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Autore: Sarah_Oncer    17/05/2016    1 recensioni
' Non le importava sapere come fosse possibile, non le importava se era dovuto intervenire il Re degli Dei, per far sì che adesso lui fosse fra le sue braccia.
Lo teneva stretto a sè, avrebbe voluto che il tempo si fermasse. La paura di perderlo ancora era così forte, ma Emma decise che voleva godersi quel momento. '
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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one shot cs Angolo dell'Autrice:
Salve a tutti Oncers, vi state riprendendo dal Season Finale della quinta stagione?
Questa breve One-Shot l'ho scritta immaginando come avrei voluto che andassero le cose dopo gli eventi dell'episodio 5x21. Ho cercato di unire il tutto a parte di quello che è successo realmente anche nell'episodio successivo, anche se un pò a modo mio. Spero che possa piacervi. Lasciatemi un commento e ditemi cosa ne pensate.
Premetto che è la prima fanfiction/one-shot che scrivo sui Captain Swan e su OUAT (L'unica a tema che ho scritto finora è quella Colifer) e se questa vi piace potrei pensare di scriverne altre o di scriverne una con più capitoli, nel corso di questi lunghi mesi di attesa, prima dell'arrivo della sesta stagione.


Sarah_Oncer

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I belong to you


Non le importava sapere come fosse possibile, non le importava se era dovuto intervenire il Re degli Dei, per far sì che adesso lui fosse fra le sue braccia.
Lo teneva stretto a sè, avrebbe voluto che il tempo si fermasse. La paura di perderlo ancora era così forte, ma Emma decise che voleva godersi quel momento.
"E' stato Ade, vero?"
La voce di Killian la distolse dai suoi pensieri. Si scostò, ma solo di poco, per poterlo guardare negli occhi mentre annuiva per rispondere alla sua domanda.
"In realtà Ade voleva uccidere Regina, ma poi Robin... bè lui si è sacrificato, per salvarla."
"Quel maledetto! E Regina? Come sta reagendo?"
"Se vuoi sapere se è già tornata cattiva, no... sta vivendo il lutto a modo suo, si è chiusa in se stessa, ma al momento non ha ucciso nessuno."
Killian annuì sollevato. Strinse di nuovo Emma a sè, e poggiò delicatamente la testa sulla sua.
Rimasero così ancora qualche minuto, abbracciati, in silenzio.
Finchè lui si accorse che il volto di Emma non era rigato soltanto dalla pioggia che stava scendendo leggera su di loro. Le accarezzò una guancia e lei trasalì, nemmeno si era resa conto che stava piangendo. Dopo tante e tante lacrime versate, queste avevano però un sapore diverso. Sapevano di sollievo.
"Swan, adesso basta piangere, ok?" le disse dolcemente mentre le asciugava il viso con il palmo della mano e le lasciava un bacio soave sulla gota.
"Hai ragione, sono stanca di piangere, -scosse leggermente la testa - ma sono così felice che tu sia qui. Non riesco a credere di poter essere di nuovo fra le tue braccia. Ti giuro che avevo davvero perso ogni speranza di vederti ancora. Immaginavo fossi riuscito ad andare avanti e già ti credevo in mezzo all'oceano insieme a Liam..."
"Sai che cosa mi ha detto Zeus prima di mandarmi qui?" la interruppe, da quelle dolorose fantasie, e lei si limitò a dire di no con un cenno della testa.
"Mi ha detto 'Torna al luogo a cui appartieni', un attimo dopo ero qui da te. Dove altro sarei potuto andare? Il luogo a cui appartengo, Emma, è dove ci sei tu. Io appartengo, a te, Emma Swan."
Emma finalmente sorrise, si alzo in punta di piedi e lo avvolse ancora una volta con le braccia attorno al collo. Poi lentamente sciolse l'abbraccio, appoggiando le sue mani sul suo petto. Killian la teneva vicina con la mano, lei riusciva anche a sentire il suo uncino appoggiato al suo fianco destro. Lo guardò negli occhi, sperando di trasmettergli con lo sguardo tutto ciò che provava. 
"Ed io a te."
Annullarono lo spazio che ancora li divideva con un bacio, un bacio differente dai due precedenti. Questa volta si trattava di un bacio più rilassato e naturale. Un bacio che conteneva tutta la certezza del loro Vero Amore.

Poco più tardi stavano camminando in direzione di Granny's, dove li stavano aspettando tutti gli altri per la veglia del povero Robin, o meglio stavano aspettando Emma.
David, Snow, con il piccolo Neal, e Henry cercavano di far forza a Regina, impauriti che da un momento all'altro potesse esplodere la Regina Cattiva che nonostante tutto era dentro di lei. Ad un tratto Henry guardò fuori e non credendo ai suoi occhi, corse fuori, inseguito dai nonni che non capivano cosa potesse aver visto per farlo reagire così.
Capirono appena videro Emma arrivare nella loro direzione, mano nella mano con Killian Jones.
"Hook!" esclamarono in coro.
"Hook! Ce l'hai fatta! Sei tornato! Come hai fatto?" disse Henry, quasi gridando. E subito dopo gli si fiondò addosso, abbracciandolo calorosamente.
Emma sorrise commossa nel vedere suo figlio così felice. Killian si voltò verso Emma, con sguardo contento ma allo stesso tempo pieno di stupore. Ancora non si rendeva conto dell'affetto che quel ragazzino provava per lui, anche se naturalmente era affetto più che ricambiato.
"Oh, Ragazzo! Anche io sono contento di rivederti." Disse, cercando goffamente di ricambiare l'abbraccio e dandogli una leggera pacca con la mano buona.

"Come diamine fa il pirata ad essere vivo?"
Il bel momento venne interrotto dalla voce di Zelena. La ex perfida strega, con la piccola Robin, era uscita fuori dal Granny's accompagnata da sua sorella, Regina.
Calò il gelo fra gli eroi, appena si accorsero della sua presenza. In particolare Emma, temeva che i peggiori istinti della Regina Cattiva prendessero il sopravvento e potesse prendersela con Killian.
Improvvisamente fasci di luce illuminarono Storybrooke e una forte scossa fece tremare la terra sotto ai loro piedi.
Per il momento Hook era salvo.
Lasciarono Robin e Neal a Granny e andarono alla torre dell'orologio per controllare che tipo di magia avesse provocato una cosa simile. L'unica cosa certa era che dietro una magia tanto potente, ci fosse lo zampino di Gold e grazie alla collaborazione di Zelena, riuscirono anche a capire che era in possesso del cristallo dell'Olimpo.
Dopo una discussione con Regina, Emma mandò dritto a casa Henry, anche se sul momento non c'era molto che potessero fare, era stata una giornata molto intensa e particolare per tutti e avrebbero iniziato il mattino seguente a cercare Gold, per capire cosa stesse combinando.
Una volta fuori dalla biblioteca, Emma e Killian salutarono tutti gli altri.
"Tutto ok, Swan?"
Emma stava fissando lo schermo del cellulare.
"Si, è Henry. Dice che è andato a casa di Regina... gli è dispiaciuto vederla andare via così e ha pensato che gli avrebbe fatto piacere la sua compagnia."
Hook le sorrise e le si fece più vicino.
"Allora, che dici Emma, possiamo andare a casa?"
"A casa..." Emma gli fece eco e tirò un sospiro di sollievo, incredula di poter vivere davvero quel momento.
Dopo aver passato, letteralmente, le pene dell'inferno, finalmente era giunto il momento per loro di tornare a casa insieme, nella loro casa, quella vera, non quella dell'Oltretomba. Senza l'oscurità come terzo incomodo.
Lei gli prese la mano, gli sorrise e gli accarezzò una guancia con l'altra mano.
Lui gli cinse la vita avvicinando i loro corpi.
Si scambiarono un dolce e delicato bacio.
"Andiamo a casa..." disse di nuovo lei con un filo di voce, tra le sue labbra, senza lasciare del tutto la sua bocca.

Scomparsero poi entrambi in una nube di fumo bianco.
Ritrovandosi in un attimo nella loro camera da letto.
Si resero conto appena di dov'erano, e ripresero a baciarsi.
Il bacio si fece lentamente più intenso e appassionato.
Avevano sentito così tanto la mancanza l'uno dell'altra, che anche respirare gli sembrava una perdita di tempo.
Lei gli passò una mano tra i capelli, poi lui le fece scivolare giù la giacca.
Un brivido le percorse la schiena quando il freddo metallo dell'uncino la sfiorò sotto la maglia.
Continuavano a baciarsi, ad assaporarsi. Eliminando piano piano ogni loro indumento, così come l'uncino.
Si distesero sul letto, lui le accarezzò i capelli, le lasciò piccoli baci, sparsi su tutto il corpo. Anche lei fece lo stesso.
Dopo tanto, troppo tempo, fecero l'amore.
Dimenticarono per una notte tutto il male che avevano dovuto affrontare, dimenticarono l'Oscurità, Camelot, gli Oscuri, la morte, l'Oltretomba, Ade, e tutto ciò che aveva cercato di dividerli... senza riuscirci. Perchè Emma lo aveva detto e ci era riuscita. Loro erano di nuovo insieme perchè si erano trovati, si sarebbero trovati sempre, in un modo o nell'altro.
Erano insieme e per una notte c'erano solo loro ed il desiderio di vivere il loro presente e di iniziare a creare il loro futuro.
Per una notte spensero i pensieri negativi e lasciarono da parte i problemi che comunque avrebbero trovato ancora lì ad aspettarli l'indomani mattina.
Quell'atteso momento di relax che necessitavano, arrivò, e si addormentarono abbracciati, accoccolati.

Killian era sveglio da un pezzo, ma non osò svegliare Emma, si gustò il privlegio di guardarla mentre ancora dormiva beata, come non faceva da veramente tanto tempo. Con la testa appoggiata sul petto di lui, era ruscita finalmente a trovare quell'attimo di pace di cui aveva tanto bisogno, una pace che forse non aveva mai provato. Per la prima volta nella sua vita Emma Swan, era riuscita ad abbassare la guardia, perchè nelle braccia dell'uomo che amava così profondamente, si sentiva davvero al sicuro, sentiva di aver trovato il suo posto nel mondo, in tutti i mondi e in tutti i tempi, l'uomo che per essere lì con lei, era riuscito anche a sconfiggere la morte.

Killian si accorse che stava per aprire gli occhi, infastidita dalle prime luci del mattino, che facevano capolino dalla finestra. Allora con il suo uncino, che intanto aveva già recuperato e riposto, le sfiorò  un braccio, poi un fianco, soleticandola delicatamente.
Emma aprì gli occhi del tutto, lo guardò, li richiuse velocemente e li riaprì. Forse per capire se stesse sognando.
"Killian..."
"Buongiorno, love. - le baciò la fronte - dormito bene?"
"Non ricordo quando è stata l'ultima volta che sono riuscita a dormire così." Sorrisero entrambi.
Poi Emma si passò entrambe le mani sul volto.
"Dobbiamo andare dai miei adesso però. Trovare Gold e scoprire che cosa ha in mente."
Killian si limitò a sbuffare, e a dire "Maledetto coccodrillo!"
Anche se entrambi avrebbero voluto rimanere così per il resto delle loro vite, era giunto il momento di tornare alla realtà.
A malincuore, uscirono dal letto e si vestirono.
Emma prese il cellulare, scrisse un messaggio e quando ricevette la risposta sembrava preoccupata.
"Swan, qualcosa non va?"
"E' Regina. Le ho mandato un messaggio per capire se era ancora arrabbiata per ieri sera e chiederle se la compagnia di Henry l'aveva calmata un pò..."
"E?"
"Dice che Henry non è mai andato a casa sua..."
"Allora dove maledizione può essere andato quel ragazzo?"
"Non ne ho idea... Aspetta, è arrivato un altro messaggio. E' lui, è Henry: Mamma, c'è un solo modo per sistemare ciò che ci sta dividendo. Devo distruggere la causa dei nostri problemi."

Fine

   
 
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