Film > Captain America
Ricorda la storia  |      
Autore: Fanie33    16/05/2016    4 recensioni
[post CW] Spoiler.
Il risveglio di Bucky a Wakanda, quando finalmente esisterà un modo per curare il Soldato.
-
Stucky, of course.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho visto Civil War, e la scena post-credit mi ha uccisa.
Scriverci qualcosa sopra è stato l'unico modo per andare avanti con la mia vita.
Questo è il mio esordio nel fandom, che spero sarà seguito, entro tempi ragionevoli, da qualche altra storia.
Il resto ve lo scrivo nelle NdA.

 






Together we stand




La prima sensazione che segue il formicolio del primo battito di cuore è il freddo.
La capsula è aperta, l'azoto liquido piove a fiotti sul pavimento chiaro di un laboratorio e le cinghie lo tengono ancora stretto al gelido abbraccio della cella criogenica.
Aprire gli occhi per la prima volta è sempre un po' doloroso, per questo aspetta, aspetta che il freddo sgoccioli via.
Si chiede, mentre mani avvolte da guanti bianchi gli tastano il corpo e controllano il polso, quale sia la missione a cui il Soldato è chiamato stavolta.
Poi qualcuno parla, accanto a lui, una voce femminile annuncia che i segni vitali sono stabili, Capitano, possiamo procedere e lo dice in inglese, non in russo, in inglese, e improvvisamente Bucky ricorda.


Steve.

È l'unica cosa che ha importanza.
La cinghia che gli avvolge il busto viene sganciata e lui piove in avanti, ad occhi chiusi, cosciente di niente se non dei propri pensieri.
È qualcuno a fermare la sua caduta, qualcuno che lo afferra e lo sostiene, gli passa un braccio dietro alle ginocchia e lo solleva, gli fa adagiare la testa sulla propria spalla.
«Freddo, Sergente Barnes?» mormora una voce che lui conosce, conosce così bene, riverbera nel corpo caldo contro il proprio.

Steve.

Apre gli occhi con uno sforzo enorme, mentre le braccia che lo stringono lo adagiano delicatamente su un lettino senza mai abbandonarlo davvero, e mette a fuoco occhi azzurri e capelli biondi, un'ombra di barba curata ad affilare quei tratti.
«Dovrebbe saperne qualcosa, Capitano Rogers» biascica, esausto.
La sua mano di carne viene liberata dalla stretta delle dita di Steve e l'ago di una flebo si infila nel suo braccio e la pinza di un elettrocardiogramma si salda attorno al suo dito. Il leggero bip bip della macchina riempie la stanza, e Steve è ancora lì.
«Quanto ho dormito?»
«Quasi un anno» gli risponde una voce più ruvida, più matura.
Stark.
Volta lentamente il capo verso l'uomo, in piedi in un angolo del laboratorio, e lo guarda spaesato.

L'ultima volta che ricorda di averlo visto Steve era ferito e stava lasciando andare lo scudo a terra sotto i colpi delle sue parole pregne di rabbia e disprezzo.
Immagina che in un anno molte cose possano cambiare.

«È merito di Tony se abbiamo potuto risvegliarti. Ha trovato il modo di invertire il processo messo in atto dall'Hydra nel tuo cervello» dice il Capitano, la voce grata e un po' piegata.
«Potete curarmi?» chiede Bucky.
Percepisce appena un paio di medici affaccendarsi intorno a loro, silenziosi.
«La soluzione è temporanea» dice Stark, mentre preme il bottone che apre la porta trasparente del laboratorio «la cura vera e propria sarà pronta in un paio di mesi»
Scivola fuori in silenzio, avvolto dal morbido frusciare del completo, mentre Bucky chiude gli occhi, volta il capo e li riapre sulla capsula criogenica.
«Avreste dovuto lasciarmi dormire ancora» mormora «sono troppo pericoloso»

Una mano calda si appoggia al suo viso, scacciando il gelo dalla sua guancia, e gli occhi di Steve sono mesti e sereni. Si china verso di lui, sorride e «ero stanco di aspettare, Buck»
E lui si volta, allunga le dita verso il volto sporcato di barba chiara, trascinando con sé tutti i fili e i macchinari in un basso sferragliare di plastica e metallo. Per un attimo esita a toccarlo, ma il Capitano si avvicina alla sua mano e allora lui gli va incontro e lo bacia.

Quando Steve, dopo interminabili secondi di stallo, manda a quel paese la decenza e lo solleva contro di sé per baciarlo a sua volta, un applauso attutito esplode accanto a loro, con tanto di fischi di incoraggiamento.
Loro sussultano, si separano e voltano il capo, scoprendo una piccola folla accalcata dall'altro lato del vetro del laboratorio, un gruppo male assortito di gente che sorride e ammicca.

Stark cinge con un braccio la vita di una rossa in tallieur grigio, Natasha è appoggiata ad un uomo moro con un paio di occhiali e l'aria impacciata, Barton ha le mani a coppa intorno alla bocca e ulula apprezzamenti, mentre Wanda stringe tra le dita un lembo del mantello dell'Androide di Stark, per tirarselo più vicino.
Rhodes sorride, i pantaloni scuri che nascondono bene le gambe bioniche, e si regge tenendosi alla spalla di uno strano tizio con i capelli lunghi e biondi e un martello in mano. Tra il re di Wakanda, che sorride composto e discreto, e il ghigno compiaciuto di Stark se ne sta Sam, che continua ad annuire soddisfatto con entrambi i pollici sollevati.

Steve arrossisce, struscia il naso contro il palmo della sua mano, e Bucky si volta verso di lui e gli strappa un nuovo sorriso.
«Sei sempre così impaziente, Capitano» mormora.
«E tu sei sempre in ritardo» risponde lui, e lo bacia di nuovo, chino su un lettino candido in un laboratorio criogenico.

Fuori, gli Avengers applaudono più forte.

















NdA
Salve.
Doveva essere una drabble, ma io non ho affatto il dono della sintesi. Ero già pronta a farla diventare una long con tanto di apporfondimento sulla cura inventata da Tony.
Lo scopo non era ficcare fluff a vuoto in una storia senza una vera trama, volevo soltanto che avessero un lieto fine, loro due e tutti gli altri.
Gli Avengers devono restare uniti, ed è più o meno quello che immagino sia successo nell'anno in cui Bucky resta congelato.
Non mi sono dimenticata di Peter o di Sharon o di John. Solo che secondo me loro sono tornati alle loro vite, che nulla hanno a che vedere con quelle dei supereroi.
That's all, spero che vi sia piaicuta.
Un bacio a tutti, e spero a presto.
Fanie

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: Fanie33