveniva sulle sue rive, scorreva incessantemente. Si ritrovò a paragonare il corso dell'acqua alla sua vita. Anche lui per molti, molti anni, aveva infatti seguitato a seguire la sua strada senza curarsi di ciò che avveniva intorno a lui, schiacciando sentimenti e persone come fossero insetti, pur di raggiungere il suo scopo. Com'era stato crudele, egoista, spietato! Ma poi, come un angelo misericordioso era comparsa lei, Edith, nella sua vita. Non avrebbe mai ringraziato la provvidenza abbastanza per averla messa sul suo cammino. Ma, cieco e codardo com'era, era riuscito a farsi scappare anche la sua ultima possibilità di redenzione. Tuttavia non era ancora troppo tardi. Poteva ancora fare la cosa giusta, poteva ancora liberarla dalla sua malsana presenza. Aveva provato, in tutti quei mesi, a ricostruire la loro vita insieme, ad andare avanti, ma proprio quando si era illuso di essere finalmente riuscito a lasciarsi il passato alle spalle, il dottor Mc Maicol era improvvisamente riapparso per ricordargli il marciume della sua anima e di tutta la sua esistenza. Forse lei non avrebbe capito subito questo suo gesto, forse l'avrebbe trovato insensato ed estremo, ma un domani, ne era certo, gliene sarebbe stata grata. Quante volte ci siamo ritrovati a maledire il tempo che, senza alcuna pietà, muove le sue spietate lancette contro di noi? Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati a farlo e anche Edith si ritrovò a maledirlo, quel giorno, più intensamente di come avesse mai fatto in vita sua. Ma eccolo finalmente quel ponte dove avevano passeggiato tante volte, dov'era stata sul punto di confessargli il suo amore e dove era certa di trovare Thomas in quel momento. Non era troppo tardi, la donna lo sapeva, c'era ancora una speranza e lei avrebbe lottato fino al suo ultimo respiro per l'uomo che amava. -Thomas!- . La voce di sua moglie lo colse alla sprovvista, facendolo voltare. Ansimante, con i capelli scompigliati per la lunga corsa, Edith stava ritta di fronte a lui. Mai le era apparsa più bella! Bella e maledettamente disperata. -Thomas!- ripete la donna avvicinandosi. -Cos'hai fatto? Perchè sei andato via?- Il baronetto distolse lo sguardo dalla moglie e tornò a contemplare la Senna. -L'ho fatto per te Edith. L'ho fatto per tutti quei motivi che ti ho scritto nella lettera! E tu non dovresti essere qui! Perchè sei venuta? Perchè continui a voler rovinare la tua vita?- . La guardava ora, Sir Thomas, e nei suo occhi blu come l'acqua del fiume che scorreva sotto i loro piedi, ardeva la fiamma della disperazione. -Devi andare via! Devi tornare a Buffalo con il tuo dottore e ricominciare la tua vita con lui! Non hai un futuro qui con me!- . Ed eccole finalmente le parole che Edith aveva tanto temuto e che era certa che il marito non sarebbe mai riuscito a dirle. Ma ora che Thomas le aveva pronunciate risuonavano alle sue orecchie triste e amare come il fiele, lacerandole il cuore. -Vai via Edith! Fuggi finché sei in tempo! Realizza tutti i tuoi sogni, costruisciti una nuova vita e dimenticati una volta per tutte di me!- . Dolore, disperazione, amarezza e rimpianto. Edith riusciva ad intravedere tutte quelle emozioni nel volto dell'uomo pallido e ritto dinanzi a lei. -Ora basta Thomas! Basta!- . Quelle parole le uscirono dalle labbra ancora più aspre di quanto realmente avesse voluto. -No Edith, tu non capisci…- Lo schiaffo che lo colpì in pieno volto gli impedì di terminare la frase. -Perchè non riesci a capirlo? Perchè?- e mentre parlava la voce di lei era rotta da più e più singhiozzi. -Io ti amo! Ti amo e ti ho perdonato tutto...tutto… Perchè non vuoi andare avanti Thomas? Perchè non vuoi essere felice?- - Eccolo finalmente quel “ti amo” che il baronetto aveva tanto desiderato, agognato, sperato e che non era mai arrivato nemmeno durante le tanti notti trascorse insieme. L'uomo chiuse gli occhi come se così potesse assaporarlo meglio ed imprimerlo indelebilmente nella sua mente. -Ma come puoi? Come puoi dopo tutto quello che ti ho fatto?- chiese dopo qualche minuto, cancellando di qualche passo la distanza che ancora li separava. -E' il cuore, amore mio, a scegliere chi amare- rispose lei, poggiando una candida mano sulla guancia di lui. -E il mio ha scelto te!- . Poi, avvicinandosi al suo orecchio, mormorò quelle stesse parole che lui le aveva detto a Buffalo tanto tempo prima, facendolo tremare. -Sento che esiste un forte legame tra il vostro cuore e il mio, e se quel legame dovesse spezzarsi, per la lontananza o per il tempo, il mio cuore cesserebbe di battere e io morirei- . Thomas sorrise. -Lo pensavi davvero allora? Lo pensi ancora?- . Il baronetto cercò il suo sguardo e, perdendosi dentro di esso, in quel momento capì. Capì che la sua salvezza era proprio lì, a pochi centimetri da lui e che non doveva più farsela scappare. -Si, Edith, lo pensavo. E lo penso ancora oggi. Ti amo e niente e nessuno potrà più separarci- . La donna gli gettò le braccia al collo e lo baciò con tutta la forza e il desiderio che aveva in corpo, mentre lui, ricambiando il bacio, la stringeva sempre più a sé. -Andiamo a casa?- chiese lei, appena si furono fermati per riprendere fiato, con voce ansimante e ricca di sottintesi. Sir Thomas rise. -Adesso?- chiese. -Si adesso!- rise di rimando lei. -Almeno che hai in programma qualcosa di più “bello” da fare!- . -No, non mi viene in mente niente di più bello da fare!- rispose il marito sorridendole ancora e prendendosi per mani si incamminarono confondendosi tra le tante persone che in quel momento affollavano le strette e colorate vie di Parigi. Fine PICCOLA NOTA DELL'AUTRICE^^ Ed eccoci giunti al termine della storia. Spero vivamente che vi sia piaciuta. Seppur adorando infinitamente il capolavoro di Gulielmo Del Toro ho voluto modificare la sorte di due protagonisti perchè, a mio parere, meritavano una fine migliore di quella che si vede alla fine del film^^ Spero sia di vostro gradimento e ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e commentata! Grazie grazie grazie!! Baci. Sharazad
  
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