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Autore: Rosette_Carillon    21/05/2016    3 recensioni
"Voltò la testa verso la porta che venne aperta, e sulla soglia comparve Natasha, le sorrise poggiandosi allo stipite con una spalla."
Un qualsiasi post-missione fra Natasha e Wanda che si sente ancora smarrita e insicura.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Natasha Romanoff, Wanda Maximoff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: ambientata dopo Civil War. Non so bene cosa si successo durante questa missione, la one shot mi è venuta in mente così, senza un prima,  per Wanda è stata particolarmente difficile perché  è stata costretta a confrontarsi con la sua scelta che l’ha portata a unirsi a l’Hydra e che l’ha resa Scarlett Witch.
                                                    
   






                                           

                                                                           Nodi

 
 






 
Si era fatta una doccia calda per scaricare la tensione, rilassare un pò i muscoli contratti che le dolevano, e ora Wanda sedeva nel suo letto spazzolandosi i capelli ancora umidi con furia e violenza, sperando che il dolore fisico potesse attutire quello che provava dentro.
Si morse il labbro inferiore e scosse vigorosamente la testa cercando di frenare le lacrime e i singhiozzi: erano una debolezza alla quale non voleva cedere.
La spazzola venne bloccata da un nodo che si era venuto a creare a causa della poca attenzione. La giovane, infastidita, cercò di sbrogliarlo tirando i capelli, cercando di spezzarli con la spazzola mentre alcune lacrime rigavano le guance.
Qualcuno bussò alla porta facendola sobbalzare,  e la strega si concesse di sperare, solo per un momento, che potesse essere Visione, poi la sua parte piú razionale le suggerí che lui sarebbe certamente passato attraverso il muro, come suo solito.
Si asciugò velocemente le guance col dorso della mano.
<< Avanti.  >>
Voltò la testa verso la porta che venne aperta, e sulla soglia comparve Natasha, le sorrise poggiandosi allo stipite con una spalla.
<<  Steve cominciava a  preoccuparsi.  >>
<< Per cosa? Non sono ferita.  >> cercò di sembrare naturale.
<<  Dovresti mangiare qualcosa.  >>
<<  Non ho fame.  >> Wanda chinò la testa stringendo la spazzola in mano.
Natasha rimase alcuni secondi ad osservarla in silenzio, le spalle curve e il capo chino come sotto un peso, poi avanzò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle <<  da' qua.  >> si chinò e prese la spazzola dalla mano della strega, che cercò di non incontrare il suo sguardo, poi si sedette alle spalle della ragazza, Wanda avvertí il materasso abbassarsi sotto il peso della donna, accavallando le gambe.
Natasha prese delicatamente i capelli aggrovigliati separandoli dagli altri, poi cominciò lentamente a districarli con una delicatezza di cui Wanda non la credeva capace.
Le due rimasero in silenzio, Natasha persa nei propri pensieri, Wanda incapace di pensare.
Le mani della Vedova nera si muovevano con agilità e leggerezza, ed erano anni che nessuno le dedicava piú certe attenzioni.
<<  Wanda? >>  aveva pensato di restare in silenzio, ma un tremito della piú giovane la convinse a
parlare.
<<  È stata colpa mia.  >> la voce mal ferma.
<<  Wanda...  >>
<<  Non mi sarei dovuta fare convincere a unirmi a l'Hydra, avrei dovuto ragionare, pensare alle conseguenze che le mia azioni avrebbero avuto. Anche per me.  >>
 << È finita.  >>  disse Natasha risoluta  << non tornerai con loro, e non hai fatto tutti questi danni irrimediabili.  >>
<<  Sono io il danno. Sono - sono un esperimento di laboratorio.  >>  la voce era flebile, stanca.
<<  Benvenuta nel club. >>
<<  Sono stata creata per distruggere una persona giocando con la sua mente, le sue paure, in uno dei modi piú vili che...  >> si voltò.
<<  Wanda!  >>
La strega sobbalzò e tacque.  
<<  Non farti questo. Hai commesso uno sbaglio, è vero, ma,  >> le sua labbra si piegarono in un sorriso amaro  << io ho fatto di peggio.  >>
<<  Non di tua volontà.  >>
<<  È...complicato. >>  posò la spazzola sul comodino  <<  i capelli sono in ordine. Dovresti mangiare.  >>
<<  Non ho fame.  >> ripetè la strega.  
<<  Prova a mangiare.  >>  si alzò dal letto e uscí dalla stanza lasciando Wanda da sola.
La strega rimase a fissare la porta, poi si passò una mano fra i capelli: erano lisci.




 
  
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