Ho ben poco da dire prima di lasciarvi alla storia. Ieri notte pensavo di poter reggere un video Frary. Mi sbagliavo. Così ho messo in loop Already Gone degli Sleeping At Last ed è venuta fuori questa piccolina. Spero vi piaccia, buona lettura!

Lo sapeva. Lo aveva visto nel suo sguardo quando le aveva rivelato la sua condizione. La conosceva così bene. Lei aveva tentato di nasconderlo, aveva distolto lo sguardo, lo aveva rassicurato, aveva cercato di convincerlo che le cose sarebbero andate meglio.
Oh, se solo il suo amore avesse potuto salvarlo Francis avrebbe potuto affrontare centinaia di battaglie e uscirne indenne.
Ma quello non era possibile. Rifugiarsi nei sogni era un lusso concesso solo ai bambini, e loro non erano più bambini. Ai re e alle regine molti lussi erano concessi, ma non quello di evadere dalla realtà, e certamente non quello di amare. Magari Dio aveva deciso di separarli, di strappare il re di Francia dal fianco della sua regina proprio per punirli di aver sfidato la sorte. Di aver avuto l’unica cosa che era loro proibita.
Eppure lo sguardo di Mary, quell’urlo silenzioso e terrorizzato era lo sguardo di una donna che temeva di non aver amato nel modo giusto. Quante cose avrebbe voluto dirle, quanto avrebbe voluto strapparla dalla realtà e ballare con lei sotto le stelle a Parigi. Quanto avrebbe voluto dirle che lei lo aveva amato nel modo più giusto che potesse desiderare.
Ma non può. Il tempo stringe e il dolore aumenta e Francis pensa alle parole di sua madre. Per la prima volta pensa che magari un fondo di verità c’era. Magari aveva sempre saputo dove quell’amore l’avrebbe portato, ma anche in quel momento, mentre ogni respiro diventa più difficile da prendere non riesce a pentirsene. Era destino che finisse così, ma anche sapendolo come poteva pentirsi delle sue scelte? Aveva amato Mary con tutto se stesso e aveva avuto l’immensa fortuna di essere ricambiato.
Certo c’erano i rimpianti, e avevano nomi e volti e avevano un sapore amaro, ma c’erano anche i ricordi.
Ricordi di baci rubati sulla riva del lago, di balli e notti d’amore, di gite in barca e lune di miele.
Stranamente nella sua mente febbricitante trovano spazio anche immagini della vita che avrebbero potuto avere.
Francis vede James e Anne correre nei giardini dove lui e Mary giocavano a nascondino, li sente ridere e non può che sorridere nella penombra della loro stanza. Mary è stesa accanto a lui, le lacrime le hanno solcato il viso al punto da lasciare un segno del loro passaggio. Si rifiuta di dormire. Gli stringe la mano e gli accarezza i capelli. È piacevole. Ci sono modi peggiori di andarsene, dopotutto.
Lei non vuole sentire ragioni, si rifiuta di lasciarlo andare ma Francis sa bene che un giorno, un giorno molto vicino dovrà farlo. Dovrà guardare avanti, innamorarsi ancora e vivere in un mondo in cui lui non esiste più.
Le ha promesso che resterà per sempre con lei e ha intenzione di mantenere la promessa. Sa che dovunque andrà troverà il modo di tornare da lei. Ci riesce sempre. È la cosa che fanno meglio, dopotutto: ritrovarsi. Tornare l’uno dall’altra.
Loro non si lasceranno mai del tutto.
Un giorno, in un’altra vita lui l’avrebbe amata di nuovo.
Così, quando il suo cuore si arrende all’ultimo battito, Francis De Valois ha un sorriso sulle labbra. Non ha paura di andarsene, non ha paura di lasciarla. Sa che non è un addio.
È solo un arrivederci, perché non importa quanto tempo ci impiegherà a raggiungerlo, lui la aspetterà per sempre.
Dall’altra parte.


Salve! Grazie per aver letto tutta questa OS, spero vi sia piaciuta. I Frary mi mancano tantissimo e con l'incombente addio di Mary alla Francia, io mi sento sempre più depressa. Vorrei tanto riaverli, ma Laurie è cretina e quindi niente. CVDM.
Beh, che dire, lo xanax lo offro io e ci vediamo alla prossima!